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Autore: Muccachan    02/02/2014    0 recensioni
Didone fissava la finestra. Le navi diventavano ogni secondo più lontane, finché non scomparvero del tutto. I suoi occhi erano aridi, stanchi di piangere per un uomo tanto egoista. Il suo cuore era stanco di vivere. Enea aveva lasciato le ricchezze di Cartagine e l’amore della donna più meravigliosa e potente di allora, per fondare una città in un luogo abitato da rozzi pastori.
Che uomo ligio al dovere!
Questa storia partecipa al Contest-Il metodo mitico indetto da Aya88 e storyteller lover
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuma Sarutobi, Kurenai Yuhi | Coppie: Asuma/Kurenai
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Autore: Muccachan
Personaggio narutiano sorteggiato: Kurenai
Coppia celebre sorteggiata: Didone/Enea
Titolo: Dovere
Genere: Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno 
Credit(s): Nessuno 
Note dell’autore: Ho voluto basare la storia sul paragone tra Asuma ed Enea: entrambi dedicano la loro vita al loro dovere, separandosi da ciò che amano. Poi c’è anche la differenza tra Didone e Kurenai: la prima una donna passionale e vendicativa, la seconda riflessiva e comprensiva. Mi rendo conto  di non aver scritto un granché, spero comunque di essere riuscita ad esprimere quello che avevo in mente.
 
Didone fissava la finestra. Le navi diventavano ogni secondo più lontane, finché non scomparvero del tutto. I suoi occhi erano aridi, stanchi di piangere per un uomo tanto egoista. Il suo cuore era stanco di vivere. Enea aveva lasciato le ricchezze di Cartagine e l’amore della donna più meravigliosa e potente di allora, per fondare una città in un luogo abitato da rozzi pastori.
Che uomo ligio al dovere!
Prese il pugnale che aveva poggiato sul davanzale e con lentezza se lo avvicinò al petto.
“Il destino mi ha tolto la cosa più cara, farò in modo che il destino della cosa più cara ad Enea sia nefasto quanto il mio: che ci sia odio eterno tra Cartagine e la città che fonderà!”
Il sangue scivolava dal suo seno lungo tutto il corpo, fino a raggiungere il pavimento. Lentamente le forze l’abbandonarono e il dolore si affievolì.
 
Kurenai amava le sue piante. Se ne prendeva cura quotidianamente. Notò Asuma che la fissava da lontano e lei come sempre fece finta di nulla. Era il loro modo di salutarsi prima di una missione. Erano entrambi persone molto discrete, anche se ormai erano coppia fissa da qualche anno non ne avevano fatto parola con nessuno.
Quando l’uomo andò via, lasciò l’annaffiatoio sul davanzale e si avvicino ad una piccola confezione di cartone poggiata sul tavolo. Incredibile che quell’affare potesse rivelare se presto sarebbe diventata la donna più felice del mondo. Era positivo.
 
La pioggia scendeva copiosa. Le lacrime erano mescolate alle gocce. Kurenai guardava la lastra di marmo che copriva il corpo del suo amato e immaginava come avrebbe reagito alla notizia di avere un figlio.
Lui che si impegnava con tutto se stesso a proteggere il re, i bambini, non avrebbe saputo del suo bambino.
“Che uomo ligio al dovere”
Morire per proteggere i propri ideali, vivere la propria esistenza con libertà compiendo scelte audaci.
Il figlio non avrebbe avuto un padre, ma avrebbe avuto un esempio di vita. 
   
 
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