"Ragazzi, queste sono le vostre nuove compagne di classe. Vengono dall'Inghilterra, quindi siate gentili con loro e aiutatele ad ambientarsi. Ragazze, presentatevi" La prima a scrivere il suo nome alla lavagna fu una ragazza dai corti capelli grigi e dalle punte nere, con gli occhi verde acqua e pelle chiara.
Scrisse il suo nome alla lavagna in giapponese e non pochi rimasero sorpresi dal suo singolare e altisonante nome.
"Mi presento, sono Dearche Kings Claudia, piacere di fare la vostra conoscenza" la sua voce era tranquilla, come se fosse abituata a parlare davanti a molte persone.
La seconda a parlare fu una ragazza dai capelli marroni e corti, e con occhi blu. Scrisse velocemente il suo nome alla lavagna, mentre diceva: "Mi chiamo Stern Starks, piacere"
La terza era anche quella dall'aspetto più inconsueto. Aveva i capelli blu chiaro, quasi azzurri ed occhi viola acceso. "Mi chiamo Levi Russel, spero che mi aiuterete ad ambientarmi!" Lei e Stern fecero l'inchino dopo aver parlato, mentre Dearche non si mosse. "Bene... quelli sono i vostri posti" disse il professore, indicando loro tre banchi vuoti in fondo all'aula.
Anche nell'aula accanto c'era una nuova alunna, di aspetto molto simile a Dearche, ma con i capelli e gli occhi di colore diverso: infatti aveva i capelli castani, gli occhi blu e sorrideva felice. Le sue due amiche, Nanoha e Fate, avevano sul viso lo stesso sorriso. "Io sono Hayate Yagami, piacere di conoscervi" Fece un inchino, sorridendo cortese, prima che il professore le indicasse il suo posto vicino a Nanoha.
Le ore
passarono in fretta ed arrivò l'ora di pranzo. Le tre
ragazze inglesi non si erano portate nulla da casa, così
andarono in mensa. Davanti
al cibo gli occhi di Levi si illuminarono, mentre deglutiva. "Dearche,
posso davvero prendere ciò che voglio?" le chiese, con occhi
sognanti.
"Si Levi, basta che non svuoti la mensa” Levi prese
velocemente il
vassoio, mettendosi in fila, mentre Dearche e Stern la raggiungevano,
prendendosi il loro tempo. Dopo si diressero verso l’unico
tavolo vuoto della
mensa e solo una volta sedute la mora guardò il vassoio di
Levi, che traboccava
di cibo e così le disse in inglese: “Do you know
that you will get fat, don’t
you?”[1]
Levi sbuffò,
rispondendole nella
stessa lingua: “Shut up. I
will find a sport, so I won’t be fat!”[2]
“Scusate, questi posti sono liberi?” Dearche alzò gli occhi verso il gruppetto composto da tre ragazze, ovvero Fate, Hayate e Nanoha. “Si, sedetevi pure.” La sua voce sembrò far finire la discussione tra Levi e Stern, che ritornarono a mangiare. “Siete le ragazze nuove dell’altra classe?” chiese, timidamente, Fate.
“Si, io sono Dearche Kings Claudia, lei è Stern Starks e la ragazza che si ingozza è Levi Russel”
“ Ehi! Non metterti anche tu!” Protestò Levi, ignorata dalle sue amiche. "Io sono Fate, lei è Nanoha e questa è Hayate" Quest'ultima guardò un attimo Dearche, prima di chiedere: “Dearche della gens Claudia [3]? E’ un nome… egocentrico”
“Almeno se leggo al contrario il mio cognome non mi dice che sono gay”[4] Hayate rimase un attimo in silenzio, prima di scoppiare a ridere. “Sei la prima persona che lo nota, sai?”
“Sono la prima a fare molte cose” il ghigno divertito non lasciò la faccia di Dearche, che continuò a parlare con la mora.
“Ma è sempre così?” chiese Levi a Nanoha, in un giapponese fortemente condizionato dall’accento della madrepatria. “Già, non preoccuparti. Anche se non capisco se la tua amica la stava offendendo prima o no”
“Nah, non penso. E’ più creativa quando vuole offendere qualcuno”
Le ragazze continuarono a parlare tra di loro, fino a quando la campanella non suonò, mettendo fine alle loro chiacchiere. “Ci si vede all’uscita, piccolo re” Disse Hayate, salutando tutte e facendo infuriare Dearche, che non riuscì a dirle nulla perché la mora scappò in classe.
*Tre anni dopo*
“Hayate,
penso che questa sia la peggiore idea che ti sia
venuta in mente fino ad ora” Fate guardò
l’amica, la quale stava seguendo da
lontano l’oggetto del suo agguato.
“Su, Fate, non ti fidi di me?” Rispose la mora,
guardandola con la coda dell’occhio
ed un sorrisetto in viso.
“Si arrabbierà, e lo sai. E comunque no, non mi fido di te quando hai queste malsane idee di farti uccidere di prima mattina.” Hayate sbuffò, alzando gli occhi al cielo, prima di avvicinarsi alle spalle di un'ignara Dearche e palparle il seno, dicendole all’orecchio: “Buondì, mio re” Si allontanò velocemente, giusto in tempo per non prendere in pieno un pugno della ragazza, che era rossissima in viso: “Ti ammazzo!”
Fate sospirò, mentre le due ragazze la usavano come palo, finché Dearche non si fermò ed Hayate si scontrò contro di lei poco dopo. Il sorriso diabolico sulle labbra dell’inglese terrorizzò la mora, la quale chiese pietà mentre Dearche le tirava un orecchio. “Buondì, ragazze” Nanoha salutò le amiche ed il viso di Fate si illuminò, solo per spegnersi poco dopo, quando notò che la rossa stringeva la mano a Stern. “Buongiorno.”
“Nanoha! Salvami!” Disse Hayate, implorando l’amica d’infanzia. “Dearche, potresti lasciarla?” “Perché dovrei?” Stern sospirò, capendo che doveva sfoderare la sua arma segreta. Si tolse gli occhiali, si chinò su un ginocchio e guardò Dearche con faccia tenera, dicendo: “Ti prego, mio lord”
La
ragazza sospirò, e lasciò Hayate, che si
massaggiò l’orecchio.
“Mi sono persa qualcosa?” Chiese Levi, che era
appena arrivata e aveva una
fetta biscottata alla marmellata in mano. Il suo giapponese era
migliorato da
quando erano arrivate tre anni fa.
“Niente, il solito” Le rispose Fate, sospirando.
“Che ne dite di incamminarci, sennò arriviamo in ritardo.” “Hayate, guarda che è colpa tua se siamo in ritardo”
“E’ mai possibile che nessuno sta dalla mia parte?!”
[1]: "Sai che diventerai grassa così, non è vero?"
[2]: "Sta zitta, Farò qualche sport per non ingrassare!"
[3]: Traduzione libera del cognome di Dearche.
[4]: Al contrario, il cognome di Hayate si legge "imagay", ovvero I'm a Gay.
Ecco la nuova fan fict su Nanoha. Questa è ambientata in un AU, dove Dearche, Levi e Stern sono studentesse di un programma di scambio culturale e così si ritrovano in giappone all'inizio. Poi