Remus
Lupin e i due gemelli Fred e George salivano le scale di Grimmauld
Place, numero 12.
Si
era appena conclusa una delle riunioni dell'Ordine e Remus, che per
primo aveva lasciato la stanza, aveva trovato i due ad origliare.
Stanco e pensieroso, cercava di restare impassibile alla tempesta
di domande che i due gli rivolgevano quando, ad un tratto, sentirono
dei singhiozzi soffocati provenire dalla camera che stavano per
sorpassare.
Sfoderarono
le bacchette ed aprirono la porta: la piccola Weasly, con un cuscino
stretto al petto, osservava sconsolata un uomo sogghignante.
Lupin,
sorpreso, impiegò un secondo a capire che il suo doppio, che
guardava la piccola Ginny con disprezzo, era in realtà un
Molliccio.
-
Riddikulus!- esclamò, ancora perplesso.
Il
Molliccio abbandonò la forma di uno sprezzante Remus Lupin e
si
tramutò in una sfera argentea.
-
Riddikulus!- ripeté, gli occhi ridotti a due fessure.
-
Io..m-mi d-dispiace..- iniziò Ginny, balbettando, con il
viso che
aveva assunto la sfumatura dei propri capelli.
Lupin,
ferito, cercando di nascondere la propria tristezza, sbottò:
-Oh,
non preoccuparti! Certo dovrei offendermi, visto che il Molliccio ha
assunto la mia forma naturale e non quella di lupo mannaro
ma..capisco! Non preoccuparti. - concluse, forzando un tono allegro.
Remus
notò che alla parola “capisco” gli occhi
di Ginny si erano
spalancati per la mortificazione. In realtà, Fred e George
lo
avevano intuito, Ginny era più terrorizzata che mortificata:
cosa
aveva capito?
-
Andiamo a letto sorellina, ti accompagniamo per le scale. -
intervenne Fred.
Ginny,
riluttante, lasciò andare il cuscino che ancora stringeva e
borbottò
un “buona notte”, filando fuori dalla stanza.
Appena
sentì chiuder l'uscio, Remus si lasciò cadere sul
divano.
Diamine!
Che pensava? Che la propria faccia potesse esser simpatica ad una
ragazzina come Ginny Weasly? Ma addirittura averne paura? E poi
perché proprio lui? Infondo, anche Sirius era apparentemente
spaventoso, no? Già, e invece il Molliccio si era
trasformato in se
stesso.
A
pensarci, il Remus/Molliccio era proprio antipatico, con quel sorriso
sarcastico e lo sguardo cattivo e disgustato. Pensò se, in
passato,
avesse mai guardato la piccola Ginny in questo modo e..no. Anzi,
doveva spesso stare attento a non far traboccare una valanga di
dolcezza dai propri occhi ogni volta che posava lo sguardo su di lei.
Con
un moto di stizza, scattò in piedi e si diresse verso la
propria
stanza.
“Tanto
meglio”, si disse, “se per la piccola Ginny sono
repellente.”
Contemporaneamente,
nella propria stanza, Ginny lanciava sguardi torvi ai suoi fratelli,
seduti ai suoi lati.
-E
così il tuo animale preferito è il lupo, eh?-
chiese George,
sghignazzando.
-Potremmo
chiedere alla mamma di comprarti un cucciolo! - continuò
Fred.
-Meglio
ancora, potremmo chiedere a Lupin di farti
un cucciolo! - esclamò George, piegandosi in due dalle
risate.
-
E' c-così imbarazzante..- balbettò Ginny
cupamente, dando gomitate
ai fratelli. -Stavo cercando lo spioscopio di Harry e dallo scrittoio
è saltato fuori quel Molliccio che si è
trasformato in Lupin. Mi
guardava come se.. come se io fossi orribile.- Riprese fiato: -
Dovete promettermi di non dirlo a nessuno!
-
Promettiamo!- risposero in coro.
-
E comunque-, continuò Fred, - Il giorno in cui Remus Lupin
si
accorgerà che hai una cotta per lui..
-
Noi diventeremo Capiscuola!- concluse George, strappando un sorriso
alla più piccola Weasly.