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Autore: _Elwing_    01/02/2014    0 recensioni
Mery Elisabeth è una normalissima Corvonero, per quanto una Corvonero possa essere normalissima, alle prese con i soliti problemi che affrontano tutti gli aspiranti stregoni di Hogwarts: amicizie, pozioni rapprese, incantesimi dai nomi non molto tranquillizzanti, battiti di cuore, strane creature che si aggirano con aria poco rassicurante per il parco del castello, fantasmi impertinenti, passaggi segreti in cui sarebbe meglio non avventurarsi e... le solite cose no? :D
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Mery Elisabeth si mosse leggermente nel piumone, si massaggiò le tempie con la punta delle dita e ripetè silenziosamente tra sé, cercando di assumere un tono convincente, “E' mattina, il sole riscalda con i suoi raggi la torre, e tu non vedi l'ora di affrontare quella che si prospetta essere una magnifica giornata”. La ragazza sbuffò, si rigirò su un lato e poi ritentò, cercando di darsi un contegno “E' mattina, gli uccellini cinguettano, la scuola è riniziata da soli due giorni, il mondo ti sorride e …” credici! Continuava a raccontarsi balle. Indubbiamente era mattina, ma i pesanti tendaggi della camera non lasciavano intravedere nemmeno un filo di luce, gli uccellini probabilmente erano stati l'antipasto di una delle insolite creature che si aggirava nella Foresta Proibita, ed aveva una delle sue solite emicranie. Non che la cosa la stupisse particolarmente, per come era andata la giornata precedente stava fin troppo bene.

Meeeery ehilààààà, c'è ancora qualcuno lì sotto?

La squillante voce di Camilla la raggiunse, svegliandola definitivamente. Quindi, con la grazia che da sempre la contraddistingueva, grazia paragonabile solo a quella di una mandria di Theastral inferociti, spostò le coperte e con fatica si tirò fuori dal letto, trovandosi davanti la sua compagna di stanza, con le mani sui finachi ed un'aria divertita sul volto “Guarda guarda chi è tornata tra noi, quasi non ci speravo più! Io mi avvio in Sala Grande che il succo di zucca mi chiama a gran voce.

Mery fece una mezza smorfia di buon giorno in direzione di Camilla; a differenza sua la mattina non era estremamente loquace. Anzi diciamo pure che mentre si aggirava per la camera in modalità zombi non era affatto loquace, tuttavia trovò la forza di mugugnare un “si avviati... fatto tardi... vede dopo” prima che questa lasciasse la stanza.

***

Stavo quasi per mandare la squadra di ricerca a chiamarti” esordì Camilla quando finalmente vide arrivare Mery in Sala Grande.

La ragazza le si sedette accanto e guardò la ciambella che aveva sul piatto, su cui qualcuno aveva già spalmato con cura della marmellata di mele, la sua preferita. Rivolse quindi un sorriso alla sua compagna prima di darle un gran morso, esclamando tra un boccone e l'altro

Fei femple la miliore lo fai è?

E te sei sempre un'abile ruffiana, ma non pensare che questo ti salverà

Mery finì di masticare, prima di replicare con tono pratico:

Macchè ruffiana, la mia è chiaramente intelligenza. Corvica intelligenza, che mi permette di rendere merito ad un'amica che ha fatto tanto per me, spalmando con cura la mia ciambella mattutina. Gli elfi del Bosco Atro scriveranno poemi in tuo onore, o vostra magnificenza, ed ovunque si narreranno le vostre gesta

Giocare la carta Tolkien non ti aiuterà sappilo

Mery sbattè vistosamente le palprebe esibendo il migliore dei suoi sorrisi

E non credere nemmeno che gli occhioni alla io gatto con gli stivali funzioneranno

E perchè mai qualcuno dovrebbe mettere degli stivali a un gatto?” chiese una nuova voce, cogliendole di sorpresa.

Le due corvette voltarono subito la testa in direzione della nuova arrivata. Camilla, dopo averle rivolto un sorriso di benvenuto, aggiunse poi scoccando un'occhiata alla ragazza seduta alla sua destra:

Te lo spiego dopo Licia, piuttosto siediti un attimo con noi, che la morettina qui presente muore dalla voglia di raccontarci cosa le è successo ieri sera”.

Licia si sistemò la divisa di grifondoro e con una puntina di disagio -dopotutto quello era il tavolo dei Corvonero- si sedette. A differenza delle ragazze bronzo-blu non era nata babbana e quindi talvolta faticava a comprendere di cosa stessero parlando, sommando poi il fatto che le altre erano corve, bhè credo non ci sia altro da aggiungere. Tuttavia non le avrebbe cambiate di una virgola, loro tre erano un perfetto assortimento, diverse ma complementari. Un trio che si era rivelato, nel corso di quei primi anni, indissolubile.

Mery si sistemò quindi gli occhiali sul naso con aria sconfortata, muovendosi leggermente a disagio sulla sedia. Camilla la sera precedente l'aveva vista arrivare in camera e l'espressione turbata che le attraversava i lineamenti non le era sfuggita, quella ragazza era fin troppo intelligente!

Così decise di cavarsi subito il dente e con un sussurro disse “Thomas”.

Cami disse solo “ooh” per poi aggiungere un'altro “ohh” ed infine con tono sconsolato.

Non immaginavo Mery! Pensavo.. o mannaggia a me forse non pensavo proprio! Se non vuoi parlarne non preoccuparti”.

Le altre ragazze si guardarono un attimo in silenzio per poi scoppiare a ridere sguaiatamente, davanti ad una sbigottita Camilla

Ahahhahaha scusami Cami, ma cioè ahahahaha” Mery non riusciva a smettere di ridere, anzi come le accadeva spesso in circostanze simili, iniziò a lacrimare: troppo ridere la faceva sempre piangere e ciò aveva portato spesso a situazioni improbabili, ma non è questa la sede od il momento giusto per parlarne.  Camilla venne quindi in aiuto della corvetta, che evidentemente non ce la poteva proprio fare.

Si scusaci Licia se ti stiamo ridendo in facciahahhahaah ehm è solo che l'idea di te che non pensi proprio è davvero comica”.

Mi fa male lo stomaco da quanto ho riso” Mery tentò, con scarso successo di ricomporsi prima di riprendere “Comunque niente di che, solo è stato peggio del solito. Dopo la tisana serale mi ero appisolata sulla poltrona più vicino al caminetto, e quando mi sono svegliata in Sala Comune eravamo rimasti praticamente solo noi due e le gemelle Twaine. Lo sapete no? Prima di stare insieme eravamo amici, buoni amici” la voce della ragazza si fece incerta “Non capisco perchè ora debba trattarmi con disprezzo e freddezza. Io son contenta che sia andato oltre...

Andato oltre?” Licia fece una risata amara “ragazza mia quello è più che andato oltre, quello ha appeso un cartello al dormitorio maschile di Corvonero con scritto -sono libero chiunque cammini mi salti pure addosso-

Concordo su tutta la linea. Mery ora però ti conviene andare, altrimenti farai tardi ala prima lezione di Pozioni dell'anno”.

***

La lezione di Pozioni si teneva nel seminterrato del castello. Nonostante fosse una fiera Corvonero Mery aveva sempre avuto un debole per la Casa di Salazar, forse perchè il Cappello era stato molto indeciso al momento dello smistamento, così la ragazza sentiva i serpeverde come anime affini. Sentimento che però i serpeverde parevano non condividere, soprattutto alcuni.

Il suo sguardo si posò infatti sull'ultimo posto libero, ottimo la fortuna quella settimana aveva deciso proprio di volgerle le spalle è? La ragazza si avviò con fare truce verso il banco in penultima fila e si sedette con nonchalance, ignorando completamente il ragazzo alla sua destra.

Tuttavia egli non parve per nulla turbato da questo suo comportamento e, rivolgendole un sorrisetto ironico, le disse: “Pennuto, vedo che nonostante il tuo senso dell'orientamente praticamente assente, non solo hai trovato la strada per Kings Cross, ma pure quella per il banco! Devo complimentarmi, hai fatto notevoli progressi durante l'estate!”.

La corvetta si concentrò molto sul lisciare la pergamena che aveva tirato fuori, sul sistemare in modo perfettamente parallelo al bordo del banco il calamaio e allineare alla pergamenta la penna. Tutto questo solo perchè una volta il ragazzo l'aveva trovata che vagava per il castello, assolutamente inconsapevole di dove si trovasse. E non mancava occasione per ricordarle l'episodio. Che poi lo spazio era un concetto assolutamente relativo no? Tante storie per nulla...

Ragazzina, per caso in quella Torre dove ti rintani così spesso ti hanno mangiato la lingua?” insistette il serpeverde con un sogghigno. “Ragazzina” l'epiteto risuonò nella mente di Mery, ah quell'arrogante rincoglionito di un verde-argento! Aveva solo un anno più di lei, esattamente come Camilla, e la trattava come se fosse suo nonno. Poi perchè si fosse presentato ad Hogwarts con un anno di ritardo era un mistero irrisolto, mistero che molto probabilmente sarebbe rimasto tale.

La corvetta esasperata inclinò la testa verso il ragazzo e con tono assolutamente sarcastico disse “Ma ciao anche a te Blaise! Non so dirti che piacere sia rivederti

Non sai dirmi è? E pensare che ho tanto sentito parlare delle proprietà lessicale degli intelligenti corvonero... forse qualcuno ha sbagliato casa qui..

O ma come sei dolce e permuroso a preoccuparti della mia sorte, sicuro di non voler chiedere un trasferimento in Tassorosso? Quei teneri tassetti sarebbero molto lieti di accoglierti tra loro

Blaise suo malgrado sorrise, l'idea di lui in Tassorosso era decisamente divertente.

La voce di Lumacorno risuonò nel seminterrato interrompendoli “Ragazzi un po' di silenzio suvvia. Mettete via le pergamene, tirate fuori il libro ed accendete il calderone, oggi vorrei che realizzaste la pozione che abbiamo visto nell'ultima lezione dello scorso anno. Chi si ricorda quale era?”. Improvvisamente nell'aula cadde il silenzio, e molti studenti iniziarono a guardare con estremo interesse all'interno delle loro borse, o ad esaminare con cura le venature del legno dei banchi.

Signorina Loister? Nemmeno lei?”

L'Elisir dell'Euforia professore” disse prontamente Mery Elisabeth sentendosi interpellata. Pozioni era, insieme ad Antiche Rune, tra le materie che più la entusiasmavano.

Esattamente. La ringrazio, 5 punti a Corvonero. La preparazione è complicata quindi lavorete in coppia”.

Blaise si era già diretto verso la dispensa e dopo pochi minuti fu di ritorno, tenendo tra le braccia tutto l'occorrente. Quando, dopo soli pochi minuti, il calderone iniziò ad emettere suoni poco rassicuranti, e la pozione iniziò a raggrumarsi in modo decisamente preoccupante, il serpeverde alzò le spalle in segno di noncuranza e davanti agli sforzi della corvetta nel ricercare l'errore che avevano commesso, con un sorrisetto le disse:

Pennuto per fortuna ci sei te, tu salverai sicuramente la nostra pozione dal suo catastrofico destino

L'unica catastrofe che si presenta nell'immediato destino di questa pozione sei tu Blaise!” rispose la ragazza, nonostante sapesse benissimo che i voti del serpeverde fosse tutt'altro che bassi, dannazione sembrava non dovesse nemmeno sforzarsi per eccellere in praticamente qualunque disciplina.

Ragazzina fortunata in che piacevole catastrofe ti sei imbattuta allora, poteva andarti ben peggio, e sì” aggiunse in tono cospiratore abbassando la voce “mi riferisco a Robert, il tuo compagno di casa seduto qui dietro” ridacchiando per la sua stessa battuta, Blaise si stiracchiò sulla sedia, passandosi poi una mano tra i riccioli neri.

Ma sentitelo, se le fa e se le canta! Se la smetti di dar fiato alla bocca e magari mi aiuti, Mister Piacevole Catastrofe, forse potrei anche prendere in considerazione l'ipotesi di ringraziarti” ribattè a tono Mery. La ragazza non avrebbe saputo spiegare come fossero arrivati a quel punto, un giorno avevano iniziato a battibeccarsi e semplicemente non si erano più fermati, erano entrambi ostinati e le discussioni potevano continuare ore, ma lei amava quando riusciva ad avere l'ultima parola con quello sciroccato di Blaise, e sicuramente amava quelle fossette che comparivano sulle sue guancie quando sorridev... Mery spalancò gli occhi sorpresa dalla direzione che aveano preso i suoi pensieri, scosse la testa, come a voler cacciare quei pensieri, e sotto lo sguardo divertito del suo compagno di Pozioni arrossì fino alla punta dei capelli, per poi borbottare un tiepido “Allora? Mi dai o no una mano?” e gettarsi a capofitto nel compito a loro assegnato.

 

 

Nota dell'autrice, ovvero me stessa medesima: carissimi lettori (sempre che esistiate) vorrei fare una precisazione, ovvero vorrei sottolineare che Blaise non è Blaise Zambini! Infatti la FF è ambientata un paio di generazioni dopo di lui. Semplicemente mi piaceva questo nome e lo ho utilizzato, spero che questo non crei confusione! :) 

  
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