Felicità
Appena
arrivò a casa di Izayoi vide la porta aperta,
bussò appena e la voce della
donna la raggiunse dalla cucina.
<< Entra cara, vieni pure in cucina ho preparato il
thè! >>
Fece come detto, ma appena entrata una cosa la colpì, le
loro foto, non c'erano
più. Sentì un groppo alla gola e gli occhi
inumidirsi appena, deglutì
ricacciando indietro tutte quelle sensazioni. "Stupida, ieri
era tutto
uno scherzo e ora di sicuro ti starà prendendo in giro con i
suoi amici! Ma me
la pagherà, eccome!"
Fingendo un sorriso si diresse in cucina dove la donna la
stava attendendo
lavando i piatti.
Sentiva un odorino invitante spargersi nella cucina, quella donna era
una
strega con i fornelli era capace di qualunque cosa!
<< Buongiorno Izayoi! Ecco la torta che ti manda mia
madre >> Disse
ponendo la torta sul tavolo.
<< Grazie cara! >> Si voltò
verso di lei riponendo gli ultimi
piatti. << Scusa per la levataccia, ma era indispensabile
oggi! >>
Guardò la torta al limone con desiderio "Mia madre
ha cucinato la mia
torta preferita e finirà nello stomaco di quello zoticone"
<< Allora la lascio preparare in pace
>> Cercò di andarsene
fintanto che riusciva a mantenere la calma. << Deve avere
ospiti
importanti oggi! >>
<< Rimani per il thè, ho preparato quello alla
vaniglia che ti piace
tanto! >> Si morse un labbro quando incrociò
gli occhi supplicanti della
donna. << Va bene, ma poi scappo che devo studiare
>>
Bevvero il thè e poi la donna, con la chiara intenzione di
non lasciarla andare
le chiese di andare a chiamare Inuyasha.
<< Potresti andarlo a svegliare? L'avrò
chiamato dieci volte ma nulla!
Non so cosa abbia combinato ieri sera ma è più
sordo del solito stamattina!
>>
Non poteva chiederle quello, non ce l'avrebbe fatta a lasciarlo senza
uno
schiaffo.
<< Ma io... >>
<< Per favore cara poi sarai libera! >> La
madre dell'amico la
guardò sincera << Promesso! >>
Sbuffò pesantemente e si diresse alle scale, mentre le
saliva poteva
chiaramente vedere le ombre nel muro create dalle foto che vi erano
appese. "Idiota,
stupida, cretina! E tu che pensavi fosse cambiato! Ah sì ora
entrerai e...
Tah-Dan sorpresa, di sicuro si stara trastullando con la sua nuova
fiamma.
STUPIDA!"
Bussò in maniera rabbiosa, e lei che si era pure
vestita bene!
Sentì una specie di avanti, e anche se poco convinta
aprì la porta. Quello che
vide non poteva di certo immaginarlo e trattenendo a stento una risata,
richiuse la porta.
Era solo. "Un punto in più a suo favore"
Era steso a pancia in giù in maniera scomposta, le
coperte erano più per
terra che sul letto, i lunghi capelli gli ricadevano arruffati attorno
e
indossava dei carinissimi boxer con le tartarughe.
Arrossì appena e avvicinandosi cautamente gli
riappoggiò la coperta sulla
schiena.
Molto lentamente prese la sedia della scrivania e vi si sedette
prendendo il
libro che stava mal riposto sulla scrivania. "Lo hobbit, wow
ci diamo a
letture impegnative" pensò spostando lo sguardo
dal libro all'amico. "Certo
sono ancora furiosa per le foto, ma almeno è solo e mi sono
risparmiata una
figuraccia!"
<< Ma... mamma ti ho detto che ho sonno >>
Non riusciva a capire se
si stesse svegliando o se stesse parlando nel sonno.
Cercò di scoprirlo.
<< Ma caro sono le 11 passate è ora di
alzarti! >> Disse provando
ad imitare la voce dolce della donna.
<< Ancora due minuti >> Disse
accoccolandosi meglio nelle coperte.
"Sei un hanyou ma lasci molto a desiderare, va bene che i
tempi in cui
l'olfatto e l'udito ti avrebbero salvato la vita sono passati ma cavoli
potevo
averti già ucciso mille volte!"
Mentre guardava il ragazzo ancora profondamente addormentato
nel letto
prese a osservare la stanza, e si accorse di un piccolo dettaglio.
Tutte le
loro foto erano riposte in uno scatolone vicino al letto, le fece un
po' male
però forse aveva le sue ragioni.
Lo sentì sbuffare pesantemente e lanciare un'occhiataccia
alla sveglia.
<< Ma mamma sono appena le 9 e mezza! >>
Disse poi voltandosi verso
la scrivania dove vide un'imbarazzatissima Kagome salutarlo con la mano
bordeaux in viso.
<< Salve >>
Vide lo sguardò del ragazzo farsi perplesso.
<< Tu che ci fai qui, a
quest'ora? >>
<< Mi ha chiesto tua madre di svegliarti, penso abbia
bisogno con i
preparativi, è di sotto a lavorare in cucina da un po'!
>>
L'espressione di lui passò dallo sorpreso al preoccupato.
<< Ho capito, buongiorno allora >> Disse
sorridendole.
<< Buondì a te Inuchan >> Lo
vide lanciarle un'occhiataccia.
<< Non chiamarmi così >>
Lei rise di gusto. "Non mi ha cacciata vuol dire che ieri
sera è
successo davvero quello che ricordo!"
Inuyasha indossò i pantaloni di una tuta e fece
per uscire, ma si voltò
verso la ragazza tornando indietro.
<< Kagome ho bisogno di parlarti, vieni qui
>> Disse sedendosi nel
letto e battendo la mano in un punto preciso.
Lei deglutì un po' impaurita ma fece come le era stato detto.
<< Allora, quello che è successo ieri sera,
ecco, era da tempo che
speravo accadesse.
<< Vederti al parco e sentirti parlare da sola mi ha dato
la forza di
smuovermi >> Sospirò.
Kagome era sulle spine e voleva che continuasse ma decise di attendere,
vedeva
chiaramente la fatica che stava facendo, aveva sempre fatto fatica a
parlare di
certi argomenti.
<< Mi dispiace per quello che stava accadendo tra noi,
non so come siamo
finiti ad essere quello che eravamo diventati, ma la cosa mi feriva di
più di
quello che potessi pensare...
<< Inizialmente lo facevo perché avevo paura
di perdere la considerazione
della gente e poi quando avrei voluto riprendere i contatti con te, tu
eri
molto distante e non volevo che ti infastidissero oltremodo, lo so di
essere
stato stupido e che queste sono solo scuse, ma sono davvero mortificato
per
quello che ho fatto, ci tenevo... ci tengo davvero a te
e volevo
chiederti, vorresti tornare ad essere mia amica? >>
Lei sorrise luminosa come il sole, certo non le aveva chiesto di
sposarlo, ma
gli aveva chiesto ufficialmente di tornare ad essere amici. In un
impeto di
gioia gli saltò al collo. << Sì,
sì lo voglio Inuyasha! >>
Arrossirono violentemente entrambi, Kagome si ricompose ridendo, aveva
detto
quella frase volutamente per vederlo in imbarazzo.
Rise ancora su quel letto insieme al suo Amico. Si guardarono negli
occhi
sorridendo ancora.
<< Sei bellissima quando ridi devi farlo più
spesso, e poi... >>
proseguì portandole i capelli dietro all'orecchio
<< ...lascia scoperto
il viso >> Appena si accorse di quello che stava
involontariamente
facendo e dicendo ritrasse la mano.
<< Scusami >>
<< Niente >> Disse in un sussurro
<< Inuchan, posso chiederti
un favore? >>
Lui annuì con il viso ancora imporporato. <<
Mi abbracci? >>
Lui sorrise e la portò a sé abbracciandola
felice. Lei si accoccolò meglio in
quell'abbraccio rilassandosi e compiacendosi del calore dell'amico. Si
rilassò
a tal punto che in poco si appisolò.
Un lieve bussare richiamò l'attenzione di Inuyasha e dopo
aver detto un leggero
avanti, vide il viso sorridente della madre affacciarsi.
Gli sventolò il mattarello con fare minaccioso e
sussurrò << Se la fai
soffrire ancora le prendi, per le 11 venite giù che
apparecchiamo >>
Lui annuì e la madre tornò alla sua cucina, i
passi poteva sentirli
distintamente erano quasi saltelli.
Riportò l'attenzione sulla ragazza tra le sue braccia, per
ora andava bene
così, poi chissà magari poteva evolvere la
situazione.
Le accarezzò il capo, anche se andavano a scuola insieme non
aveva mai osservato
con cura quella ragazza che gli era cresciuta davanti agli occhi, lui
aveva
ancora nella mente il ricordo della ragazzina un po' maschiaccio con
cui andava
alle medie e ora aveva tra le braccia una donna.
I capelli erano lunghi e setosi, il viso era maturato e i lineamenti
erano
molto femminili, le labbra socchiuse erano più carnose di
quello che ricordava.
"Chissà se ha mai baciato nessuno" Un
moto di rabbia gli
scosse l'animo.
Le cingeva la vita con le braccia, era sottile e i fianchi pronunciati,
il seno
che ora gli stava premendo sulla pancia poteva constatare che era molto
più
sodo di quello che ricordasse.
Le gambe anche se non le vedeva per via di quella lunga gonna, erano
lunghe e
sinuose.
"Quegli idioti ti hanno sempre presa in giro ma tu sei una
regina in
confronto a quelle bambine a scuola"
La femminilità e il pudore che sprigionava quel
corpo erano evidenti.
Il telefono iniziò a squillare incessantemente e lo prese al
volo prima che
svegliasse la sua amica.
<< Sì? >> Disse sottovoce.
<< Caro dovevamo uscire ieri sera, perché mi
hai dato buca? >> La
voce non era triste era furiosa.
<< Tsuki, te l'avevo detto che non sapevo se uscivo e poi
noi due non
stiamo più insieme >>
La sentì schioccare la lingua "Brutto segno" <<
Lo so, e
so anche che sei uscito con quella, Koga me l'ha
detto >>
<< Inu >> Kagome parlò nel sonno
sistemandosi meglio.
<< Ah è così? >> La
sentì ridere << Fa tanto la pudica e poi
la da via per un sorrisetto dolce >>
<< Non permetterti! Tu non la conosci >>
Chiuse la chiamata e
spense il telefono.
Tornò a posare lo sguardo sulla ragazza, si accorse che
aveva indossato
un'allegra maglia gialla, piano piano stava tornando ad essere quella
di un
tempo in tutto e per tutto.
Le accarezzò ancora la testa e la sentì
mugugnare, le piaceva come quando erano
piccoli.
Certo la situazione era imbarazzante, ma sentirsi accettati dalla
persona a cui
si vuole bene era un'emozione troppo forte per rinunciarvi.
Si fecero le undici e decise di svegliarla.
<< Forza alzati è ora di pranzo
>> La scosse un po' ma inutilmente,
ottenne solo di farla rannicchiare di più.
<< Dai Kagome, forza mia mamma sta iniziando ad
apparecchiare >>
<< Uffa mamma ancora cinque minuti >> La
sentì tastare per
rigirarsi sul cuscino e poi irrigidirsi.
<< Inuyasha? >>
Si alzò completamente rossa in viso. << Scusa
mi sono addormentata! Oddio
devo correre a casa... >>
<< Ehm mia madre ti ha invitato a pranzo >>
<< Ma io devo avvisare mia madre! >> Mentre
stava cercando
frenetica il cellulare nella borsa entrò Izayoi.
<< Tranquilla cara, ci
ho già pensato io, dai venite in cucina mi sento sola
>> Concluse
sorridendo.
<< Arriviamo! >> A Kagome sorse un dubbio
<< Ma allora
l'ospite importante... >>
<< Sei tu >> Concluse il ragazzo
indicandola << Non sai da
quanto mia madre ti voleva a pranzo, dai forza è da quando
sono tornato ieri
sera che studia cosa preparare >>
Quando entrarono in cucina la madre stava lavorando con del riso, a
Kagome si illuminarono
gli occhi. << I tuoi Onigiri! >>
<< Si cara, spero di aver ricordato tutte le tue ricette
preferite, aah
sono così contenta che quell'idiota di mio figlio si sia
deciso a chiederti
scusa! >>
<< Mamma vorrei ricordarti che sono qui! >>
Disse lui in tutta
risposta sbuffando.
Gli porse la tovaglia. << Ecco bravo apparecchia, e tu
Kagome siediti
pure, oggi sei mia ospite >>
Si sentiva tremendamente in imbarazzo: Inuyasha che apparecchiava, sua
madre
che cucinava e lei che se ne stava seduta a sorseggiare del
thè. << Ma io
vorrei aiutare >> Cercò di protestare ma la
donna rifiutò.
Dopo poco davanti a lei iniziarono a comparire pentole fumanti che
emanavano
deliziosi odori.
<< Oh ma quello è sushi e quelli sono
vermicelli saltati con le verdure
e... ooooh gli onigiri ripieni! Grazie Izayoi! >>
Kagome assaporò quelle sensazioni, felicità e
soddisfazione e tra un boccone e
l'altro guardava il suo Amico che non la smetteva di parlare ricordando
vecchi
eventi.
Appena concluso il pasto si diresse verso casa, doveva davvero studiare.
<< Inuyasha perché mi hai chiesto di cavare le
vostre foto? Erano i
vostri vecchi ricordi e lei ci è rimasta male
>> Gli fece notare la madre
mentre riponeva le stoviglie. Vide il figlio distogliere lo sguardo
imbarazzato.
<< Perché spero di crearne di nuovi
>> Concluse in un soffio
sparendo in camera sua.
***
La storia si concluderà presto e posso dire di esserne felice anche perché non vedo l'ora di pubblicare la nuova :3 Spero recensiate in tanti o niente capitolo. Scherzo xD Alla prossima.