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Autore: thanksharreh    31/01/2014    1 recensioni
-Ricorda ciò che diciamo sempre.-
-Coraggio.- disse Harry, lasciando che una lacrima gli solcasse il viso.
-Si..- si schiarì la voce cercando di mantenerla solida e non tremolante. -ora conta fino a tre.-
-E poi saremo liberi?-
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il calore del corpo di Louis premuto contro il suo lo fece sorridere nella sua dormiveglia, delicatamente portò una mano a stropicciarsi un occhio facendo attenzione a non svegliare il ragazzo al suo fianco.
Portò immediatamente lo sguardo verso il calendario appeso al muro preso da una leggera confusione e incredulità.
-Ventidue..- mormorò e si grattò la nuca, con fare penserioso. -Ventidue!- esclamò subito dopo, realizando.
-Ventidue Boo, ventidue!- scosse energeticamente il ragazzo con un grande sorriso aperto sulle labbra. 
Louis si lamentò ad occhi chiusi e si rigirò nel letto, nascondendo il viso nell'incavo del collo di Harry e facendosi poi piccolo fra le sue enormi braccia. 
-Boo!- si fece sentire avvicinando le labbra al suo orecchio. Louis sobbalzò immediatamente e si mise seduto, guardandosi intorno frastornato.
Harry di suo si portò il dorso della mano vicino la bocca, ridacchiando senza farsi vedere.
Louis si voltò di scatto verso il suo ragazzo con uno sguardo poco promettente, fece per allungare una mano a pizzicargli un fianco ma si bloccò immediatamente. -Ventidue?- chiese con ancora quell'aria addormentata addosso.
Il riccio semplicemente annuì, lasciando che il sorriso si allargasse maggiormente e facendo così sorridere Louis a sua volta.


Louis entrò con fare propepotente nell'ufficio seguito come un cucciolo da Harry. Erano in grande ritardo alla runione per l'aggiornamento del contratto, così come previsto. 
Liam guardò esasperato i due scuotendo semplicemente la testa, vergognandosi per l'entrata rumorosa.
Zayn ridacchiò stringendo le labbra tra loro, fissando la faccia del capo.
Niall invece sorrise solamente, sapendo ciò che sarebbe accaduto da lì a poco.
-Finalmente siete qui.- tagliò corto quell'uomo pelaticcio dall'aria stanca dietro la sua enorme scivania in vetro. -Stavamo giusto parlando del contratto di El..- Louis scoppiò in una fragorosa risata interrompendolo e poggiò le mani sulla scrivania, piegando il busto in avanti. 
Harry si rigirava le mani nervosamente, nascondendosi dietro il ragazzo dagli occhi azzurri.
-Fuori.- fece un cenno agli altri tre, intimidendoli ad uscire dall'ufficio.
Niall si alzò velocemente e Zayn lo imitò tirando con la forza Liam, che con una faccia sconvolta parlottava velocemente su quanto fossero stati incoscienti.
Louis scosse la testa guardando quel tizio di cui non sapeva il nome, prese il contratto che gli era sotto il naso e con un sorrisetto lo strappò in due. 
-E' finita.- allungò una mano all'indietro e Harry, prontamente, gliela strinse con la sua facendo intrecciare le dita.


Con le mani intrecciate si diressero al di fuori del grande palazzo, arrivati sulle scalinate vennero assaliti dai flash dei fotografi che urlavano domande a non finire così ad forte che le voci si mischiavano tra di loro, non lasciando capire nemmeno una parola.
Louis sorrise lievemente e strinse forte la mano di Harry, girandosi a guardarlo negli occhi.
Per un secondo il riccio si sentì le gambe deboli e credette di star affondando in quel blu, di star andando così affondo da non poterne più uscire. E non gli sarebbe dispiaciuto, lui, in quel blu, ci sarebbe rimasto per sempre.
-Ora baciami, idiota.- sussurrò con voce flebile, incurante della voce dei paparazzi che li sommergevano di domande.
Harry fece un piccolo cenno con la testa come ad acconsentire e si avvicinò lentamente al viso del ragazzo, prima di premere le labbra sulle sue.
Il cuore gli iniziò a battere all'impazzata. Si, non era la prima volta che lo baciava, ma era sempre così. Un uragano di emozioni lo avvolgeva e la terra gli mancava sotto i piedi. L'adrenalina, poi, gli scorreva veloce tra le vene.
Senti la lingua di Louis insinuarsi fra le sue labbra e lui lo lasciò fare, ormai impotente sotto il suo tocco.
Lentamente le voci si fecero ovattate sempre di più fino a non sentire più nulla. 
Le labbra di Louis le sentiva sempre meno pressanti contro le sue e quel buon sapore di caramella alla ciliegie sembrò sparire del tutto.

La sveglia suonò propotente spezzando il silenzio che si era creato durante la notte, Harry colpì alla cieca finché non riuscì a spegnerla.
Si alzò ancora intontito e dopo aver aperto le persiane ed essersi stiracchiato allungando le braccia in alto, si avvicinò al calendario e prese il pennarello rosso che era attacco con uno spago. Fece una grande 'x' sul giorno e sorrise, sussurrando fra sé e sé : -ventidue.-

Harry riusciva ancora a sentire l'odore di inchiostro fresco e il rumore delle carte che scorrevano veloci, la testa gli girava vorticosamente e il respiro gli mancava ad ogni passo in avanti.
Non uscì nemmeno dal palazzo, restò appoggiato al muro guardando con sguardo assente oltre le porte di vetro.
Ancora non riusciva a capire come era riuscito a rimanere così impassibile e calmo. Ormai era abituato, la delusione non lo colpiva così tanto come le prime volte.
Gli occhi si fermarono su quelle due mani intrecciate tra loro e strinse forte le labbra quando gli passarono davanti le immagini del suo stesso sogno.
Si trattenne, si impose si restare impassibile. 
Prese un grande respiro, riempiendosi i polmoni d'aria e alzò lentamente lo sguardo sapendo che quei occhi azzurri lo stavano aspettando.
Impiantò le sue iridi verdi in quelle color cielo del ragazzo e si sentì perdere un paio di battiti.
Le labbra di Louis mimarono un 'mi dispiace' e Harry, di suo, scosse la testa. 
Di certo non era colpa sua, loro erano solo le vittime.
Louis cercò disperatamente gli occhi di lui ancora una volta e una volta trovati mimò un ultimo 'ti amo', prima di sparire tra la folla trascinato da lei.


Il vento soffiava sul viso di Harry, gli occhi gli pizzicavano e il naso era così freddo che ormai non lo sentiva nemmeno più se cercava di arricciarlo in una smorfia infreddolita.
L'unica consolazione in quel gelo era la mano di Louis, stretta alla sua.
Cercò con tutto se stesso di non abbassare lo sguardo ma un'occhiata gli scappò e per un secondo si pentì di essere salito.
Louis lo sentì rabbrividire e gli accarezzò il dorso della mano con il pollice, rimanendo con lo sguardo fisso verso il basso.
-Sei sicuro?- gli sussurrò dolcemente, inumidendosi le labbra. 
-Si.- dichiarò dopo alcuni secondi di silenzio.
Louis si voltò e si concentrò il sul viso del riccio che era piegato in una smorfia insicura, poggiò una mano sulla sua guancia e sorrise debolmente quando i loro sguardi si incrociarono.
Avvicinò il viso al suo e premette le labbra sulle sue, perdendosi in un bacio disperato.
Gli sguardi tornarono immediatamente verso il basso e Louis fu il primo a parlare.
-Ricorda ciò che diciamo sempre.- 
-Coraggio.- disse Harry, lasciando che una lacrima gli solcasse il viso.
-Si..- si schiarì la voce cercando di mantenerla solida e non tremolante. -ora conta fino a tre.- 
-E poi saremo liberi?- 
Louis si beò un'ultima volta degli occhi verdi di Harry.
-Per sempre.- sussurrò e poi il vuoto li avvolse.





Baaa-haaa. *scoppia in lacrime*
Sono fatta per scrivere cose deprimenti, lo so.
Ma giurin giurello che questa volta non è colpa mia.
Avevo visto una foto (che ora ho perso, genius) e mi è venuta in mente sta cosa.
Che poi, all'inizio, non doveva essere così. Nunu, doveva essere una cosa carina..doveva.
Ih, ora sparisco che è meglio. *scompare in una nuvoletta di fumo con una vecchietta mentre canta midnight memories*
  
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