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Autore: EmilyG66    03/02/2014    1 recensioni
I confini della valle della pace sono in pericolo, minacciati da un maestro di kung fu molto potente. (No non è Tai Lung). Il maestro Shifu deve agire in fretta e con calma se vuole mantenere la pace nel villaggio, ma quali tra i suoi studenti saranno all’altezza per fermare Tai-Yang e le sue bande? Ci vorrà molto Chi. Come al solito è una storia su Tigre e Tai Lung. Tutti i personaggi tranne Tai-Yang e le bande non appartengono a me ma a Kung fu panda della Dream Works.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tai Lung, Tigre
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tai Lung squadrò la tigre confuso e lei sospirò.
:-Siccome dobbiamo aspettare, preferisco finire di allenarmi e poi lasciar perdere.-
Il maestro delle mille pergamene le diede un cenno con il capo, erano simili. Per entrambi l’allenamento era molto importante.
Rimasero soli in quella stanza per quasi un’ora.
Tigre meditava a gambe incrociate e Tai Lung guardava fuori sul balcone.
:-Ma quanto ci mette?-
Chiese la maestra che cominciava a rodersi della meditazione per la pace interiore solo per ingannare il tempo.
:-Ci vuole tempo per lavare tutto quel pelo.-
Disse maleducatamente il leopardo che nel frattempo era rientrato.
:-Non parlare male dei miei amici!-
Gli ringhiò Tigre.
:-Guarda che ho detto pelo, non grasso o lardo.-
Ammise sprezzante prima di ritrovarsi disteso sul pavimento con Tigre sopra minacciosa.
:-Se tieni alla vita, chiudi il becco.-
Lui ridacchiò.
:-Non sapevo tenessi a me.-
:-Non dire assurdità, nessuno potrebbe mai tenere a te!-
Tai Lung fu ferito di sentirselo dire e con un po’ di rabbia girò Tigre che si ritrovò per terra.
Immobilizzata, e furiosa, si agitava.
:-D’accordo forse hai ragione tu.-
Le rispose il leopardo.
:-Lasciami!-
Ordinò la maestra divincolandosi sotto Tai Lung che la guardava.
Mettendo il viso più vicino le disse:-Sai i tuoi occhi sono bellissimi…-
Fece le fusa.
Tigre ne fu sorpresa ma di più adirata.
:-Ma grazie!-
Continuò a dimenarsi.
:-Chissà a quante ragazze l’hai detto prima di me.-
“Tutte quelle con cui sei stato!” pensò.
Tai Lung ridacchiò e le accarezzò una guancia con una mano. L’altra teneva i polsi della tigre.
:-Mh…prima e dopo vent’anni di galera tu sei l’unica. Ho sempre pensato ad allenarmi.-
:-Oh, ma che galante, stai facendo tutto questo per diventarmi simpatico?-
Domandò visibilmente scocciata e ironica.
:-Può darsi…ma non solo…voglio esserti indispensabile…-
Le sussurrò in un orecchio lasciandola allibita.
Lei ghignò, non avrebbe mai avuto bisogno di lui, figuriamoci di non riuscire a vivere senza di lui.
In quel momento entrò Po che, guardando la scena agitato, domandò:-Oh! Ehm…Ho…interrotto…qualcosa?...Devo…torno più tardi?-
Tai Lung stava per parlare quando Tigre lo spinse via.
:-Vai Tai Lung!-
Urlò tirandosi in fretta su e tutta rossa per la figuraccia che aveva appena fatto.
Il leopardo rise forte e, mettendo le mani dietro la nuca, uscì con un sorriso trionfale.
Appena si chiuse la porta Tigre parlò.
:-Non chiedere e non parliamone d’accordo!?-
:-Si…va…va bene…certo.-
Nel bagno intanto Tai Lung si rilassava completamente.
I suoi muscoli del torace al tocco con l’acqua sembravano rigenerarsi. Uno spettacolo affascinante per ogni ragazza, lui però ne voleva solo una.
:-Tigre.-
Sussurrò.
Nella stanza Po raccontava a Tigre qualcosa ma lei non prestava molta attenzione.
Stava pensando alla marea di sensazioni che aveva provato stando sopra e sotto Tai Lung.
Sopra aveva sentito di avere il controllo della situazione e si sentiva potente e fiera.
Quando lui stava sopra invece e l’aveva immobilizzata si era sentita confusa, spaesata, come se il predominio dei ruoli fosse nelle mani del suo rivale.
Sentiva caldo e un nodo allo stomaco quando erano troppo vicini.
La stessa cosa l’aveva sentita quando la coda di Tai Lung l’aveva sfiorata.
Era del tutto diversa da quello che provava quando lui le aveva messo di nuovo la coperta addosso la sera prima.
Si sentiva al sicuro e protetta, pensando a questo le venne in mente solo una parola, “dolce”. Un po’ sorrise.
Non appena tornò il leopardo, fu il suo turno.
Non sapeva se era un bene lasciare da soli Tai Lung e Po nella stessa stanza ma pensava che sarebbe andata bene.
Tornata trovò Po addormentato e Tai Lung seduto li affianco.
Appena chiuse la porta il maestro delle mille pergamene alzò lo sguardo.
:-Dolcezza, hai fatto presto.-
Le disse.
Tigre non se ne curò e guardando il panda chiese:-Ancora intero e senza un graffio? Mi sorprende.-
Incrociò le braccia. Il leopardo socievole si alzò in piedi passeggiando.
:-Si abbiamo parlato un po’ di famiglia.-
Quella parola colpì la maestra come un masso e Tai Lung se ne accorse come lei annuì e uscì sul balcone.
Lui la seguì.
:-Già, è un argomento un po’ doloroso per tutti e tre.-
Tigre si girò con gli occhi semichiusi in maniera scettica.
:-Nonostante Shifu ti abbia dato tutto l’affetto possibile?-
Tai Lung vide chiaramente che era triste e gelosa, glielo leggeva negli occhi.
:-Intendevo sul fatto che nessuno di noi tre ha vissuto con i veri genitori.-
:-Oh.-
Rispose la maestra appoggiandosi sul davanzale, il leopardo la imitò subito dopo.
Guardò il suo viso.
Era così perso e vuoto, sembrava esserci anche un po’ di nostalgia.
:-Ci hanno abbandonato…-
Sussurrò Tigre a bassa voce.
Tai Lung non le staccava lo sguardo di dosso, osservandola sotto i raggi pallidi della luna, sembrava un’altra anche se sapeva che era la stessa tigre.
:-Quello che non ti uccide però ti fortifica. Anche se a soffrire siamo noi.-
Tigre si era posta sempre quella domanda “Perché a me? Perché non a chiunque altro?”.
Ora si era resa conto che non era da sola come pensava.
:-Mi dispiace che tu e Po dobbiate condividere questo ingiusto sentimento di rifiuto. Soprattutto tu, sinceramente.-
Dicendo questo le mise una mano sulla spalla, Tigre avrebbe inizialmente voluto toglierla, ma per una volta che i suoi occhi incontrarono quelli d’orati e vide che erano sinceri lasciò stare.
Posò la sua sopra quella del leopardo e sentì che era caldo.
:-Grazie Tai Lung…-
Sembrava ferita e lui non voleva questo, quindi tolse la mano e si scostò per andarsene.
:-Non sopporterei che un angelo come te soffrisse in questo modo…-
Le sussurrò prima di lasciarla da sola.
Tigre era rimasta stupita da tanta gentilezza, comprensione, non era proprio da Tai Lung.
Sembrava diverso e questo era uno, o forse l’unico, dei suoi lati positivi.
Non essere lui.
  
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