Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: nuccetta    30/01/2014    7 recensioni
Dal capitolo 1:
“Ti voglio bene anche io, Lena. Però, adesso mi prometti che non piangerai più. Se lo farai, io ti prometto che non ti lascerò mai più sola”.
Elena entra in casa felice e sorridente. Le lacrime di oggi sono solo un vago ricordo. Adesso le importa solo della promessa del suo futuro fidanzato. Perchè lei lo sa che Damon è come i grandi: lui rispetta sempre la parola data.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Elena sta passando un momento piuttosto delicato della sua vita. il suo fidanzato di sempre l'ha lasciata con una scusa poco valida e lei si ritrova ad affrontare da sola una vacanza che avrebbero dovuto condividere entrambi con i propri amici. solo la forza dell'amicizia potrà salvarla dal suo dolore e solo la presenza di Damon potrà farle godere a fondo questa vacanza. Miami, un gruppo di amici di vecchia data e il desiderio di lasciarsi il dolore alla spalle. Questi sono gli ingredienti principali per un'estate meravigliosa. ma non sempre è tutto semplice come sembra. Il passato spesso bussa alla porta e, a volte, fa più male che mai.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
p>“Io prendo delle decisioni. Forse non sono perfette, ma è meglio prendere decisioni imperfette che essere alla continua ricerca di decisioni perfette che non si troveranno mai”.

 

 

 

 

Sono quasi le sette, tra poco ho lezione e per una volta, non sarà completamente in ritardo. No, questo non è un sogno ed io non sono diventata improvvisamente l'alunna più diligente del corso. Solo che questa notte non sono riuscita a dormire, i pensieri mi hanno devastato, impedendo ai miei occhi di chiudersi, se non per un paio d'ore al massimo. Mi volto sull'altro lato. Caroline sta dormendo al mio fianco, sembra tranquilla, almeno nel sonno non deve far fronte a tutto il dolore che questa vacanza le ha procurato. Mi accoccolo verso la sua schiena e cerco il calore necessario per non cadere nel baratro, quel calore che mi fa capire che non sono davvero sola, che presto le cose si risolveranno e che io e Damon potremmo tornare a goderci felici la nostra fantastica storia d'amore. E a dormire insieme possibilmente. Ieri sera, infatti, nonostante la mia occhiataccia al riguardo, il mio coraggiosissimo fidanzato ha spacciato la camera di Caroline e Matt come l'unica disponibile, dal momento che la mia amica bionda aveva deciso di trasferirsi momentaneamente nella mia.

Trascorrere la serata con Stefan non è stato così difficile come mi aspettassi. Certo, non che ci siano stati grandi discorsi tra noi, se non mi passeresti il pane, per favore?, o e tu invece, che corsi segui?, ma è stato comunque un piacevole modo per superare l'imbarazzo iniziale che era evidentissimo al momento del suo ingresso in casa. Dal canto suo, lui è sempre la stessa persona che mi ha lasciato mesi fa, sorridente, allegro e sempre pronto a scherzare e punzecchiare suo fratello. Ma la mia vera preoccupazione va a Damon. Mi ha gettato sguardi confusi durante tutta la serata ed ha anche accelerato il passo, una volta pronti per andare a dormire, affinchè potessimo evitarci il momento della buonanotte.

Sbuffo spazientita e mi metto a pancia in su, decisa che guardare il soffitto debba essere l'unica preoccupazione reale di questa giornata.

Senza fare troppo rumore, mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina, se sono fortunata potrò fare colazione senza la cucina zeppa di fidanzati furtivi ed ex fidanzati decisamente troppo spiritosi.

Lego i capelli in una lunga coda liscia e cerco qualcosa di commestibile nei mobiletti che, da quando Matt è andato via, sembrano essere destinati a rimanere semi vuoti per sempre.

Opto per un caffè veloce, poi magari comprerò una ciambella prima di andare ai corsi, ma per adesso mi dovrò accontentare.

Qualcuno di mattiniero quanto me, sta appena scendendo le scale con un passo silenzioso, rispettoso del riposo altrui. Se tanto mi dà tanto e se qualcuno sta davvero arrivando dal piano superiore, da quella porta entrerà una delle tre persone con la quale non vorrei realmente condividere questa colazione: Bonnie, Jeremy o Stefan. La porta si spalanca e l'ultima opzione appare di fronte a me, cogliendomi leggermente alla sprovvista, ma comunque abbastanza pronta a sostenere la tensione.

“Ehi”.

“Ehi”.

“Dormito bene?”.

“Come sempre. Tu?”.

Non riesco a credere che le nostre conversazioni si stiano riducendo a chi dei due abbia riposato meglio, ma d'altronde penso sia una cosa abbastanza normale per due persone che si rincontrano dopo mesi di separazione.

“Non male. Per lo meno questa camera è meno rosa di quella che Caroline ha a Mystic Fall”.

Sorrido e quasi mi stupisco nel vedere che è esattamente la persona che era, quella spiritosa e cordiale con il quale ho condiviso buona parte della mia vita.

“Caffè?”.

Annuisce con un sorriso ed io verso nella tazza un po' di caffè anche per lui.

Contro ogni mia previsione ci ritroviamo a parlare come due vecchi amici, argomenti leggeri, poco impegnativi, ma degni di una conversazione civile che entrambi teniamo ad avere. Gli racconto dei miei studi, delle prime pazze serate che abbiamo trascorso a Miami, di quanto sia stato doloroso assistere alla rottura della relazione tra Matt e Caroline, insomma, ho fatto un riassunto di questa vacanza, stando ben attenta a far comparire il meno possibile il mio nome vicino a quello di Damon.

Già, nonostante la mia indignazione, sto cercando di rispettare il patto che io ed il mio fidanzato abbiamo fatto ieri: aspetteremo il momento adatto e parleremo con Stefan solo quando rimarremo soli per lui.

“E' bello sapere che almeno per una parte della vacanza vi siate divertiti”.

“Già”.

Incurvo le labbra in una specie di sorriso, se solo sapesse quale parte mi abbia divertito maggiormente...

“Elena, forse io e te dovremmo parlare”.

“Lo so”.

“Penso che io ti debba alcune spiegazioni”.

“Lo penso anche io. Ma non adesso”.

Gli sorrido un'altra volta, presa forse dalla compassione per quello che sta pensando in questo momento, o forse perchè è un semplice modo di essere amichevole anche se non ho nessuna voglia di parlarne. Anche Stefan sorride, un sorriso sereno, che mi fa dimenticare tutto quello che è stato, quello che ci ha allontanati. L'unica cosa a cui riesco a pensare è che lui è sempre il mio Stefan, l'amico di una vita.

Ci guardiamo negli occhi con intensità, come se avessimo annullato completamente i due anni che abbiamo trascorso insieme come coppia, come se fossimo solo Stefan ed Elena, due amici con un trascorso in comune.

Prima che io possa rendermene conto, Damon entra in cucina. Si blocca un attimo sulla porta, ma è davvero solo un attimo. Dopo un rapido sguardo, che non riesco ad identificare, nella mia direzione riprende padronanza di sé e si stampa uno splendido sorriso sulle labbra.

“Allora cosa c'è per colazione?”.

“Nulla, anzi forse è il caso che qualcuno vada a fare la spesa, se non vogliamo morire di fame”.

“Capito, andrò io dopo essere tornato dai corsi”.

Il sorriso di poco fa si è spento, così come la sua tipica vena ironica e credo che anche Stefan se ne sia accorto. Ecco perchè penso che non ci sia momento migliore per dedicarci ad un'atipica conversazione a tre. Lancio uno sguardo eloquente che, però, il mio ragazzo non sembra voler cogliere. Ecco perchè si alza rapidamente ed esce dalla cucina.

“Devo andare anche io. Ci vediamo, Stef”.

“Buona giornata, Elena”.

 

 

 

Mi guardo un po' intorno, sperando di riuscire ad ottenere un po' di privacy, non che in questa casa sia anche lontanamente possibile, ma ho bisogno che per qualche minuto ognuno rimanga chiuso nella propria stanza e continui a fare le proprie cose, specialmente Stefan.

Raggiungo velocemente la camera di Damon e senza bussare apro di scatto la porta. Il mio fidanzato sta abbottonando con ferocia la sua povera camicia, senza degnare di uno sguardo lo specchio di fronte a sé.

“Facciamo la strada insieme?”.

“Perchè non la fai con Stefan? Voi due avete così tante cose da dirvi”.

Il suo tono sarcastico, ma soprattutto la frase appena pronunciata mi lasciano improvvisamente senza parole.

“Cosa scusa?”.

“Sembravate così intimi poco fa. Forse avete voglia di trascorrere un po' di tempo insieme”.

Il suo sguardo è così cupo da preoccuparmi, ma l'assurdità della sua frase non mi lascia il tempo di fare altro se non scoppiare in una grassa e fragorosa risata.

“Stai scherzando, vero?”.

Adesso l'espressione di Damon è tutta un programma, ha inarcato un sopracciglio e mi osserva con lo sguardo allibito di chi è stato appena ferito nel profondo del suo orgoglio maschile, ma non vuole che nessuno se ne accorga.

“Non credo ci sia nulla da ridere, Elena”.

“No? Mi stai facendo una scenata di gelosia in piena regola, rubandomi lo scettro, io dico che c'è molto da ridere”.

“Non sono geloso”.

Rido ancora, rubando un attimo di divertimento a queste ore grigie appena trascorse.

“Sì, che lo sei”.

“Quanti anni hai, dodici?”.

“Va bene, allora vorrà dire che andrò in cucina e chiederò a tuo fratello di accompagnarmi. Forse si rivelerà più gentile di te”.

Faccio per allontanarmi, ma Damon è stato più veloce di me. Mi afferra con delicatezza il polso e mi avvicina a sé. Mi perdo nei suoi occhi, adesso sembra divertito, forse anche un po' imbarazzato, ma lo nasconde abbastanza bene.

“Non ti muovere”.

Mi perdo un'altra volta nel suo sguardo e sorrido, orgogliosa di questi sentimenti contrastanti e felice di essere di nuovo qui, con lui.

“Amo quando sei geloso”.

“Ti ho già detto che non lo sono”.

“Ok. Va bene”.

Alza gli occhi al cielo e mi lascia andare il polso.

“E va bene. Mi ha dato giusto un po' fastidio. Eravate così complici e mi fa paura”.

“Ti fa paura cosa?”.

“Ho paura di perderti, Elena. Di vederti apparire di nuovo alla mia porta e di sentirti dire che hai sbagliato, che io sono stato un errore, che è sempre stato lui”.

Prendo il suo viso tra le mani, avvicinandolo di più al mio. Vorrei cercare un modo per fargli capire che si sbaglia, che non deve temere niente e provo a dirglielo con le parole, cercando di tirare fuori tutti i miei sentimenti, di provare a fargli capire che niente vale ciò che provo per lui.

“Ho scelto te, Damon. Te. E non perchè mi sentissi sola o ferita. Ma perchè ti amo, perchè ti ho amato ancora prima di rendermene veramente conto e perchè quando sono con te io riesco ad essere me stessa. Ti ho scelto perchè non c'è nessuno al mondo che mi faccia sentire così viva. Neanche tuo fratello. L'ho amato, ho vissuto con lui una parte della mia vita, ma era te che volevo. Ogni volta, ogni istante che io e lui vivevamo insieme, era a te che io pensavo. E adesso che ti ho, non ti lascerei andare via per niente al mondo. Ecco perchè dobbiamo dirglielo il prima possibile. Caroline è una brava compagna di stanza, ma non è la stessa cosa se non ci sei tu a tenermi tra le braccia mentre dormo”.

“Glielo diremo presto, te lo prometto. E libererò Caroline dallo spavento che potrebbe prendersi, svegliandosi la notte e trovandoti appiccicata alla sua schiena”.

Rido e scuoto la testa rassegnata, ma le sue labbra mi hanno già catturata in un bacio passionale, un bacio che bramo da quasi ventiquattro ore e che mi è mancato in maniera terribilmente inquietante. Sento tutti i nervi del corpo scoprirsi alla sua presa, al suo tocco armonioso sulla mia pelle. Ed io mi aggrappo alle sue spalle, concedendogli lo spazio per infilarsi sotto la mia maglietta. Sospiro indecentemente, mano a mano che le sue dita risalgono fino al ferretto del mio reggiseno. Lo lascio fare, desidero di averlo mio anche solo per qualche minuto. E dobbiamo velocizzarci, vittime di questa mancanza di tempo e di un fratello, barra ex fidanzato, che potrebbe insospettirsi troppo presto, per me un pretesto per chiarire subito la situazione, per Damon una pugnalata alle spalle del povero Stefan.

Lo bacio con passione e allargo le gambe, ormai nude, per rendergli più facile la penetrazione. Lo sento scivolare dentro di me e trattengo il respiro. Damon si muove nel mio corpo con dolcezza ed io lo seguo passo per passo, per essere più sazia, per riuscire a godermi ancora un po' di lui. In tutto questo tempo non stacco il mio sguardo dal suo, voglio viverlo ancora di più, affrontare questa giornata con il ricordo indelebile e folle dei suoi occhi lussuriosi che guardano me. E affondo di più su di lui, cercando di togliergli il respiro, di lasciare il mio odore su ogni punto della sua pelle, per renderlo ancora più mio. Raggiungo il piacere con un'ondata che mi fa trasalire e butto la testa all'indietro, schiava dei miei sensi inebriati, schiava delle sue mani che mi spingono con più foga verso la sua parte più dura. E lo aiuto ad esplodere, continuando a baciare il suo petto, a spalmare il mio seno sopra al suo petto roccioso. E rido, piano per evitare che ci sentano, felice perchè non c'è nessun posto al mondo in cui in questo momento vorrei essere.

Lo bacio frettolosamente.

“Vado a cambiarmi velocemente. Ci vediamo in salotto tra un quarto d'ora”.

“Stasera, quando tornerai a casa, lui lo saprà”.

Annuisco, comprendendo che è giusto che sia lui a dirglielo, perchè è suo fratello e perchè è lui che la vivrà nel peggiore dei modi.

“Ok, a dopo, amore”.

“Ti amo”.

“Io di più”.

“Non permetterò a nessuno di rovinare tutto questo. Neanche a mio fratello”.

Annuisco nuovamente e sorrido.

“Ti aspetto”.

Esco dalla stanza stranamente euforica, non solo perchè sono riuscita ad ottenere un momento tutto nostro, ma anche perchè finalmente le cose andranno nel senso giusto e perchè sono libera. Niente più sentimenti nascosti, niente più azioni riprovevoli, niente più sensi di colpa. Sorrido a quel futuro che sta arrivando, un futuro fatto di me e Damon felici, di Stefan che prima o poi accetterà la situazione, un futuro lontano da tutte le cose tristi che sono successe, da quel passato che ci ha messo a dura prova.

 

 

 

Entro in cucina cercando di sfoggiare il miglior sorriso che ho. Tradire le persone che amo è sempre stata la mia più grande paura, avrei voluto sempre esserci per loro, avrei voluto essere un punto fisso nelle loro vite, ma questa situazione è stata più grande di me, mi sono lasciata travolgere dai miei sentimenti, mi sono lasciata travolgere da Damon.

Stefan mi saluta con un sorriso, ma non il suo solito sorriso, quello è andato perso da giorni, forse mesi, ma io non me ne sono mai resa conto, non ho accettato che all'ultimo capitolo del nostro libro fosse messa la parola Fine.

Ehi”.

Ehi”.

Mi metto a trafficare con una tazza che trovo nella lavastoviglie, ormai non riesco ad affrontarlo senza qualcosa che faccia da intermediario, che sia una tazza di caffè oppure Caroline che accompagna i nostri momenti vuoti con scenette scandalose e tragicomiche.

Stasera dobbiamo andare alla festa dei Lockwood. Oggi pomeriggio potresti accompagnarmi a prendere le composizioni dal fioraio e magari potremmo andare in un negozio a cercare un vestito nuovo, quelli che hai ormai sono stra usati”.

Non risponde ed io non insisto perchè lo faccia. Viviamo in una specie di limbo, lui pensa a distrarsi con tutto ciò che è in suo potere ed io fingo di non trovarci niente di strano. Il vero problema è che tutti questi silenzi mi danno modo di pensare più intensamente a Damon e a ciò che è successo tra di noi.

Damon è a casa?”.

Lo chiedo senza in realtà volerlo sapere. In una situazione normale, non potrei chiedere al mio fidanzato che fine abbia fatto il suo attraente fratello con cui ho trascorso una notte di passione, ma, nella realtà delle cose, il mio disinteressamento improvviso verso il più grande dei Salvatore potrebbe apparire leggermente sospetto.

No, è uscito con Rebeckah”.

Cerco di ignorare la fitta che avverto nella bocca dello stomaco e continuo a miscelare il caffe, con le mani che, forse, tremano un po' di più.

Quanto tempo ancora dobbiamo andare avanti con questa scenetta, Elena?”.

Quale scenetta, scusa?”.

Punto il mio sguardo dentro il suo e quasi tremo all'idea di ciò che potrei trovarci dentro. Il mio pensiero vola subito a Damon e a ciò che potrebbe avergli detto, ma mi sento immediatamente in colpa, solo per aver pensato che lui avrebbe potuto tradire così la nostra promessa.

Tu che entri in casa mia con le chiavi, che mi dici cosa dobbiamo fare durante la giornata e che fai finta che niente sia successo”.

Ok, adesso mi manca letteralmente il respiro, Damon e non Damon, lui sa.

Che cosa intendi dire, Stefan?”.

intendo che ci comportiamo come una coppia, fingiamo di essere felici davanti agli altri, ma sappiamo bene entrambi che non è così”.

Quasi tiro un sospiro di sollievo, non perchè il mio fidanzato ha appena ammesso che tra noi non funziona, ma perchè almeno il mio segreto è al sicuro.

Non capisco a cosa tu ti riferisca”.

Mi riferisco al fatto che non siamo più noi, anche se ci ostiniamo a credere che sia così. Quando abbiamo iniziato questa storia, abbiamo dato tutti noi stessi per farla funzionare. E ha funzionato davvero, non credo di essere mai stato felice come in questi ultimi due anni, ma adesso... adesso cosa è rimasto di quei due ragazzi che superavano tempo e distanze anche solo per scambiarsi un bacio?”.

Scuoto la testa nervosamente, non può essere che stia finendo così, non dopo tutto quello che ho passato nell'ultimo periodo.

No, Stefan, non è cambiato nulla. E' solo un periodo un po' difficile. L'università, lo studio, è solo questo che ci allontana un po', ma va tutto bene”.

Lo faccio sempre, anche quando le cose fanno schifo, anche quando io stessa sono la prima ad ammetterlo, non riesco a renderle reali con le mie parole. Per questo adesso Stefan mi guarda e ride, un sorriso triste, spento, di chi sta mandando a rotoli tutto e sa che questa è la cosa giusta da fare.

Sii sincera con te stessa, Elena. Noi non siamo più complici da tempo, le poche volte che riusciamo a stare entrambi nella stessa camera è perchè abbiamo Caroline o Damon a farci compagnia”.

Al nome di Damon sussulto leggermente, ma Stefan non pare farci caso.

Siamo cambiati senza rendercene conto. Tu sei cambiata, io sono cambiato”.

Ma non è vero”.

non vuoi ammettere di essere cambiata? Va bene, non farlo, ma non costringere anche me a pensarlo. Abbiamo rovinato tutto solo perchè non siamo stati bravi ad accettare i nostri sentimenti”.

Quali sentimenti, Stefan”.

Si pizzica morbidamente il labbro inferiore con i denti, sembra che voglia parlare, ma non lo fa, o per lo meno non dice ciò che davvero pensa.

Lascia perdere, Elena. Tra cinque giorni partirò”.

Cosa? no. No, non puoi farlo. A fine mese abbiamo il volo prenotato per Miami e se non tornassi in tempo?”.

Io non voglio tornare. Partirò per un lungo viaggio”.

Quindi mi stai lasciando?”.

Ti ho lasciato già tempo fa e tu hai fatto lo stesso con me. E' ora di realizzarlo e andare avanti”.

Perchè?”.

Ti ho già spiegato il perchè”.

NO, voglio sapere il vero motivo”.

E' troppo squallido perchè possa essere detto ad alta voce”.

Non puoi lasciarmi così, non puoi proprio farlo. Non dopo quello che c'è stato tra di noi”.

basta con le scuse, Elena. Non mi stai chiedendo di restare perchè mi ami, tu mi stai chiedendo di restare perchè è più facile così. E ti assicuro che sarebbe più facile anche per me. Mi manca il ragazzo equilibrato e corretto che ero, ma devo lasciarlo andare. Quel ragazzo è stato ferito troppe volte”.

Lo guardo interrogativa, ma il suo sguardo è impassibile. Una parte di me è costretta ad accettare le sue ragioni, ma fa schifo, fa schifo ammettere di volerlo ancora al mio fianco per essere ancora la ragazza dai sani principi che ero, fa schifo costringermi ad amarlo solo perchè l'alternativa sarebbe fin troppo deprimente e fa schifo continuare, nonostante le mie attuali ammissioni, a credere che ci sia ancora qualcosa da salvare.

Io non posso vivere senza te”.

Oh, lo puoi fare benissimo. Damon ti aiuterà a superarlo”.

Ancora Damon, è sempre tra di noi, lo è sempre stato, ma non ero pronta ad accettarlo, non fino a quando il mio desiderio di averlo ha battuto anche la parte più razionale di me.

Cosa c'entra Damon adesso?”.

Quando si tratta di te, lui c'entra sempre, Elena. E' il tuo mentore, l'unico in grado di interagire con la parte più profonda e oscura di te. Tu e lui comunicate in un modo che a me non sembra possibile. Quando sentirai la mia mancanza, va' da lui”.

I nostri rapporti non sono più quelli di prima”.

Ed è proprio per questo che devo andare via. Adesso devo uscire, quando hai finito, per favore, chiudi tutto”.

Esce dalla stanza lasciandomi così, con il dolore nel petto, con la rabbia nel cuore. Se ne sta andando e con lui se ne va una parte di me, quella con cui sono cresciuta, quella che ancora costringo a restare, nonostante tutto. E non lo capisco, non capisco le sue reazioni, non capisco le vere motivazioni, ma mi sento in colpa. E mi sento sola. Per la prima volta in tutta la mia vita io sono sola. Ho allontanato Damon, ho allontanato Stefan e adesso dovrò affrontare da sola i miei sbagli.

 

 

 

Pranziamo nel bar del campus. Solo io, Damon e Jeremy. Bonnie aveva una lezione importante e Caroline è persa chissà dove a piangere tra le braccia del suo migliore amico.

Jeremy è piuttosto silenzioso, in realtà da ieri mattina ha pronunciato davvero poche parole. Io lo osservo a lungo, cercando di costringermi a non parlare e Damon passa il suo sguardo da me a lui furtivamente, sentendosi quasi in imbarazzo ad occupare questa posizione scomoda.

“Voi due mi farete impazzire, come se già l'arrivo a sorpresa di mio fratello non lo abbia fatto abbastanza”.

“Ah, già, quando direte a Stefan che state insieme?”.

Per la prima volta, Jeremy abbandona lo sguardo da cane bastonato e si interessa ad una vicenda che non lo riguarda in prima persona.

“Non appena rimarremo soli con lui”.

“Avevi detto che glielo avresti detto da solo”.

“Beh, ho cambiato idea. E' giusto farlo insieme, io sono suo fratello, ma tu sei la sua ex ragazza”.

Annuisco, ancora una volta mi faccio intortare dalle sue parole, mi sento asservita al suo volere, anche se spesso è piuttosto contradditorio.

“In effetti, forse è ora che glielo diciate, giusto per essere onesti”.

“A proposito di onestà...”.

Alza gli occhi al cielo e mi osserva spaurito.

“Pensavo fossimo d'accordo”.

“No, tu e Damon siete d'accordo. Io vivo ancora con il profondo senso di colpa di nascondere una cosa così importante alla mia migliore amica”.

“Dammi tempo, Elena”

“Tempo per cosa?”.

Caroline e Stefan ci raggiungono, la prima saltellante e gioiosa, nonostante gli occhi arrossati per le lacrime, il secondo calmo e pacifico come al suo solito.

“Nulla, Care. Rimproveravo mio fratello per il suo scarso interessamento al corso di francese”.

Possibile che ultimamente in questo gruppo sia solo più possibile mentire?

“Oh, beh tua sorella ha ragione. Il francese è molto importante se vuoi entrare nel mondo della moda”.

“Ma io non voglio entrare a far parte del mondo della moda”.

“Appunto”.

Fulmino Caroline con lo sguardo, ma lei alza le spalle e sorride.

“Ok, io ho un corso tra dieci minuti. Sarà meglio che vada, devo attraversare tutto il campus”.

Lascia un sonoro bacio sulla guancia di Stefan e si allontana di fretta dal tavolo.

“Non pensavo fosse così seria la cosa”.

“Matt e Caroline intendi?”.

“Già, è a terra”.

“Si riprenderà, lei lo fa sempre”.

“Non si muore per amore”.

Rimango leggermente stranita e forse anche infastidita da questa sua strana affermazione. Damon sembra essersene accorto, perchè inizia a tamburella con il piede, facendo muovere l'intero tavolo di legno.

“Ragazzi, devo andare anche io. Ho promesso a Bonnie che l'avrei raggiunta al corso. Ci vediamo a casa”.

Saluto jeremy con la mano, lanciandogli uno sguardo eloquente. Non c'è momento migliore per affrontare discorsi scottanti. Mi guardo intorno e poi guardo il mio fidanzato, credo che sia arrivato anche il nostro momento. In casa nostra è sempre un via vai continuo e questo è probabilmente l'ultimo momento che avremo da dedicare solo a noi tre.

“Allora, il resto come funziona, invece?”.

“Oh, le solite cose. Bonnie e Jeremy sono tutto amore e baci e noi ci divertiamo come possiamo”.

Stefan sorride, ma qualcosa mi dice che il mio fidanzato stia sorvolando. Ecco perchè decido di prendere la palla al balzo, intavolando così il discorso.

“Stefan, ti dobbiamo dire una cosa”.

Il mio ex fidanzato mi guarda interrogativo e curioso, mentre il mio attuale fidanzato sta per strozzarsi con un pezzo di pane. Lo fulmino con uno sguardo e torno a rivolgermi a Stefan, sempre più interessato a ciò che sto per dirgli.

“sono tutto orecchi”.

Mi ricorda a malapena il ragazzo che mi ha abbandonata mesi fa, quello sicuro e arrabbiato, quello che ho di fronte è lo stesso dolce stefan che conosco da tutta la vita.

“Noi volevamo dirti che...”.

“Che Vicky Donovan è arrivata in città”.

Apro leggermente la bocca in un'espressione arrabbiata. Come può essere così codardo da non rispettare la promessa che mi ha fatto questa mattina?

“Cosa...”

Damon mi dedica uno sguardo di scuse, ma non riesco proprio a perdonargli questa sua mancanza. Incrocio le braccia sotto il seno e, con un'espressione imbronciata, torno a guardare in direzione di Stefan che osserva suo fratello con gli occhi aggrottati.

“E la cosa dovrebbe interessarmi?”.

Non capisco come questo potesse avere senso nella testa di Damon. Alzo gli occhi al cielo e lo guardo titubante, curiosa di sapere cosa si inventerà adesso.

“Oh. Beh, te l'ho detto, perchè a quanto pare è venuta qui con l'obiettivo di rovinarci la vita”.

“Che cosa significa rovinarci la vita?”.

“Ancora non è del tutto chiaro, ma quando lo scoprirò, sarai uno dei primi a saperlo”.

Stefan sembra leggermente turbato dalla notizia, ma non indaga oltre. Anzi, finisce il suo panino e si congeda da noi, dicendoci che farà un salto a casa di Matt.

Io e Damon rimaniamo soli al tavolo. Mi alzo, dedicandogli uno sguardo arrabbiato e prendo la mia borsa per dileguarmi anche io.

“Elena, dai non fare così. Scusami”.

La voce di Damon mi arriva ovattata ed io lo lascio parlare, senza degnarlo di attenzione. Mi allontano verso il campus e penso che questa non gliela potrò mai perdonare.

 

 

 

Amo le persone che sanno mantenere la propria parola ed amo follemente il mio fidanzato. Peccato che questi due concetti non possano in nessun modo essere paragonati.

Quando sono tornata a casa, ovviamente, Damon non aveva ancora detto nulla a Stefan, me ne sono accorta dal tono cortese che come sempre mi ha riservato.

Durante tutta la cena, Damon non ha smesso di togliermi gli occhi di dosso per un istante, forse alla fine questo aiuterà Stefan a capire cosa succede e noi ci risparmieremmo un'imbarazzante conversazione, ma non è così che deve andare. Siamo adulti e vaccinati ed è giusto prendersi le proprie responsabilità.

La cena si conclude tranquillamente, alcune chiacchiere tra amici e piccoli battibecchi su chi deve lavare i piatti questa sera. All'unanimità viene scelta Bonnie, la quale, però, non è abbastanza convinta della giustizia di questa scelta.

“Oh, Damon, mi hai comparato gli anacardi caramellati. Quando fai così potrei quasi amarti”.

Ridiamo tutti per l'espressione infantile ed emozionata che Caroline dedica al mio fidanzato che, qualche ora fa, è arrivato a casa ricoperto da una quantità indefinibile di buste della spesa.

“Vacci piano pasticcino, li ho comprati solo per ricordarti la promessa”.

“Ah, già gli appunti da ricopiare”.

L'espressione euforica di Caroline lascia il posto ad una più afflitta. Loro e gli stupidi patti che stringono!

“Li hai ricopiati?”.

“No, Damon, non ancora. E comunque sono sempre contraria. Dovresti pensarci tu alle tue cose”.

“Davvero hai ingaggiato Care per farti ricopiare gli appunti? Non sei cambiato, eh fratello?”.

Damon ignora il giudizio di Stefan e torna a guardare la mia amica bionda con un'aria fintamente innocente.

“Su, Care... una promessa è una promessa”.

Ed è proprio questa parola che oggi non avrei voluto sentire pronunciare da nessuno, tanto meno da lui. Perchè mentre lui gioca a fare l'adolescente, Stefan continua a scoccare rapide occhiate nella mia direzione e la situazione mi sta decisamente imbarazzando. Colma di rabbia per tutto ciò che sta succedendo, mi alzo dalla sedia e mi allontano velocemente verso la mia camera.

“Beh, almeno non sei l'unico a non rispettarle”.

Lascio tutti confusi e sorpresi, ma ho ancora qualche secondo per incrociare i suoi occhi ed osservare la sua colpa.

 

 

Mi chiudo la porta alle spalle e mi getto sul letto. Non mi importa se questo mio atteggiamento ha insospettito Stefan, sono stufa di questa storia, sono stufa di amare il mio uomo di nascosto, come se stessi commettendo un crimine capitale.

Qualcuno bussa alla mia porta, mi giro dall'altro lato per estraniarmi anche da questa camera che mi rende claustrofobica.

“Elena, fammi entrare”.

“Va' all'inferno, Damon”.

“Muoviti. Per favore”.

“Ho detto di andartene”.

“Elena, apri questa maledetta porta o sarò costretto a farlo io”.

Vagliando l'ipotesi che forse potrebbe farlo veramente, mi alzo malvolentieri e apro la porta, ma ritorno subito nel letto dandogli la schiena.

“Si può sapere che ti prende?”.

“E me lo chiedi?”.

“Elena, la situazione è complicata”.

“E' sempre complicato con te”.

“Elena...”.

“Quanto dobbiamo andare avanti così, Damon?”.

“Che cosa intendi, scusa?”.

“Intendo che o glielo dici tu, o glielo dico io”.

“Elena...”.

“No, Damon. Voglio rivedere l'uomo di cui mi sono innamorata. Prendi una decisione in fretta, prima che la prenda io”.

“Io ti amo”.

“E allora se mi ami, fallo, o non mi troverai qui, domani mattina”.

Gli occhi di Damon mi osservano spaventati. La mia frase dura deve averlo colpito, esattamente quanto ha fatto male a me pronunciarla.

“Che cosa stai dicendo?”.

“Sto dicendo che se non sei in grado di prenderti le tue responsabilità, se non sei in grado di lottare per noi, forse tutto questo non ha senso”.

Damon avvolge le sue mani intorno ai miei fianchi. I miei occhi si scontrano con i suoi ed io capisco quanto sia difficile dare vita alle mie parole, quanto sarebbe difficile accettare di non fare parte della sua vita a partire da domani e mi rendo conto di quanto il mio mondo sarebbe vuoto se lui non fosse con me. Guardo i suoi occhi e mi perdo, vittima di quell'amore che mi sta riempiendo il cuore, vittima di questo sguardo che mi osserva spaventato. E so che non lo lascerei mai andare, che neanche questo potrebbe rovinare questo momento, come quelli a venire, il momento in cui i nostri occhi sono complici dei nostri cuori.

“Elena, io non posso rinunciare a te”.

“Neanche io, Damon. Ed è per questo che non mi sta bene. Non mi sta bene starti vicino, sfiorarti, arrossire quando i nostri sguardi si scontrano troppo, non mi va bene amarti senza poterlo dire al mondo intero”.

“Ok”.

“OK, cosa?”.

“Ok, adesso mi prendi la mano ed usciamo da questa camera”.

“E dove andiamo?”.

“In cucina, a dire al mondo quanto ci amiamo. Perchè sono pronto a tutto pur di stare con te, sono pronto a prendermi le mie responsabilità, anche con mio fratello. E non mi importano le conseguenze, non mi importa se dovrò lottare contro tutto e tutti, per me tu verrai sempre prima di ogni cosa. Io non posso vivere senza di te”.

Sorrido, mentre cerco di controllare a fatica il mio respiro e lui ricambia, con gli occhi carichi di luce e le labbra distese nel suo sorriso più bello. E quasi mi pento di averlo aggredito poco fa, mi pento perchè se c'è una persona a cui non fare mai del male è proprio lui, la ragione della mia vita, la ragione di questa vita che ha dovuto sopportare tanto, ma che ha ripreso a sorridere da quando lui ha occupato il giusto posto.

Damon mi bacia delicatamente le labbra, un bacio casto, decisamente diverso da quello di questa mattina, ma decisamente più bello perchè questo è un bacio che lotta.

Mi tende la mano, io sorrido e la afferro. Siamo pronti, questa volta siamo davvero pronti ed insieme supereremo anche questo.

 

 

 

Arriviamo vicino alla cucina, sentiamo Stefan chiacchierare con qualcuno, probabilmente Caroline. Questa volta sono io a sganciare la mia mano da quella di Damon e non lo faccio per vergogna, ma semplicemente per rispetto.

Apro la porta della cucina, Stefan mi vede e mi sorride, apro un po' di più e riesco a vedere l'odiosissimo viso di Vicky allargarsi in un sorriso malvagio.

“Che cosa ci fai tu qui?”.

La ragazza mi riserva uno sguardo di sfida, il tipico sguardo che ama a riservare a me. Stefan non sembra essere scosso dalla presenza di Vicky, ma non mi sembra neanche faccia i salti di gioia.

“Sono venuta a trovare un vecchio amico”.

“Beh, allora adesso che lo hai visto vattene”.

Si sporge oltre il tavolo per guardare meglio Damon, dietro di me.

“OH, Damon, ci sei anche tu. Che piacere rivederti”.

Allude maliziosa al mio indirizzo ed io socchiudo gli occhi in segno di sfida, solo la mano di Damon sulla mia schiena riesce ad impedirmi di saltarle addosso e sfogare la mia frustrazione.

“Ciao, Vicky”.

“Che facce sconvolte che avete, ragazzi. Voi due tortorelle non sarete mica già in lite?”.

Spalanco lievemente la bocca, mentre so già che lo sguardo di Stefan è fisso su di noi, in attesa di risposte che, forse, adesso sono io a temere.

 

 

 

 

 

Ciao ragazze!!!!!

eccomi con un nuovo capitolo che apre le porte alla vera storia!

In realtà ancora non succede nulla di eclatante, vediamo come stefan riesce a dimostrarsi cortese e scherzoso con tutti i suoi amici, il momento della sua rottura con elena e anche come l'arrivo a sorpresa abbia interferito leggermente nel rapporto dei due piccioncini.

 

  • Damon ed Elena decidono di dire tutto a Stefan, ma mentre Elena è abbastanza convinta di ciò, Damon sembra essere un po' più titubante. Come ho già detto a qualcuna di voi, il Damon di questa storia è tendenzialmente meno impulsivo di quello che siamo abituati a vedere noi. Forse perchè in passato a sofferto molto, forse perchè ha solo paura di perdere le persone che ama. Notiamo le sue insicurezza nella reazione che ha nel momento in cui scorge Elena e Stefan a chiacchierare allegramente. Lui sa che Elena lo ama, ma il confronto con suo fratello è sempre presentissimo in lui, ci penserà poi Elena a rassicurarlo ma penso che questo dubbio lo perseguiterà a lungo.

  • Assistiamo finalmente al flashback che volevate tanto. Non è nulla di eclatante, ma quello che conta veramente è ciò che non sapete... diciamo che, comunque il fatto che il loro rapporto fosse in declino è il principale motivo, ma ne parleremo ancora e ancora.

  • Damon non trova ancora il coraggio di dire a suo fratello la verità e questo gli porta un bel po' di problemi con Elena che fa una scenata quasi pubblica. I due si riappacificano quasi subito, dimostrando ancora una volta l'intensità dei loro sentimenti e l'importanza che ricoprono l'uno per l'altra. Non so se la pensate al mio stesso modo, ma mentre lo scrivevo per me è stato il momento più eclatante tra i due, il momento in cui anche davanti alle difficoltà, riescono a guardarsi negli occhi e dirsi che ce la faranno

  • Vicky, grande assente fino alla fine, torna per mettere ancora più tensioni nella casa e ci riesce alla perfezione... credo che sarà bello scoprire come andrà a finire, anche perchè adesso stefan vorrà delle spiegazioni e ascoltarle davanti a Vicky non farà che aggiungere un po' di pepe al tutto...

 

Vi ringrazio ancora infinitamente per l'affetto che dimostrate alla mia storia, sono davvero molto felice e spero di sentire ancora i vostri pensieri, anche in privato!

Un bacio, anna

 

 

 

anticipazione:

 

Tu ed Elena, Damon? Seriamente?”.

Stefan...”.

Sei mio fratello”.

Lo so, ma non ho potuto farne a meno”.

C'è sempre una via d'uscita, fratello. Sempre”.

Non quando sei innamorato, Stefan. E lo dovresti sapere anche tu”

 

 

P.s. Ragazze, ho scritto una nuova ff. si intitola “Se anche gli opposti si attraggono”. Se aveste voglia di darle un'occhiata, questo qua sotto è il link:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2428689

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: nuccetta