E’
in
lontananza che sente il frusciare indistinto della radio. Lancia un
ciottolo
lontano mentre pensa che è lei a giocare con quei tasti per
cercare di non
scoppiare di nuovo in lacrime. Ron se ne era andato accusandolo di non
avere
niente tra le mani, di averli coinvolti in una missione destinata a non
avere
una conclusione.Ed Harry sa che lui aveva ragione
poiché non ha nient’altro che delle supposizioni
su cui poter fare affidamento. Ma, ugualmente, gli aveva risposto con
veemenza,
imponendogli di andarsene o restare.
Ron aveva
scelto di andarsene. Poi aveva guardato Hermione e le aveva chiesto di
decidere con chi rimanere.
Lei aveva scelto Harry, come sempre.
Aveva
scelto di restare accanto a lui pur consapevole di andare in contro ad
una
sofferenza certa.
Questo,
anche se non l’ha dimostrato, Harry l’ha apprezzato
moltissimo. E, in quell’istante,
si ritrova a pensare che, in tutti quegli anni, lui non sarebbe mai
riuscito a sopravvivere senza di lei. Senza la sua presenza
accanto, senza la sua spiccata intelligenza, senza la sua prontezza,
senza il
suo sostegno probabilmente lui, ora come ora, si troverebbe in una
tomba affianco a quella dei
suoi genitori.
Il ronzio
della radio che si trasforma improvvisamente in musica lo distrae dai
suoi
pensieri. Harry cammina verso la tenda mentre una strana sensazione non
definibile lo pervade. Tende le orecchie e cerca di captare le parole
di quella
canzone.
O’
Children
Lift up
your voice, lift up
your voice
Children
Rejoice,
rejoice.
La
vede rannicchiata vicino alla radio mentre fissa la lampada illuminata
tentando
di riscaldarsi. Fa freddo fuori e Harry sembra accorgersene solo in
quel
momento. Si siede sulla sedia lì vicino, congiunge le mani e
guarda l’amica. I
capelli crespi raccolti in una coda alla bell’è
meglio, il volto pallido, gli
occhi rossi e gonfi a causa delle lacrime che, Harry lo sa, versa tutte
le notti.
E
sente l’improvviso e impellente desiderio di proteggerla.
Sente di dover
provare a farla sorridere, perché il sorriso è la
cosa che più le si addice. Si
alza, le si avvicina e le allunga una mano. Hermione lo guarda a sua
volta, l’espressione
indecifrabile. Bastano pochi secondi a convincerla. Posa le mani su
quelle del
mago e lui le stringe, issandola.
Le
toglie il medaglione dal collo e lo lancia via, senza badare a dove
andasse a
finire. Le riprende le mani e piano Harry la trascina proprio nel mezzo
della
tenda, senza mai distogliere lo sguardo da quegli occhi tristi.
Hey,
little train! Wait for me!
I once was
blind but now I see
Have you
left a seat for me?
Is that
such a stretch of the
imagination?
Harry
non cede. Anima i movimenti, la fa volteggiare, permette a lei di
fargli compiere
una giravolta. E finalmente un sorriso. Harry ride e in poco tempo
trascina
anche lei. La musica non si ferma, implacabile, proprio come la loro
goffa e
improvvisata danza.
Si
sorridono con sincerità guardandosi sempre negli occhi e
ballando con spensieratezza.
Non pensano a Ron, agli Horcrux o a Voldemort. Non pensano alla
battaglia che
presto avrebbe sconvolto il Mondo Magico. Semplicemente ballano,
dandosi per un
attimo l’illusione di essere dei ragazzi comuni che non
posseggono nessuna di
quelle responsabilità troppo pesanti sulle spalle.
Hey little
train! We're all
jumping on
The train
that goes to the
Kingdom
We're
happy, Ma, we're having
fun
It's
beyond my wildest
expectation
Ma
tutto ha una fine. Ogni cosa. Anche quel momento. La canzone comincia a
sfumare mentre loro, stretti l’uno a all’altra, si
muovono piano girando su sé stessi.
Hermione ha il mento poggiato sulla spalla di Harry e la sua
espressione è
ritornata indecifrabile come prima.
Restano
in quella posizione per alcuni istanti. Silenziosamente si guardano e
sanno che
quel momento si è spezzato. Sanno che è
l’ora di ritornare alla realtà.
Hey little
train! We are all
jumping on
The train
that goes to the
Kingdom
We're
happy, Ma, we're having
fun
And the
train ain't even left
the station
Hermione si allontana e ritorna a rannicchiarsi vicino alla lampada sotto gli occhi di Harry che resta lì, immobile, pensando al dolore che l’amica dovesse provare, pensando a quanto fosse bella anche così triste, a quanto gli piacerebbe poterla stringere a sé per inebriarsi del suo buon profumo mentre le ultime parole della canzone si affievoliscono e la radio riprende fastidiosamente a frusciare.
L'Angolo di Hono:Si, rieccomi anche oggi :3 Questa volta con un'altra shot! Emh, sinceramente non sapevo se classificarla come song fic perchè in realtà non è costruita attorno alla canzone, è la canzone a fare da sfondo (non so se mi sono spiegata) comunque nel dubbio ho preferito non mettere l'avvertimento. Se però qualcuno di voi crede che sia meglio metterlo allora basta che me lo diciate ^-^
Allora, premettendo che io ho amato letteralmente la scena del penultimo film in cui Harry ed Hermione hanno ballato nella tenda con la canzone di Nick Cave in sottofondo, ho voluto fare questa sorta di esperimento - si, mettiamola così :') - nel voler trascrivere quella scena, aggiungendo i pensieri di Harry principalmente. Naturalmente, il paring è appena accennato. Avrei voluto calcare di più la mano ma questo è stato il risultato più decente >_>
Spero davvero che Harry ed Hermione non siano OOC, soprattutto Harry. Ho sempre paura di sforare e di aggiungere particolari che non stanno nè nel Mondo Magico e nè in quello babbano D: Cioè, boh, spero di non averlo fatto. Non saprei dirlo, quindi mi affido a voi come al solito :')
Comunque, spero davvero che vi piaccia e beh, recensite se vi va ^-^
A presto C:
Hono