Domenica
mattina.
Harry
adorava la domenica mattina, per tanti motivi. Trascorreva tutta la settimana
nella sua attesa.
Gli
piaceva perché non doveva andare a lavorare; perché poteva dormire di più, e
soprattutto perché poteva passare più tempo con Ginny.
Si
svegliò di buon ora quella mattina. Aveva deciso di sorprenderla, portandole la
colazione al letto. In realtà non sapeva da dove fosse uscita tutta quella
galanteria; ma a quel punto, tanto valeva approfittarne.
Così,
si trascinò lentamente in cucina, attraversando la stanza semibuia, dove Ginny
dormiva ancora serenamente.
Mise
su il caffè, tirò fuori il succo di zucca dal frigo, preparò delle frittelle
(impiastrando tutta la cucina, aggiungerei. A Ginny sarebbe preso un colpo. Ma
sono dettagli), sistemò tutto su un vassoio e prima di salirgliela in camera,
passò a prendere il giornale fuori la porta.
Ginny
leggeva il giornale tutte le mattine, e quando non faceva in tempo a casa, se
lo portava al lavoro, e gli dava un’occhiata nel primo buco libero.
Dunque,
posizionato anche quello sul vassoio, Harry si decise a raggiungere la stanza
da letto.
Ginny
dormiva ancora. Harry, dopo aver posato il vassoio sul comò, si avvicinò alla
finestra e scostò leggermente le tende rosa, lasciando che un po’ di luce illuminasse
la stanza.
Infastidita
da quella luce improvvisa, Ginny infilò la testa sotto il cuscino, mugugnando
qualcosa di incomprensibile.
-
Dormigliona? Ma lo
sai che ore sono? – le disse Harry, sedendosi su letto con il vassoio sulle
gambe.
Ginny
riemerse lentamente, gli occhi ancora assonnati.
-
Buongiorno,
guastafeste… stavo facendo un sogno bellissimo… e tu mi hai svegliato! – gli
disse, sbadigliando.
-
Sul serio? Sono
terribilmente dispiaciuto… - la prese in giro lui, accarezzandole una guancia –
E cosa stavi sognando, se posso saperlo?
-
Non te lo posso
dire, altrimenti non si avvera! – disse Ginny, facendogli l’occhiolino.
Harry rise.
-
E… pensi che posso
farmi perdonare con questa? – disse poi, indicandole il vassoio con la
colazione.
-
Direi proprio di si!
– fece lei, afferrando un biscotto e baciandolo sulle labbra.
Rimasero
a coccolarsi per un po’, poi fecero colazione insieme.
-
Cosa abbiamo in
programma per oggi? – disse Harry ad un certo punto, sorseggiando il suo caffè.
-
I miei ci hanno
invitato per pranzo. – rispose Ginny, afferrando la Gazzetta del profeta.
-
Ah, già! Me lo
aveva accennato ieri Ron…
-
Si, infatti vengono
anche lui ed Hermione. Mia madre non si è raccomandata altro… Dice che Hermione
lavora troppo e che deve assolutamente prendersi un giorno di riposo.
-
Sicuramente Ron non
ha di questi problemi! Di solito è l’ultimo ad arrivare e il primo ad
andarsene…
Ginny
sbuffò; non c’era pericolo che suo fratello lavorasse troppo. Lui ed Hermione
erano l’esatto opposto: l’una grande lavoratrice, l’altro uno scansafatiche. Ma
alla fine, gli opposti si attraggono; e non poteva certo negare che tra quei
due ci fosse una certa attrazione. Sorrise a questo pensiero.
-
Non ne dubito
guarda… - disse Ginny, aprendo il giornale.
Sfogliò
distrattamente le prime pagine. Niente di interessante. Era da un po’ di giorni
che nel mondo magico non accadeva nulla su cui valesse la pena scrivere un
articolo, a quanto sembrava.
Un
articolo su un evento di beneficenza a Diagon Alley… uno su un torneo giovanile
di Quiddich… una pubblicità su un nuovo negozio di scope… Erano questi gli
articoli nelle prime pagine. Di sicuro quindi, nelle altre non ci sarebbe stato
niente di interessante.
Fu
un articolo in quarta pagina che attirò la sua attenzione.
Lo iniziò a leggere e per poco non le andò di traverso il succo di zucca che stava bevendo.
Tossendo
e sputacchiando il succo un po’ dappertutto, tentò di riprendersi.
-
Ginny! Fai
attenzione! – le disse Harry dandole dei colpetti sulla schiena – Respira,
respira…
Ginny
seguì il suo consiglio, ma subito riprese in mano il giornale per continuare a
leggere l’articolo.
No,
no, no. Non poteva essere.
“Merlino,
ti prego! Fai in modo che non è come penso!”
Harry
rimase un secondo stupito di fronte a tutta quella agitazione della sua
ragazza.
-
Gin, si può sapere
che succede?
Ginny
lo guardò un attimo. Poi guardò di nuovo il giornale.
Infine,
senza degnarlo neanche di una risposta, corse verso la scrivania, prese un
foglio di pergamena e iniziò a scrivere.
Sperava
tanto di sbagliarsi. Ma in realtà, temeva di sapere chi fosse il responsabile
di ciò che aveva appena letto…
Allora?? Come vi sembra come inizio? Vi assicuro che ne
accadranno di tutti i colori… considerando poi che ci stanno di mezzo Hermione
e Ron… è tutto dire! Aspetto di sapere cosa ne pensate! Baciotti!