In quella strana mattina
di settembre erano finalmente arrivate le nuove reclute alla caserma
della Guardia Nazionale. Oscar stava le passando in rassegna
osservata da lontano da Andre' a Alain.
“Dio mio! Ma le fanno
sempre più piccole queste reclute!” esclamo' Alain divertito
dopo una sua personale rassegna. “Gia', alcuni sembrano molto
giovani” rispose Andre'. “Guarda quello per esempio” disse
Alain indicando un ragazzino alto quanto Andre' con i capelli neri e
degli enormi occhi marroni “Se dovessi battermi con lui credo che
riuscirei ad atterrarlo con una sola sberla.”
“Non credo sia una
buona idea!” rispose una voce gelida alle loro spalle. Non si erano
accorti che Oscar aveva terminato la rassegna e stava tornano nel suo
ufficio quando se la trovarono alle spalle senza accorgersene. “Mi
scusi comandante stavamo solo scherzando! Ma perdio sembra che
abbiano scambiato la Guadia Nazionale per un giardino d'infanzia!”
Rispose Alain.
“Bene, allora vorra'
dire che sarete delle ottime bambinaie voi due, ed in special modo tu
Alain”ribatte' Oscar “Vi affido il soldato Benjamen. Occupera' la
branda sopra alle vostre e se gli succede qualcosa sarete
responsabili voi.” Detto questo Oscar se ne ando'.
“Bravo! Dovresti
cucirti la bocca ogni tanto Alain!” lo rimprovero' Andre' “Adesso
andiamo a cercare il nostro nuovo collega.”
“Soldato Benjamen a
rapporto!” Grido' Alain verso le reclute. Il ragazzo che aveva
deriso prima si avvicino' ai due con fare deciso e si mise
sull'attenti. Andre' e Alain lo osservarono e notarono che si perdeva
nella divisa troppo grande per lui. “Bene soldato io mi chiamo
Andre' Grandier e il bestione al mio fianco e' Alain Soisson.
Possiamo sapere il tuo nome e quanti anni hai?”
“Lucien Benjamen e ho
23 anni” rispose il ragazzo. “Ok adesso rilassati! Il comandate
ti ha affidato a noi. Ti terremo d'occhio perché mi sembri un
po' gracile e non vorrei che qualcuno dei soldati abbia intenzione di
farti la festa e rovinarti quei bei occhioni che ti ritrovi.”
Rispose ironicamente Alain.
“Non ho bisogno della
balia amico!” rispose seccamente Lucien “Me la cavo egregiamente
da solo! Brutto bestione!”
“Ok calmatevi!” Disse
Andre' che si era accorto della grinta del ragazzo e dello sguardo
glaciale rivolto verso Alain “Come inizio non c'è male ma
sarebbe meglio che non litigaste. Ora andiamo che ti mostro la
camerata e dove dormirai.”
“Grazie Andre'”
rispose il ragazzo e lancio' l'ennesima occhiata di fuoco ad Alain
'Che sguardo cattivo!
Sembra quasi Oscar' Penso' Andre' divertito.
Qualche giorno era ormai
passato dall'arrivo in caserma di Lucien ma i battibecchi tra lui e
Alain non tendevano a diminuire. Ormai per Lucien Alain era 'Brutto
bestione' e lui per Alain era 'Principessa' e non si chiamavano in
altro modo. La prima mattina si svegliarono e trovarono Lucien gia'
vestito ed in piedi. “'giorno Lucien come siamo mattinieri! Dormito
bene?” domando' Andre' con gentilezza. “Non ho potuto dormire
molto a dire la vertia'. Il brutto bestione sotto di me russa
talmente forte che mi faceva persino tremare il letto. Sembrava un
gruppo di boscaioli. Ma tu come fai a dormire con quel fracasso?”
“Ci ho fatto
l'abitudine ormai. Ma ti confesso che le prime volte non prendevo
sonno neppure io.” Rispose Andre' ridacchiando per sciogliere un
po' l'atmosfera. Lucien sorrise di rimando alla battuta dell'amico.
“Senti principessa se non ti va bene puoi pure dormire fuori! E tu
amico mio attento con le battute.” I due intanto si stavano
spanciando dal ridere. “Se proprio non riesci a prendere sonno ci
penso io a tramortirti con un pugno alla sera cosi' dormi beato e
tranquillo fino al mattino successivo.”
“Adesso basta Alain!
Sara' meglio che andiamo altrimenti il comandante si arrabbia e li'
sono veramente guai.”
Nei giorni seguenti
Lucien si era fatto ben volere da tutti i commilitoni (tranne Alain)
per la sua gentilezza. Si era rivelato molto abile sia con la spada
che con le armi da fuoco, era piuttosto agile per essere alto anche
se non aveva un fisico molto prestante.
Gia' quello strano
fisico. Era diventato il principale interrogativo di Andre'. Non gli
era mai capitato di vedere il ragazzo senza la giacca anche perche'
alla mattina quando si alzavano lo trovavano sempre sveglio e gia'
vestito adducendo la solita scusa che mandava in bestia Alain. 'Che
nasconda un segreto?' si chiedeva Andre'. In alcuni modi di fare lo
trovava addirittura identico ad Oscar. 'No non può essere! La
mia e' una fissazione! Eppure qualcosa nasconde'.
Anche ad Alain a volte
passavano per la testa strani pensieri sul ragazzo. Certe volte si
stupiva a fissarlo quando non lo guardava e provava una sensazione
strana. 'Oddio! Non staro' diventando una checca?'
Continua...