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Autore: lamialadradilibri    03/02/2014    2 recensioni
Una serpe può entrare nel cuore di una Grifona? E se - per ipotesi - ci riuscisse, cosa le farebbe? Se ne prenderebbe cura, o lo strapperebbe e distruggerebbe fino all'ultima goccia di sangue?
(Cap. 1)
« E poi andiamo, » continuò, sorprendendola. « chi vorrebbe aiutare Draco Malfoy? ».
Annuì, convinta. « D’accordo. Ma a pranzo voglio la torta ».
(Cap. 9)
Stava per andarsene, delusa da sé stessa, quando sentì qualcuno tossicchiare. Si voltò, terrorizzata d'aver incontrato, erroneamente, la McGranitt o chissà chi altri, ma non era nessuno di non voluto.
Perché lì, davanti a lei, c'era Draco.
[...] E, un secondo dopo, lui la baciò.
(Cap. 11)
[...] “Quindi è importante, per te.”
“Non dovrebbe?” sbottò. “Draco. È stato il mio pri... Secondo bacio” [...] “Non bacio chiunque! E io, be', credevo d'essere importante per te. Perché tu lo sei per me, sei importante. O almeno così credevo, io..”
[...] “Tu... sei così importante. Per me. Però sei anche così... difficile”.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO VENTUNO.
Epilogo (?)
Okay, fan di THE HELP... (Quasi?) ci siamo. E' (quasi?) finita. Ma non ho coraggio di cliccare su quel bottone.. La storia non può essere già completa.. Non così! Non ora! Insomma, non temete. Ho già molte idee in testa e, un'ultima cosa... Non odiatemi dopo aver letto questo capitolo. Sappiatelo. L'idea originale era questa, perciò... Ho solo portato a termine una missione (?). La mia missione. Non odiatemi.









Ma le sorprese, non erano finite.
Draco si gettò su Hermione, che ora non si muoveva più. Urlò, pianse, bestemmiò contro l’intero mondo, dandogli la colpa di ciò ch’era successo. Afferrò la ragazza per le spalle, e la scrollò. L’abbracciò, versando lacrime amare, e più volte le sussurrò: Ti amo. Anche Ron sarebbe voluto essere lì... Oh, se lo voleva. Invece, restò in disparte. Osservò cos’era successo, senza capirlo appieno. Hermione era morta? No, impossibile. Fino ad un attimo prima, stavano discutendo. Ora lei non poteva essere morta, vero...? Si guardò attorno, sentendo gli occhi pungere. Lacrime, calde e sincere, per l’amore che non aveva mai potuto stringere a sé. E che ora non c’era più. Scorsero lungo la sua pelle bollente. Aveva le guance in fiamme, si vergognava di sé.
Era stato là, a colpire quell’essere malvagio. Ma non l’aveva salvata. Non aveva rallentato nemmeno un po’ la bestia. Era stato là, inutile. Come sempre.
Harry s’avvicinò al corpo. “Lei è...” iniziò. Le lacrime gli ricavano il volto, ed aveva gli occhiali appannati. Respirava affannosamente, stringendo in pugno la sua bacchetta.
“Sì! Sì, lo è! Oh, dannazione! No!
Ron s’impedì di provare pietà per Draco. Lui amava Hermione e, soprattutto, Hermione amava lui. S’erano appena scoperti, ma ora lei non c’era più. Le cose belle spariscono.. sempre.
Qualcosa gli toccò la spalla. All’inizio Ron, appoggiato al muro con l’altra, non ci fece neppure caso. Guardava il corpo dell’amica. I capelli le ricadevano liberi fino al suolo, ed era mezza distesa tra Draco ed Harry, che stava dicendo, convulsamente “Forse... Forse... Dovremmo chiamare qualcuno...? qualcosa...?”.
Poi, il ragazzo notò una cosa strana. E nemmeno così banale.
Ross. Ross era sparita!
Si guardò attorno, e poi... Poi ricordò la pressione sulla spalla.
Si voltò. Lì c’era Ross. Ad un millimetro da lui. La bocca coperta di sangue, il corpo grigio. Per poco, Weasley non vomitò. “Tu...”
“Io, sì. Segui me, Ronald.”
Il ragazzo esitò. Rossana lo guardava amorevolmente, tanto che si domandò se fosse, com’era successo con Herm, nella sua testa. Ma no, gli sembrava tutto normale.
“E lo è. Ronald, seguimi. Non sono nella tua testa!”
Ron balzò all’indietro. Oh, Merlino. “Leggi nel pensiero?!” sbottò, alterato. Ora non poteva nemmeno più pensare liberamente, il che era... Disgustoso.
“Sì, sì. Ahimé. Seguimi.”
“Perché?” domandò Ron. Superfluo: i suoi pensieri avevano già detto tutto a Rossana, che sussurrò, dolcemente “Io sarei tua amica. Dai. Voglio mostrarti una cosa... non mi pare, poi, che i tuoi amichetti laggiù” con il mento, dove la pelle si stava staccando, indicò Harry e Draco “t’ascoltino molto. Infondo, tu sei l’innamorato d’Hermione. Colui che l’ha amata da sempre.. Darti supporto non sarebbe il minimo?”
“Sì!” affermò Ronald, senza nemmeno rendersene conto. Ora, stringeva a sé le braccia, quasi in un abbraccio solitario. Provò delusione perché, in effetti, i suoi amici s’erano dimenticati di lui, mentre il suo nemico no. E d’un tratto, pensò: “E’ una trappola?” poteva esserlo benissimo. Doveva esserlo. Insomma, tutto un gioco nella sua mente. In realtà, Harry – almeno lui! – gli era vicino.
“Non lo è. Ron, siamo nella realtà. So che è dura, difficile... Chi meglio di me può, d'altronde!?”
“Sì...” sussurrò Ronald, aspirando forte con il naso. D’un tratto, la pelle secca di Rossana, i suoi capelli unti, il sangue che sgorgava dai suoi buchi – orecchie, naso, bocca – non gli sembrarono più così importanti. Lei era Rossana, l’amica di Hermione. Ed Hermione l’aveva tradita. Rossana non era il male, né era cattiva. Rossana era il bene! E d’un tratto, capì chi era il vero nemico. O così credeva. Ron, sciocco Ron. “Verrò con te. Cosa devo vedere...?”
“Vieni! Seguimi!” lo esortò Rossana, voltandosi. Cominciò a camminare con grande velocità, ancheggiando. Ogni tanto doveva fermarsi a riposare un po’, oppure per buttare via qualche cimice che le era uscita dalle orecchie. Ronald, per non perderla, seguì la scia di sangue e sporco che lei lasciava sul pavimento, ormai non più pulito, della scuola.
Ross?” domandò, urlando. Era entrato, seguendo la scia, in una stanza d’infermeria. Lì, lo sporco finiva. Allora, perché Ross non c’era più?
D’un tratto, tutto gli puzzò di tradimento. Non fece in tempo a voltarsi, che lei lo aveva già attaccato, come una belva.
Dài, Ron. Sono tua amica!
 
Un vuoto.
Una voragine nel petto.
Un tumulto nella testa.
La vista annebbiata.
La mente rallentata.
Gli occhi che perdevano lacrime, come un rubinetto rotto.
Draco non pensò – né a Ross, né ad altro – e si lanciò su Hermione. Su ciò che ne rimaneva.
“No!” urlò, ma invano. Lei già... non c’era più. Provò a sentirne il battito, il respiro. Niente. Allora, non sapendo bene cosa fare – non capendo bene cosa fare, poiché non capiva più niente -, cominciò a scuoterla. Con forza. La testa della ragazza sbatté violentemente a terra, e lui allora la tirò su. “Scusa!” urlò ancora, poiché non riusciva a parlare normalmente.
Le si avvicinò, e la baciò. Hermione aveva gli occhi socchiusi, ma non era sveglia. Erano completamente bianchi, girati verso l’ interno: lei non c’era più. “Ti amo!” urlò allora, in un ultimo, disperato, tentativo.
Fallì. Era solo. Stava abbracciando il nulla.
Nemmeno Harry gli portò conforto. Nemmeno un po’. Provò a dargli inutili consigli. Chiamare qualcuno? E perché? Lei non c’è più!!
Allora, malamente, Draco lo allontanò.
Harry esitò, brevemente. Carezzò il capo d’Hermione e s’alzò.
Draco credeva d’essere, finalmente, solo. Un po’ in pace per... Morire. Per disintegrarsi. Non doveva andare così. non doveva legarsi a nessuno – tantomeno ad HERMIONE GRANGER! E non doveva piangere sul corpo di nessuno a cui teneva. Lui  non doveva piangere, punto. Herm era divenuta il suo punto debole. Se ora Ross l’avesse colpito, ne sarebbe stato solo che felice. E pensare che lui l’aveva salvata. Perché?! Perché quel giorno non erano arrivati un po’ più tardi?!
Ed ora, oltre a tutto questo, avrebbe dovuto trovare l’anziana che aveva trasformato Ross in ciò che era, una non-morta. L’avrebbe trovata e distrutta. Per Hermione.
La vendetta era l’unica soluzione possibile. Non c’erano altre vie – non c’era nulla.
Strinse più forte a sé quel corpo, ancora caldo. Non riuscì a fermare le lacrime, nemmeno dandosi dell’inutile patetico. S’appisolò, quasi, per la stanchezza dovuta all’aver pianto troppo, su Hermione.
Poi una voce lo chiamò; era Harry, che urlava a più non posso. Per un po’, Draco lo mandò a cagare. Non l’ascoltò, non percepì più nemmeno la sua presenza costante nella sua mente. “Draco! Draco, vieni!”. Semplicemente, non gl’importava. Ciò a cui teneva era tra le sue braccia, morto; non c’era più ragione per correre, non c’era più alcuna ragione.
Poi osservò il volto d’Hermione: pareva così felice e rilassata, lì. Come se stesse dormendo. Sta solo dormendo, si disse Draco, ma non riuscì a credervi. Allora s’alzò, e raggiunse Harry, correndo più veloce che poté. Solo per Hermione. Lo fece solo per lei.
Non c’era motivo d’andare da Harry. Ma lei ne sarebbe stata felice.
E così, arrancò fino alla voce del ragazzo. Fino alla camera d’ospedale di Tina; per un attimo, Draco fu percosso da brividi violenti. Poi s’asciugò gli occhi, ed entrò nella stanza a passo regale. Lui era capo della situazione, non Ross. Lui aveva già dei piani. Piani di vendetta.
E di morte.


ANGOLO AUTRICE.
jdmwbiwoxnswihruwe zadbrdiwnw ... Hmm, salve? Come va, popolo di EFP? spero bene.. e che non mi odiate!! (l'ho già detto?Oh, mio dio. E' colpa del capitolo). Come vedete la storia non è completa. Nel rileggere, ho deciso. Non finirà così. Manca... un capitolo., Sappiatelo, potrei scoinvolgervi ancor più. Vedremo, dài.
Allora, come vi pare? C'è un pov Ron , e un pov - ovviamente - Draco. No, Harry no. Nel prossimo (???).
Direi che è un capitolo abbastanza.. oh! Sembrerebbe dire che sì, Herm è morta. Draco la vendicherà (?). Ma Ron dov'è?!? Ed Harry?! Che diamine sta succedendo, laggiù!?!
Piano piano piano! Potreste odiarmi, ma.. Vedrete. il seguito (???) vi piacerà (?).
Ok. CI siamo. E' quasi finita.

HARRY, HERM, DRACO, RON. All'inizio. Ed ora... HARRY, DRACO, RON. (??????). Non si sa. Non anticiperò niente.

RINGRAZIO CHI HA MESSO 'MI PIACE' ALLA MIA PAGINA FACEBOOK ( MEME1 - per togliere ogni dubbio, nella descrizione ho scritto "autore su EFP", ok? ). SIETE (BEN?) 8... WOW.. SPERO CI SARANNO ALTRI ISCRITTI!!
(PS: nella pagina, stavo pensando d'anticipare qualcosa di THE HELP.. non so se lo farò, non sarebbe giusto, ma.. perchè no? muahah).


meme1. non odiatemi. sorrido sempre, ciao. ahahah.
  
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