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Autore: payne_ssmile    02/02/2014    1 recensioni
Lei è Nicole, Nicole James. Ha 16 anni, genitori divorziati e vive con sua madre, che spesso però lavora fuori. Avrebbero dovuto affidarla al padre, se non fosse che all'ultimo minuto è partito per l'Australia.
Quindi quando sua madre non c'è, va a dormire dalla sua migliore amica, Hope.
Suo fratello Liam... beh quando ha fatto 18 anni ha deciso di iniziare a viaggiare con gli amici, una comitiva di circa 20 persone. Le odia tutte e 20, tranne una: Niall, Niall Horan. Ha una cotta per lui dal primo giorno che ha messo piede a casa. Ma per ora, non avendo il coraggio di dichiararsi, sono solo migliori amici. Il rapporto con il fratello non è uno dei migliori, anzi. Si odiano a morte.
Nicole scopre di essere stata violentata a 14 anni, ma la presenza del suo migliore amico, era riuscita a farle dimenticare il terribile episodio. Spesso però, da quando lo ha ricordato, si ritrova a sentire una seconda presenza dentro di lei, che la spaventerà.
MY SPACE:
Spero vi piaccia il genere. Non ho messo rating rosso, giusto per lasciare a tutti la possibilità di leggere questa storia. xX
Genere: Commedia, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Nicki, svegliati" sentii la voce di Liam.
"Cos'e` Nicki?" strascicai.
"Un soprannome" rispose sorridendo.
"Fin lì c'ero anche io"sbuffai.
"Okay, bene; piuttosto, oggi scuola" il suo alito sapeva di alcool
 Capii quindi che era ubriaco fradicio.
"Alzati" infilò  mani sotto le coperte e mi scansai.
"Non. Toccarmi"  sibilai sgusciando fuor dalla stanza. Ma non dovevo prendermela con lui, infondo era solo ubriaco. 
GLI UBRIACHI DICONO SEMPRE LA VERITÀ.
NO! NON E` VERO! 
INVECE SI. IL TUO FRATELLONE TI VUOLE.
ZITTA!
ma ha ragione..
ZITTE!
**
"Eh Nic!" sentii la voce di Ben "Ricreazione" 
Gli sorrisi ed uscimmo insieme dalla case ormai vuota.
"Ieri sera ho provato a chiamarti, ma avevi sempre il telefono occupato..."
#FLASHBACK
"N-Niall, ho un ritardo" singhiozzai.
"Che?!" sentii urlare dall'altra parte.
"N-Niall" singhiozzai preda alla disperazione: speravo che almeno lui mi avrebbe capita.
"U-Un ritardo?" balbettò incerto "Ma sei sicura? N-Non è che hai contato male ?"
"T-Ti prego"
"Nic, di chi è? Se è di quello stronzo, giuro che-..." 
"N-Niall, calmo, perfavore"
"È suo?!" urlò.
"N-Non urlare" singhiozzai 
"Scusa. Ma è suo?" sembrò calmarsi.
"C-Credo di si" 
"Merda!" urlò più prima, costringendomi ad allontanare il cellulare dall' orecchio.
"Aborto. Domani stesso" riprese poi.
"Senza di te?" 
"Si" era freddo: mi stava rispondendo a monosillabi.
"Tutto ok?" domandai.
"NO! NICOLE! COME POTREBBE ANDARE BENE SE MI STAI DICENDO CHE DENTRO DI TE SI STA FORMANDO UN QUALCOSA CHE NON HA I MIEI GENI?!" urlò.
"Scusa" sibilai.
"Non è colpa tua" mi tranquillizzò.
"P-Parliamo d'altro?" 
"Si" fece sbuffando "Parami un po' di quel Ben"
"Ah-ah geloso" sorrisi "Comunque, è simpatico..."
#FINEFLASHBACK
"O-Occupato?" 
"Si, ma va tutto bene?Ti vedo strana"
"Tutto perfetto" sorrisi io cercando di allontanarmi da lui.
"Nic" mi bloccò per un polso "Tra due settimane Marika Will darà una festa,  da lei, in una villa enorme . Ti va di venirci con me?" 
"T-Tra due settimane?" proprio quando sarebbe tornato Niall.
"Si"
"A-Allora ci andrò con il mio ragazzo Niall, arriverà da Wolverhampton" 
"Capisco. Sei sicura di non voler venire con me?" 
"Magari ci vediamo lì"  
"Okay" un velo di tristezza gli copriva silenziosamente il viso.
"Perfett-..." Una campanella dal suono assordante ci interruppe.
"Vado un attimo in bagno, puoi dirlo tu al prof?" 
"Ciclo?" 
Ma che cazzo gli fregava del mio ciclo? Erano appena ventiquattro ore che ci conoscevamo.
"S-Si" esitai "C-Che-..."
"Fisica" mi sorrise entrando in classe.
Scappai in bagno, ricevendo un'occhiata scazzata da parte della bidella.
Chiusi la porta
A:Liam
-Se non sei ancora ubriaco, puoi venirmi a prendere? Così andiamo in ospedale il prima possibile-
La risposta mi arrivò all'istante:
Da:Liam
-Certo sorellina, corro-
Tornai in classe, ricevendo una ramanzina dalla prof di fisica.
"...ti sembra? James! È il tuo secondo giorno qui! Fai queste figure? Tutto ciò farà calare il tuo-.." 
Bla bla bla bla bla bla...
"BROWN!" Urlò ancora.
Ci girammo tutti verso Ben.
"Spero che tu riesca a far capire alla tua ragazza a che ora si entra in classe!" 
"Non è la mia ragazza prof" 
"Seh vabe"
"James, la prossima lezione sarai interrogata su tutto quello che ho spiegato mentre tu eri in bagno" urlato sempre con la voce di una gallina che sta per morire strozzata.
"Vaben-.."
"JAMES ESCE" urlò la bidella da fuori la porta senza nemmeno farsi vedere.
Mi precipitai fuori, con tutti i libri in mano e lo zaino mezzo aperto.
"Nickiiiiiiiii" gridò mio fratello, venendomi incontro con le braccia aperte in segno di abbraccio, appena mi vide.
"Non usare mai più quel soprannome" lo fulminai con lo sguardo, prima di soffocarmi nell' abbraccio che avevo previsto.
"Andiamo, veloce" 
** 
Eravamo davanti l'ospedale, io avevo il cuore in gola, anche se Liam mi ripeteva di calmarmi.
Con gli occhi lucidi sorpassai la soglia della grande entrata dell'edificio, con la mano stretta nella presa di Liam.
"Nicole, calmati" mi strinse in un abbraccio.
Avevo paura di qualcosa, non so dirvi cosa. Avevo paura, paura che qualcosa andasse storto, avevo paura di uccidere un essere. Avevo paura di Louis. 
Lacrime leggere iniziarono a lasciare i miei occhi.
"Nicole, andrà tutto bene" 
"Payne" arrivò l'infermiera a chiamare il cognome di mio fratello.
"N-No" balbettai.
"Nicki vieni" 
"Non chiamarmi Nicki" 
"Continuerò a chiamarti così se non ti alzi" 
Sbuffai e mi alzai. Del soprannome  non me ne fregava una sega, ma dovevo abortire. 
A sguardo basso entrai con mio fratello nella clinica del medico che aveva chiamato Liam la sera prima.
"Per vostra fortuna in questo periodo gli interventi non son-.."
"Interventi?! Non funzionava con una pillola, tipo che la ingoi e finisce tutto?" 
"No, signorina, quando è passato del tempo, ad esempio una settimana, come nel suo caso,la pillola non serve più" 
Guardai Liam, con gli occhi colmi di terrore, lui mi strinse la mano.
"È lei il suo ragazzo?" Si intromise il medico.
Trattenni una risata, a fatica.
"No, io sono solo suo fratello"
"Solo" gli feci eco ironicamente.
"Nicki" mi riprese Liam. Lo squadrai male.
"In genere le ragazze fanno l'intervento ed escono dopo qualche ora, ma c'è la possibilità di rimanere qualche giorno" quell'accento di Bradford iniziava a disturbarmi profondamente.
"Perfetto, starò solo qualche ora" sorrisi, anche se in realtà volevo piangere. Perché avevo paura, paura che Louis mi trovasse e a quel punto quell'operazione sarebbe diventata una routine.
"C-Ci può lasciare soli due minuti?" Chiese mio fratello, leggendomi nel pensiero.
"Certo" sorrise.
Aspettammo che uscisse, poi lui si alzò "Nicki, ti giuro che se qualcosa va storto non la passerai liscia, chiaro?" 
"L-Liam" 
"NO! Ora fai quest'operazione e se-.."
Mi precipitai tra le sue braccia e lo strinsi, forte, come non avevo mai fatto prima.
"H-Ho paura, che lui mi trovi, che questa operazione diventi una routine... Liam ti prego" 
"Nic... Calma" 
"N-Non c'è la faccio. Può trovarmi" 
"Non può"
"Invece si. Liam ho paura che mi trovi qui e mi uccida, aiutami a scappare, andiamo a vivere a New York, Brooklyn, Washington, dove vuoi, ma ti prego, scappiamo"
"Nicole, calma, non ti troverà"    

**
Mi risvegliai, da un sonno profondo, e la prima cosa di cui mi resi conto, era il dolore lacerante all'altezza del ventre.
Riuscii solo a mugolare un qualcosa più vicino al verso di un ippopotamo che ad un gemito di dolore, ma l'infermiere accanto a me non sembrò importarsene.
"Sveglia?" Chiese.
Mugolai una seconda volta e lui sorrise "Ti senti dolorante, giusto?"
Continuai a mugolare al posto di rispondere 'si' a tutte le sue domande.
"Faccio entrare tuo fratello?"
Annuii voracemente, e mio fratello entrò pochi secondi dopo, mentre l'infermiere usciva.
"Come va sorellina?"
Mugolai nuovamente.
"Si?"
Annuii.
"Fa male?"
"T-Tanto" 
"Troppo?" Sembrò ridere, ma se ne sarebbe pentito. Il dolore che provavo in quel momento, sarebbe stato la metà di quello che avrebbe provato lui, quando mi sarei ripresa e gli avrei staccato i testicoli facendogli cambiare sesso senza anestesia.
"Nicki, sono le dieci, di sera, rimaniamo qui stanotte?"
"N-No" balbettai.
"Allora alzati" mi sfidò trattenendo le risate, capendo che quello che mi aveva appena chiesto era impossibile.
"Se mi aiuti" gli feci la linguaccia.
"Eccomi" rise venendomi accanto ed aiutandomi.
Un gemito strozzato scappò dalle mie labbra appena mi sedetti.
"Tutto ok?" chiese preoccupato.
SI, STAVO UNA MERAVIGLIA, MI AVEVANO SOLO LACERATO LA PANCIA E FATTO UNA BELLA PULIZIA A TUTTO L'UTERO, MI AVEVANO TAGLIATO TUTTO E CUCITO DI NUOVO COME UN NONSOCOSA PERCHÉ ORA NON MI VIENE NIENTE PER FARE IL PARAGONE.
"S-Si" gli sorrisi.
"Vado a firmare i tuoi documenti, okay?" 
"Perfetto" fissai un po' le mie gambe magre prima che uscisse.
'ti troverò' sentii una voce echeggiare nella mia mente.
La SUA voce.













SPAZIO AUTRICE
Si, lo so. Ora mi odierete per sempre perché ho pubblicato dopo un mese. Ed è anche cortissimo. Ma sono successe tante cose. La prima, il motivo principale era perché ero depressa, una lunga storia. E poi mi sto impigrendo(?) quindi non mi andava di scrivere. Ma ora eccovi il capitolo merdoso :) ma ho già tante idee per il prossimo :) 
Un bacio♥️
  
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