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Autore: Sognatrice_2000    31/01/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se quella sera all'Haido City Hotel Conan non riuscisse a salvare Ai da Pisco,e Gin scoprisse il suo segreto?
La giovane scienziata sarà costretta a tornare a lavorare per l'organizzazione,per mettere al sicuro i suoi amici,ma proprio quando Shinichi la verrà a liberare,ella scoprirà che non vuole andarsene.Qualcosa dentro di lei è cambiato,i suoi sentimenti sono mutati. Shiho si ritroverà a vivere una lunga lotta interiore,combattuta tra ciò che è giusto e i suoi personali desideri,scoprendo un sentimento nuovo dentro di sè.Riuscirà l'amore a trionfare per la coppia più bella e misteriosa del manga?
Dedicato alla fantastica scrittrice Aya Brea,che mi ha fatto sognare ed emozionare con la sua magnifica fanfiction ''Mia cara Sherry''.
Un bacione e grazie a tutti coloro che leggeranno e recensiranno la storia!
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Gin, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5: un segreto svelato
La bambina fu scossa da un lieve tremito,mentre osservava la sagoma dell’uomo che avanzava lentamente verso di lei,nella penombra della stanza.
‘’Mi spieghi che cosa ci fai qui a quest’ora?’’Ai cercò di mascherare il suo stupore e il suo disagio,rivolgendosi a lui con tono piuttosto freddo e sostenuto.
Gin fece qualche passo nella sua direzione,poi si fermò. Dovette chinarsi in ginocchio per poter parlare normalmente con lei.
‘’Non ti ho trovata in laboratorio,e allora sono venuto qui’’ proferì lui con tono basso.
‘’Per quale motivo? Cosa devi dirmi?’’
Gin la osservò per qualche istante,mentre sul suo volto si delineava pian piano un ghigno divertito.
La piccola scienziata lo guardava a sua volta,suo malgrado ansiosa di ricevere una risposta. Non sapeva perché,ma aveva un orribile presentimento.
‘’Davvero non conoscevi quel bambino? Quello che abbiamo trovato un po’ di tempo fa all’Haido City Hotel?’’ la voce di Gin risuonò nelle orecchie della piccola Shiho,la quale ebbe un sussulto improvviso.
“Come mai me lo chiedi proprio ora? Mi sembrava di averti già dato una risposta. Non l’avevo mai visto prima’’Ai ribattè prontamente,cercando di mantenersi calma,nonostante avvertisse crollare qualcosa dentro di lei,un fuoco di ansia e disperazione che la corrodeva. Quella domanda fatta così a bruciapelo,non presagiva sicuramente niente di buono. E se Gin avesse scoperto la vera identità di Conan?
‘’In questi giorni mi è capitato di visionare alcune schede,e mi sono accorto che,tra le persone di cui doveva essere ancora confermato il decesso avvenuto grazie all’APTX,ce n’era una di cui avevi confermato la morte proprio poco prima di tradire l’organizzazione …. Il detective liceale Shinichi Kudo.’’
Nell’udire quel nome Ai trasalì. Che Gin avesse trovato un collegamento tra lui e Conan? Ma come era possibile?
Decise di continuare a fare la finta tonta.
”E quindi? Non capisco proprio dove tu voglia arrivare. Cosa c’entra questa storia?’’
Le si gelò il sangue nelle vene quando udì le sue parole subito dopo,pronunciate con quel tono tremendamente sadico e crudele,che pareva un oscuro presagio di morte.
“Non so,c’è qualcosa che non mi quadra in questa storia. Potrebbe esserci qualche legame che ignoriamo tra questo bambino e Shinichi. Avremo presto occasione di scoprirlo,ad ogni modo ….”
Ai spalancò gli occhi. Doveva immaginare che Gin non ci avrebbe messo molto a scoprire la verità,era dotato di un grande intuito,quasi come Conan.
Solo che,mentre quest’ultimo lo usava per il bene,per la verità e per la giustizia,Gin lo usava per il male.
E sicuramente il fatto che lei avesse confermato il decesso di Shinichi poco tempo prima di abbandonare l’Organizzazione era un fatto alquanto sospetto.
Ma Ai avrebbe cercato di smentire in ogni modo i suoi dubbi,a qualsiasi costo.
”Ti ripeto che io non l’ho mai visto,né so chi sia. E adesso ti sarei grata se te ne andassi,ho molto lavoro da fare e vorrei riposarmi un po’. Non farmi più perdere tempo con queste sciocchezze,se non mi sbaglio anche tu hai cose più importanti a cui pensare,no?” Cercò di sembrare sicura di sé,assumendo un tono secco e distaccato.
A quel punto lo vide sfilare una mano dalla tasca dell’impermeabile e appoggiargliela delicatamente sulla guancia. La ragazzina ne percepì il freddo sulla sua pelle,il suo corpicino fu scosso da un brivido.
Vide che Gin le si stava avvicinando sempre di più. Trattenne il respiro,immobilizzata.
Sentì il suo respiro caldo sull’orecchio,seguito subito dopo dalla sua voce.
”Non credere di riuscire ad ingannarmi,ormai ti conosco troppo bene. So che mi stai nascondendo qualcosa,e non mi piace per niente.”
Ai deglutì a fatica,sentiva brividi gelidi percorrergli la schiena e i battiti del cuore a mille.
Perché doveva sentirsi così minacciata da lui? Solo con quelle poche parole,era riuscito a frantumare ogni sua sicurezza,ogni barriera che lei cercava disperatamente di costruire.
Gin si scostò piano da lei e si rialzò in piedi. Si diresse verso la porta,e quando era ormai sulla soglia si voltò nuovamente verso di lei.
‘’Pensa bene a quello che ti ho detto. Buonanotte,mia dolce Sherry’’sussurrò poi in tono basso e roco,a tratti velato.
E così,silenzioso e rapido come era arrivato,si dileguò nel buio.
Ai,ancora ferma e immobile,non riuscì a spiccicare una sola parola né a compiere un banale movimento.
Un tuono proveniente dall’esterno la riscosse pochi secondi più tardi.
Si diresse verso il letto e sprofondò tra le lenzuola calde. In quel modo le sembrava di essere al sicuro,protetta dalle ombre e i timori più nascosti che costantemente minacciavano il suo cuore,e che solo lui riusciva a mettere in luce.
Quella notte Ai non riuscì a dormire,continuava a sentire la sua voce gelida e tagliente,il contatto di quelle mani sulla sua pelle. Mani fredde,malvagie,che rappresentavano l’essenza del male.
Si rigirò più volte,affondando la fronte nel cuscino piumato,nel tentativo di dimenticare quell’incontro,ma fu tutto inutile.
Il rumore della pioggia proveniente dall’esterno accresceva ulteriormente la sua angoscia, quell’incessante ticchettio sui vetri della finestra le trasmetteva inquietudine.
Mille paure la tormentavano,soprattutto quella di perdere Shinichi.
Per quanto tempo sarebbe riuscita ad andare avanti così?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Gin percorreva velocemente,con passi a tratti più nervosi, il corridoio che separava la camera di Shiho dal suo ufficio.
Quella ragazza poteva anche credersi furba,poteva anche pensare di riuscire ad ingannare gli altri membri dell’organizzazione,ma non certo lui. Con lui non avrebbe mai funzionato.
Era riuscito ad intuire dal comportamento della ragazza e dalla paura che cercava in ogni modo di mascherare,ma che era tuttavia assai visibile,che gli stava nascondendo qualcosa riguardo a quel ragazzo di nome Shinichi.
Adesso il problema era capire cosa,e soprattutto capire quale fosse il filo che legava quel detective liceale e il bambino che aveva incontrato appena una volta.
Sorrise nel buio.
Sarebbe bastato semplicemente confrontare le loro impronte digitali,prendendo due oggetti che avevano toccato.
E stavolta la sua adorata Sherry non avrebbe potuto fare niente per fermarlo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nella villa Kudo,un’ombra si aggirava furtivamente tra le stanze,frugando tra i cassetti.
Si trattava di un uomo basso e tarchiato,che indossava perennemente un paio di occhiali di sole.
Era passato appena un giorno,e quella sera Vodka,su ordine di Gin,avrebbe dovuto intrufolarsi prima nella scuola elementare Teitan,rubando un oggetto appartenente al bambino Conan Edogawa,e in seguito a villa Kudo,per prendere un altro oggetto del ragazzo che vi abitava prima.
Egli aveva dunque preso un origami realizzato dal piccolo in classe,e proprio in quel momento trovò una penna,molto probabilmente utilizzata da Shinichi Kudo.
Uscì silenziosamente e si diresse verso la base dell’organizzazione,dove Gin lo stava aspettando.
Mostrò i due oggetti all’uomo,che si dimostrò soddisfatto e gli impartì un nuovo ordine: doveva controllare se le impronte sui due oggetti coincidessero.
Vodka sparì quindi in una sala provvista da un computer,mentre egli si allontanò,certo che presto avrebbe scoperto la verità.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ai si stiracchiò le braccia indolenzite. Era davvero distrutta,quel giorno aveva lavorato moltissimo.
L’antidoto per l’APTX era quasi completo.
Si sentiva soddisfatta per essere riuscita a portare a termine quel lavoro,ma allo stesso tempo si sentiva attanagliata da un terrore feroce.
Cosa sarebbe potuto succedere se Gin avesse scoperto la vera identità di Shinichi? In quel caso,lei lo avrebbe protetto anche a costo della vita. Non avrebbe mai permesso che gli facessero del male.
Provò a non pensarci,e ritornò al suo lavoro. I suoi occhi erano concentrati su migliaia di formule,ma in realtà la sua mente era altrove,intrappolata in un pensiero terribile e recondito.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Vodka uscì dalla sala dove si era recato poco prima,ansioso di comunicare a Gin i risultati che aveva ottenuto.
Lo incrociò quasi subito nel corridoio.
“Ehi,aniki!”lo chiamò.
Il biondo si voltò.
“Già finito,Vodka?”domandò.
“Esatto”rispose quello.
“E i risultati quali sono?’’chiese ancora Gin.
Vodka esitò qualche istante,ancora non riusciva a capacitarsi della notizia.
”Le impronte coincidono”disse infine tutto d’un fiato.”Shinichi Kudo e Conan Edogawa sono la stessa la persona”.
A quelle parole,Gin fu travolto da una grande rabbia. Nonostante il fatto che si aspettasse quella risposta,restava comunque il fatto che Sherry aveva osato prenderlo in giro.
Non curandosi del suo compagno,si avviò con passi furiosi verso i laboratori.
Poco dopo,aprì la porta della stanza nella quale stava lavorando Ai e si diresse verso di lei.
Gli dava le spalle,era seduta su una sedia girevole di pelle nera,e stava lavorando davanti al’enorme schermo di un computer.
In un attimo,Ai si vide letteralmente sollevata dalla sedia.
Sbalordita,si girò per vedere chi l’avesse afferrata così all’improvviso,fino ad incrociare gli occhi verdi di Gin,carichi di rabbia ed odio.
Le sue pupille si dilatarono ancora di più.
”Gin,ma cosa stai facendo? Lasciami subito’’esclamò.
L’uomo la tratteneva con entrambe le braccia,tenendola stretta a lui,in modo che la bambina non cercasse di scappare.
”Mi hai ingannato.”proferì in un sibilo.
“Cosa stai dicendo?”domandò Ai,che non riusciva a capire in alcun modo.
‘’Conan Edogawa e Shinichi Kudo sono la stessa persona. E tu lo sapevi fin dall’inizio.”
A quelle parole,Ai ebbe un vuoto totale,la testa prese a girarle vorticosamente.
Come aveva fatto a scoprirlo?
”Perché dici una cosa simile?”domandò.
“Il confronto delle impronte digitali”rispose lui”da quello è emersa la verità.”
La piccola Shiho era disperata. Quella era una prova schiacciante,non avrebbe potuto difenderlo in alcun modo,ma decise di rischiare il tutto per tutto.
”Non fargli del male”sussurrò con voce spezzata.
“E sentiamo,perché non dovrei?”Gin aveva assunto un tono decisamente sarcastico e divertito.
In quel momento Ai non seppe cosa dire,cosa fare.
Il viso di lui era così vicino,gli occhi fissi sul suo viso ….
E all’improvviso decise di fare una pazzia. Non se lo sarebbe mai perdonato,ma per salvare Shinichi era disposta a tutto.
Sorrise lievemente,poi sussurrò: ‘’Forse per questo?”
Appoggiò delicatamente le mani sulle sue guance. Le sue dita giunsero fino alla nuca,poi si protese verso di lui.
Sfiorò le sue labbra e lo baciò dolcemente.
  
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