Fanfic su artisti musicali > Eminem
Segui la storia  |       
Autore: olly_shady    31/01/2014    0 recensioni
Bisogna aspettare per vedere come tutto va a finire, a volte per veder cambiare la propria vita basta così poco: un sorriso, un gesto, un bacio di prima mattina, una persona.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Marshall aveva ragione non c'era nessuno, quella mattina. Circa 15 minuti dopo è arrivato lui. << Buongiorno, vedo che ti piace lavorare. Mi porti un caffè? >> sorrido e lo saluto. Entra nella cabina di registrazione e ci sta un po' di tempo, poi esce e si siede sul divanetto nero e sorseggia il caffè che ormai era freddo.<< Vuoi che te ne porti un altro? >> scuote la testa e sia avvicina al mixer e tasta alcuni bottoni. Lo guardo affascinata,mai in vita mia ho creduto di vedere Eminem al lavoro. Mi incanto per un po' troppo tempo, infatti mi passa una mano davanti agli occhi e ride. << Scusa, ma è interessante vederti lavorare. >> sorride ed esce. << Vado a mangiare. Dai alzati e vieni con me. >> tra le mani ha dei pezzi di carta e una penna. Andiamo a piedi in un piccolo ristorante, i camerieri ci salutano e uno scambia alcune parole con noi. Ci fa accomodare e dopo poco ci porta i menu. I prezzi sono folli e controllo il mio conto tre volte, continuando a fare mentalmente i conti per essere sicura di avere abbastanza denaro per pagare alcune bollette e l'affitto. << Tutto bene? >> vede che sono preoccupata, annuisco distrattamente e riprendo i mie i calcoli. Parliamo del più e del meno per tutto il pranzo e mi informa che l'album è quasi pronto. Sorrido e batto le mani << Non vedo l'ora di comprarlo. >> << Guarda, che ti ho promesso di regalartelo io autografato. >> faccio un largo sorriso e sento che gli occhi mi stanno lampeggiando. << Meglio ancora. >> ride. Il cameriere ci porta il conto e porgo la mia carta di credito, ma per fortuna Marshall dice che paga lui, rifiutando più volte il mio insistere per pagare il mio pasto. In studio ancora nessuno si è fatto vedere. << Domani non ci sarà nessuno, sono tutti impegnati in vari progetti, hai la giornata libera. >> mi informa velocemente Meredit la ragazza della reception, ringrazio ed esco. Dovevo fare la spesa,era il mio turno e Mary andare in posta. Quella giornata era infinita , le corsie del supermercato sembravano autostrade. Per fortuna la metropolitana sono riuscita a prenderla in tempo e ho avuto tempo per cucinare. Stavo finendo di condire l'insalata quando qualcuno suona il campanello. << Chi è? >> chiedo da dietro la porta. Mary non poteva essere perchè a casa non tornava. << Sono Marshall. >> cosa diavolo faceva a casa mia non lo sapevo. << Ciao, entra. >> entra e si toglie la giacca, segno che aveva intenzione di restare oppure era solo di istinto. << Sono venuto a portarti a cena. >> << In realtà ho già cucinato. >> sorride e si dirige in cucina. << Mi piace un sacco questa casa. Ha un aspetto delizioso. >> dice ficcando il naso nella pentola. << Apparecchiamo. >> non mi aspettavo che si comportasse in quel modo, ma mi piaceva da morire.<< Porto piatti e tovaglia. >> << Fai con comodo. Voglio la porcellana e l'argenteria più pregiata. >> rido << Farò del mio meglio! >>. Sento squillare il telefono. Era Ludovica, la mia amica rimasta in Italia, avevamo detto di parlarci su skype. Faccio una smorfia e le mando un messaggio velocemente di scuse. Lo aiuto ad apparecchiare e ci mettiamo a mangiare. Anche questa volta parliamo del più e del meno. << Ciao angelo mio. >> stava parlando al telefono << Sono a cena fuori. >> pausa e poi sorride << Torno, stai tranquilla. >> sorride nuovamente e chiude la telefonata. << Mia figlia. >> mi irrigidisco di nuovo e cerco di scacciare pensieri brutti dalla testa. Gira per il salotto e trova una lista di film che avevo intenzione di vedere. << Due sballati al college è uno dei film che adoro. >> alzo le spalle << Doveri vedere tutti quei film, potevo farlo mentre studiavo, ora però non ho molto tempo. >> sorrido << Cosa hai studiato? >> stavo mettendo a posto i piatti che avevo appena lavato. << Fisioterapia. >> mi guarda incuriosito. << Bene, sono contento. >> sorride nuovamente mi guarda e poi prende il computer. << Cosa fai? >> ho le mani incrociate sul petto, si gira << Non volevi vederlo? >> annuisco. Mi siedo sul divano e lui accanto a me con il portatile in braccio. << Mr. Mathers non si vergogna a guardare film in streaming. >> alza le spalle e mi sorride. Alzo le gambe sul divano e inizio a guardare il film attentamente ridendo spesso. Volevo stare sveglia, ma la stanchezza si faceva sentire e credo di essermi addormentata. L'allarme della sveglia ha iniziato a suonare e mi ha fatta alzare di scatto. Non sapevo dove mi trovavo, ma dopo una breve ispezione del posto, mi ero resa conto che ero in camera mia. Mi ero addormentata sul divano vicino a Marshall ed ora era sola nel mio letto. Lo cerco, ma in casa mia non c'era. Mi vesto e vado allo studio velocemente. Em non si era presentato quella mattina allo studio. Ho pranzato sul marciapiede e ho pregato che lui non arrivasse. << Come mai non sei andata al ristorante? >> Marshall mi stava facendo l'interrogatorio per telefono. << Non avevo fame. >> mento e sapevo di non essere una buona attrice. << Hai mangiato sul marciapiede? >> faccio una smorfia << Più o meno. >> ha sbuffato e mi stavo decisamente innervosendo. << Arrivo in studio fra poco. >> lo saluto ed entro. La ragazza della reception, mi ha sorriso << Ti va di uscire questa sera? >> dovevo rifiutare e un po' mi dispiaceva. << Scusami tanto,ma questa sera devo vedere un mio ex professore. >> alza le mani e dice che non c'era problema. Mancava poco fino a quando il “capo” arrivava in ufficio ed ero un pochino agitata. Entrato non l'ho manco salutato facendo finta di non vederlo, non era nessuno e non c'era alcun bisogno che lui mi facesse un discorso. << Signorina Holme, nel mio ufficio. >> era sexy da far schifo l'ho pensato troppe volte e quella volta ancora di più. Sbuffo e lo seguo. Mi fa entrare e poi chiude la porta dietro di lui. << Che cazzo ti succede, mangi sul marciapiede? >> era nervoso << Tu, non sei nessuno Mr Rapstar non puoi controllarmi. Non puoi controllare la mia vita, mangio dove mi pare lo vuoi capire? >> sorride ed è nervoso. << In realtà sono incazzato da far schifo con te solo che... >> si interrompe e mi prende tra le braccia, volevo liberarmi,ma ero immobilizzata, mi guarda negli occhi e poi mi bacia con foga. Le nostre lingue si intrecciano e combattono, esploro la sua bocca e lui la mia. Infila una mano sotto la mia maglia e mi accarezza la schiena facendomi venire la pelle d'oca. Spinge il suo bacino contro la mia coscia per farmi sentire la sua erezione. Cazzo, Eminem mi voleva. Mi fa sedere sulla scrivania e mi toglie la maglia. Bacia il collo e scende al seno, con molta maestria toglie il reggiseno. Lecca, succhia e morde i miei seni. Tolgo la sua maglia e accarezzo quel fantastico corpo, metto le mani sul suo addome e scendo fino al suo membro. Abbasso velocemente i suoi pantaloni e lo lecco. Vado su e giù coprendo i denti con le labbra. << Mi fai impazzire. >> un suo gemito, mi fa andare decisamente fuori di testa. Lo guardo ed è eccitato,contino. << Olivia aspetta. >> mi ferma. Mi toglie i pantaloni e le mutandine e si mette tra me mie gambe, entra dentro di me velocemente. Un colpo duro e deciso . Entra ed esce dentro di me velocemente deciso e violento. Si abbassa e mi bacia e morde il collo, gemo e lui sopra di me. Decido di invertire i ruoli, ora sono sopra di lui e mi muovo in modo ritmico. Incarco la schiena e mando la testa all'indietro. Sono in braccio a lui ci muoviamo ritmicamente insieme. Veniamo insieme, affannati e compiaciuti.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Eminem / Vai alla pagina dell'autore: olly_shady