Anime & Manga > Gintama
Segui la storia  |       
Autore: MXI    02/02/2014    1 recensioni
"Il primo passo sarà procurarci il suo sangue per curare Lya, poi lo dissanguiamo uccidendolo"
"Mi piace come piano, semplice, veloce e facile da ricordare" Sakamoto fece cenno di assenso, poi la voce apatica di Sogo intervenne,
"Scusa capo, ma come pensi di fare? Te sei fuori gioco, noi siamo incatenati e la ragazzina è ancora intontita"
"Quelli sono solamente dettagli" chiarì Katsura, seriamente.
"Ma stiamo scherzando?? Voi siete completamente pazzi!" Hijikata li guardò ad occhi sgranati,
"La guerra vi ha rincretinito!"
"No la guerra ci ha fatto capire che solo uniti si può sopravvivere e che a volte anche una manciata di Samurai possono fare la differenza" con queste parole Sakamoto fece zittire i militari che, esterrefatti, non poterono fare altro che accodarsi alla maggioranza.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gintoki Sakata, Nuovo personaggio | Coppie: Katsura/Zura Kotaro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Di nuovo

I fantasmi del passato

-Di nuovo-

[...] "Quella non è una sala macchine" affermò semplicemente, tutti si voltarono verso il vicecomandante della shinsengumi che trafficava nel macchinario amanto per cercare una soluzione.

"Eppure ero sicuro fosse quella"

"Sei un idiota! Non sei nemmeno in grado di leggere una cartina" gli urlò contro il terrorista,

"Se fosse stato per te non avremmo mai trovato neppure la cella di Gintoki quindi taci" i due non riuscivano proprio ad andare d'accordo, poi Takasugi interruppe di nuovo tutti,

"In questa navicella non esiste una sala macchine..."

"Allora come fa a funzionare?" chiese Sakamato incuriosito, magari poteva utilizzare quel metodo nelle sue navi,

"Con i cadaveri" [...]

Takasugi osservò le loro reazioni fumando, i suoi vecchi compagni avevano assunto un'aria triste ma rimanevano fermi immobili... Si vedeva che erano Samurai temprati dagli orrori della guerra, erano preparati.

I due cani del governo cercavano di rimanere imperturbabili, ma le loro mani tremavano. Sintomo di nervoso e disgusto.

"Cadaveri? Non scherziamo!" esclamò Shinpachi iniziando a sudare,

"Che schifo" Kagura si sventolò una mano davanti come per scacciare un cattivo odore.

Doveva aspettarselo da dei ragazzini addestrati da quella bestia ammaestrata.

Ma dovevano pur avere qualche dote, no?

"E' economico e gli amanto si divertono a pensare che i loro nemici alla morte diventino una parte importante della nave" si strinse nelle spalle come se la situazione lo lasciasse completamente indifferente,

"Te come fai a saperlo?" chiese sospettoso il vicecomandante della Shinsengumi, tenendo la mano sull'impugnatura della sua katana, un ghigno enigmatico affiorò sul suo volto,

"Posso diventare un fantasma se voglio, studiarli da vicino non è stato un problema"

"Comunque anche se non è una vera e propria sala macchine possiamo farla saltare in aria lo stesso, no?" chiese il ragazzo con gli occhiali rivolto prevalentemente a Sakamoto che tra tutti era, probabilmente, il più esperto,

"Bhe effettivamente se senza questo la nave non va, credo non cambi molto che tipo di combustibile usino" rispose il comandante della flotta commerciale esaminando la porta,

"Ma non penso sia così facile entrare" terminò,

"Qui c'è un rilevatore di calore" affermò Hijikata osservando da vicino dei piccolissimi pannelli che parevano infrarossi,

"Appena qualcuno prova ad entrare ed ha una temperatura corporea diversa da quella registrata negli standard di quegli amanto, diventerà combustibile" specificò il capo dei mercenari, nonostante fosse leggermente stupito dall'attenzione del poliziotto, il suo viso rimase indecifrabile... Anzi sembrava quasi divertito.

"E questo?" chiese Kagura avvicinando la mano ad una tastierina lucida,

"Ehi! Non toccarla" il demone nero non riuscì a terminare di parlare che un allarme suonò nuovamente, la ragazza aveva appoggiato la mano sulla superficie

"Rilevatore di impronte, serve per aprire la porta" terminò osservandola con uno sguardo assassino.

Qualche minuto dopo stavano correndo per i corridoi cercando un luogo sicuro dove nascondersi,

"Tutto questo è ridicolo, sono stato in questa astronave per mesi e nessuno si è mai accorto di me. Poi siete arrivati voi idioti e vi siete fatti beccare"

"Vecchio mio, è questo il bello" rise Sakamoto appoggiandogli una mano sulla spalla e accostandocisi durante la corsa,

"Se non togli quella mano te la staccherò a morsi"

"In realtà mi vuole bene" rise, ma seguì comunque il consiglio,

"Immagino come io ne voglio a Hijikata" constatò Okita ricevendo un'occhiataccia dal suo superiore.

"Ho un piano, Katsura hai un po' di quei teli che utilizzi per camuffarti?" chiese Takasugi,

"Sempre a portata di mano"

"Perfetto, ora ascoltatemi"

Seriamente, quante possibilità c'erano che Lya fosse ancora viva?

Inesistenti. Il corpo era ancora caldo quando l'avevano sotterrata ma il cuore non batteva. La testa le era stata staccata brutalmente dal busto...

Ma quella era lei, non aveva dubbi.

Perchè da quando l'aveva rivista il cuore aveva fatto un salto ed aveva ricominciato a battere dopo tanti anni.

"Per caso avete un guasto ai sensori di allarme? Quelle sirene non fanno che suonare" affermò sarcastico rivolto alla guardia che era stata lasciata fuori dalla sua cella. L'amanto non si voltò neppure, temendo di finire come il suo predecessore.

Shiroyasha continuava a ruotare le mani e a cambiare posizione per cercare di liberarsi dalle catene. Ogni movimento gli provocava una fitta di dolore e nuovo liquido rosso usciva dalla ferita.

"Merda" un forte bruciore gli fece capire che dai polsi logorati stava iniziando ad uscire del sangue.

A causa della forte perdita del sangue, la carenza di acqua e di cibo iniziava a farsi sentire prepotentemente.

"Se continui a dimenarti le mani ti si staccheranno" disse il carceriere disturbato dal continuo tintinnio delle catene unito allo stridio dell'allarme,

"Ma guarda, non sapevo che le bestie sapessero parlare"

"E io non credevo che i samurai fossero così deboli"

"Perchè non entri e ne parliamo a quattr'occhi?"

"Non sono stupido"

"Cavolo eppure ne ho uccisi tanti della tua razza in questo modo, vuoi dirmi che vi siete evoluti?" l'allusione alle perdite che gli amanto avevano avuto per causa sua gli fecero perdere la testa.

Gintoki vide la porta spalancarsi e la mole enorme dell'amanto coprirgli parte della sua unica fonte di luce.

L'alieno con la testa d'aquila l'afferrò per il kimono da combattimento con i lunghi artigli, avvicinandolo a sè,

"Non ne ucciderai più umano" l'argenteo soppresse un gemito di dolore causato dallo stiramento delle braccia, rimaste ancorate al muro.

"Se non lo farò io ne faranno altri, non cambierà niente dopo la mia morte" l'amanto gli sputò il faccia quindi lo ributtò in terra.

Prima di andarsene gli calpestò la ferita sulla spalla, Gin urlò dal dolore e dalla rabbia... Ma i suoi occhi immersi nel fuoco non vacillarono un attimo, continuarono ad osservare il torturatore con odio e disgusto. 

Se solo fosse stato libero.

"Questo è il tuo posto" quindi la guardia uscì, tornando alla sua postazione,

Sei veramente uno stupido     il samurai guardò con soddisfazione il pugnale che era riuscito a far cadere al suo aggressore senza che se ne accorgesse,

Diamo il via ai giochi             chissà se si ricordava ancora le mosse che gli aveva insegnato Takasugi per spezzare le catene.

Gli amanto nel frattempo continuavano a correre nei corridoi, ormai era sicuro che c'erano degli intrusi e se non fossero riusciti a catturarli Shein non li avrebbe perdonati tanto facilmente.

Ad un tratto  i loro TracciaOdori si erano spenti, sembrava che avessero raggiunto l'obbiettivo... Si guardarono intorno ma non c'era niente.

Un rumore assordante e gli inseguitori fecero appena in tempo ad alzare gli occhi verso il soffitto per vedere un ombrello calare sulle loro teste.

Molti perirono altri rimasero ad osservare allibiti la voragine sul terreno.

Tra le polveri e le ceneri create intravidero dei capelli color carota ed un sorriso largo,

"E tu chi sei?"

"Solo una dipendente di un cespuglio incolto" rispose appoggiando l'ombrello sulla spalla,

"Poco importa, sei circondata."

"Sarà una passeggiata ucciderti" terminò un altro. Ma il sorriso non lasciò il volto di Kagura,

"Sicuri?" improvvisamente i suoi compagni lasciarono cadere a terra i teli dietro i quali si erano riparati.

"Credo sia il contrario" affermò in una nuvola di fumo Takasugi alludendo alla loro disposizione a cerchio, disporsi in quel modo era stata un'ottima idea. Nonostante fossero in minoranza li avevano praticamente accerchiati.

"Dimostriamo a questi amanto a temere i samurai" disse semplicemente Tsura estrendo la katana, con il suo attacco lo scontro ebbe inizio. Il sangue schizzava ovunque, gli attacchi erano fatti per uccidere, ma Shinpachi e Kagura non avevano il tempo di fermarsi a pensare.

Lo dovevano anche al loro capo, amico, fratello.

Tutti rimasero colpiti dalla loro rapidità e forza, credevano che fossero totalmente inesperti invece stavano dimostrando di essere in grado di cavarsela egregiamente.

Li hai fatti diventare delle bestie senza artigli, ma hanno delle belle fauci     pensò Takasugi vedendoli combattere con uno stile grezzo ma aggressivo.  

Gintoki sospirò di piacere quando riuscì a fare leva nel punto giusto liberandosi i polsi, senza fare alcun rumore si allontanò dal muro e si osservò le braccia. Per potersi liberare si era procurato nuovi tagli e ferite, ma non importava.

Sorrise vittorioso guardando la porta. Si riavvicinò al punto precedente e si accucciò mesto fingendo di essere ancora legato.

"Ehi tu! Stavo pensando che se ti sei arrabbiato il quel modo prima vuol dire che ho ucciso qualcuno che conoscevi" non ricevette alcuno risposta quindi proseguì,

"Un amico? Io credo un parente... Magari un fratello o un padre" le spalle dell'amanto sussultarono,

"Beh certo ti sentirai in colpa, forse se tu ci fossi stato non sarebbero caduti sotto la mia lama" il corpo del carceriere iniziò a tremare,

"Mi ricordo la tua razza, prima di uccidere il vostro nemico gli strappavate gli arti o lo violentavate" la voce era carica di disgusto a ricordare quegli episodi,

"Meritavate di essere decimati" 

"Ora basta!" la porta si spalancò e la figura con la testa da rapace entrò con passo violento ed estrasse la katana che teneva ad un fianco.

"E' tradizione prendere qualcosa del vinto... Mi prenderò una tua gamba e poi mi sorbirò la punizione di Shein ma ne varrà la pena" appena fu abbastanza vicino Gintoki si alzò di scatto e lo pugnalò al centro del petto.

“Allora io mi prenderò la tua vita, se non ti spiace”

La lama sprofondò in profondità, perforandogli addirittura i polmoni,

"Bastardo" esalò con l'ultimo respiro cadendo a terra,

"Quello è il tuo posto" replicò Gin emulando le parole dette poco prima dall'amanto. Gli prese la spada ed alcuni oggetti che trovò rovistandogli nella veste. 

Lentamente si ritrovò nel corridoio ed iniziò a percorrerlo, appoggiandosi con una mano al muro per cercare di sorreggersi e di avanzare velocemente nonostante la stanchezza.

Ascoltò il silenzio per cercare di percepire ogni minimo rumore. Sicuramente i suoi amici si erano fatti beccare prima di fare saltare in aria la sala macchine, li avrebbe raggiunti. Il suo pensiero volò a Katsura, a Sakamoto e, chissà, a Takasugi.

Non si perderebbe una battaglia per nulla al mondo     lo giustificò, era sicuro che l'avrebbe trovato insieme agli altri ex compagni. D’altronde era una battaglia che, tempo prima, avevano perso insieme.

Avrebbero combattuto, di nuovo, contro quegli amanto che continuavano a togliere loro la libertà e persone a loro più care.

Di nuovo avrebbero sofferto o gioito.

Uniti per continuare la guerra cominciata molti anni prima. Di nuovo vicini, con le spade unite... Pronti a perdere o a trionfare.

Con una lealtà che solo i samurai avevano.

Con un onore che solo gli uomini rispettavano.

Ed eccomi con l'aggiornamento di 'I fantasmi del passato' ^^ Inizio a pentirmi di aver fatto andare così tante persone su quella navicella T.T farli muovere e parlare tutti è una faticaccia ... Spero che il capitolo sia abbastanza fluido nonostante ci abbia inserito diversi avvenimenti u.u
Fatemi sapere cosa ne pensate!!
A presto ^^
(P.S. temo che Takasugi mi stia venendo un po' OCC  )
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Gintama / Vai alla pagina dell'autore: MXI