-Thranduil/Aragorn
Prompt: "Non accetto inviti galanti da sconosciuti" "Sono un Re" "Anche io" "Ok, la situazione si complica".

“Da’ retta a me, scegli la bionda” concluse Aragorn, infastidito dal caratteraccio di Thranduil.

Arwen si alzò e invitò alla calma entrambi gli animi furiosi. “Calma, sire. Calma, amore mio. Siamo qui per aiutare Legolas e così faremo, come si addice a un amico che si presenta nel momento del bisogno, a prescindere dal titolo che ricopriamo. Propongo un ballo, qui a Minas Tirith o laggiù, nel Bosco Atro. In codesto ballo si presenteranno entrambe le Dame e Legolas ballerà con entrambe, per poi decidere quale gli aggraderà maggiormente”

Il tono pratico che aveva usato la Stella del Vespro non lasciava adito a obiezioni.

“Sono d’accordo, mia sposa” concordò Aragorn. “Faremo proprio così. Anzi, lo pubblicherò ufficialmente. Sire Thranduil, vorrete venire a farci visita in occasione del ballo in onore di Legolas, vostro stesso figlio?”

Ma il re Silvano inclinò la testa in atteggiamento di superiorità. Era ancora offeso per il breve diverbio che vi era stato. “Non accetto inviti galanti da sconosciuti”

“Sono un Re!” protestò Aragorn, Elessar, o in qualunque modo egli venisse definito.

“Anche io” osservò il padre di Legolas.

“D’accordo, la situazione si complica” pensò fra sé Arwen. Inoltre, notò che anche Legolas doveva pensarla allo stesso modo, poiché si mise le mani in faccia.

Così la Stella del Vespro si alzò nuovamente. “Capisco perfettamente che non tutti possono andare d’accordo ma, per il bene di Legolas, fossi in voi metterei da parte le dispute. Inoltre, lasciatemelo dire, sire Thranduil, il vostro status non è nemmeno paragonabile a Sua Maestà Elessar, la Gemma Elfica e Re di tutti gli Uomini”

“Pertanto, questo ballo si farà, con o senza di voi, Sire Thranduil” concluse Aragorn, tenendo per mano la sua sposa, che in quei frangenti si dimostrava una vera Regina, e porto solido ove riparare in caso di complicazioni.

"E adesso, siglate questo accordo. Non è bene che due re battibecchino in periodo di pace" ordinò Arwen, ancora imperiosa.

così i due, loro malgrado, dovettero stringersi la mano, ma fors econ un po' troppa violenza.