Partecipa alla Christmas Challenge indetta sul gruppo facebook Fiction Challenges II da Valerim Donanomi.

Peter sporse il labbro inferiore e guardò il pupazzetto della befana attaccato alle chiavi penzolare. Guardò il nastro rosso grande quanto la punta dell'unghia del suo mignolo e il corpicino della strega su una scopa grande quanto la falange del suo pollice.
“Ci tenevo tanto a regalarlo a Gwen per la Befana” si lamentò.
Si piegò e lo appoggiò sul tavolino. Afferrò il lanciaragnatele e si mordicchiò il labbro.
“Se solo questo coso non si inceppasse di continuo” borbottò.
La luce dei grattacieli entrava dalla finestra e illuminava lo sfondo blu-notte della città oltre la vetrata del laboratorio. Tony girò attorno ad un tavolo, afferrò il lanciaragnatele dalla mano di Peter e inarcò un sopracciglio facendolo ondeggiare; lo lanciò in aria riafferrandolo con l'altra mano e camminò in avanti.
“Dove hai preso questa roba?”.
Peter guardò gli occhi castano scuro di Tony fissarlo, avvampò e chinò il capo.
“Ho modificato il biocavo Oscorp. La mia mutazione e la tuta in spandex elastam vengono da quella ditta” spiegò.
Rialzò il capo, lo incassò nelle spalle socchiudendo gli occhi.
“Lo so, non ho fatto un gran lavoro. La mia ragazza lavora lì e con quei materiali fa miracoli” biascicò.
Tony scosse il capo, buttò dietro di sé il lanciaragnatele facendolo cadere con un tintinnio e afferrò un cacciavite mettendolo dietro l'orecchio; girò attorno ad un tavolo prendendo due cassettine che infilò nelle tasche dei pantaloni, alcune maglie d'olio brillavano lievemente alla luce degli schermi olografici. Scompigliò i capelli di Peter, gli sorrise e fece l'occhiolino avanzando in uno spazio vuoto; ruotò su se stesso allargando le braccia.
"Solo un'idiota passerebbe la Befana a modificare i lavori di Copiarman" disse.
Scrollò le spalle, batté le mani e apparve una schermata.
“Ha copiato, male, il compito che mi avevano assegnato circa cinque anni fa i Marines. Progettare corde abbastanza resistenti per loro”.
Peter sgranò gli occhi e li sbatté un paio di volte.
“Il signor Osborn le ha rubato il compito?” domandò.
Tony si fermò, abbassò le braccia chinando lentamente il capo.

Sorrise rigirandosi la matita tra le dita, passò l'indice sulla scritta 'Latveria' in rilievo e chinò la testa guardando i fogli.
< Test di cultura generale > lesse mentalmente.
Guardò oltre le prime cinquanta domande, osservò un altro titolo in grassetto.
< Test di chimica e ingegneria chimica > lesse di nuovo.
Strinse le labbra, voltò la pagina oltre le cento domande e guardò un terzo titolo.
< Test di ingegneria elettrica, ingegneria chimica e ingegneria dei materiali > continuò.
Guardò alla sua destra guardando Ben Grim chinato verso di lui.
“Vuoi che ti aiuto con il compito?” sussurrò.
Reed Richards si sporse, socchiuse gli occhi.
“Lascia stare, la quarta parte è sulla fisica, non sei capace” mormorò.
Si sentì ticchettare alle spalle, si voltò e guardò Susan Storm; che sorrise dolcemente.
“Possiamo darti una mano con i compiti, tutti insieme?” bisbigliò.
Si sentì il professore tossire due volte, Tony si voltò e strinse la matita deglutendo. Lesse le intestazioni e iniziò a barrare le crocette; udì una serie di bisbigli alla sua sinistra e alcuni dietro di sé; socchiuse gli occhi girando la pagina e barrò le crocette con la matita.
“Rimetti quella di prima” sentì sussurrare.
Lanciò un'occhiata a destra dietro di sé, intravide un ragazzo con i corti capelli rossi che aderivano al capo; sporse la testa in avanti.
“Fammi vedere la prima pagina del compito” mormorò di nuovo.
Tony strinse la matita, tornò a guardare il foglio e strinse le labbra.
< Norman Osborn. Chissà a che gli serve copiare i compiti > pensò.

Tony si leccò le labbra, osservò lo schermo olografico guardando una serie di frecce indicare un cavo; in una porzione dello schermo veniva mostrata la corda aperta, evidenziando dei rinforzi in vibranio. Tony schioccò la lingua, lo schermo sparì e lui raggiunse Peter.
“Copiare i compiti non porta a niente, ragazzo” disse, con tono roco.
Fece l'occhiolino, gli girò intorno e sogghignò.
“Quindi creiamo un lanciaragnatele da annali nuovo di zecca da regalarci per la Befana!”.
Peter sorrise, arrossì e annuì un paio di volte.
“Lei è meglio della Befana” bisbigliò.