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Autore: Roitare    03/02/2014    1 recensioni
Torniamo indietro nel tempo, dimenticatevi di Katniss e Peeta, di Gale, di Prim e della rivolta, loro ancora non esistono. Se siete pronti...
Signore e signori che i 53esimi Hunger Games abbiano inizio!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Flickerman, Haymitch Abernathy, Nuovo personaggio, Presidente Snow
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciao a tutti. Volevo scusarmi per il mio immenso ritardo nel pubblicare. Imploro venia! Purtroppo ho avuto parecchia roba da studiare e una tavola piuttosto impegnativa da finire per scuola e , come dicono tutti i genitori, ‘’ la scuola prima di tutto’’ (mia mamma dice anche io ti ho fatto e io ti distruggo, ma quello è un altro discorso).Inoltre  mi sono appassionata ad un paio di serie  tv e sono caduta in dipendenza e… sapete tutti quanto è difficile smettere quando una cosa ti prende davvero davvero davvero tanto…Ecco spiegato il motivo della mia luuuunga assenza. Spero di farmi perdonare con questo nuovo capitolo.
Baci, S.


CAPITOLO 7
Camminiamo per qualche ora, finché il sole non diventa talmente caldo da renderci difficile anche solo respirare. La pelle mi brucia da morire e faccio fatica a tenere gli occhi aperti per la troppa luce. Coryn non fa altro che lamentarsi come un bimbetta viziata. –Finiscila!- Biascico. In realtà doveva essere un urlo... -È colpa tua se siamo finite qui!-. Si, è stata lei a trascinarci nell’unica parte della foresta dove non ci sono alberi. Foresta, senz’alberi! Che cosa divertente! Il sole mi sta seriamente dando alla testa; nemmeno  la giacca arrotolata come turbante sembra aiutarmi. Mi fermo di colpo. Aria fresca mi accarezza il viso. Inspiro a pieni polmoni e mi riempio il naso. Odore di… terra umida!? Mi metto in ascolto, Dionne fa lo stesso. –Vuoi stare zitta!?- grida alla ragazza dell’uno che si zittisce e si gira a guardarla sbigottita. – Di là!- esclamo. Senza pensarci mi fiondo nella direzione che ho indicato poco prima, le altre mi seguono a ruota. Coryn mi supera persino. Quando non si lagna e non si tratta di cercare cibo ed orientarsi si vedono tutti i suoi anni di addestramento per diventare tributo. L’ombra degli alberi ci abbraccia portando un pò di sollievo. Non ci fermiamo, ma ci facciamo più silenziose. Un fiume! Avevo ragione, un fiume! Mi ci getto dentro, completamente vestita; non sono l’unica ad avere quella stessa idea. La pelle, scottata e sensibile, brucia da impazzire nell’acqua, ma è un dolore che sopporto volentieri. Però qualcosa che non va. Mi accorgo che c’è troppo silenzio;è attorno ai corsi d’acqua che c’è più vita eppure sembra che qui nemmeno le foglie degli alberi si muovano. È tutto troppo immobile. Do una gomitata a Dionne e lei sembra capirmi, probabilmente era già in allerta, la ragazza è sveglia. Usciamo trascinandoci dietro Coryn. Il silenzio surreale viene rotto dal richiamo di una ghiandaia imitatrice ed è allora che accade. Quattro tributi spuntano fuori da massi e cespugli, tutti armati meglio di noi. Riconosco la coppia del due  e i maschi del 5 e del 3. Questo scocca una freccia, dritta alla mia testa; Dionne l’afferra fulminea prima che mi raggiunga. Non ho il tempo di stupirmi, scaglio uno dei coltelli (datomi dalla mia bionda pseudo alleata) dritto nel cuore del tipo prima che possa attaccare di nuovo. Cannone. Corro a prendere il suo arco e la faretra, poi mi giro per cercare Coryn. Sta lottando con quello del due, è brava, ma anche lui non scherza. Non posso distrarmi, la sua compagna mi vieni incontro a gran velocità, la spada sfoderata e un ghigno assassino sulla faccia. Per un ragazzo probabilmente sarebbe una gran bella visione : capelli lunghi e color rame sciolti sulle spalle e in parte appiccicati a collo e faccia, gote rossissime come le labbra, la tuta aderente mezza strappata… Si, proprio una bella visione, ma per me è solo un ostacolo. Incocco una freccia ,tendo la corda, le dita sfiorano le mie labbra  spaccate dal caldo…prendo bene la mira… ancora un secondo e… lascio la presa, la corda si allenta… la freccia risplende letale sotto i raggi del sole . La ragazza cade a terra, trafitta alla giugulare. Gorgoglia qualcosa, forse è un urlo , ma il sangue che sgorga a fiotti la soffoca. Il cannone suona, ma non è mia la vittima. Mi guardo attorno. Coryn è intrappolata in una rete, quello del cinque deve averla presa alle spalle. Corro in suo soccorso e mi avvento sul suo aggressore mentre lei tenta di liberarsi. Il corpo inerte di Dionne giace poco distante… Lo guardo per un istante, gli occhi mi si riempiono di lacrime, ma non posso distrarmi, il mio avversario è forte, troppo per me. Mi serra il collo in una morsa mortale, sto soffocando e la vista comincia ad appannarsi… Cannone. La ragazza del due ha terminato la sua agonia. Con un enorme sforzo gli  graffio la faccia, conficcando le unghie a fondo nella carne. Lui urla e io gli mordo la mano che ha portato pericolosamente vicino alla mia bocca. Stringo i denti sempre di più, finchè non sento sulla lingua il sapore metallico del sangue. –Cagna!- esclama lui con voce di un’ottava più alta del normale allontanando la mano. Approfitto della sua distrazione ed afferro una delle frecce che, nella colluttazione , sono finite a terra. Chiudo gli occhi e lo colpisco, senza sapere bene dove. Sento resistenza. Insisto. Cannone. Guardo il corpo senza vita del mio avversario e quasi non vomito. Ha gli occhi sbarrati, girati all’indietro… ma non è questo a farmi impressione…è la freccia… la mia freccia… conficcata nel suo palato… Il sangue cola sulla mia mano, lungo il braccio… Inizio ad ansimare, probabilmente è una crisi isterica. Cerco di pulirmi, ma mi sento comunque sporca… Sto per urlare disperata quando il suono del cannone mi riporta più o meno in uno stato di lucidità. Sento dei passi non lontani…  Recupero l’arco e , senza alcuna sicurezza, incocco la freccia. Tendo tremante la corda e mi volto. È Coryn ed conciata piuttosto male. Fa per cadere e io, lasciando cadere l’arma, corro a sorreggerla. Non senza sforzo la prendo in braccio e mi dirigo vicino ad un grosso masso sulla riva. La adagio delicatamente e poi inizio ad ispezionarle le ferite. Alcune sono parecchio gravi, probabilmente inferte con una spada. Il sangue rosso e caldo scende copioso. Qui dentro non c’è modo di curarla. Lei deve averlo capito della mia espressione perché , trattenendo a stento un singhiozzo, porta indietro la testa, quasi a supplicare. Sto per dirle qualcosa quando il colpo di cannone risuona nell’arena; da poco distante arrivano grida e rumori di battaglia. Stanno arrivando e io sono troppo stanca per combattere. Guardo Coryn. Lei mi sta fissando in modo strano, deve aver capito… - Non ti azzardare dodici, non puoi lasciarmi qui. Non…-. –Mi dispiace Coryn, ma devo sopravvivere, ho fatto una promessa…- dico mentre corro via, più veloce che posso. Mi giro solo una volta, per guardarla un’ultima volta, poi sguardo sempre avanti. Un urlo di una voce familiare …poi quel suono che annuncia la morte di un tributo… Nemmeno per questo mi volto indietro. Corro, corro e basta, sempre dritto. Quando ormai sono lontana decido di fermarmi. Sta facendo buio prima del solito;gli strateghi avranno fretta di chiudere. Mi arrampico su un albero, le lacrime mi impediscono di vedere bene e rischio di cadere un paio di volte, ma alla fine riesco a raggiungere un ramo robusto e abbastanza alto. Mi ci sistemo il meglio che posso. Dopo poco riecheggia  nell’arena l’inno di Capitol City, nel cielo compare lo stemma e a seguito, su quelle tanto odiate note, sfilano le immagini dei tributi caduti in giornata. La prima foto ad apparire è quella di Coryn. L’ultima immagine che ho di lei mi riempie la mente. È lì, appoggiata al masso. Il coltello sfoderato e la testa alta, il volto fiero rigato da una singola lacrima che risplende alla luce del sole ormai quasi al tramonto,ha gli abiti stappati ,tinti di sangue e i capelli biondi, sporchi e scompigliati le ricadono sulle spalle. Sembra un guerriera dei racconti che mio padre mi leggeva da bambina… Mentre ci ripenso piango, piango tutte le lacrime che mi sono rimaste ed esausta mi abbandono ad un sonno pieno di incubi e di volti…




PS se vi è piaciuto, se avete critiche o consigli ( o se volete insultarmi per avervi abbandonato) lasciate  un commentino :3 mi fareste davvero mooolto felice ^^
  
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