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Autore: monnie    03/02/2014    2 recensioni
Che poi, alla fine, se penso ad un paio di mani, braccia o gambe, da cui vorrei farmi stringere, io penso sempre alle tue.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A questo tempo che, nonostante tutto, non è ancora per noi.





Aprire gli occhi e vedere il nero è quasi confortante.
Aprire gli occhi e non vedere te fa quasi male, ma questo non lo dico. Fuori è buio e lo è anche qui, forse perché tu non ci sei e non si sei mai stato per davvero. 
Ancora non riesco a capirlo e ancora non riesco a chiudere gli occhi, perché cosa serve, se poi l'unica cosa che riesco a vedere sono le tue mani che non sono mai riuscita a stringere?
Ottobre se ne va e con lui che cosa? La consapevolezza che è passato un anno e non è cambiato niente. Tutto normale, il tempo forse è passato solo per me, che ti ho aspettato fino adesso e nonostante tutto sono ancora qui. Perciò dimmi, ne vale la pena? Vali la pena? Aspettare cosa po,i o chi, nel frattempo potrei averlo dimenticato. Come il sapore di quel bacio che non c'è mai stato ma che solo io so, avrei voluto darti. 
Hai il profumo di qualcosa che non conosco o che conosco fin troppo bene da sentirmi male, da sentirmi la tua voce nello stomaco e la tua risata sulle dita. E adesso il dubbio mi uccide, la troppa poca distanza mi confonde e mi chiedo, cosa siamo? O cosa non siamo? Oscillo tra la voglia di baciarti e di darti un pugno, per toglierti quel sorriso che anche se non lo sai mi è sempre piaciuto.
Che poi, alla fine, se penso ad un paio di mani, braccia o gambe, da cui vorrei farmi stringere, io penso sempre alle tue. Perché a lasciarti andare davvero, proprio non son capace. Avrei dovuto resistere? Aspettarti? Che senso ha guardare avanti se l'unica cosa che so ancora fare è pensare a cosa sarebbe successo se avessi teso io la mano verso la tua? L'avresti presa? L'avresti stretta? Avresti fatto scivolare le tue dita tra le mie? 
Che senso ha non vederti per mesi, se poi quando ti incontro mi annullo al ciclo continuo che ricomincia? 
Fuori è buio mentre la mente trema come le mie gambe magre davanti ai tuoi occhi. Che poi, ti chiedi mai cosa sarebbe successo se non stessimo qui a volerci senza afferrarci per davvero? Se fossimo un film, tu saresti qui ed io da un'altra parte perché continuo ad aver paura. Se fossimo un film, se fossimo un film, se fossimo un film. Ma questi 'se', in fin dei conti non servono a niente, perché questa è la vita vera e tu non ci sei, e non ci saresti stato comunque. 
Chiudo gli occhi, perché pensarti mi strema e poi perché non cambia nulla. Il tempo cambia ma non si riscrive e quello che non è successo non succederà domani, e nemmeno il giorno dopo. Non ha senso, lo so. Non ha senso come la maggior parte delle cose che dico e che tu ascolti lo stesso e poi ridi, aggrotti la fronte e mi prendi in giro. Ed io, nella tua risata, ci starei da Dio, se solo riuscissi ad entrare. 
Ma la tua presa è così forte che ormai per cacciarti è tardi, allora resta. 
E fuori è buio.
  
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