Solitudine...
Pervade l'anima
e offusca la mente,
rende sordi
e ciechi,
intorpidisce il cuore
e corrode il corpo.
Sdraiata, con le braccia
dietro la nuca,
fra queste mie
lenzuola candide,
penso ancora a te, a te...
Una volta di più
il mio cuore sanguina
per la perdita
di una sorella,
di una donna,
di un'amica,
della consigliera
e del modello di vita,
di chi sa ascoltare
e non ha paura di svelare
i segreti più nascosti,
i dolori più cupi,
quelli che nascono
dalla nemica più grande:
la malattia.
No, non ti ha portata via
sorella Morte,
nè in te è rimasto segno
di un brutto male,
solo le cicatrici...
ma proprio queste
ti hanno resa schiva,
assente e fantasma
di quella donna
forte e coraggiosa
che chiamavo Amica.
Forse è solo con me
che ti comporti in questo modo?
Mi hai fatto una richiesta,
"non mi chiamare",
ed io continuerò
a rispettarla,
fedele alla parola data!
Ma non posso impedirmi
di versare lacrime amare
al pensiero di una perdita
più dolorosa della lontananza...
E così,
su queste lenzuola candide,
piango, rido,
prego e bestemmio,
pensando a te,
mia dolce amica...
Camminando nella valle oscura
mi avrai sempre al tuo fianco.