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Autore: _be wild_    30/01/2014    2 recensioni
In fondo sai che non smetterò mai di odiarmi, sai che continuerò a farlo, ma non sai che tu sei la mia medicina. Il mio antidepressivo per eccellenza.
Io e te , possiamo farcela fino alla fine .
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Avete mai sentito parlare dell'invisibile filo rosso?.

Quello che lega due persone attraverso i loro mignoli ?. Quel filo, che ha la capacità di far incontrare due persone, anche se divise da chilometri e chilometri?. Ecco . Quel filo rosso si è arrotolato così velocemente da attirarmi verso l'unica persona che davvero può completarmi .

Penserete che stia parlando di amore. E si , in effetti lo sto facendo. Ma l'amore di cui vi parlo, non è quello che tutte conoscete . Non parlo di una ragazza e un ragazzo, che provano tutte quelle bellissime sensazioni riconducibili all'amore. No . Io parlo di qualcosa di più forte. Di qualcosa che non si spezza come le relazioni comuni o come il cuore … troppo fragile a volte per sopportare tutto. Io parlo di quell'amore che ti tira su ogni volta che cadi. Parlo di quell'amore che ti fa sentire libera di essere chi sei senza paura. Senza freni . Quell'amore che è lì e che ci sarà sempre qualsiasi decisione tu prenda. Un amore che non ha né un inizio , né una fine .

E se sono qua a scrivere di questo , non è perchè io ci abbia creduto davvero in tutta la mia vita. Ma perchè qualcosa mi ha aperto gli occhi, qualcosa dentro di me si è aggiustata. Anzi .. non si è aggiustata , è stata solo sostituita.

La mia vita è stata un fallimento fin dall'inizio. E non esagero. Potrebbe sembrare il contrario a molte persone. Ad alcune persone piace dire che faccio la “vittima”, ma ho imparato a guardare negli occhi di tutte queste persone e posso dire chiaramente che loro sono talmente dentro la parte della “vittima”, che quando qualcuno si avvicina troppo al loro palcoscenico, devono subito richiamare le luci su di loro . Ecco perchè ho semplicemente smesso di parlare con le persone .

Non è solo una questione di fiducia. Non riguarda solo quello, perchè io sono una di quelle persone che da fiducia a chiunque dimostri un minimo di interesse nei miei confronti .

Dietro la mia apatia c'è un qualcosa di molto più grande di semplici problemi di fiducia .

Io non ho mai avuto fiducia in me stessa .

Ne ho sempre riposta troppa sugli altri , rimanendo poi senza nulla. Io ero quella che si appoggiava alle persone, che credeva di dover dare tutta se stessa al mondo .

Non c'era nulla di solido dentro di me, tutto crollava a poco a poco e l'unica cosa che trovavo di davvero concreta … erano le parole. Parole e parole . Solo parole di chi fingeva spudoratamente di tenere a me . Eppure io ci mettevo tutta me stessa. Mi ponevo sempre il problema di non essere abbastanza. Il mio cuore si è spezzato talmente tante volte, che una parte era totalmente distrutta da tutte quelle ferite.. da tutti quegli abbandoni.

Io ho sempre avuto paura di restare sola. Io dovevo essere circondata da persone per vivere, dovevo dare e fare sempre di più … per non dover mai fare i conti con me stessa.

So che è assurdo da dire, ma riempirmi di sentimenti , di problemi e questioni da sistemare di altre persone , non mi faceva pensare a tutto ciò che riguardava me e quel piccolo male che mi stava crescendo dentro  .

Male, che è scoppiato quando mi hanno abbandonato tutti .

Odio. Odio puro e semplice verso l'unica persona che non avrebbe potuto mai avere uno scontro leale con me . Me stessa.

Non è nato tutto così. Una persona non inizia ad odiarsi dal nulla.

Io credo di aver iniziato a sei anni, quando i miei familiari si divertivano a paragonarmi a mia cugina , facendomi pesare il fatto che non fossi magra come lei . Allora tutto sembrava piccolo . Piccolo come me, ma in proporzione... l'odio in un corpo così minuscolo.. che danni può fare?

Credo che sia continuato alle elementari quando creavano club anti me. Non ho mai capito come siano arrivate ad odiarmi così tanto . Forse era per il fatto che la maestra aveva un occhio di riguardo nei miei confronti, ma io in fondo cosa ci potevo fare?. Ero solo una bambina, loro pure.

Alle medie... credo sia cresciuto quando hanno iniziato a prendermi in giro perchè ero un po' troppo in carne , credo che sia cresciuto ancora quando il ragazzo che amavo da sempre si era fatto come migliore amica , la mia migliore amica.

Ma è davvero esploso solo quando lui si è reso conto di me. Ho iniziato a pormi domande , problemi, a sentirmi inadeguata … ho iniziato per la prima volta ad allontanare chi amavo da me . Mi ero ignorata per tanto di quel tempo, che starmi a sentire per una volta mi era praticamente impossibile. Io non sapevo nulla. Ero tremendamente spaventata, non abituata a gestire emozioni che riguardassero strettamente me stessa. Io... ero solo una piccola bolla di sapone che volava su tutto e tutti nel suo piccolo mondo . Ma le bolle nascono per scoppiare .

E quando anche l'ultima persona davvero importante per me si è allontanata grazie al mio subdolo piano, lì non mi era rimasto nulla, se non odiarmi.

Odiarmi per aver fatto avvicinare chi mi aveva ferita. Chi non mi amava davvero.

Odiarmi per aver allontanato chi mi aveva fatto del bene. Chi mi amava davvero.

Era un'eterna lotta contro le ultime resistenze dentro di me . Miravo all'autodistruzione.

Volevo solo chiudere gli occhi e non svegliarmi più. Non sentire quel dolore al centro del petto. Non vedere i miei occhi verdi che tanto odiavo riflettersi nello specchio. Non volevo sentire la mia voce irritante rimbombare per la stanza o semplicemente vedermi così … grassa.

Tutti giudicano sempre . Cercano di tirarti fuori dalla tua condizione di disagio. Ti mettono in testa che tutto dipende dalla dieta , da quanto movimento fai. Tutti ti guardano come se fosse colpa tua... ma nessuno capisce davvero quanto male faccia. È un doppio dolore. Perchè l'odio corrode chi lo prova e chi lo subisce. In questo caso l'oggetto era sempre e solo uno. Io .

Avrei tanto voluto smettere di odiarmi, ma semplicemente mi era impossibile perchè la voglia di sparire era più forte di tutto. E quando raggiungi livelli di buio interiore pari a questo, arrivi a farti cose che non credevi possibili.

 

Sei pazza. Così ti uccidi. Sei malata. Hai bisogno di essere aiutata.

 

Non sono abbastanza le parole che ti senti dire. Ti fanno solo più male. Ti fanno solo venire voglia di infilzare di più quella lametta sul braccio. Di vomitare ancora più volte al giorno. Di stare completamente sveglia la notte per piangere. Ero arrivata al punto di fregarmene di tutto e tutti... solo perchè ero troppo occupata ad odiarmi. Avevo smesso da un pezzo di sorridere.

Avevo bisogno di qualcosa che non fosse farmi del male per fuggire dal mio mondo di gelo .

E allora ho iniziato a scrivere.

Scrivere di dolore, paura.. morte.

Ma mi serviva un diversivo , qualcosa che non fosse troppo mio. Così è nata una stupida fanfiction. Un nome non mio. Emozioni , sentimenti che sono un crescendo . All'inizio avevo addirittura paura a scrivere certe cose. Non so cosa mi ha spinto a pubblicarla. Forse la voglia di sentirmi abbastanza , almeno nel descrivere la mia disperazione.

Vedevo ragazze che si interessavano alla mia storia. E a poco a poco , tutto diventava più intenso … più mio . Non avevo più paura . Scrivevo e basta . E mentre scrivevo , tutto sembrava andare via. E tornavo a sorridere quando leggevo che a qualcuno in questo mondo importava di me . Che capiva quello che scrivevo e che non mi prendeva per pazza.

 

Poi sei arrivata tu.

Non ricordo di preciso quando o come sei entrata nella mia vita. So solo che vedevo quel @Federica123, apparire sempre più frequentemente nella mia casella messaggi.

E ti giuro ogni volta era come rinascere. Leggere quanto tu mi capissi, quanto riuscissi a comprendermi. Non ho fatto in tempo ad allontanarti. Non sono riuscita a tenerti lontana da me .

Forse sono stata egoista o forse sei stata tu.. solo tu . Non hai buttato giù le mie mura. Ci sei strisciata sotto, come per dirmi che non volevi distruggermi, ma solo condividere quello che portavo dentro.

E non mi chiedere quando sei diventata importante , perchè non lo so. So solo che ho iniziato a ridere. Sorridere come poche volte nella mia vita ho potuto fare. Ho iniziato a lasciarmi andare.. ad essere me stessa con te.

Tiravi fuori il lato migliore di me . Non mi sembravo nemmeno io, quando rileggevo le chat. Ero un'altra persona. Tu mi vedevi come una supereroina quasi, ma io sapevo di non essere nulla di tutto quello. Eppure a poco a poco ho iniziato davvero a sentirmi così. Solo quando parlavo con te, ma era già abbastanza. Mi ricordo quando ti ho raccontato tutto di me e mi hai detto che non ero sola. Che c'eri tu con me. Era la prima volta che qualcuno non era spaventato da me.

E la verità è che tutto è iniziato e continuato senza che davvero ce ne rendessimo conto.

Hai preso il mio cuore in mano e pensavo lo avresti stritolato tra le dita, per farlo smettere di battere e invece hai solo preso la parte più distrutta e l'hai sostituita con la tua metà integra. E hai messo la mia vicino all'altra tua parte, per prendertene cura e curarla come solo tu potevi fare. Non tutti i cuori coincidono. Non tutte le metà possono combaciare con l'altra, ma le nostre lo fanno .

Dovrei forse credere che tutto questo sia un caso?. Non posso. Il filo rosso prima o poi fa incontrare quelle due persone ed io sono certa che il nostro si sia arrotolato talmente in fretta da inglobarci l'una nell'altra.

Mi hai salvata da me stessa e non mi importa quanti chilometri ci separino, tu hai e avrai sempre metà del mio cuore . E non la rivoglio indietro sai?. Perchè tu sai prendertene cura meglio di me .

E invece io con la tua sono costretta a vivere . Ad essere felice, perchè non posso fare del male a questa parte di te che vive in me . Non posso ferirmi, senza ferire anche te . E sarei dovuta scappare prima , ma non ce l'ho fatta . Forse sei solo l'errore più bello della mia vita.

Ma tu non riuscirai mai a capire cosa hai fatto per me .

Quando mi dicevi che ce l'avrei fatta. Che sarei riuscita a realizzare i miei sogni.

Quando rimanevi a parlare con me fino a tarda notte.

Quando mi raccontavi di te e ti aprivi senza avere paura.

Quando ridevi alle mie cazzate e scherzavi con me .

Quando piangevo e tu eri lì a dirmi che non ne valeva la pena.

Quando mi rimettevi in piedi e mi facevi tornare a ridere senza rendertene conto.

Quando cercavi di insegnarmi il siciliano , ma ti risultava impossibile farlo dato che non capivo nulla.

Quando su skype, la prima volta che ci siamo viste tutto sembrava normale. Niente imbarazzo o dubbi. Solo io e te , come sempre. Come se ci fossimo viste e conosciute tanto tempo prima.

Quando capisci che qualcosa non va solo da un misero messaggio.

Quando mi scrivi sulla bacheca che sono tua .

Quando mi dici di non piangere per ragazzi che non capiscono quanto valgo realmente.

 

In fondo sai che non smetterò mai di odiarmi, sai che continuerò a farlo, ma non sai che tu sei la mia medicina. Il mio antidepressivo per eccellenza. E non è dolce da dire e lo so... ma è la realtà.

Non posso dirti di essere una buona amica, perchè non lo sono e forse mai lo sarò. Ma posso giurarti su tutto quello che ho , che io sarò qua sempre . Quando non avrai voglia di parlare. Quando ne avrai voglia . Quando litigherai con qualcuno e vorrai dire parolacce che io non capirò.

Ci sarò anche quando non mi vorrai più. E anche se non credo potrei sopravvivere a questo, io ti giuro che non ti libererai di me così facilmente. Non sono il genio della lampada. Non ho tre desideri da offrirti, né nulla di buono da dare.

Una metà di un cuore ridotto malissimo, un carattere da scorbutica per eccellenza e molti, troppi momenti di debolezza. E anche se ti deludo spesso... sappi che ci provo. Ci provo davvero a non far del male alla tua metà. A volte scelgo di evitarti. Di non cercarti per giorni, ma poi dopo appena due ore, guardandomi allo specchio rivedo la stessa ragazzina spenta che ero prima di conoscerti . E ne ho paura. Ho paura di quel riflesso , perchè non ci voglio cadere dentro. Mi sto appoggiando a te .. di nuovo ad una persona, ma tu stai cercando di insegnarmi a camminare da sola.

Non è un'amicizia normale la nostra. È un'amicizia a distanza e come tale , comporta un sacco di problemi. Come quello di non poter vederti, abbracciarti o consolarti quando stai male.

Sei la mia migliore amica . Quella vera . Quella che non ti lascia mai , che non se la prende con te se non hai voglia di parlarle o se combini guai . Quella che avevo sempre voluto fin da bambina. Che vedevi nei film e che cercavi nella vita reale . La realtà è che sono molto strana.

Sono quella che vuole tutti vicini e tutti lontani .

Quella che vuole tutto e niente.

Quella che cerca e non trova.

Ma sono tutte queste cose per un motivo . Ed il motivo è che non mi fido di me stessa. Non mi fido di quello che provo o di tutte quelle cose che mi rendono quella che sono. Sono impaziente di sapere cosa mi succederà, senza davvero prestare attenzione a quello che mi succede.

Avevo tante cose da scrivere, ma poche sono davvero uscite.

Ma credo che tu in fondo le sappia. Voglio solo dirti grazie amica mia. Grazie per tutto quello che hai fatto e che continui a fare.

Sei entrata nella mia vita come un uragano, trascinandomi con te o meglio, venendo trascinata da me e la mia sconfinante pazzia . Hai stravolto tutto . Capovolto ogni cosa e cambiato il senso di marcia.

Odio dimenticarmi le cose che devo scrivere, ma .. è dalle sei che ho iniziato ed è uscito qualcosa di tremendamente corto e inutile.

Non so nemmeno con che coraggio lo pubblicherò, ma sai quando mi sento così devo scrivere per forza. Perchè sono pochi i momenti davvero felici. Scrivo nella speranza che, rileggendo, un piccolo sorriso nei momenti brutti mi rispunterà.

 

A volte ho paura. Paura che te ne andrai anche tu , come hanno fatto tutti.

Ma più che paura di te , ce l'ho di me stessa che allontano tutti quanti senza davvero volere. Ma è un riflesso. Proteggervi e proteggermi.

Fuggire è sempre stata la soluzione più semplice. Una scappatoia facile e veloce. Ma sono stanca di scappare. Per andare dove poi, non me lo sono mai chiesta. Voglio fermarmi anche io e sentirmi normale. Sentirmi una ragazza come tutte le altre. Mettermi dei normali jeans e non sentirmi così a disagio, non dover vergognarmi di uscire con le mie amiche di continuo, vorrei piacermi. Fa male. Fa malissimo odiarsi, perchè vorresti fare qualcosa, ma allo stesso tempo sei bloccata . Bloccata dentro quell'abito che non ti sta bene addosso. Ed io non so come uscirne . Voglio cambiare, essere diversa. Iniziare a camminare da sola , senza tenermi costantemente a qualcuno. Vedere come tutti si trasformano in farfalle e restare ancora bruco, non mi fa sentire meglio . Come non mi fa sentire meglio che tutti cerchino di compatirmi. Non ho nulla che non va, giusto?.

Perchè sembra davvero così . Sembra davvero che io sia quella “strana”.

Forse lo sono, ma non credo di essere completamente fuori di testa.

La verità è che ci sono molte persone che vogliono aiutare e poche che cercano di capire.

 

Vorrei solo addormentarmi e al mio risveglio trovarmi vicina a te, mentre prepariamo la borsa per andare a scuola e ridiamo per cazzate.

Ora andrò a dormire , ma so che al mio risveglio non ci sarai.

Ma so anche che non farò in tempo ad essere triste, perchè in meno di due secondi mi arriverà il tuo messaggio:

 

Buongiorno amoreeeee <3<3

 

E mentre sclererò per il fatto di non avere buona connessione, guarderò quei cuoricini blu , facendo una smorfia per il colore e rispondendo in fretta con i miei rossi . Perchè siamo così... rosso e blu. Ying e Yang. Bianco e nero . Ma siamo e saremo sempre... Io e te.

 

 

You and I
We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us
No nothing can come between you and I
Oh, you and I

 

 

Ti voglio bene , Fede.

 

 

 

  
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