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Autore: Rika88    12/06/2008    8 recensioni
(N.B.: Crossover tra le quattro serie di "Digimon") Nel 2012, i Digiprescelti sono ormai visti come criminali, coloro che permettono le invasioni dei Digimon nel Mondo Reale. Ad alimentare queste voci, un’organizzazione che ha preso legalmente il potere, l’Anti Digimon Organization: in Giappone, sede dell’ADO, Davis e gli altri sono costretti a vivere come ribelli, mentre Ken è stato catturato due anni prima, e di lui si sono perse le tracce. Riusciranno i Digiprescelti a salvarsi dall’odio, dall’ignoranza, dalle temibili Prigioni dei Dannati? (E secondo voi vado a svelarvelo nell’introduzione?)
Genere: Dark, Drammatico, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo venti:

 

Imperialdramon Final Mode

 

 

Alba e Yolei furono le prime a notarlo:

 - C’è qualcosa, laggiù! - esclamò la Digiprescelta dell’Amore, indicando un puntino nel cielo.

 - Non sembra un elicottero... - notò la rossa, strizzando gli occhi.

Il pensiero di tutti i presenti fu che si trattasse di un qualche velivolo dei DigiHunter, venuto, nel migliore dei casi ad effettuare rilevamenti aerei all’interno della base ormai scoperta, nel peggiore a raderla al suolo, ci fossero dei civili o meno; ma dopo pochi minuti, fu chiaro che la situazione era ben peggiore. Si trattava di un essere mostruoso, che i Digiprescelti avevano già visto: e fu Yolei a dare voce ai timori degli altri.

 - KIMERAMON! -

Il Digimon lanciò un potente ruggito, che risuonò lì intorno e gettò tutti i presenti nel panico, a qualunque schieramento appartenessero: pochi secondi e fu sopra di loro, atterrando infine con un sonoro tonfo, che fece tremare la terra.

La giovane Digiprescelta dagli occhiali spalancò la bocca, incapace di emettere suono: qualcosa, o meglio, qualcuno scese dalla schiena di Kimeramon, un essere umano che la ventiduenne, per un folle istante, scambiò per l’Imperatore Digimon. Si trattava invece del generale Euclione, capo supremo dell’ADO.

A parte i DigiHunter e Alba, nessuno si era mai trovato così vicino a quell’uomo: anche gli ex-detenuti non lo avevano mai visto.

Euclione passò tra la folla con la testa alta e l’aria fiera di un conquistatore, ignorando amici e nemici nella stessa misura. Il suo ego non vedeva altro che se stesso.

Il momento è giunto... ormai, liberarsi di questo branco di seccatori è una semplice formalità pensò, stagliandosi di fronte al pesante portone della base.

 - Preparatevi a sfondare il portone! - ordinò secco ai suoi.

I Digiprescelti rabbrividirono all’unisono: Izzy chiuse gli occhi, come se non volesse vedere, mentre Yamato si chiedeva se, in caso di insuccesso degli uomini (il portone era resistente, e loro non sembravano avere attrezzi adatti), Euclione avrebbe chiesto a Kimeramon di farlo, ignorando le vittime che questo avrebbe causato. La sola idea gli era insopportabile.

Tutti erano ancora immobili, quando una corrente d’aria investì la pianura, portando con se la polvere della terra riarsa: il generale si coprì il viso con il mantello per proteggersi e, quando tornò a vedere, si trovò il passo bloccato.

  

 - E quello chi è? - domandò perplesso il professor Sagara.

Le tre ragazze avevano l’aria sbalordita quanto lui.

 - Un amico! -

Una voce sconosciuta costrinse il gruppo a voltarsi, trovandosi così di fronte a Kazemon, arrivata in volo, una bizzarra creatura dall’aspetto di fata e un ragazzino trasparente come un fantasma.

 - Visto che solo io posso volare, mi hanno mandata ad avvertirvi - spiegò il Padrone dell’Aria - Ho una bizzarra storia da raccontarvi. -

  

Imperialdramon Final Mode aveva ben poco delle precedenti Digievoluzioni: soltanto la criniera bianca, più lunga e fluente. Era simile ad un essere umano, se si voleva passar sopra alle ali da libellula, con la parte superiore del volto coperta da una maschera metallica simile a quella dei Digimon angelici e, sul corpo, la stessa armatura di Magnamon.

Euclione riuscì a dissimulare in fretta la sorpresa, dietro ad un’espressione sprezzante e sicura di sé:

 - Ho visto molti Digimon, nella mia vita... ma un DigiPortinaio mi mancava! - esclamò, beffardo

Qualche DigiHunter rise, senza molta convinzione. I più avvertivano solo il desiderio di filarsela in fretta da quel posto, che si faceva ogni minuto più pericoloso.

Il Digimon rimase impassibile

 - Cos’è questa storia? Lo sanno tutti che le portinaie sono pettegole per natura! Non ha nulla da raccontarci... signorina? - continuò l’uomo, incrociando le braccia al petto.

 - Ciò che ho visto è al di là di ogni immaginazione -

Euclione non fu così pronto a nascondere lo stupore, sentendo la voce della creatura: l’avrebbe riconosciuta tra mille quella voce.

Ken Ichijouji? Com’era possibile?

 - Ho visto innocenti perseguitati ingiustamente. Ho visto esseri senza scrupoli a capo di organizzazioni criminali. Ma quel che è peggio - la voce prese un timbro diverso. Era Davis che parlava - ho visto la verità manipolata per gli scopi più disonesti, ignorando la sofferenza di migliaia di persone! -

Imperialdramon puntò il dito verso il capo dell’ADO, e con quel gesto sembrò diventare ancora più alto e minaccioso:

 - Dici di odiare i Digimon, eppure hai risvegliato il più pericoloso di tutti. - la rauca voce di ExVeemon era un’accusa senza attenuanti - Chi ti dà il diritto di fare tutto ciò? Per anni hai accusato i Digiprescelti di colpe che non hanno commesso. - Stingmon prese la parola - In realtà, ne avevi paura. Paura che fossero troppo forti, perché animati da sentimenti sinceri. Qualcosa, di cui tu ignori persino l’esistenza! -

Euclione, furioso, estrasse la pistola e la scaricò contro il Digimon: la corazza, tuttavia, deviò tutti i colpi.

 - KIMERAMON! DISTRUGGILO! - ruggì, fuori di sé.

  

 - Imperialdramon Final Mode? - ripeté Mimi, che non era certa di aver compreso.

 - Ken, Davis e i loro Digimon si sono fusi insieme? - mormorò incredula Alba.

La terra tremò di nuovo: Kimeramon stava tentando di colpire Imperialdramon che, essendo molto più piccolo e agile, riusciva ad evitare ogni attacco: gli sguardi dei presenti tornarono immediatamente alla battaglia.

 - Dobbiamo fare qualcosa - esclamò il professor Sagara - Kimeramon non sembra curarsi molto delle persone là sotto, e di certo Euclione non baderà a simili dettagli. -

Yolei, che fino ad allora era rimasta con lo sguardo fisso sui due Digimon, si accorse finalmente di T.K., Cody e gli altri ribelli di fronte alla porta: avevano dovuto sgomitare e farsi largo tra i civili assiepati là sotto, che si schiacciavano contro le mura per evitare di essere coinvolti nella battaglia. Avevano a stento riconosciuto Hiroto ed Estibaliz, nella calca.

 - Aprite! Aprite il portone! - gridava il biondo, battendovi i pugni contro.

 - Ma siete matti? I DigiHunter non aspettano altro! - rispose la ventiduenne - Siamo già stati fortunati che Estibaliz sia riuscita ad uscire senza farsi notare! -

 - T.K. ha ragione: - replicò saggiamente Cody - dobbiamo dividere quel minimo di protezione che le nostre mura offrono! -

 - Del resto, ormai... - mormorò Mimi.

Ormai, se i DigiHunter volessero catturarci, non dovrebbero fare altro che aspettare davanti al portone pensò Alba, interpretando il pensiero degli altri.

  

Imperialdramon si voltò, udendo il rumore della pesante porta richiudersi: la pianura era ora sgombra.

Dov’è Euclione? Non riesco a vederlo domandò Stingmon.

È ancora qui, sotto di noi rispose Ken.

La distrazione costò cara ad Imperialdramon: il ciclopico pugno di Kimeramon, che da solo poteva contenerlo quasi completamente, si abbattè su di lui, scagliandolo a terra.

Ken...

Scusa, Davis, non avrei dovuto distrarmi.

Imperialdramon si alzò sulle ginocchia, dolorante, trovandosi faccia a faccia con il generale Euclione.

 - Tutto qui? - domandò, prima di scoppiare in una risata sguaiata

Questo qui è fuori di testa... sospirò Davis.

Ken, guarda! Quell’ombra...

Anche il ragazzo si era accorto di ciò di cui Stingmon parlava: un’ombra nera si stagliava alle spalle del generale, simile a quella che avevano visto, dieci anni prima, circondare il corpo di Yukio Oikawa posseduto da MaloMyotismon.

In quel momento, Stefanos apparve tra i due duellanti, che trasalirono per la sorpresa.

Euclione, suo malgrado, sobbalzò, e il monocolo gli cadde dal volto.

 - Che maleficio è questo?! -

Il bambino socchiuse gli occhi, senza smettere di fissarlo.

 - Abbiamo ancora un discorso in sospeso... - gli annunciò.

Sempre meno tangibile, appoggiò una mano sulla giacca del generale.

 - ...ma presto risolveremo ogni cosa -

In quell’istante scomparve.

 - Cos’è successo? - domandò Yolei, muovendo gli occhiali sul naso come se non credesse a quel che stava succedendo.

 - L’ultima parte buona di Euclione è scomparsa - rispose T.K.

L’Invincibile strinse le labbra, gli occhi che tradivano preoccupazione.

Il capo dell’ADO, tuttavia, si riprese in fretta dalla sorpresa: dopo alcuni istanti, si fece da parte, per permettere a Kimeramon di colpire il suo avversario

 - Se volevate farmi paura con qualche trucchetto da prestigiatore, - gridò, rivolto verso le mura - Beh, non ci siete riusciti! -

Mentre Imperialdramon riprendeva il suo tentativo di evitare i colpi del nemico, si rese conto di sentirsi sempre più stanco: stava rallentando e, di conseguenza, veniva colpito sempre più spesso finché, con un pugno più forte degli altri, si ritrovò nell’impossibilità di rialzarsi.

Non aveva colpito neppure una volta il gigantesco Kimeramon.

 

L’intero forte trattenne il fiato. Yolei e Mimi si portarono le mani sulla bocca, Takeru serrò i pugni, mentre Cody serrava i denti con rabbia; Estibaliz si strinse a Sàndor, che per la prima volta parve non accorgersi della presenza di una donna a meno di trenta metri da lui e Alba si coprì gli occhi.

Loukas, che stava entrando nella base per volare dalla moglie, si voltò a guardare gli altri, preoccupato, e quasi si prese in faccia la porta che Hikari, per correre fuori, aveva spalancato.

(RIIIIKAAAA, mi stai facendo venire una crisi isterica!!!! N.d.G.)

(Tranquilla, respira profondamente e passa tutto. N.d.A.)

 

Il generale estrasse da sotto il mantello la Lapis, continuando a ghignare come un folle

 - Che ne dite di un soggiorno a tempo indeterminato qui dentro? Credo che stareste bene, sulla mia scrivania... ma da domani, potrò pretendere un trono! -

Imperialdramon si puntellò sui gomiti, per potersi alzare sulle ginocchia e fronteggiare lo sguardo dell’uomo:

 - Folle! Ora la gente saprà cosa hai fatto, e ci saranno ancora più Digiprescelti! La speranza non morirà mai! - ruggì, mettendo nel suo grido buona parte delle energie rimastigli.

 - Sognatori! All’alba non resterà nemmeno uno di voi ribelli! -

L’Invincibile si sporse dalle mura come se volesse saltare di sotto:

 - Ora basta, Stefanos! - gridò - Loro non c’entrano, sono io l’oggetto del tuo odio! -

 - Non avrò pace... - sibilò l’altro, con gli occhi fuori dalle orbite - Finché anche l’ultimo di voi non sarà scomparso per sempre! -

La Lapis si illuminò: sapendo cosa stava per succedere, Imperialdramon tentò di alzarsi in piedi, ma le gambe si rifiutarono di sorreggerlo.

Euclione lanciò un grido: qualcosa non andava per il verso giusto.

 - Che succede? Io non ho ordinato di... -

 - Sciocco! Hai creduto davvero che la creatura maledetta ti avrebbe ubbidito? - domandò l’Invincibile.

 - Vuoi dire... - balbettò Cody - Che è stato Kimeramon? -

L’altro annuì:

 - Senza dubbio. È un Digimon artificiale, senza possibilità di Digievolvere. Sicuramente ha trovato un altro modo per sfogare la sua energia. -

Il forte vento causato dalla Lapis si propagò per la pianura: raccogliendo tutta l’energia residua, Imperialdramon si levò in piedi e tentò di resistere alla corrente.

 - La Lapis! Non riesco... a farmi obbedire! -

Euclione, con il volto sfigurato dal terrore, si accorse che la pietra aveva cominciato a risucchiarlo. Imperialdramon tentò di togliergliela di mano ma, nel giro di pochi secondi, anche l’ultimo lembo del mantello del generale era scomparso, inghiottito dal terribile potere della Lapis.

Per alcuni secondi scese il silenzio, un silenzio esterrefatto. Poi Kimeramon lanciò un altro, assordante ruggito.

 

 

Pensierino della buonanotte: Io non so più che dire...

Gothika: Io sì. Che bisogno c’era di allungare ULTERIORMENTE la ff? >__<***

Lo so, lo so. Sarebbe dovuta finire con Euclione e Kimeramon risucchiati, e tanti saluti. Ma in effetti, non è un po’ strano che Kimeramon esegua gli ordini da bravo cagnolino senza tentare qualcuna della sue geniali trovate? E che la Lapis prenda a funzionare di propria iniziativa?

Gothika: Se a questo punto si scopriva che il vero nemico dietro Euclione era la Lapis, rinunciavo a farti da beta reader!

Sarebbe stato un po’ scomodo: la battaglia finale tra Imperialdramon e un sasso sarebbe entrata negli annali delle fanfic come la più noiosa mai scritta... anche se sarebbe stata, probabilmente, la più esilarante.

 

Tantissimi ringraziamenti a chi continua a leggere, e un sovrappiù a chi recensisce: Topomouse, SHUN DI ANDROMEDA (ave, o fanatica di FMA! Mi dichiaro affetta anch’io da questo morbo!), Killkenny (no... aspetta, posso spiegare... il fatto è che di solito recensiscono sempre le ragazze, e ho dato per scontato... va bene, non avrei dovuto, ma, ti prego, richiama quell’enorme essere!), Talpina pensierosa (visto che hai commentato lo scorso capitolo, ti perdono la dimenticanza :D), hikary, DenaDena (i capelli blu di Sora erano solo un intermezzo comico: sono già tornati alla normalità!), DarkSelene89Noemi (certo, certo, Daisuke è sempre intelligente... a parte alcuni momenti...), HikariKanna, dana e giusyangel. Non sapete quanto mi rendete felice!

   
 
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