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Autore: _Immortally_    11/06/2008    9 recensioni
Scene di sesso esplicite e linguaggio colorito
[Il vocalist si maledì osservando la schiena dritta di Iero procedere per la sua strada. E capì,in quel momento,che non erano più nel Paradiso degli Innamorati ma che piuttosto erano scesi,atterrando più o meno dolcemente. Erano tornati sulla terra.]
Genere: Generale, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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My Chemical Romance non ci appartengono.

Questa FanFiction è scritta senza scopo di lucro e ciò che narra non è altro che frutto della nostra immaginazione.

Si tratta di episodi di vita quotidiana legati fra loro per il rapporto che piano piano andrà a logorarsi.

Infatti un’altra caratteristica che potrebbe descrivere bene la nostra storia è “Antifavola” perchè le favole esistono,sì,ma non nella realtà.

Essa si dividerà in tre fasi.

Avete mai visto Paradiso+Inferno?

In quel film si svolgono tre “ambientazioni”: paradiso,terra ed inferno.

Ebbene,anche noi abbiamo preso in prestito quest’idea.

 

Scene di sesso esplicite e linguaggio colorito.

Non legga chi potrebbe essere infastidito in qualche modo da ciò.

Ovviamente Frerard XD

Buona lettura.

 

Going Under

{The Last Steps Before...}

 

 

Episodio 2-

 

- Vivere in paradiso –

 

 

< Che pace > si ritrovò a pensare il vocalist durante il tragitto fino alla hall, dove si sarebbe svolta l’intervista.

Il motivo era riconducibile all’insolito quanto piacevole comportamento del chitarrista che, stranamente, non aveva aperto bocca.

Non aveva sbuffato, non si era lamentato né avevo preteso di essere al centro dell’attenzione.

Gerard prese posto accanto al fratello, congiungendo le mani sotto il mento.

Sapeva per certo che tra lui e il chitarrista non c’erano stati litigi e non conosceva la causa di quell’atteggiamento particolare ma sapeva che se Frank avesse continuato così, gli avrebbe volentieri costruito una statua.

Il castano, completamente ignaro dei pensieri del suo ragazzo e forse più interessato a pensare con un certo imbarazzo misto a piacere a ciò che era successo nella mattinata, si stravaccò, vagamente eccitato, sulla morbida poltrona in pelle nera e si decise a guardare la giornalista.

Tutti i componenti del gruppo la salutarono cordialmente escluso Frank, che si limitò a fare un cenno del capo; non era minimamente interessato a quell’intervista e sapeva che la parte più ‘difficile’ sarebbe toccata al vocalist e, come sempre, sarebbe stato lui a rispondere alle domande. Per questo motivo si permetteva di lasciar vagare liberamente la mente, pensando a tutto e a niente.

 Sperava vivamente che la donna non lo disturbasse, interrompendo quell’attimo di pace ma lei si ritrovò ad osservare il suo volto privo di entusiasmo e non potè fare a meno di notare  le pesanti occhiaie e il colorito più pallido del solito.

-Brutta nottata, Iero?- sorrise lei.

-Non ho dormito molto.- si limitò a rispondere, riscuotendosi dal suo torpore.

-Adrenalina after-show?- incalzò la giornalista, evidentemente ansiosa di venire a conoscenza di particolari scabrosi riguardanti la vita privata del ragazzo.

-Anche.- come d’abitudine, Frank era molto enigmatico nelle risposte e di certo non si sarebbe aperto con quella donna sconosciuta.

A quel punto il moro scoppiò a ridere e fregandosene di lei,  sorrise dolcemente al chitarrista, nonostante quest’ultimo lo stesse guardando male. Molto male.

-Sa,- si rivolse quindi il chitarrista alla donna- il concerto è andato molto bene.- disse, con un sorriso che la sapeva lunga.

-Vero, Gee?- lo guardò, cercando conferma.

-Certo!- rise ancora l’altro.

-Gee si diverte sempre molto, poi però si lamenta se sbaglio gli accordi.-

 annuì.

-Oh, honey, se non sai suonare…- commentò il più grande con un sorriso.

-No.- si voltò nuovamente verso la donna –Infatti voleva già sostituirmi, però sono bravo in un’altra cosa e quindi non sono ancora uscito dalla band.-

Il moro spalancò le labbra-Piccolo modesto che non sei altro! Ma se ieri not…-

Mikey zittì il fratello con una mano davanti alla bocca –Non vogliamo i dettagli.- sorrise.

Il vocalist, imbarazzato, si scusò con la donna- Beh, fra noi ragazzi si scherza  sempre.-

-Certo.- sorrise lei, comprensiva-  Noi sappiamo che tra di voi c’è parecchio affiatamento…soprattutto tra te e Iero.-

-Ormai è storia vecchia.- rispose a tono.

Lei schioccò la lingua con un sorrisino eloquente.

-Un’ ultima cosa: quando uscirà il vostro prossimo CD? E tu, Gerard, dedicherai mai una canzone a Frank?-

-Mh. Il CD uscirà presto. Mentre per la canzone…chissà.- rispose, dopo un attimo di esitazione, sorridendo come da copione.

Quando tutti si furono allontanati, il castano si avvicinò al suo ragazzo -Gee…-

-Mh?-

-Dobbiamo tornare subito in camera?- mugugnò a voce bassa e strusciandosi vagamente su di lui, usando il tono più convincente e tenero che potesse conoscere.

-Perché, dove vorresti andare, honey?-

-Piscina coperta. Vuoi?- il più grande si limitò a prenderlo per mano e trascinarlo nel corridoio.

                                                            ***

Il moro si staccò dolcemente dall’abbraccio dell’altro e lo aiutò a rivestirsi, proprio nel momento in cui Bob entrava nella sala per comunicargli che avrebbero lasciato a breve l’albergo.

-Frank? Gee?- domandò il batterista, ignaro di ciò che era successo qualche attimo prima, proprio in quella piscina.

-Si?-

-Dobbiamo andare.-

-Stanotte siamo sul tour bu.s- constatò a voce bassa il vocalist, guardando l’altro.

-Non dobbiamo farci sentire, allora.- commentò il castano con un pizzico abbondante di malizia. Certo, sarebbe stato meglio se fossero rimasti da soli, ma la presenza degli altri non gli avrebbe impedito di stare con il suo ragazzo.

Peccato che lui non fosse dello stesso parere.

-Oh no.- rise muovendo le mani - Stasera vai davvero in bianco.-

-Ah si? Beh, io so già con chi tradirti. Qualcuno molto più fedele di te.- esordì con convinzione.

-Con la tua mano?- alzò un sopracciglio.

-Esattamente.- disse, uscendo dall’acqua e allontanandosi, seguito a ruota dall’altro.

Sorrise divertito. Era davvero un periodo felice, sia per lui che per la band e si ritrovò a pensare che sarebbe stato bello se tutto fosse andato avanti così; sapeva che non era auspicabile un futuro basato solo sull’amore e la musica ma, per una volta, voleva crederci davvero.

***

Il chitarrista, dopo cena, uscì per fumarsi una sigaretta. Non si accorse della presenza del vocalist dietro di lui, finché quest’ ultimo non lo abbracciò stretto da dietro, facendolo sussultare.

-Ehi, honey.- lo salutò.

L’altro sorrise-Vuoi?- domandò, porgendogli la sigaretta.

-No, ora no.- lo strinse forte a sé, respirando il suo profumo e lasciando che il castano posasse il capo sulla sua spalla; poi notò che aveva gettato in terra la sigaretta.

-Ah, ecco, volevi darmi il filtro!Vedi stasera, dormi solo.- lo minacciò, ridendo.

-No.- rispose prontamente l’altro.

-Oh si, invece.-

-No!- mugugnò, adottando nuovamente il suo noto comportamento da bambino capriccioso.

-Vuoi dormire con me, honey?- e vedendolo annuire, in riposta, si affrettò ad aggiungere-Però fai il bravo.- sussurrò, stringendolo di più a sé.

-Si.- sbuffò- Però voglio le tue coccole.-

-Ora hai anche delle pretese, eh.- lo prese in giro, scoppiando poi a ridere quando Frank si voltò e lo guardò male.

-Sei cattivo.- decretò, con un piccolo broncio infantile.

-E te ne sei accorto ora?-

-No.- sorrise sornione, il chitarrista- L’ho scoperto l’altra notte-  amava  ricordare (o più che altro inventare) i particolari delle loro notti insieme –quando mi hai sbattuto contro il muro  e mi hai pregato di legarti al letto.- adorabile bugiardo.

-Che bugiardo! Sei tu che mi hai supplicato e io non l’ho neppure fatto.-

-Non l’hai fatto perché eri ubriaco e sei caduto sul tappeto…addormentato!- lo rimbeccò.

La piccola discussione nata tra i due si interruppe quando Frank disse: -Io sono il più sincero di tutti!- si voltò  e si poi immediatamente per entrare nel tour bus.

Ma il più grande quella volta non gliel’avrebbe data vinta. Lo bloccò, afferrandolo per un braccio e facendolo sbattere delicatamente sulla fiancata, posando le labbra sulle sue e pretendendo di più. Non osarono staccarsi da quel bacio senza ossigeno, neppure quando Mikey spuntò dal finestrino, annunciando loro che dovevano ripartire; il moro si limitò ad alzare il dito medio al fratello e a stringere a sé il suo chitarrista.

Non smise di abbracciarlo nemmeno quando si trascinarono, stanchi, nel letto di Gerard.

Ed era proprio quello il luogo dove uno dei due si apriva maggiormente all’altro.

Parole sussurrate con la complicità del silenzio e dell’oscurità, parole che si sarebbero affrettati a negare il mattino dopo, con vago imbarazzo ma che sarebbero rimaste comunque impresse, sincere e indelebili.

-Giurami che non finirà.- mormorò il vocalist.

-Giuro che farò di tutto per non permetterlo.- promise il castano, stringendolo fra le sue braccia.

-Chiudi la tendina?- chiese poi il moro, godendo del calore di quell’abbraccio. Rimasero al buio e, almeno per i primi cinque secondi, in silenzio poi Frank, dimostrando ancora una volta quanto potesse essere logorroico, lo chiamò.

-Mh?-

-Ho paura del buio.- disse, ringraziando il suo viso imbarazzato non fosse visibile.

Quale sarebbe stata la reazione dell’altro?

Gli avrebbe riso in faccia?

Lo avrebbe canzonato ovunque, persino davanti alle telecamere?

Inaspettatamente, Gerard non fece niente di tutto quello.

-Hai paura, amore mio?- sussurrò invece,con dolcezza, al suo orecchio

–E perché non me l’hai mai detto?-

-Perché mi vergognavo- spiegò. Non trovava affatto divertente la sua paura, così infantile.

-Oh, il mio honey fa il vergognoso con me…Frank, io ti ho visto nei momenti più intimi, ricordalo.- spiegò, parlando con voce rassicurante.

-Perché  ti fa paura?- chiese poi, baciandogli il collo.

-È una cosa che risale a quando ero piccolo…-

-Povero, scioccato fin da piccolo.- lo prese in giro, arruffandogli i capelli poi sorrise.

-E ora? Hai paura?- Frank cercò il suo petto, posandovi il capo e respirando poi il suo profumo, tranquillizzandosi.

-No.- mormorò, in risposta-Ci sei tu-.

E per quanto quella risposta potesse suonare scontata o sdolcinata, a Gerard non importò. Strinse fra le braccia il suo ragazzo mentre un sorriso ebete gli si disegnava sulle labbra.  

 

 

 

Chemical Lady: grazie ç_ç ti è piaciuto questo capitolo? –Martina le si inchina davanti chiedendo perdono per il ritardo e spinge  Giulia a far la stessa cosa XD-

 

ex_90 : emmm, si, in realtà dovevamo aggiornare presto.. emmm… colpa della scuola!! XD Come trovi questo episodio? ç_ç

 

laramao: Hola cara XD grazie per la recensione ç_ç noi ci sciogliamo sempre quando leggiamo i commenti –si emozionano e svengono-

 

Simo_loves_Frankie: noi fare capitolo porci!? ma non è vero XD XD  comunque.. senti ma XD la smetti di minacciarci ogni volta che usciamo di casa!? XD

 

my chemical vavvy: no no, posso saltellare solo io(naysha) con frankie e gerard XD di solito la Engel sta attenta io non mi faccia male e mi aspetta sempre con la valigetta del pronto soccorso XD

 

  
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