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Autore: acida_    03/02/2014    0 recensioni
Forse Lou mi aveva detto di non innamorarmi di lui perché lei lo vedeva come tutti gli
altri, uno stronzo menefreghista pure superficiale. Solo io vedevo il vero Harry.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Vaffanculo, davvero vaffanculo, non farti mai più vedere..sparisci dalla mia vita-

dissi incazzata cercando di trattenere le lacrime.

-Si può sapere cosa ti ho fatto?- disse alzando il tono di voce

-Davvero non te ne rendi conto, sai pensavo fossi più intelligente ma già dai tuoi voti

ha scuola dovevo aspettarmi una tua reazione di questo tipo. Senti è meglio se non

ci vediamo più, ok?- feci per andarmene, ma mi bloccò per un braccio. Mi fece girare

verso di lui e mi ritrovai faccia a faccia con i suoi occhi.

-Ora tu stai qua e mi dici cosa cazzo ho fatto.- disse serio, se pensava di farmi paura

si sbagliava di grosso. Mi voltai più velocemente di prima, convinta di riuscire ad

andarmene. Ma no, oggi non era la mia giornata fortunata

-Parla. Ora.- ok sembrava più serio di prima, forse era meglio rispondere.
 

-Vuoi davvero sapere tutta la storia?- chiesi sperando mi dicesse di no, non volevo dirgli

tutto quanto. Ma mio malgrado rispose facendo cenno di assenso col capo, ormai

dovevo spiegargli tutto.

-La prima volta che sono entrata nella scuola da estetista e parrucchiera mi hanno

 detto che se fossi riuscita magari avrei trovato lavoro presso un’importante celebrità,

e avrei girato il mondo con lei. Ma sai io non ci speravo, dicevo “chi vuoi che si prenda

me come sua parrucchiera, insomma non sono un portento”. Tutti e cinque gli anni che

ho vissuto lì dentro questa è stata la mia filosofia di vita, vivevo alla giornata, non mi

aspettavo niente da nessuno.  Mi facevo la mia pazza via da truccatrice londinese che

per arrotondare a fine mese alla sera lavora in un bar. Devo dire che come stile di vita

non mi dispiaceva affatto, insomma mi divertivo, facevo casino e riuscivo persino a

studiare e a passare gli esami di pratica, benchè non fossi una cima. Così passarono

cinque lunghi anni e quando superai la maturità pensavo sarei finita sotto un ponte, in

quanto il lavoro al bar non ce l’avevo più. Un giorno passai davanti alla mia ex scuola e,

non so se fortunatamente o sfortunatamente, una mia vecchia insegnante mi notò e mi

chiese di andare a prendere un caffè per fare due chiacchiere-  alzai lo sguardo per

vedere se mi stava ascoltando o no. Con mio grande stupore vidi che mi stava

guardano.

-Vai avanti, su.- mi incitò

-Dicevo, decidemmo di andare in un bar e una volta arrivate ci accomodammo. La mia

Insegnante mi disse che avevo sentito che una certa band molto famosa stava cercando

una nuova truccatrice, in quanto quella attuale doveva stare a casa in maternità…-

-Louise..- disse Harry, come ha chiedermi conferma.

-Esatto. La signora Ford, la mia insegnante, mi propose di fare il provino e vedere se

 riuscivo a diventare l’erede di Lou. Come tu ben sai, io e il lavoro siamo due mondi  

opposti, però in quel momento i soldi mi servivano e quindi mi buttai in questa nuova

esperienza. Quando quel giorno mi presentai ai casting, non venni nemmeno verificata

mi presero subito, perché il tour della famosa band stava per cominciare e non avevano

tempo per fare troppi provini. Rimasi spiazzata quando mi dissero che ero stata presa,

cioè non me lo sarei mai aspettato. Mi portarono in una camerino, dove conobbi quella

santa donna di Lou..povera la facevate sclerare..- venni interrotta

-Già, poi abbiamo cominciato con te Ash..- mi disse sorridendo. In quel momento tutta

la buona volontà che avevo in corpo andò a puttane, ma dovevo stare seria o tutto il

mio lavoro sarebbe servito a nulla.

-Se..comunque Lou mi disse che con voi dovevo stare attenta, soprattutto a te Harry,

mi disse “Non ti devi innamorare per nessun motivo al mondo di lui, chiaro?” Mi

sembrava una minaccia, come a dire stagli lontano che è infetto. Pensavo di trovare

cinque ragazzi montati, perfettini, che chiedono le pettinature più strane o i cibi più

studi prima di un concerto, ma non trovai questo. Trovai cinque ragazzi splendidi, belli,

solare, simpatici e ovviamente ognuno coi proprio problemi. Uno dei cinque ragazzi mi

colpì maggiormente. Quello coi capelli più impossibili da domare, con un viso a cui non

serve nessun tipo di trucco per renderlo perfetto. Sai questo ragazzo era l’Harry di cui

Lou mi aveva detto di non innamorarmi, però era troppo tardi ormai. Me ne ero

innamorata

appena l’avevo visto entrare nel camerino facendo una giravolta. Era un po’ strano

come ragazzo ma aveva degli occhi, Cristo quelli non erano occhi erano veri smeraldi

preziosi. Poi non so se lo sai, ma quella band ha girato anche un film-documentario e

Harry a un certo punto dice una cosa che mi ha fatto riflettere molto. Dice che ha lui la

parola famoso non piace, preferisce ‘ragazzo simpatico, carino’ non FAMOSO. Beh da

una parte lo capisco, insomma la popolarità è bella ma fino a un certo limite. Lui

vorrebbe solo poter andare in giro con suoi amici a bere e ubriacarsi fino a stare male,

ma non lo può fare, perché tutti gli amici lo hanno abbandonato dicendo che oramai

Harry non fa più parte del loro gruppo. A Harry ha fatto male sentirselo dire e sai chi

c’era con lui a consolarlo? Ash, la ragazza che non doveva innamorarsi di lui. Tutte le

sere gli diceva di come lei lo ammirasse per il suo coraggio e per mostrarsi sempre

sorridente davanti alle fans. Ash non ci sarebbe mai riuscita, sarebbe crollata

nell’esatto momento in cui avesse scoperto di quanti amici falsi era circondata. Ma

Harry era forte, lui era un duro. Di questo mi sono innamorata, di un ragazzo sincero,

 schietto, buono e bello. Ma non bella esteriormente, certo quello ha contribuito, ma di

quella interiore, dell’anima. L’anima di un bambino che è dovuto crescere troppo in

fretta per fare un lavoro fantastico. Un bambino di 20 anni che ogni tanto vorrebbe un

semplice abbraccio dalla  mamma. Sai credo che quell’Harry di cui mi sono innamorata

amerebbe molto i pancake alla nutella, ma non c’è nessuno che al mattino glieli

prepara. Harry è un ragazzo che ha sofferto e soffre tuttora ma non lo dà a vedere a

nessuno, è proprio bravo. Io avrò pur imparato da qualcuno, no?- le lacrime

continuavano a scendere in fretta e non avevo la mia idea di asciugarle, era da troppo

tempo che non uscivano. Non mi fermai.

-Forse Lou mi aveva detto di non innamorarmi di lui perché lei lo vedeva come tutti gli

altri, uno stronzo menefreghista pure superficiale. Solo io vedevo il vero Harry. Ma c’è

stata una cosa che mai e poi mai mi sarei aspetta da Harry, sia qual è?- domandai aspettando una risposta.

-No.- disse flebilmente Harry

-Non mi aspettavo che fosse capace di firmare un contratto per fidanzarsi per finta con

Taylor Swift. Immaginavo tutto, ma non questo. Forse Lou aveva ragione, non dovevo

innamorarmi di uno stronzo che usa le ragazze. Ah per inciso, l’Harry di cui sono

innamorata sei tu. Addio.-  urlai le ultime frasi, con le lacrime che scendevano in una

corsa senza freni. Me ne andai, gli avevo detto quello che voleva sapere.

-No Ash aspetta..fammi spiegare,dai Ash!- mi urlò dietro. Iniziò a correre, sarebbe

arrivato tra poco dietro di me. Non fermai  la mia normale camminata, se voleva

parlarmi mi avrebbe seguita. Neanche il tempo di finire questi pensieri che mi fece

voltare e in un secondo sentii le sue labbra sulle mie. Fu un bacio dolce, romantico ma

allo stesso tempo pieno di passione. Era il bacio che avevo agoniato per tutto quel

tempo. Quando si staccò mi mancò quasi l’aria, lui era il mio ossigeno.

-Non ho firmato nessun contratto Ash, non l’ho fatto proprio perché sono innamorato

di te, del tuo profumo, della tua voce, dei tuoi capelli corvino, dei tuoi occhi da

cerbiatta. Sono fottutamente innamorato di te. Mi hai mandato a puttane il cervello

nell’esatto momento in cui i nostri sguardi si sono incontrati per la prima volta.- disse

tutto d’un fiato, non staccando gli occhi dal mio viso.

Non ci pensai  due volte e mi fiondai sulle sue dolci labbra.

-Ah, io adoro i pancake alla nutella.- disse tra un bacio e l’altro.

-Allora domani mattina te li preparo per colazione.- risposi sorridendo.

-E amo anche un’ altra cosa..te!- mi baciò con una dolcezza infinita

-Anche io ti amo.- ero la ragazza più felice del mondo intero

Era il primo bel giorno di una serie infinita.

 

 

Ragazze questa è  la mia terza One-shot e non so come sia uscita, se vi va lasciate una recensione mi farebbe molto piacere

Baci

  
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