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Autore: Chordi    02/02/2014    1 recensioni
Dopo la rottura con Kurt, Blaine è disperato. Ha perso la sua presunta anima gemella e non sa che fare. Abita a New York con Sam e Tina e frequenta la NYADA. Il rapporto tra Sam e Blaine si evolverà portandoli oltre l'amicizia, Blaine riuscirà a ricucire la ferita del suo cuore e Sam a capire chi è e a trovare la sua anima gemella. Tina si riavvicinerà ad una persona che pensava di aver dimenticato mentre Finn e Rachel stanno insieme ormai da cinque anni e una notizia scombussolerà la loro tranquilla vita. La storia l'ho ideata e scritta con una mia amica e sarà principalmente incentrata sulla Blam, la nostra OTP. Buona lettura a tutti e spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Rachel Berry, Sam Evans, Tina Cohen-Chang, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“Santana, ti squilla il telefono!” Dani cercava di ignorare la vibrazione insistente del cellulare della sua ragazza non voleva vedere chi fosse. La relazione con Santana andava a gonfie vele, facevano l'amore regolarmente e non litigavano quasi mai. L'unica volta che avevano discusso era per l'ex di Santana, Brittany. In effetti, ancora adesso il modo in cui ne parlava infastidiva Dani. Una volta Santana le aveva fatto vedere un video in cui cantava la sua canzone preferita “ If I can't have you”, e anche se aveva saggiamente evitato di dirlo, era sicuramente dedicata a Brittany. Scacciò questi pensieri. Ora era lei che stava con quella bomba sexy, non Brittany. Sorrise e sorpassò il divano per andare in camera a svegliare Santana.
“Dai svegliati San!”
“Ancora 5 minuti” borbottò la ragazza da sotto il cuscino.
“Ma il cellulare continua a vibrare! Non lo sopporto più!”
“ Va bene, va bene, mi alzo” Santana scostò le lenzuola dal corpo coperto solo da una T-shirt e si diresse svogliatamente in salotto. Il cellulare continuava a vibrare imperterrito. Chiunque fosse non voleva arrendersi tanto facilmente. Santana rispose senza neanche controllare il nome sul display.
“Pronto?”
“Ehy, sono io...Brittany!”
“Oh ciao! Scusa Britt, ti posso richiamare tra qualche minuto?”
“Certo San!” Brittany riattaccò subito. Santana non aveva idea del perché l'avesse chiamata, era tremendamente curiosa ma non poteva farsi sentire da Dani parlare con la sua ex, così s'infilò i pantaloni della tuta, la giacca e gli stivali e uscì di corsa urlando a Dani che andava a fumare, senza nemmeno prendere il pacchetto di sigarette. Digitò velocemente il numero di Brittany, che le rispose subito.
“Rieccomi!”
“Finalmente, pensavo che non mi richiamassi più...”
“Sono passati solo 2 minuti Britt!”
“Ah già, ma non vedevo l'ora di risentire la tua voce” Santana arrossì.
“Mmh, si...cosa c'è?”
“Ti volevo chiedere una cosa. Ora sono a Los Angeles e ho fatto un provino per un musical dove avevano bisogno di una ragazza che cantasse e ballasse e mi hanno preso!”
“È fantastico Britt! Ma non capisco cosa possa c'entrare io!”
“ Beh ecco... la compagnia si sposta per tutti gli Stati Uniti e starei via per quasi 6 mesi, quindi volevo chiederti se volessi venire con me...” A Santana mancò il respiro per un attimo e non rispose subito.
“Ma...dici sul serio?”
“Certo! Dai San, pensaci... io e te in giro per l'America... ricordi che ci pensavamo sempre?”
“Certo che me lo ricordo, ma a quel tempo stavamo...”
“Stavamo insieme, si lo so. Ma potrebbe essere un buon modo per riprovarci...”
“Britt...”
“We can learn to love again” canticchiò Brittany al telefono. Santana aveva le lacrime agli occhi per ciò che stava per dire.
“No, non posso. Non credo che possa funzionare tra noi. Ci abbiamo già provato...”
“Non credi nemmeno tu a quello che stai dicendo.” Era vero. Santana non ci credeva. “ Non sei mai riuscita a mentirmi San...”
“Anche se fosse, ti ho già detto che sto con Dani”
“Ti prego, vieni dai!”
“Britt, io verrei in capo al modo con te davvero, ma non posso mollare tutto così. Tu devi cogliere questa occasione e andare senza di me, io ti starò accanto comunque!”
“ Davvero?”
“Davvero”
“Non sarà la stessa cosa che averti veramente con me però...”
“Britt...”
“Non fa niente, va bene così, devo accontentarmi del tuo ricordo. Ciao San, ci vediamo!”
Brittany riattaccò senza dare a Santana il tempo di salutarla. La ragazza entrò in casa pensierosa. Non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere, soprattutto da Brittany. Era sempre stata Santana a prendere l'iniziativa e lei la seguiva in tutto senza fare domande. Avrebbe davvero voluto accompagnarla, ma crescendo era diventata più responsabile e sapeva che non poteva mollare tutto così come se nulla fosse, nonostante avesse amato la sua migliore amica più di chiunque altro. Le vibrò di nuovo il cellulare. Era un messaggio di Brittany.
“We're not broken just bent and we can learn to love again. I promise.” Santana non rispose. Non ne aveva il coraggio.

“Oh lala! Rachel Berry in un vestito da sposa!”
“Sei bellissima Rach!”
“Non so, mi stringe un po' sui fianchi no?”
“Sei incinta!” Sbuffò Santana.
Rachel stava provando il suo primo vestito da sposa in una boutique appena fuori New York. Era solo il primo che indossava e voleva già tornare a casa da Finn. Fortunatamente Santana e Tina erano venute con lei per aiutarla, per lo meno Tina.
“Si, ma non vedi anche come cade...”
“Ehy fate vedere anche a me!” La voce metallica di Quinn interruppe Rachel.
“Dai Quinn è proprio necessario? Ti avrei mandato le foto!”
“Sono la tua migliore amica! Ho il diritto di guardare in diretta la scelta, anche se si vede talmente male su Skype...”
“Non ho detto che lo sceglierò oggi! Non sono nemmeno più sicura di volermi sposare. C'è un sacco da fare , tutti i preparativi, il vestito, la torta, gli invitati...non credo di reggere la pressione!”
“Per favore! Tu sei Rachel Berry! La ragazza che al secondo anno ha improvvisato alle provinciale davanti a tantissima gente facendoci vincere!” la rassicurò Tina.
“Va bene, ma questo vestito proprio non mi piace, ne provo un altro.” Detto questo, sparì nel camerino.
“Allora Tina, come hanno preso Blaine e Sam la notizia del tuo trasferimento?”
“Direi molto bene...” disse Tina distrattamente.
“In che senso?”
“In che senso cosa?” la ragazza si era accorta della gaffe “ Erano felici e basta. So che mi vogliono tantissimo bene e anche voi, ma a volte sono davvero insopportabile no?”
“Si, solo Mike riesce a sopportarti!” disse Santana in una risata.
“Mmh già...” fortunatamente le due ragazze non si erano accorte di nulla, altrimenti Blaine e Sam non l'avrebbero mai perdonata. Rachel uscì dal camerino con i suoi soliti vestiti e andò con aria afflitta verso il divanetto dove erano sedute Santana e Tina.
“Scusate ragazze, ma oggi proprio non ho voglia. E poi non ha senso provarli ora visto che tra qualche mese sarò una mongolfiera!”
“Ma...ho rinunciato ad uscire con Dani per te! Oggi facciamo 4 mesi!”
“Dai Santana calmati, ci esci stasera! Rachel ha più bisogno di te al momento!” disse Tina.
“Tesoro, non ti preoccupare, anche io pensavo fosse troppo presto! Ciao Rach, ci sentiamo quando torni a casa!”
“Ciao Quinn!” Il viso della ragazza sparì dal display del telefono d Santana.
“Ti va di andare da Sturbucks Rach?” Le chiese Tina.
“Si, ho bisogno di una cioccolata calda per riscaldarmi. Tu vieni San?”
“Mmh, se proprio devo...” Uscirono tutte e tre dalla boutique, salutando cortesemente la commessa.
“Grazie per oggi ragazze, davvero!” disse Rachel prendendo le sua amiche sottobraccio e dirigendosi verso la macchina ricoperta da un sottile strato di neve.

Sam amava correre. Tutto gli scivolava via, come se non esistesse altro: problemi, emozioni, stanchezza. Si sentiva libero e felice. Come quando stava con Blaine. Non avrebbe mai immaginato di pensare una cosa del genere, nemmeno tra un milione di anni, eppure la loro relazione si era evoluta talmente in fretta che quasi non s'era nemmeno accorto. Sapeva solo che si sentiva felice come mai ed era questo che contava. Voleva urlarlo a squarciagola, ma questo significava anche fare coming out e Sam non voleva. Aveva visto come venivano trattati i gay, al liceo ma non solo. La sua vita sarebbe cambiata totalmente se si fosse dichiarato. Non gli piaceva la parola “dichiarato”, l'aveva sempre collegata alla dichiarazione d'amore, ma in questo caso sembrava che per amare Blaine dovesse etichettarsi per forza e se c'era una cosa che Sam odiava da sempre erano le etichette: sarebbe stato qualcosa che si sarebbe portato dietro per tutta la vita e non voleva che i suoi sogni e le sue ambizioni venissero influenzati da ciò che era. Non era per niente giusto, ma amava talmente tanto Blaine che avrebbe fatto qualunque cosa per lui. Gli andava bene come si stavano comportanto, tenendo segreta la cosa, a parte con Tina e Rachel, ma avevano tanto amore e lo tenevano nascosto. No era giusto nemmeno questo, soprattutto nei confronti di Blaine. “Forse” pensò Sam “ devo parlarne con lui”. Appena sarebbe arrivato a casa ne avrebbero discusso insieme, era sicuro che Blaine capiva la sua situazione. Perso tra i suoi pensieri, era arrivato a Central Park. Era mattina perso e non c'era molta gente in giro. Aveva proposto a Blaine la sera prima di andare con lui a correre, ma poi quando l'aveva svegliato alle 6 per prepararsi, il suo migliore amico si era girato dall'altra parte e aveva continuato a dormire. Sam aveva rinunciato ad aspettarlo così era andato a correre da solo. Si fermò vicino ad un albero per riprendere fiato e spegnere la musica, poi si avviò verso un bar per prendere due caffè da portare a casa, sempre che Blaine si fosse svegliato prima di mezzogiorno. Tornato a casa, lo trovò seduto sulle scale fuori dalla porta che stranamente fumava e guardava fisso nel vuoto.
“ Ehy B. come mai fumi?” vedendo Sam, Blaine tirò un sospiro di sollievo.
“Cazzo Sam! Ero preoccupatissimo! Non ti ho visto nel letto, sono corso fuori, ma non sapevo cosa fare, avevi lasciato a casa il cellulare, non potevo nemmeno chiamarti! Così mi sono seduto a fumare...Sono qui da più di un'ora! Dov'eri finito?” Blaine era pallidissimo e Sam scoppiò a ridere.
“ Per quanto mi faccia piacere che tu fuma solo per me, sei proprio scemo sai? Ieri sera ti ho chiesto se volevi venire con me a correre, stamattina sono venuto a chiamarti ma non ti sei svegliato, così sono andato da solo. Non ci credo che sei stato qui fuori al freddo ad aspettarmi!”
“Mi sono dimenticato!” Blaine abbassò la testa e rise anche lui.
“Dai andiamo in casa, ti ho preso il caffè” disse Sam tendendogli la mano ed entrarono in casa abbracciati.
Era già pomeriggio e Sam non aveva ancora chiesto a Blaine il suo parere ed era agitatissimo, non voleva essere lui a tirar fuori l'argomento, infatti fu Blaine a predere l'iniziativa, coe se gli avesse letto nel pensiero.
“Sam, stavo pensando...non è tanto che usciamo e capisco che tu non sia ancora pronto, ma non credi che dovremmo dirlo almeno agli altri?” cominciò Blaine.
“Mmh, in realtà te lo stavo per chiedere io, è tutto il giorno che cerco di parlarti di questo, ma non ne avevo il coraggio perché non me la sento ancora di dichiararmi. Non è il fatto di stare con te perché giuro che lo urlerei ai quattro venti se potessi, ma dire di amarti significa mettere tutta la mia vita in subbuglio e non so se riuscirei a sopportarlo...” Sam gesticolava cercando di far capire a Blaine quanto gli dispiacesse.
“I nostri amici sarebbero contenti per noi e nient'altro...”
“Ho paura degli sguardi della gente Blaine...”
“ Ma qui siamo a New York, non a Lima! Si vedono in giro migliaia di coppie gay e se c'è un posto dove si può essere se stessi è proprio New York!”
“E il mio lavoro da modello?”
“E il tuo lavoro da modello, cosa? Non vedo nessun problema Sam!”
“I modelli sono visti come uomini perfetti per ogni donna e se si venisse a sapere che uno di loro è gay, perderebbe il suo fascino. La scorsa settimana hanno licenziato uno all'agenzia solo perché è stato visto parlare con un amico...non voglio perdere questo lavoro!”
“Ma viviamo insieme Sam! Se avessero voluto licenziarti, l'avrebbero già fatto!”
“Veramente” Sam arrossì “ Ho detto che abito solo con Tina...”
“Cosa? Tu hai detto che...” Blaine non riusciva a trovare le parole per esprimersi “ Io ci ho pure creduto! Ho creduto che tenessi veramente a me!”
“ Ma è così Blaine! Solo che...”
“Solo che ti vergogni di essere quello che sei?”
“ Si, cioè no... voglio dire...Cazzo Blaine! Io darei l'anima per te, ma non capisci che la mia vita cambierebbe totalmente?”
“ E tu capisci che a quest' ora sarei potuto essere da Kurt, visto che mi manda almeno 5 messaggi al giorno! E invece no, sto qui a perdere tempo con te!”
“ E allora vacci dal tuo Kurt! Forse sei troppo scemo anche per capire che ti ha solamente usato per fare sesso! Ma no. Qui sono io quello che ti prende in giro, giusto?”
“Almeno quando stavo insieme a lui gli altri lo sapevano!”
“Dio Blaine, è davvero così importante dirlo a tutti?”
“Stai scherzando vero? A te interessa di più uno stupido lavoro (quando potresti aspirare a cose migliori) di me!”
“Scusa se non ho soldi e capacità per andare al college eh! E dove diavolo vai ora?”
“Ad aprire quella cazzo di porta. Se non te ne sei accorto, il campanello suona da mezz'ora!” Blaine uscì dalla cucina infuriato, dirigendosi verso l'ingresso. Aprendo la porta si trovò davanti Kurt.
“ Ciao Blaine” disse in tono malizioso.
“Oh, tu... che vuoi?”
“Sono passato per chiederti una cosa visto che non mi rispondi...”
“ Blaine, chi è?” urlò dal salotto Sam. Blaine lo ignorò volontariamente.
“ Dimmi pure”
“ Elliot è dai suoi genitori per il Ringraziamento, così se ti va di passare...saremo solo io e te!”
“ Mmh, veramente...”
“ Veramente Blaine starà a casa con me” Sam era apparso accanto alla porta e guardava Kurt in cagnesco.
“ È vero Blaine?” disse Kurt rivolgendosi al ragazzo moro.
“Beh si, ma...”
“Ma un cazzo! Kurt è fidanzato Blaine!”
“Sam, per favore...”
“Hey, hai qualche problema?” gli domandò Kurt.
“Veramente, si. Sei tu. Ti stai per sposare e vieni a fare la gatta morta con Blaine che nemmeno ci sta. Quindi si, ho qualche problema!”
“Non credo siano affari tuoi, Sam.” disse Kurt pacatamente.
“Non credi siano...oh questa è bella! Sono il suo migliore amico, lo conosco da molto più tempo di te e sono stufo di vederlo soffrire per colpa tua. Ti conviene andartene via prima che ti spacchi la faccia. Non voglio rovinarti la pulizia facciale serale.”
“È casa di Blaine, spetta a lui cacciarmi via”
“Si da il caso che sia anche casa mia. E sono sicuro che Blaine non ti voglia qui.”
“ Blaine?” Kurt si rivolse nuovamente al suo ex.
“F-forse è meglio che te ne vada...” disse il ragazzo con un filo di voce.
“Bene, ma questa è la fine di tutto. Non c'è più speranza per noi sappilo.”
“Non c'è mai stata, Kurt...”
“Ora puoi andartene per favore?” disse Sam a denti stretti. Kurt si voltò senza dire una parola e sparì dalla loro vista. Sam si voltò verso Blaine e gli prese le mani guardandolo negli occhi.
“Non so se staremo ancora insieme, spero di si perché ti voglio davvero tantissimo, ma prima di tutto sarò il tuo migliore amico. Per sempre.”

  
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