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Autore: _wallflower13    31/01/2014    2 recensioni
Dal primo capitolo: "Non voleva dirle addio, a lui non piacevano i finali. Questo lei lo sapeva, l’ultima cosa che gli disse fu “A presto, sapientone”. E lui ci credeva, sapeva che l’avrebbe ritrovata prima o poi.
Avrebbe ritrovato Clara Oswin Oswald, la sua ragazza impossibile, e più presto di quanto immaginasse."
Spero di avervi incuriosito, è la mia prima storia in questa sezione, chiedo pietà.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 11
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Happy Birthday Clara!

 

 

 

 

 

 

Fece diversi sogni quella sera, uno più confuso dell’altro,  sembravano tutti felici, tranne uno. Stava precipitando lungo un tunnel, chiedendosi dove stesse andando e da dove fosse caduta. Non era una caduta precipitosa, ma lenta, quasi piacevole, quasi come se stesse volando. Non riusciva però a controllare il suo corpo, teneva gli occhi su ciò che aveva davanti, un enorme buco nero. Si costringeva a restare calma, perché aveva paura di quello che avrebbe trovato alla fine del tunnel. All’improvviso cadde e l’impatto fece alzare un enorme polverone da terra. Era stordita, si trovava in un luogo strano, quasi senza alcun senso, sentiva dei fruscii alle sue spalle. Intorno c’erano delle rocce scure, anche se era certa di non trovarsi all’aperto, si chiese come fosse possibile. La vegetazione era secca, come in un deserto, ma più buio. Si sentì chiamare più e più volte, e improvvisamente sobbalzò.

Era lo stesso sogno che faceva ogni anno nel giorno del suo compleanno. Le era completamente passato di mente, era così occupata a pensare a quello che aveva sentito la sera prima che se ne era dimenticata. Non era mai riuscita a dare una spiegazione a quel sogno, ma sapeva che significava qualcosa, e sapeva anche a chi chiederlo adesso.

Uscì fuori di corsa dopo essersi vestita, non ci mise molto ad accorgersi della cabina blu. Clara aveva deciso di credere alle parole del Dottore, anche perché spiegavano tutte le cose strane della sua vita, perciò decise di andare fino in fondo. Bussò e dopo qualche secondo la porta si aprì, rivelando un Dottore assonnato. Sembrava sorpreso di vederla, si limitò ad osservarla mentre entrava nel Tardis senza parlare. Scrutò con attenzione la struttura della macchina, sfiorando la console con delicatezza. Improvvisamente corse fuori, travolgendo il Dottore che sembrava aver appena realizzato, osservò la cabina da fuori per poi tornare di nuovo dentro.

-È più..piccola all’esterno!- notò. Il Dottore sorrise, era la stessa cosa che disse la prima volta che entrò nel Tardis quando la incontrò nell’epoca vittoriana.

-Allora?- chiese lui mettendo le mani dietro la schiena.

-Cosa?- domandò Clara, aveva capito a cosa si riferisse, ma cercava di evitare l’argomento. –In realtà sono qui per farti una domanda.- Lui annuì e Clara prese fiato. –Ogni anno, nel giorno del mio compleanno faccio un sogno, è sempre lo stesso. Sto precipitando lungo un tunnel, finchè non atterro in uno strano luogo, e..ci sei tu, che mi chiami.- raccontò.

-E tu ti stai chiedendo che significa, vero?- chiese intrecciando le braccia davanti al petto. Clara fece di si con la testa. –Non so cosa tu abbia visto quel giorno Clara, ma quello che so è che tu sogni il giorno in cui ti sei gettata nella mia linea temporale.- La ragazza ci pensò su, ricordò quello che le aveva raccontato il giorno prima.

-Il giorno in cui ho perso me stessa per salvare te, insomma.- concluse. Il Dottore annuì malinconico. Dentro di se Clara si domandava perché l’aveva fatto, doveva provare qualcosa di profondo per lui per fare un tale gesto. Amore? Amicizia? Cosa c’era tra loro prima che lei morisse? Non sapeva darsi risposta per adesso, ma sentiva che c’era qualcosa.

-Quindi oggi è il tuo compleanno.- la distrasse il Dottore. –Cosa vorresti che ti regalassi?- domandò sorridendo. Clara era imbarazzata. Non sapeva cosa dire e prese a torturare i lembi della maglia. Poi rispose, senza riflettere.

-Portami da lei. Portami da Clara.- disse. Il Dottore la fissò scioccato.

-Cosa?- domandò incredulo.

-Sarà sepolta da qualche parte giusto? Portami da lei.- spiegò. Non capì il perché di questa richiesta, ma pensò che fosse una cosa che avrebbe voluto fare, prima o poi.

-Non è già inquietante sapere di aver vissuto più vite? Voler visitare la propria tomba non è un po’..macabro?- rifletté il Dottore.

-Tu fallo, se puoi.- rispose. Il Dottore ridacchiò, era proprio la sua Clara. Si avvicinò alla console e inserì la destinazione.

-Potrebbe piacerti, dopotutto.- disse facendole l’occhiolino.

Lei sorrise, chiedendosi che cosa avrebbe trovato fuori da quella cabina.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Writer's corner.

Ad essere sincera sono un po' dubbiosa riguardo a questo 

capitolo, ad ogni modo spero possa piacervi.

Come seeeempre ringrazio chi ha recensito/seguito/preferito e bla bla.

Love u guys! 

.g


   
 
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