Butterfly
Kiba non è fatto per stare in
silenzio.
Kiba è un casinista nato, Kiba è iperattivo, grida, sbraita, si agita, corre da un capo all’altro della sua vita senza fare soste nel mezzo se non unicamente quando è indispensabile. È impulsivo, lo è tanto, prima agisce e poi pensa, e nonostante tutto la cosa riesce sempre a cavarlo d’impiccio. Si affida sempre ai suoi sensi, ai suoi occhi, al suo udito, al suo olfatto, in qualunque situazione. È nato per stare all’aria aperta e per vivere l’impulso del momento, in ogni istante, con Akamaru sempre al fianco e il sorriso un po’ strafottente sulle labbra di chi è sicuro di sé.
Kiba non è fatto per stare in silenzio. Ma inverosimilmente, quando si ritrova a stare assieme a Shino, gran parte della sua baldanza si acquieta. Diventa più placido e tranquillo, quasi fosse un cucciolo affascinato da quel cappotto ampio che nasconde un alveare di segreti e di misteri. Non perde affatto la sua natura, no, ma è come se dietro quelle spesse lenti d’occhiale scure cercasse incessantemente la chiave di ogni mistero.
Incredibilmente, quando Shino si è tolto la prima volta gli occhiali per guardarlo dritto negli occhi, senza barriere, la risposta l’ha trovata sul serio e ha dissipato ogni dubbio e incertezza; e lui, casinista, impulsivo, focoso e passionale, l’ha accolta con la devozione di chi raccoglie tra i propri palmi una farfalla dalle ali tremule ma bellissime.
Kiba è un casinista nato, Kiba è iperattivo, grida, sbraita, si agita, corre da un capo all’altro della sua vita senza fare soste nel mezzo se non unicamente quando è indispensabile. È impulsivo, lo è tanto, prima agisce e poi pensa, e nonostante tutto la cosa riesce sempre a cavarlo d’impiccio. Si affida sempre ai suoi sensi, ai suoi occhi, al suo udito, al suo olfatto, in qualunque situazione. È nato per stare all’aria aperta e per vivere l’impulso del momento, in ogni istante, con Akamaru sempre al fianco e il sorriso un po’ strafottente sulle labbra di chi è sicuro di sé.
Kiba non è fatto per stare in silenzio. Ma inverosimilmente, quando si ritrova a stare assieme a Shino, gran parte della sua baldanza si acquieta. Diventa più placido e tranquillo, quasi fosse un cucciolo affascinato da quel cappotto ampio che nasconde un alveare di segreti e di misteri. Non perde affatto la sua natura, no, ma è come se dietro quelle spesse lenti d’occhiale scure cercasse incessantemente la chiave di ogni mistero.
Incredibilmente, quando Shino si è tolto la prima volta gli occhiali per guardarlo dritto negli occhi, senza barriere, la risposta l’ha trovata sul serio e ha dissipato ogni dubbio e incertezza; e lui, casinista, impulsivo, focoso e passionale, l’ha accolta con la devozione di chi raccoglie tra i propri palmi una farfalla dalle ali tremule ma bellissime.
Aishiteru
Ripescata dal mio archivio. Tanto vale farle fare qualcosa di utile.