Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: difficileignorarti    31/01/2014    1 recensioni
Una brutta situazione da lasciarsi alle spalle.
Due ragazzi apparentemente soli.
Lo zampino di qualcuno a loro vicino.
Una storia d'amore.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1.




“Credo che tu debba parlare con qualcuno” mormoro titubante, non molto sicuro della sua reazione, o peggio, della sua non-reazione. “Non ti fa bene tenerti tutto dentro” continuo, dato che non accenna a muovere un muscolo, nemmeno le labbra per parlare.

“Non ho bisogno di uno strizzacervelli” lo sento grugnire infastidito.

Scuoto la testa, ormai esausto e arreso dalla stupidaggine di mio fratello.

Mi chiedo pigramente perché nostra madre abbia donato l’intelligenza solo a me; ovviamente oltre alla bellezza, ma questo è un altro punto, quindi è meglio sorvolare.

“Piuttosto, hai ordinato la pizza?” domanda, continuando a guardare il programma di cucina alla televisione.

Sgrano occhi e bocca, incredulo; riesce a cambiare argomento come se nulla fosse.

“No! No che non ho ordinato la pizza!” sbraito alzandomi in piedi, anche se a forza di guardare tutto quel cibo, mi è venuta una fame assurda.

Altro argomento che, per ora, è meglio sorvolare.

“Non ce la faccio più a vederti andare a fondo ogni giorno sempre di più!” gli urlo contro. “Abbiamo un album che deve uscire fra non molto, le fans che hanno bisogno di noi, di te!” continuo, sentendo la rabbia invadere il mio corpo. “Devi tornare ad essere quello che eri, il Tom che tutti conoscono! Quello solare, sempre con la battuta pronta! Quello che, nonostante le milioni di donne, vorrebbe trovare il vero amore! Tom, cazzo, devi ripigliarti!” sbotto, fermandomi per riprendere fiato.

Oh God, non oso immaginare come sia la mia faccia in questo preciso istante.

Lui rimane fermo sul divano, a fissarmi come se fossi un alieno e che sta dicendo un mucchio di stronzate.

“Quel Tom è morto e sepolto, Bill, mettitelo in testa!” sbotta fulminandomi con lo sguardo. “Le donne sono delle gran puttane e devono essere trattate come tali! Si divertono a ferirci, a giocare con il nostro cuore e i nostri sentimenti, e poi cosa fanno? Poi ti calpestano come se fossi polvere! E dicono di noi uomini!” ringhia e sento un brivido di paura correre su per la colonna vertebrale. “Il vero amore non esiste Bill, è inutile cercarlo! Lo scrivi e lo canti, ma bona, si ferma li!” continua.

Lo guardo scioccato, incredulo delle parole che ha appena sputato.

“Non sai quello che dici, Tom” mi lamento, cominciando a camminare avanti e indietro. “Fino al mese scorso eri la persona più innamorata di questo pianeta!” ricordo e lo vedo scattare in avanti, avvicinandosi pericolosamente alla mia figura, gli occhi sempre più scuri che mi fissano.

“Basta, Bill, smettila!” mi urla contro, facendomi sgranare ulteriormente gli occhi. “Non voglio più sentirti parlare di questo argomento!” sibila, poco prima di allontanarsi per afferrare una giacca, le chiavi dell’auto e uscire, sbattendo la porta dietro di se.

Fisso piuttosto sconcertato la porta di casa, che sembra lamentarsi della botta appena ricevuta, ma poi penso che è solo uno stupido pezzo di legno, che non prova sentimenti, ne dolore, ne altro.

Mi ritrovo a pensare, nel bel mezzo del salotto, con una televisione ultra moderna che continua a mandare tutte quelle ricette, e uno dei nostri cani, Scotty, che mi fissa, con le orecchie basse, come se potesse capire, o capirmi.

Le parole di Tom mi hanno ferito non poco, ma nonostante questo, io devo aiutarlo, devo trovargli qualcuno con cui parlare, discutere, affrontare le sue paure, i suoi demoni, o qualsiasi altra cosa.

Mi trascino in cucina e noto il mio portatile, abbandonato sul tavolo, che continua a segnalarmi l’arrivo di un paio di mail.

Mi appollaio su uno degli sgabelli e fisso lo schermo e, soprattutto, il mittente delle mie mail: “Blue Ivy Davis”.

Bingo.

Apro una delle due risposte e senza nemmeno leggerla, clicco su rispondi.

Devo scriverle di Tom, devo convincerla a parlare con lui e aiutarlo, anche se questo non è il suo lavoro, ma non mi importa minimamente.

Oltre ad essere diventata una mia consulente di moda è anche un po’ la mia amica di penna, o di mail; parliamo molto e discutiamo, quindi magari potrebbe farlo anche con quella testa calda di mio fratello.

 

Da: Bill Kaulitz Trümper
A: Blue Ivy Davis
Data: 14 dicembre 2013 08.06 pm (orario legale Los Angeles, California)
Oggetto: SOS fratello idiota!
 
Mia cara Ivy,
non ho ancora letto le tue due risposte, perchè come puoi capire dall’oggetto, ho un problema molto più grave adesso e che voglio risolvere al più presto.
Per questo ti chiedo aiuto.
So che non sei una psicologa e una psichiatra, ma da quando ci scambiamo queste mail, hai saputo darmi ottimi consigli e aiuti, e non parlo solo dell’ambito moda.
Ti ho detto che ho un fratello, Tom, o meglio il mio gemello, il mio tutto, il mio centro, ma quello che non ti ho mai detto di lui è che ha affrontato un brutto colpo qualche settimana fa, e ancora oggi si rifiuta di parlarne, si è chiuso in se stesso come un riccio, esce continuamente, si scopa diverse donne a settimana, fuma peggio di quanto fumasse prima, e soprattutto ha cominciato ad attaccarsi alla bottiglia non appena ne ha occasione: cioè tutti i giorni, qualsiasi ora sia; se non lo controllo a momenti riuscirebbe a bere birra anche al mattino, al posto del latte o del semplice caffè.
Il problema è stato causato da, ormai, la sua ex fidanzata, Briana, la ragazza di cui ti ho parlato in qualche prima mail; se non mi sbaglio ti dissi che mi sembrava la donna giusta per mio fratello, ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso.
La loro è stata una relazione che è durata circa 3 anni, e a mio parere Tom era cambiato tantissimo, e mi piaceva quel ragazzo, così coccolone e innamorato.
Non l’avevo mai visto così, Ivy.
E voglio vederlo così ancora, anzi, voglio che sia così per il resto dei suoi giorni.
Sai, poco fa, ha accusato voi donne di essere delle puttane, che giocate con i sentimenti di noi uomini, fregandovene, ma non siete così, lo so io e lo sa lui.
Almeno, so che non siete tutte uguali.
Vengo al punto, non voglio farla esageratamente lunga.
Il mese scorso abbiamo scoperto che Briana era incinta. Si dico “era”, perché dopo aver detto a mio fratello della gravidanza, bè, senza interpellare nessuno ha deciso di abortire, di togliere la vita a quell’esserino che stava comparendo dentro di lei.
La cosa peggiore dell’aborto e che ha mandato ulteriormente al tappeto mio fratello, è che quel bambino non era suo, ma di un altro; già, la signorina aveva due relazioni contemporaneamente.
Il punto più brutto è che lei non ha mai amato mio fratello, mentre lui era cotto, ma proprio a puntino.
È come se fosse entrato in una sorta di depressione, e non sa come uscirne, e sta peggiorando, ogni giorno sempre di più.
Noi siamo un gruppo, facciamo musica, abbiamo delle scadenze, proprio come ne hai tu, e con lui messo così, bè non sappiamo nemmeno quando fare uscire l’album che le nostre fans stanno aspettando da tanto.
Ivy, ti prego, non cestinare o archiviare questa mail, leggila, riflettici, e magari aiutami, o aiuta mio fratello ad uscire da questo stato.
 
Un abbraccio, BK.
 
Ps. Ti lascio la mail di mio fratello nel caso volessi attivarti fin da subito, in un allegato “note”.
Ps2. Oh, e non dirgli che sono stato io, altrimenti si incazzerebbe ulteriormente, e poi non potrei più romperti le scatole!


 
***

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: difficileignorarti