L'aveva vista solo una volta...

In una delle sue 'uscite' per fare le compere di persona nei Mercati delle Indie, eppure... Sapeva di volerla solo per sé.
Si era invaghito di lei, della Principessa Ino dai lunghi capelli biondi brillanti come fili d'oro. Raccolti in studiate e raffinate pettinature i cui occhi, simili a zaffiri, erano incastonati nella liscia pelle di porcellana.

Sempre avvolta nei suoi lussuosi abiti fatti con le stoffe più pregiate. Seta, velluto e broccato.

Bella, se non stupenda. Un gioiello raro.
Ed era lei ormai a popolare i suoi sogni.

I sogni che uno come lui non poteva più permettersi, un essere senza una vita e senza la sicurezza di avere un domani.

Poteva morire da un giorno all'altro e nessuno se ne sarebbe accorto.

Kakuzu odiava quella sua nuova vita... Perché da figlio di un nobile feudatario, si era ritrovato a vivere di stenti per la strada a causa del padre. Andato in rovina per i suoi numerosi debiti di gioco.
E ora, rivedendo da vicino quella ricchezza e quella bellezza, i suoi occhi di smeraldo riprendevano la loro luce.
Ino, la principessa, era un diamante grezzo senza un uomo come lui che la sapesse apprezzare.

Kakuzu la voleva e la desiderava.

E per arrivare alla principessa doveva tornare a essere alla sua altezza.
Solo per una cosa ringraziava la dura vita della povertà: l'aveva fatto diventare più forte.
Aveva imparato a sopravvivere combattendo, e combattendo sarebbe arrivato a ciò che desiderava.
Aveva ottime conoscenze e toccando le leve giuste, minacciando e uccidendo, le porte della Confraternita Segreta degli Assassini si sarebbero aperte a lui.
Gli assassini erano ben pagati e Kakuzu voleva proprio quello, accrescere le sue ricchezze.
Il tutto per una donna.

Una donna che per Kakuzu equivaleva al più prezioso dei gioielli.