Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: lollipop 2013    04/02/2014    4 recensioni
Due culture diverse si incontrano, mescolandosi.
Un amore contrastato, che va oltre la famiglia, oltre le tradizioni.
John si innamora di Mary.
Mary si innamora di John.
Lui è un gipsy, uno zingaro inglese che ormai staziona da anni nella stessa città.
Lei é una ragazza normale, una tipa di città, indipendente e con fin troppi problemi.
Due culture così diverse riusciranno ad amalgamarsi o entreranno in collisione?
Riuscirà John a vivere questa sua storia d'amore impossibile?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Capitolo 5
 
<< Ciao Zack, sono John Evans volevo chiederti una cosa... Quel posto da cameriera nel tuo bar, è ancora vacante? >>
<< Si John, perché, ha qualcuno da propormi? >> sorrido e acconsento alla domanda di Zack…
<< Ok, allora di alla tua amica che è assunta! >> Ottimo!
Stacco il telefono col cugino Zack e busso alla porta di Mary...
<< Ciao, entra. >>
Frequento Mary da una settimana e non siamo mai usciti da questo buco che lei chiama appartamento.
Trascorriamo il tempo guardando la tv, mangiando... Personalmente mi andrebbe di fare “altro” ma Mary non la pensa allo stesso modo.
Non conosco molto di questa ragazza, vorrei che mi parlasse di più, che mi raccontasse di se…
<< Ho una buona notizia per te. >> la guardo mentre si barcamena tra le stoviglie sporche. << Di che si tratta? >> neanche si volta a guardarmi, resta con lo sguardo fisso sull'acqua calda che lava via la schiuma dai piatti.
<< Ti ho trovato un nuovo lavoro. Cioè, il lavoro è sempre lo stesso, è il posto ad essere diverso... >> si volta e mi guarda con aria perplessa.
<< Ho già un lavoro John! >>
<< Si, lo so ma vedi c'è questo mio cugino che ha un bar proprio sul confine della zona gipsy e lui ha un disperato bisogno di una cameriera... >> In realtà sono io che ho un disperato bisogno che Mary lavori in "zona amica".
Facendosi leva sulle punte dei piedi, Mary ripone i piatti puliti nei mobili posti troppo in alto per la sua statura.
Continuo a parlare cercando di carpire la sua attenzione...
<< Pensaci, lavorando per mio cugino guadagneresti di più. Poi il locale è lontano dal centro di Cardiff ed io lo frequento assiduamente... Potremo vederci tutti i giorni e senza dover temere che uno stupido gorge si intrometta tra di noi. >> con uno straccio Mary si asciuga le mani, sospira e poi le poggia sui suoi formosi fianchi per poi guardarmi...
<< Fammi capire bene, questo lavoro tu lo hai trovato per me o per te stesso. >>  Sgamato!
Rido nervosamente cercando di accampare scusa alle quale Mary non crede.
<< Per te certo, ma anche un po’ per me. Sono stanco di vederti solo tra le mura di questo minuscolo appartamento. Devo anche camuffarmi per camminare tra le vie di Cardiff, onde evitare di fare a botte in ogni angolo. Voglio poterti vedere quando voglio, in territorio neutro. >>
Mary si avvicina a me, sento il suo respiro sul mio viso.
<< Ma per me non sarebbe territorio neutro. Sarei una gorge in terra gipsy. >> scuoto il capo sorridendole, per poi stringerle i fianchi e tirarla a me, facendo aderire i nostri corpi. << Mio cugino Zack è un gipsy ma non vive nella nostra comunità... Diciamo che è per metà gipsy e per metà gorge. Il suo bar è aperto a tutti e al suo interno non vi esistono discriminazioni o guerre. Come ti dicevo... È zona neutra! >> mi sorride compiaciuta per poi lasciarsi baciare.
<< Settimana prossima inizi il tuo nuovo lavoro, domani stesso darai il preavviso al tuo attuale capo. Ora però usciamo, ho voglia di passare un po’ di tempo con te all'aria aperta. >> storce il naso ma poi indossa la sua giacca ed insieme ci godiamo il tenue sole che bacia le gelide strade inglesi.
Una lunga passeggiata tra le valli, lontani da occhi indiscreti poi, porto Mary al nostro "rifugio", il laghetto sul retro delle roulotte, li l'atmosfera romantica culla i nostri abbracci.
Cingo Mary tra le mie braccia, mentre il sole cala per far spazio alla luna, seduti su di una grossa pietra posta sulla riva del lago. Non sono un romantico e non mi piace esserlo, ma con Mary sento di dovermi comportare in questo modo… Non saprei spiegare neanche il motivo.
<< Ti va di parlarmi un po’ di te? >> le chiedo quasi timoroso...
<< Tu sai quasi tutto della mia vita, ti parlo sempre dei miei fratelli, del mio formidabile padre... >> ghigno divertito, sotto lo sguardo sterile di Mary.
<< Parlami, dimmi qualcosa di più sulla tua famiglia. >> sospira...  Forse è finalmente pronta a farsi davvero conoscere da me.
<< Non c'è molto da dire sulla mia famiglia... Quando avevo solo 7 anni mio padre ha abbandonato me e mia madre. La vita normale da padre di famiglia non faceva per lui. Mia madre annegò il suo dispiacere nell'alcool, il peso di una bambina a cui badare e l'assenza dell'uomo che amava, erano troppo per lei. Iniziò con un bicchiere di vino dopo i pasti, fino a scolarsi un'intera cassa di birre al giorno. Qualche anno fa, mia madre tornò a casa con un uomo, disse che l'aveva aiutata a superare il suo "problema” con l’alcool... >> la ascolto con attenzione, mentre, a testa china, Mary racconta la sua storia.
<< Si chiamava James Lucas Green. Venne subito a vivere in casa con noi, non ci ho mai parlato molto… Credo di essere diventata diffidente verso gli uomini dopo l'abbandono di mio padre. >> Già, me ne sono accorto!  
<< L'alcool aveva però reso bugiarda mia madre. Non è vero che James l'aveva aiutata a rimettersi in sesto, a disintossicarsi, non aveva mai smesso di bere e un anno fa, questo l'ha portata alla tomba. Dopo la sua morte ho lasciato New Castle e mi sono rintanata quì, cercavo un posto nuovo, lontano, dove poter ricominciare e creare nuovi ricordi. >>
<< E James? Perchè non sei rimasta con lui, infondo era parte della tua famiglia... >>
<< Come ti ho detto prima, io e James non abbiamo mai parlato molto. Bhè come hai visto non c'era molto da sapere su di me... Sei fortunato ad avere la tua famiglia John! >>
Le sorrido, so di avere una bella famiglia, so di quanto amore c'è tra di noi.
Ascoltando la storia di Mary, guardando i suoi occhi tristi e lucidi mi rendo conto di quanto lei abbia ragione, sono fortunato ad averli! Spesso ho desiderato che sparissero, che si togliessero di torno, ma non riuscirei ad immaginare la mia vita senza di loro…
 Il sole cala, l’orologio segna meno un quarto dalle otto. L’ora di cena è vicina!
Riaccompagno di corsa Mary a casa… Non posso tardare per la cena.
L’ultima cosa che voglio è far incavolare di nuovo mia madre!

 



Scusate il ritardo, ecco a voi il quinto capitolo,
lo so è breve ma non c'era molto da scrivere, 
è il classico "capitolo di passaggio".
Abbiamo però conosciuto un pò meglio Mary...
Lasciatemi qualche commento e, se avete tempo,
passate nella mia raccolta di one shot:

Crazy Stupid Moody Love.
A presto!

 
Kiss-Kiss. lollipop 2013
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: lollipop 2013