Like the Salt in my Life
1° Capitolo --- Un sentimento da cancellare
La mezzanotte era passata da un pezzo, ma lei proprio non riusciva
a dormire tranquillamente.
I folti capelli biondi le si attaccavano
fastidiosamente alla testa a causa del caldo, ma forse non era l'unico motivo
che le impediva di prendere sonno.
Per la terza volta in quella notte che sembrava non avere
fine, alzò il pigro braccio verso il comodino e afferrò il suo cellulare con
una lentezza quasi inumana, portandoselo davanti agli occhi.
Cazzo.
Temari imprecò mentalmente rendendosi conto che erano ancora le 4.
Quante altre volte si sarebbe svegliata?
L'attenzione dei suoi occhi appena schiusi, però, fu attirata
dalla bustina luminosa in un angolo del display del suo nokia nero.
Che fosse lui?
Si ridestò completamente dallo stato di intorpidimento dei sensi
in cui si trovava, che quella notte non poteva in alcun modo essere definito sonno.
Dopo qualche secondo le labbra della ragazza emisero un sonoro
sbuffo e Temari ricacciò la testolina bionda sotto il cuscino, in preda ai
nervi.
-Ten fottiti- grugnì, con la voce
deformata dal contatto del cuscino sulla sua faccia.
Era evidente che quello non era il
messaggio che lei aspettava o meglio, che desiderava.
"Tem, non chiedermi perché sono in
giro a quest'ora,anzi non chiedermi nulla, domani ti
racconto tutto. Piuttosto,
indovina chi ho appena visto? E' sul lungomare con il solito
gruppo, ancora mi chiedo come cazzo fa a piacerti? Dai
scherzo, ci vediamo domani alle 11 al mare, solito posto. 'Notte stronzetta!"
Rileggendo il messaggio per la seconda volta non potè fare a
meno di sorridere debolmente.
Ten Ten era la sua migliore
amica, anzi per l'esattezza, l'unica amica che avesse mai avuto.
Temari non era esattamente il tipo che amava la compagnia delle
ragazze, non poteva sopportare i loro discorsi frivoli e i loro atteggiamenti
da puttane per attirare l'attenzione dei ragazzi.
Non che secondo lei fossero tutte così, ma preferiva tenersi alla
larga per evitare di fare sgradite conoscenze. Ten Ten era l'unica che era riuscita ad abbattere il suo
muro difensivo, l'unica che la capiva anche quando il suo orgoglio le impediva
di parlare, e anche l'unica a cui dava retta. Adorava quella ragazza. Ma non
era lei che voleva sentire a quell’ora, anche perché sapeva esattamente dove si
trovava lui in quel momento.
- ‘Sera
Sabaku- una pigra voce maschile la chiamò mentre lei armeggiava con la sua
borsa da mare, nel tentativo di trovare le chiavi.
Inspirò prima di
voltarsi con molta lentezza, cercando di apparire disinvolta.
Un ragazzo dalla
carnagione abbronzata e dal fisico asciutto era stravaccato su un muretto poco
più in la, con l'usuale sorriso furbo stampato sulle
labbra.
-Nara. Non dicevi che
salutare richiede troppa fatica?-
Temari parlò con la
sua solita naturalezza e il suo bel sorriso velato da ironia che riuscivano a
metterlo al tappeto.
Ma lei non se ne
accorgeva.
-Faccio un eccezione solo per te, seccatura- rispose lui con il suo
tono pacato, posizionando entrambe le braccia dietro la testa- Vieni a farmi un
po’ di compagnia?
-Certo Shika, e me lo
chiedi? Ne sarei lusingata!- rispose Temari con voce falsamente mielosa e un
ghigno sulle labbra.- Nara, per favore. Non sono come quelle stupide ragazzine
che ti sbavano dietro. E ora scusami, ma devo andare -
Shikamaru era certo
che lei avrebbe risposto così, ed era per questo che le piaceva tanto.
-Ehi aspetta -
-Che c'e ancora?-
sbottò Temari mentre si preparava a indossare quel
casco scuro che piaceva anche a lui.
-Esci stasera? Le
serate sono noiose se non ti vedo. - disse Shikamaru con un sorriso angelico.
Temari si autoimpose di restare impassibile, e
nonostante il suo cuore avesse iniziato ad accelerare inesorabilmente, quando
parlò la sua voce non mostrò alcun turbamento.
- Oh non preoccuparti.
Ci penseranno le tue amichette a non farti annoiare –
- Gelosa, Sabaku? –
Temari sorrise ironicamente -
Vaffanculo Nara –
Abbassò la visiera e partì
sgommando con la sua Kawasaki nera, sotto lo sguardo
attento e divertito di Shikamaru.
Quanto le sarebbe piaciuto cadere nelle sue provocazioni,
lasciarsi andare a lui. Ma Temari non doveva permetterselo, anche se solo Dio
sa quanto avrebbe voluto.
Lei provava qualcosa di più della sola attrazione fisica, si era innamorata di Shikamaru Nara,
bellissimo, stronzo e totalmente impassibile all’amore.
E infatti quella sera non era uscita. Era
un po’ pentita, ma orgogliosa per aver rifiutato di
diventare l’ennesimo suo giocattolo.
Ed ora il pensiero di lui le impediva di prendere sonno.
…Non sapeva che poco lontano
anche lui, stravaccato su un muretto a guardare il cielo, la stava
pensando.
*ehm, ehm* Scusate se aggiungo ora questa parte, ma non sono
ancora molto pratica del sito.. ora finalmente dovrei
aver capito tutto alla perfezione! ^.^ bene, questo è l’inizio della mia prima
ff! Più che altro, dovrebbe servire ad incuriosirvi per continuare la lettura
dei prossimi capitoli… spero che funzioni! Al più presto, aggiornerò con il
secondo capitolo… Buona lettura!!