Anime & Manga > Kinnikuman
Segui la storia  |       
Autore: vermissen_stern    04/02/2014    3 recensioni
( COMPLETA )
cercò di mettersi a sedere una volta che fu sufficientemente sveglio trovandosi incredibilmente debole e con la testa che ancora gli girava. Seppur con la vista che lentamente gli stava tornando notò che parecchi suoi vestiti erano sparsi lungo tutto il corridoio, dall'entrata di casa fino a dove si trovava lui, e con un certo imbarazzo ricordò il perchè se li era tolti prima di svenire.
"Ah! ben svegliato, Kevin Mask!"
voltando la testa verso l'alto notò la figura spazientita del proprio allenatore, Lord Flash, con le braccia incrociate in petto e un'aria piuttosto severa in volto.
"Eh?! Cosa... cosa è success..."
"È successo che ieri sera hai litigato con tuo padre al telefono. Poi sei uscito a bere per dimenticare e sei tornato a casa ubriaco come una spugna... non sei neppure riuscito ad arrivare in camera tua e hai deciso di spogliarti in corridoio perchè avevi caldo – nonostante lo stesse rimproverando lo aiutò a rialzarsi in piedi quando lo stesso ragazzo allungò una mano verso di lui – e poi sei svenuto sul pavimento... ma non è la parte peggiore questa!"
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kevin Mask, Kid Muscle, Nuovo personaggio, Robin Mask, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Reignite '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gli studenti erano tenuti a controlli medici fissi. E ciò accadeva in quest'ordine:

Prima dell'iscrizione nella scuola di Ercole; visite mensili durante l'intero anno scolastico; controlli di idoneità quando si trattava di disputare un incontro d'esame importante; o addirittura gli incontri di fine anno. Inoltre, neppure gli stessi insegnanti erano esclusi da controlli medici periodici benchè questo andasse a cozzare con l'orgoglio di molti di loro.

Alcuni insegnanti, consci della loro età non propriamente “fresca”, si lasciavano visitare senza obiezione alcuna e le visite non erano mai di tipo invasivo se non in casi specifici. Poi c'erano quelli irriducibili, convinti di essere ancora nel pieno delle forze e se parlavi loro delle più elementari visite da fare ad una certa età, ecco che si arruffavano come galli combattenti.

Senta dottoressa... io non ho bisogno di tutti questi prelievi! Sto benissimo! –

Concordo. Abbiamo fatto questi test il mese scorso, direi che possiamo risparmiarceli –

Buffaloman e Robin Mask erano due individui che la portavano a sospirare lievemente per cercare di mantenere la calma ogni qual volta doveva avere a che fare con loro o con allievi troppo scalmanati. Stavolta però la mattinata era già iniziata in modo pesante per Alya, e sbuffando si sistemò i capelli biondo rame in un fermaglio e prese ad osservare le cartelle cliniche dei due ancora una volta.

Qui dice che avete saltato gli esami del mese scorso e ho controllato anche presso i vostri medici privati sulla terra per averne conferma... Scoppiate di salute o il vostro “machismo” vi vieta di preoccuparvi della vostra persona? Spiegatemelo, perchè sul mio pianeta non esiste un simile concetto –

Giusto, Alya Nikolaevna Kalinina e sua cugina Alana erano originarie di Amazon. E su quel dannato pianeta fino a 400 anni fa non c'era mai stata traccia di un individuo maschile degno di nota, se non in qualche animale primitivo di poco conto. Il fatto di parlare con una deva era fonte, per molti individui, di un imbarazzante disagio difficile da abbandonare sebbene fossero geneticamente compatibili con qualsiasi essere umano o kinniku esistente nell'universo.

Se vuole un parere personale è solo una questione di orgoglio! Giusto Robin Mask?! –

Giusto... ma trovo ridicolo che anche lei dottoressa, per quanto riguarda la sua razza, non ci sia un fattore simile. Mi vuol far credere che su Amazon non esiste l'orgoglio? –

più che una domanda quella dell'inglese sembrava essere quasi una accusa alimentata da molti pregiudizi. Entrambi gli insegnanti erano due colossi in confronto alla sua minuta figura di un metro e sessantacinque, e non erano esattamente due individui dall'aria calmissima al momento, ma francamente parlando non le riusciva di stare in silenzio. Non era nella sua natura.

L'orgoglio esiste sia tra le guerriere di livello Chojiin, che nelle donne comuni come lo sono io. Si basa principalmente nel fare il proprio lavoro, indipendentemente da quale esso sia, sempre a testa alta ma certamente avendo un occhio di riguardo per la salute. Ma sulla Terra devo ammettere che molte cose si riducono a termini... di tipo riproduttivo. Suppongo però faccia parte della natura umana

Mi sono perso qualcosa... – Buffaloman si grattò la barba incolta guardando confuso la dottoressa e adocchiando il collega che sembrava sul punto di volersene andar via – da quello che ho studiato non mi sembra ci siano chissà quali differenze genetiche tra le nostre razze –

la differenza c'è amico mio, perchè le deva non necessitano di liquido seminale per rimanere incinte –

Aah... certo... certo, ora mi è tutto chiaro –

ora il lottatore colossale era passato dal massaggiarsi il meno a passarsi una mano tra i capelli, cercando di non far vedere che non aveva capito molto di quanto Robin Mask avesse detto. Perchè era una cosa completamente anormale, francamente parlando.

Il signor Mask non ha detto una cosa errata... noi deva ci riproduciamo per partenogenesi. Durante l'accoppiamento adattiamo il nostro sistema nervoso a quello del nostro partner, indipendentemente dal sesso o dalla razza a cui appartiene, e ci basta raccogliere solo una parte minima del suo codice genetico... il resto ce lo mettiamo noi – Alya fece spallucce dopo aver dato la sua spiegazione. Non le sembrava di aver detto chissà quale oscenità – per intenderci, come suggerisce il mio nome mio padre è di origine terrestre come lo siete voi, signori. Mentre per mia cugina Alana... –

Mio padre era un calamaro mutante –

la suddetta donna apparve all'improvviso sulla porta dell'infermeria prima di scomparire in un battito di ciglia, ed entrambi gli allenatori erano sicuri che sulle spalle avesse un sacco per cadaveri piuttosto pieno. Ma era decisamente il caso di non farsi domande.

Eww... non mi dirà che è vero?! –

il disgusto in Buffaloman era bastanza evidente e per fortuna che Robin Mask indossava un elmo di metallo! La giovane dottoressa tuttavia si limitò ad inclinare la testa di lato e a non commentare subito.

A dir la verità cambia sempre versione... e io che credevo di aver trovato quella giusta. Comunque, signori – togliendosi gli occhiali dal camice bianco se li sistemò sul setto nasale tornando alle cose serie – potreste ora farmi il piacere di fare queste analisi si o no? Ho già avuto una mattinata piuttosto impegnativa nel cercare di convincere un paziente a fare una colonscopia... prometto che il vostro orgoglio maschile non ne risentirà –

Alya era una donna educata, ma sapeva farsi rispettare in quanto medico. Inoltre, iniziare una nuova polemica con quell'aliena significava dover affrontare altri discorsi imbarazzanti e nessuno dei due ex lottatori aveva voglia di affrontarli.

Fecero ciò che venne loro chiesto e fu sorprendente che in fin dei conti si trattò di una cosa tutt'altro che fastidiosa o lunga. Forse era il caso di lasciare respirare un po' la Kalinina visto e considerato che star dietro ad un centinaio di ragazzi e anziani lagnosi non era esattamente il massimo, tuttavia per Robin Mask restava sempre quella lieve inquietudine di avere a che fare con delle creature... “sbagliate”. Vance MacMadd faceva prima a prendere dei medici kinniku uomini e sinceramente parlando avrebbe anche potuto controllare meglio il curriculum di quella ragazza prima di assumerla, senza basarsi unicamente sul fattore “ma con lei spendo poco” sebbene risultasse aver avuto ottimi voti.

Suo nonno, Robin Grande, glielo ripeteva spesso di guardarsi dai nemici sul ring così come dalle streghe dello spazio, come le chiamava lui, perchè se non fosse stato attento gli avrebbero rubato il cuore mentre dormiva. Diamine, quando glielo diceva poi non riusciva a dormire per tutta la notte e si ritrovava con l'andare a piangere di nascosto da sua sorella minore.

Ora sia lui che Buffaloman attraversavano in silenzio il corridoio diretti verso la sezione di allenamento per esaminare alcuni studenti impegnati a superare un esame sulle mosse difensive e di contrattacco, ma era logico che quel silenzio non sarebbe durato a lungo. Il sorrisetto sarcastico di Buffaloman stava iniziando ad irritare il chojiin inglese, ben sapendo che non portava nulla di buono.

– Uhm... però! Questa storia ti fa riflettere –

– Piantala –

– Voglio dire, non si può negare che a livello evolutivo abbiano una carta in più... –

Falla finita! –

Beh, dai! Quando sarò ormai vecchio decrepito penso proprio che andrò a farmi ricoverare in una casa di riposo su Amazon! –

La-vuoi-piantare?!

Robin Mask si ridusse a sibilare quelle parole cercando di mantenere la calma anche quando fu evidente che Buffaloman lo stesse punzecchiando con puro gusto, concedendosi pure una stentorea risata, andandogli a colpire “amichevolmente” con un pugno la spalla destra.

E andiamo! Fatti una risata, vecchio segaiolo! –

ma decisamente al lottatore non riusciva di riderci su, per quanto la grezza battuta del collega fosse nata anche per questo.


- - - - - - - - - - - -


Come va, Kid? Stai bene? –

Terry Kenyon, uno tra gli allievi più promettenti dell'accademia nonché anche lui figlio di una vecchia leggenda del wrestling, andò a sedersi sulla panca in cui pure Kid Muscle aveva trovato riposo cercando di capire come se la stesse passando il compagno di corso.

Il figlio del re Suguru Muscle sembrava piuttosto scuro in volto ma non poteva essere certo se era per le mille flessioni appena fatte oppure per “l'incidente” che gli era successo giusto un paio di giorni fa. Era stato dimesso dall'infermeria giusto quella mattinata, e ne lui ne gli altri avevano avuto sue notizie fino ad adesso.

Sto bene Terry, non devi preoccuparti. Ho imparato la lezione, e adesso so cosa devo fare –

ancora serio in volto si alzò dalla panca scrutando senza reale interesse gli altri studenti che si allenavano nella palestra. Terry lo guardò incuriosito, sperando che magari l'incidente con la lampadina non lo avesse sconvolto così tanto, anche se pure lui doveva ammettere che era stata una cosa abbastanza terribile.

Ebbene io... – e qui Kid chiuse gli occhi, come in concentrazione – ...penso proprio che chiederò alla dottoressa di sposarmi! –

finì la frase con tono assolutamente ridicolo e infatuato, trasformando gli occhi in due cuoricini palpitanti e portando il giovanotto americano a cadere dalla panca per il troppo sconcerto.

C-cosa?! Spero che tu stia scherzando, Kid!! –

Oh, no! Come potrei mai scherzare su una cosa simile? – ondeggiava come l'acqua pensando alla visita di quella mattina, scordandosi che per l'operazione era stato accuratamente sedato – vivremo felici in una casetta in campagna e avremo tre bellissimi bambini... –

Tzè, al massimo avrai delle femmine – borbottò Terry mettendosi in piedi – e comunque sei ancora sotto gli effetti dei sedativi per dire scemenze del genereEEEH??! –

il volto del texano si deformò in una espressione di puro terrore quando accanto a lui apparve la dottoressa Alana in tutta la sua inquietante magnificenza. Persino Kid Muscle smise di gongolare come un beota e sgranò gli occhi urlando di terrore nel rivedere la donna che lo aveva deflorato senza troppe premure.

La femmina aliena fece un passo verso di loro senza manifestare alcuna emozione, e i due giovanotti presi dal panico arretrarono fino a toccare un angolo della palestra. Bizzarro che due omoni come loro avessero così tanta paura di una figura più esile di loro... mah! Comunque sia non era certo giunta sino a li per spaventare a morte quei due poveri diavoli, non era nel suo stile, ed avanzando ulteriormente verso di loro li “costrinse” a sedersi a terra colti da un attacco di panico. Poi, si inginocchiò a sua volta senza battere ciglio, estraendo da una tasca interna del camice alcune boccettine contenente delle pillole.

Queste sono da prendere al mattino prima di colazione, queste altre dopo pranzo e poi le supposte al limone rosso di sera. Sono spiacente per la piccola dimenticanza stamane – mise tutte le boccette in bocca ad un kinniku svenuto dalla paura lasciando di marmo quell'altro che lo teneva tra le braccia. Non era li per far loro qualcosa dopotutto – buona giornata –

poi nello stesso modo in cui era apparsa scomparve, e Terry Kenyon trovò nuovamente la forza di ridestarsi da quel ridicolo torpore che per un momento lo aveva colto... e anche perchè il peso dell'amico lo aveva portato a non sentire più la gamba destra.

Ehi Kid... Coso... ci sei? Merda... se esco vivo di qui non sarà mai per per un combattimento sanguinoso, questo è garantito –

alle volte non si poteva fare a meno di pensare che Vance MacMadd non lo facesse apposta ad assumere certe persone pur di scrollarsi di dosso alcuni elementi a lui non propriamente congeniali... ed ogni riferimento a Kid Muscle era puramente casuale!



Nella versione originale il nome di King Muscle è Suguru, mentre il suo nome da supereroe è Kinnikuman. Capitolo “discutibile”? Giudicate voi.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kinnikuman / Vai alla pagina dell'autore: vermissen_stern