~~Harry era quel  tipo di ragazzo con cui nessuno voleva avere a che fare, agli occhi degli altri si mostrava duro e sicuro, era sempre chiuso dentro se stesso, non aveva amici… non voleva amici. Non aveva ambizioni nella vita, era stato bocciato per più volte ed ora frequentava la terza liceo, sebbene avesse 19 anni, ma a lui non importava, se ancora non aveva lasciato la scuola era solo per far felice la madre. Lei si preoccupava anche più della sorella Gemma, ma lui ormai non teneva più a niente se non a loro due, le uniche due persone per cui sarebbe potuto morire, ma a parte loro aveva tagliato i legami con il mondo di punto in bianco, dopo quel fatidico giorno.
E così le sue giornate le passava a giocare con la penna sul banco di scuola, se solo aveva voglia di andarci, e se non veniva sospeso per qualche battibecco con professori. I compagni lo evitavano (anche perché la sua grande statura e il suo corpo muscoloso intimorivano assai gli altri) su di lui giravano strane voci, ma a lui non importava, voleva solo essere lasciato in pace, del resto nessuno aveva le palle di andargli a dire nulla in faccia, quindi a lui che importava?
Una mattina si svegliò, guardò sul telefono l’ora, e fregandosene altamente notò che erano le 7.57 e che quindi sarebbe arrivato in ritardo, se fosse stato per lui sarebbe rimasto a casa a dormire ma le ripetute telefonate da parte della madre per chiedergli se stava andando a scuola non glielo permisero, così con molta calma si alzò dal letto si preparò il caffè, si vestì prese le chiavi della macchina e si avviò verso scuola, sarebbe entrato alla seconda ora.
Mentre stava entrando notò una ragazza che si aggirava disperatamente per la scuola, lui la ignorò andando verso la sua segreteria per firmare il ritardo, mentre si dirigeva verso classe sua sentì una voce dolce e timida chiamare qualcuno “ehi, ehi tu, eeeehi” sapendo che nessuno starebbe mai chiamando lui andò avanti, ma una mano gli prese il polso e si girò di scatto
X:“guarda che se qualcuno ti chiama di solito ci si gira..” era la ragazza che aveva visto vagare prima per la scuola, la esaminò dalla testa ai piedi e concluse pensando che non era come tutte le ragazze di quella scuola, era bellissima ma belli in modo diverso, aveva un nonsoché di strano
H:“se non mi sono girato ci sarà un motivo” disse Harry in modo scontroso,
X:“beh sarei felice di ascoltarlo
H:“non penso siano affari tuoi” concluse lui girandosi e continuando a camminare.