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Autore: Desire88    30/01/2014    1 recensioni
“scusa ma chi sei? Ci conosciamo?”
La ragazza le si avvicino ”ma come non mi riconosci? Potrei offendermi” disse con una specie di ghigno “ sono la stessa ragazza che ti saluto cinque anni fa mentre andavi via e che ti regalo la collana che porti”
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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un autobus si fermo su una via della città di Latina e una ragazza scese con un borsone  tra le mani, i capelli biondi raccolti in una coda  che gli arrivava alle spalle,  occhi marroni e delle labbra che per chi la vedeva per la prima volta se ne sarebbe innamorato per quanto fossero belle e carnose, non e molto alta ma il suo corpo era  sportivo e ben slanciato ma  la cosa che la rendeva diversa  da tante altre ragazze li attorno era il modo in cui era vestita, infatti era vestita con dei pantaloni mimetici e degli anfibi neri mentre il pezzo sopra era  una  maglia sempre mimetica ma con le maniche tirate su fino i gomiti.
La ragazza dopo un po’ che camminava si fermo in una via e disse tra se e se “ finalmente, di nuovo a casa” mentre si guardava attorno noto che anche se erano passati cinque anni da quando era andata via niente era cambiato, forse ci stava qualche casa in più ma era tutto uguale come nei suoi ricordi. 
Mentre ricominciava a camminare per arrivare a casa senti una voce alla sua destra che le disse “ Emma, pensavo che non saresti più tornata”  mentre si giro per vedere chi aveva detto quella frase incontro due occhi verdi e senti il suo cuore perdere un colpo, si ritrovo una ragazza appoggiata ad un muro che si fumava una sigaretta e la guardava sorridendo e nella sua testa penso  “che sorriso stupendo”, poi inizio a squadrare la ragazza per capire chi fosse, era alta capelli neri e lunghi fino meta schiena il suo corpo era come quello delle modelle della televisione, aveva dei jeans stretti una maglia bianca con sopra un disegno rosso che sembrava una fiamma e hai piedi dei stivaletti marroncino chiaro.
 “scusa ma chi sei? Ci conosciamo?”
La ragazza le si avvicino ”ma come  non mi riconosci? Potrei offendermi” disse con una specie di ghigno  “ sono la stessa ragazza che ti saluto cinque anni fa mentre andavi via e che ti regalo la collana che porti”
Emma la guardo e le torno in mente quel giorno di cinque anni fa mentre camminava verso la fermata degli autobus ma si fermo perché senti qualcuno che la chiamava.
“Emma aspetta”
Si giro
“hey vicky che fai qui?”
“sono venuta a salutarti e a portarti questo cosi avrai qualcosa di me che ti porterà fortuna” la ragazza le diede una collana con un ciondolo piccolo che aveva un triangolo come base e dentro un cerchio e una linea tra il cerchio e il triangolo .
Emma guardo la collana e poi la ragazza con un sorriso “ grazie vicky sono sicura che mi porterà fortuna” 
Dopo essersi messa la collana riprese il borsone appoggiato a terra “ora devo andare mi raccomando fai la brava finche non torno capito  piccola” e si giro camminando verso la sua nuova vita.
Vicky la guardo mentre si allontanava e urlo “ STARO QUI AD ASPETTARTI FINCHE NON TORNERAI LO GIURO”
Emma alzo una mano e la saluto senza girarsi e continuando la sua strada.
 
“Victoria ma sei tu?”
“allora non ti sei dimenticata di me” le disse con un sorriso vicky
Emma sorrise “come sei cresciuta non ti avrei mai riconosciuta se ti avrei in contrata in giro”
Vicky le si avvicino buttando la sigaretta e la guardo con aria seria,
“pensavo che non saresti più tornata”
“dai non fare quella faccia seria, non si addice a una bimba come te ora sono qui no?”
La ragazza la guardo ancora un po’ e poi l’abbraccio senza pensarci ed Emma rimase senza parole ma poi anche lei ricambio quell’abbraccio e le sembro che il tempo si fosse fermato.
Quando si staccarono l’una dall’altra Emma rimase sorpresa e non capi il perché di tutte quelle emozioni che aveva provato in quell’istante in cui erano state  cosi vicine, l’unica parola che trovo per spiegarselo infatti fu “infinito”. cosi riprese il borsone e si giro per non far vedere quanto fosse imbarazzata  “ora e meglio che vado sai la mia famiglia ancora non sa che sono tornata” disse girandosi per ricominciare a camminare.
Anche Vicky si riprese dai suoi pensieri e guardo la ragazza che si allontanava diretta verso casa sua con un lieve sorriso e con un pensiero fisso “ sei tornata amore mio”.
 
  
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