Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: lunablu__birichina87_    01/02/2014    6 recensioni
Ciao a tutti.
Non sono brava nelle introduzioni quindi vi lascio questo dialogo.
Spero vi incuriosisca.
La ragazza prese quel minuscolo esserino tra i suoi artigli guardandolo confusa.
-Quindi Myoga io sarei la sorella gemella di questo InuYasha?- Domandò più confusa.
-Si, signorina- Disse sicura la pulce.
-Bene, quindi potreste raccontarmi di più su di lui e sulla sua famiglia?-
-Certo fanciulla, potrei sapere il vostro nome?- Chiese interessato il vecchio.
-Mi chiamo Talìa- Rispose la ragazza.
-Bene, allora siediti c'è molto da raccontare- Disse il fabbro intento a osservare la bellezza di quella fanciulla comparsa dal nulla.
Genere: Avventura, Azione, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Violenza
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                   Love is War






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-Signorina Talìa ce l'avete fatta!!- Esulta Myoga.

-Ma tu, non eri quello che poco fa aveva predetto che saremo tutti morti?- Domandò la ragazza fulminandolo con lo sguardo.

-Hem....ma no Signorina, vi sarete sbagliata- Replicò la pulce che iniziava a sudare freddo.

La ragazza roteò gli occhi, infilò Songa nella custodia e si avviò verso la fitta nebbia.

-Andiamo Myoga-

-Certo Signorina- Disse saltando sulla spalla della mezzo demone.

Mentre la ragazza avanzava verso la via d'uscita qualcuno la stava osservando

...


...


...


...
-Guarda, guarda. Una mezzo demone nel regno dei morti che impugna Songa, è un miracolo, o per meglio dire: Un colpo di fortuna!- Ghignò maliziosa la figura.

..

..

..

Talìa si avviò verso il portone quando gli apparve nuovamente la figura di prima.

-Grazie per prima- Ringraziò la ragazza appena le fu si spalle.

-Sei sicura di voler portare con te Songa?- Parlò il demone.

-Sicurissima, è la mia spada saprò come usarla.- Rispose scorbutica la ragazza.

-Ti raccomando solo di fare attenzione..-

-Ma insomma perchè mi fai tutte queste domande?- Domandò scorbutica la ragazza.

-Signorina Talìa no! Non dovevate fargli una domanda- Urlò la piccola pulce spaventata.


La terra iniziò a tremare, la ragazza si guardò intorno sorpresa. Il paesaggio era cambiato, ora non era più in quella coltre di nebbia ma bensì in un luogo dove le fiamme erano le sovrane. Le pareti erano illuminate da un rossore causato dalle fiamme e dal pavimento uscivano delle strane ombre nere.

-Va via!- Urlò il demone.

-Ma dove siamo?- Domandò sorpresa la mezzo demone.

-All'inferno. Se qualcuno osa fare una domanda a un'anima ne paga le conseguenze- Spiegò il demone.

-Signorina Talìa andiamocene!- Urlò la pulce sulla spalla della ragazza.

Un'ombra si scagliò contro Talìa stritolandola ma il demone fu più veloce fendendo in due la figura liberando la mezzo demone.

Talìa guardò per un attimo quel demone che la teneva fra le sue braccia, i suoi occhi ambrati simili ai suoi la fecero sentire strana. Una strana sensazione di angoscia la avvolse.

-Tu chi sei?- Chiese non staccando gli occhi dai suoi.

-Sono tuo padre..- Rispose il demone.

Talìa se poco percettibilmente sgranò gli occhi dallo stupore.

''Mio padre? Lui? E' incredibile.....lo avevo immaginato molte volte ma non sapevo che fosse così.''

Rimase a guardarlo per molti secondi cercando di memorizzare l'immagine nella mente. Non poteva crederci che suo padre, il suo vero padre era dinnanzi a sè. Talìa provò una sensazione strana all'altezza del petto che non sapeva descrivere ma purtroppo quel momento magico fu interrotto da un'attacco da quei mostri che fuoriuscivano dal terreno.

-Fa attenzione con Songa, e promettimi di far ragionare i tuoi fratelli quando li incontrerai. Ricordati: Non perdere mai la speranza.-

Talìa ascoltò quelle parole cercando di memorizzare la voce di suo padre, non aveva capito molto riguardo a far ragionare i suoi fratelli ma annuì per fargli capire che su di lei poteva contare.

-Ma....tu che farai?- Domandò preoccupata per la sorte di suo padre.

-Signorina Talìa, il padrone è uno spettro dell'aldilà non le accadrà nulla.- Intervenì Myoga preoccupato che la ragazza commettesse qualche sciocchezza.

-Ora va!- Urlò il demone mentre si metteva in posizione d'attacco.

-Ma....papà tu...- Domandò titubante la ragazza.

-Non pensare a me, fuggi- Gli urlò il padre.

-Sono stato così cieco da non accorgermi di avere un'altra figlia e questo non me lo perdonerò mai...- Continuò il demone colpendo un'ombra nera.

-Per questo non permetterò che ti accada nulla figlia mia, veglierò sempre su di te. Quindi ora va! Torna sulla terra e convinci quei due testoni dei tuoi fratelli a essere uniti.-

Talìa ascoltò tutto senza parlare, non capendo bene a cosa si riferisse il padre nei confronti dei suoi fratelli ma annuì.

-Signorina Talìa andiamo! Il portale si sta richiudendo!- Urlò la pulce.

-Vai figlia mia!-

Inu guardò la figlia con sguardo dolce e apprensivo, si voltò un attimo accarezzandogli una guancia per poi allontanarsi con l'intento di farsi seguire dalle ombre.
Talìa guardò il padre combattere con quei mostri, osservò come combatteva. In modo deciso, elegante, con una nota di brutalità, lo vide scagliarsi su di loro come un genitore che protegge il suo cucciolo, e di questo Talìa sentì una strana sensazione allo stomaco.

''Per tutto questo tempo avrei voluto rivedere almeno una volta mio padre o mia madre, e ora che l'ho incontrato vorrei fargli molte domande, ottenere risposte, sapere tutto della sua infanzia, sui miei fratelli, ma so che non posso, devo andare.''

Facendosi coraggio, Talìa si voltò correndo verso il portone che si stava richiudendo.

''Addio papà''





***************



-Brutto cagnaccio che ci fai da queste parti!?- Parlò un demone lupo.

-Che ci fai tu da queste parti lupo rognoso!- Ringhiò il mezzo demone.

-Non sono affari che ti riguardano!- Ringhiò il lupo.

-Invece mi riguardano perchè sei vicino al mio villaggio!- Ringhiò il mezzo demone.

-InuYasha, ma è possibile che ogni volta che incontri Koga devi sempre battibeccare?- Parlò esasperato il monaco.

-Sta zitto Miroku!-

Il monaco sospirò.

-Fate come volete io ritorno dalla mia famiglia.-

Detto ciò il monaco si diresse verso il villaggio Musashi lasciando i due a battibeccare in mezzo alla foresta.


...

...

...


Nel frattempo vicino al villaggio una bambina accompagnava una ragazza dai capelli corvini a raccogliere le erbe medicinali.

-Signorina Kagome è questa l'erba che volevate?- Domandò la piccola.

-Si, brava Rin è quella giusta.- Si complimentò la ragazza.

La bambina gli regalò uno splendido sorriso e continuò a cercare altre erbe.

-Rinnnnn..- Chiamò il piccolo cucciolo di volpe.

-Sono qui Shippo.- Urlò la bambina per farsi trovare.

-Ah, eccoti qui. Che stai facendo?-

-Raccolgo delle erbe medicinali per la Signorina Kagome.-

-Ti aiuto anch'io, tanto tra un pò arrivano InuYasha e Miroku.-

-Ok..- Sorrise la bambina.

I due si misero a raccogliere erbe medicinali non accorgendosi che si stavano allontanando.




****




-Sei tu l'idiota tra noi due!- Urlò furioso il demone lupo.

-Ma figuriamoci lupastro idiota!- Lo prese in giro il mezzo demone.

All'improvviso sentirono un odore famigliare, le orecchie di InuYasha si mossero a scatti percependo il proprietario dell'odore.

Tra la soglia di alcuni alberi fece la comparsa un demone.
Lunghi capelli argentei come il mezzo demone, ma molto più lunghi. Occhi color del miele ma freddi come il ghiaccio, veste molto sfarzosa con una coda morbidissima posta sulle spalle, e infine una mezza luna sulla fronte.

-Sesshomaru! Che ci fai tu qui?- Ringhiò il mezzo demone posando una mano artigliata sull'elsa della spada.

-Non sono affari che ti riguardano!- Rispose il demone squadrandolo con stizza.

-Invece mi riguardano, questo villaggio lo proteggo io!- Ringhiò il mezzo demone.

Sesshomaru fulminò InuYasha con lo sguardo ponendo una mano su Bakusaiga.

-Levati di mezzo stolto mezzo demone.- Disse freddamente.

-Non ci penso nemmeno!- InuYasha sfoderò Tessaiga scagliandosi contro suo fratello maggiore.

Nel frattempo il demone lupo ne aproffittò per andare a salutare una certa ragazza dai capelli corvini.



****


La ragazza albina correva per le foreste indicata dalla pulce Myoga verso la sua nuova meta.

''Devo raggiungere i miei fratelli. Chissà che tipi sono...'' Ghignò la mezzo demone.

Saltò da un albero a un altro, in attesa di conoscere i suoi fratelli.

-Signorina Talìa, vi devo mettere in guardia su vostro fratello maggiore Sesshomaru.- Parlò la pulce vicino al suo orecchio canino.

-Come mai?- Domandò la ragazza.

-Beh, lui e vostro fratello gemello InuYasha non sono andati mai d'accordo, finiscono sempre col battersi.- Concluse la pulce.

''Ecco perchè papà mi ha riferito di far ragionare quei due zucconi'' Pensò la mezzo demone saltando su un albero.

-Capite ora le parole di vostro padre?- Domandò la pulce.

-Si certo. Vedrai che li farò ragionare alla maniera di Talìa.-

-Che vorreste dire?- Domandò la pulce impaurita.

La mezzo demone ghignò correndo come un fulmine tra le foreste.




****



-Dannato! Prendi questo!- Il mezzo demone scagliò un fendente contro il fratello che lui evitò senza fatica.

-Troppo lento!-

Con un movimento velocissimo il fratello maggiore con la sua fidata Bakusaiga fece cozzare la sua spada con quella di InuYasha generando un onda d'urto che fece cadere alcuni alberi.

-Maledetto. Questa volta non la passerai liscia!- Ringhiò il mezzo demone.

-Taci, stupido mezzo demone.- Ribattè il fratello maggiore.

I due continuarono a combattere senza fermarsi, ignorando il povero Jaken che tentava di sfuggire ai fendenti dei due ragazzi.




****



-Per i boschi va, per i monti va, quando tornerà, quando arriverà. Sesshomaru-sama dove mai sarà...con accanto lo zio Jaken da lei tornerà.- Canticchiò la bambina.

-Che bella canzone Rin, dove l'hai imparata?- Domandò il cucciolo di volpe.

-L'ho inventata io, ti piace?-

-Certo. E' molto bella.-

I due piccoli continuarono a cercare le erbe medicinali quando si accorsero di essersi allontanati troppo, ma per fortuna il piccolo cucciolo di volpe ritrovò la strada di casa affidandosi al suo olfatto demoniaco, arrivando al villaggio dove una sacerdotessa li cercava.

-Eccovi, mi avete fatta spaventare. Non dovete allontanarvi ve lo ripetuto molte volte.- Rimproverò la ragazza corvina.

-Ci scusi Signorina Kagome, è stata colpa mia.- Disse la piccola abbassando lo sguardo.

-Non è vero, siamo stati entrambi che ci siamo allontanati. Ma non temere Kagome non succederà più.-

-Bene. Rin fammi vedere le erbe che hai raccolto.- Disse la ragazza sorridendo alla piccola ancora con lo sguardo triste.

-Kagome!- Chiamò la sterminatrice.

-Dimmi Sango.-

-Miroku è appena tornato.- Comunicò la giovane donna.

-E InuYasha?- Domandò il cucciolo di volpe.

La sterminatrice sospirò.

-E nella foresta. Ha incontrato Koga e stanno battibeccando.-

La ragazza corvina fece una faccia rassegnata.

-Avanti andiamo...-

-K-Kagome..- Chiamò tremante il piccolo cucciolo.

-Cosa c'è?- Domandò la sacerdotessa voltandosi, rimanendo schoccata assieme ai presenti.


(2 ore prima)


Talìa correva nel folto del bosco annusando l'aria.

''Sento odore di Ninjen, dev'esserci un villaggio nelle vicinanze'' Pensò, scendendo dagli alberi iniziando a camminare tranquillamente alla fine del bosco.

-Siamo arrivati al villaggio Musashi signorina Talìa.- Comunicò la piccola pulce.

-E' qui che vive InuYasha?- Domandò la ragazza.

-Certo. Come vi ha raccontato Totosai, dopo la morte di Naraku vostro fratello è rimasto a vivere in questo villaggio assieme ai suoi amici e alla Divina Kagome.- Spiegò nuovamente la pulce.

-Intendi la sacerdotessa che lo liberò dal Gonshiboku?-

-Esattamente.- Concluse la pulce.

''Interessante. Vorrei tanto conoscerla.'' Pensò la ragazza uscendo fuori dal bosco.

Rimase per un attimo ad ammirare il panorama dinnanzi a sè per poi dirigersi nel villaggio.
Talìa era molto curiosa, essendo cresciuta in un campo pieno di mezzi demoni non aveva mai visto un villaggio così bello e prosperoso.
Vide dei bambini correre allegri e salutarla mentre passava, altri invece la guardarono confusi, invece i paesani la ignoravano liberatamente come se lei fosse una presenza abituale in quel villaggio.
Poi si ricordò di InuYasha e concluse che l'avessero scambiata per lui essendo identici.

-Ecco, sono lì gli amici del Signorino InuYasha.- Indicò la pulce Myoga.

Talìa si avvicinò osservando curiosa quelle figure. La prima era una bellissima Ninjen dai capelli corvini con in mano una cesta piena di erbe medicinali, la seconda era una bellissima ragazza dai capelli color nocciola con in grembo un piccolo cucciolo di Ninjen appena nato, mentre di fronte a sè si trovavano una piccola cucciola di Ninjen dai capelli corvini e un cucciolo di demone volpe.

Curiosa di avvicinò...


...


...


...


-K-Kagome...- Chiamò il cucciolo di volpe.

-Che c'è?- Disse voltandosi la sacerdotessa rimanendo schoccata da quel che vide assieme ai presenti.

-I-InuYasha sei tu?- Domandò il piccolo cucciolo per poi scoppiare a piangere.

-Che cosa ti è successo? Che brutta maledizione ti hanno lanciato.- Continuò piangendo.

Mentre Talìa pensò che fosse impazzito.

'' Ma che cavolo dice questo?'' Si domandò mentalmente la ragazza.

-I-InuYasha?- Chiamò la sacerdotessa, notando che ''InuYasha'' avesse un bel seno prosperoso.

Mentre la sterminatrice era talmente schoccata che aveva la mascella aperta.

-Sanguccia mogliettina mia, eccom...- Il monaco arrivò vicino ai suoi amici rimanendo schoccato anche lui.

-InuYasha ma cosa ti è mai capitato?- Domandò il monaco maniaco osservando il seno di ''InuYasha''.

Talìa sbuffò scocciata di tutto lo spettacolino che stava facendo così decise di intervenire.

-Io non sono InuYasha.- Rispose scorbutica.

Tra lo stupore dei presenti, la sacerdotessa le si avvicinò.

-E allora chi saresti tu?- Domandò afferrando il suo arco.

La ragazza ghignò pensando che se volesse l'avrebbe fatta fuori con un solo colpo di artigli.

-Sono Talìa, sorella gemella di InuYasha.- Rispose.

Nuovamente tutti i presenti spalancarono le loro mascelle.

-E' impossibile! Io conosco InuYasha, lui non ha sorelle gemelle.- Rispose la sacerdotessa.

-Beh, e allora come spieghi la mia somiglianza con lui?- Domandò.

A quella domanda Kagome si zittì riflettendoci.

-E' vero Divina Kagome- Intervenì la piccola pulce, salvando la situazione da uno stato confusionale.



******


Dopo la spiegazione del vecchio Myoga tutti rimasero in silenzio guardando la ragazza, quando il monaco si alzò.
Si avvicinò serio alla ragazza, tant'è che pensò volesse dirle qualcosa di importante, quando questi gli prese le mani.


-Bellissima Talìa, sareste disposta a fare un figlio con me?- Domandò il monaco.

Seguirono pochi minuti di silenzio prima che Talìa gli regalò un bellissimo bernoccolo sulla testa.

-Feh...- Rispose.


Ma mentre nella capanna la sterminatrice picchiava il povero monaco, un enorme esplosione fece uscire tutti i presenti dall'abitazione.

-Ma cosa?- Domandò Kagome.

-Era una cicatrice del vento!- Concluse il monaco al posto della ragazza.

-Non ditemi che InuYasha sta combattendo con Koga!- Disse irata la sacerdotessa.

-Andiamo a vedere..- Disse la sterminatrice ma il monaco la fermò.

-Ferma Sango. Andremo noi tu resta con i nostri piccoli ok?-

-Ma..-

-E' più sicuro così- Concluse il monaco baciando la sua donna per poi salire in groppa a una Nekamata con Kagome avviandosi assieme a Talìa verso il posto da cui provenivano quelle esplosioni.


****


-Maledetto......- Ansimò il mezzo demone esausto di quella sfida tra fratelli.

-Stanco InuYasha?- Lo ammonì il fratello maggiore.

Il mezzo demone si resse sulla sua spada per poi rialzarsi e riattaccare.

-Prendi questo! Cicatrice....del vento!- Urlò per poi scagliare il potentissimo colpo che il fratello maggiore affrontò usando Bakusaiga.

...

...


Nel mentre i due fratelli combattevano Talìa osservava tutto da sopra un albero mentre Kagome e Miroku corsero a fermare lo scontro.

-InuYasha basta!- Urlò la ragazza.

-Kagome non intrommetterti!-

Sesshomaru nel frattempo iniziò ad avanzare verso il fratello minore mentre questi litigava con la sacerdotessa.

-Sta zitta altrimenti mi deconcentri!-

-Ascoltami tu, piantala di scontrarti con lui!-

Fu un attimo. Mentre il mezzo demone si voltò verso il suo avversario, questi lo scagliò contro un albero a metri di distanza.
La ragazza corvina corse in suo soccorso mentre il demone avanzava tranquillo verso il mezzo demone che senza forze non riusciva ad alzarsi.

-InuYasha....arrenditi!- Minacciò il demone.

-M...Mai...- Disse il ragazzo alzandosi a fatica.


Talìa osservava tutto curiosa.

-Myoga sicuro che InuYasha è forte come dici? A me sembra che sia un pò deboluccio..- Domandò la ragazza inclinando la testa di lato.

Myoga invece era molto preoccupato sulla spalla della ragazza, continuando a guardare i due fratelli che orgogliosi non volevano arrendersi.

-Il Signorino InuYasha è molto forte!-

Mentre la vecchia pulce pronunciò questa frase, Sesshomaru scaglio contro InuYasha un fendente con la sua spada.

-Muori!- Urlò il demone.

Ma Talìa decise di intervenire ricordandosi le parole di suo padre.
Con un balzo si piazzò d'avanti a suo fratello gemello estraendo Songa squarciando l'attacco del demone.

I presenti trattennero il fiato mentre Sesshomaru affilava lo sguardo guardando la mezzo demone di fronte a sè.

-Hei! Tu chi sei?- Domandò scorbutico il mezzo demone che aiutato dalla sacerdotessa si rimise in piedi.

Talìa per tutto il tempo non staccò i suoi occhi lucenti come i quarzi citrini da quelli ambrati ma freddi dal demone rispondendo alla domanda del fratello, facendogli sgranare gli occhi.


...

...

...

...


-Sono tua sorella..-



















 
Angolo Autrice:
Hola! Come state? *^*
Eccomi qui con il terzo capitolo di ''Love is War'''
Che ne dite dell'incontro? Si sono presi uno spavento quei poverini xD Specialmente Miroku xD
Bene ora vado. Quindi se vi è piaciuto lasciatemi un commento.
Alla prossima, un bacio.

LunaBlu.


 
 
  
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