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Autore: lellis96    04/02/2014    1 recensioni
Lei era grassa, lei era timida, lei era ma adesso non lo è più.
Quando Michele scopre che Nora, la sua vecchia vicina di casa, andrà nella sua classe nel nuovo anno scolastico pensa subito di prenderla in giro.
Si ricorda benissimo quando erano piccoli, quanti dispetti le faceva sapendo che non correva veloce.
Ma lei è cambiata, è una ragazza diversa ora.
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ATTENZIONE: storia in fase di modifica e betaggio, mi scuso per l'attesa ma è per il meglio della storia e per gli occhi dei poveri lettori.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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DIRTY JOKES
 



 
 
Nora correva, cercando di fuggire dal suo inseguitore. Non andò molto lontano perché fu presto intercettata e fermata. Poi, senza neanche aspettarselo, lui la prese in braccio e la stese sul divano, bloccandola col suo corpo. Non sorridevano ma si studiavano attentamente. Successivamente, lui la baciò d’impeto.
 
 
 
 
 
 
Qualche ora prima
 
 
 
“Dai, Nora! Muoviti! Su, entra!”
Michele cercava di convincere la sua ragazza a entrare in casa sua. Aveva iniziato con le buone ma stava davvero prendendo in considerazione l’idea di prenderla in braccio se non si decideva a entrare.
La ragazza scosse semplicemente la testa.
“Ti ci porto in braccio là dentro se non ti decidi a farlo da sola.” La minacciò lui, l’espressione seria e determinata.
“Idiota.” Disse lei passandogli di fianco. Già era una figuraccia entrare in casa sua, farlo addosso a lui non era il modo migliore per salvarsi la faccia.
“E comunque ci sei già venuta prima, cosa ti ha fermato questa volta?” le chiese ignorando il modo in cui l’aveva chiamato.
“Prima ero solo un’amica, ora sono la tua ragazza.”
“Ci sei già venuta qua come mia fidanzata, se non ricordo male.”
“Sì ma non sono mai entrata. Ti prego non lasciarmi sola con tua madre!” disse piagnucolando.
“Rilassati, non lo farò.”
“Grazie.” Rispose lei, sorridendogli e avvicinandosi per baciarlo.
 
 
 
Una volta dento, Nora voleva scappare: la madre di lui continuava a farle domande su domande, il padre pure, e la sorellina la chiamava ogni cinque secondi per farle vedere un nuovo gioco o un nuovo libro. Era stata accolta benissimo ma si sentiva comunque agitata.
 
“Mi sa che non dovevo portarti qua. Ti stanno monopolizzando.” Disse Michele al suo orecchio in un momento di pace.
“Non è colpa mia. Prenditela con te stesso.” Disse lei ridendo.
 
 
Il motivo principale per cui erano lì, però, era perché dovevano studiare. Dopo un’oretta a parlare di altro i famigliari del ragazzo decisero che era il momento di lasciarli soli per studiare. Ovviamente in sala, ovviamente con la porta aperta.
 
Per la maggior parte del tempo ridevano e si spingevano piano, scherzando. Quando la madre decise che potevano rimanere da soli perché non sarebbe successo niente, si preparò per andare a fare la spesa, portandosi con sé il marito e lasciando Aurora a fare un pisolino.
 
 
 
 
Studiarono per diverso tempo ma dopo un po’ l’attenzione andò scemando e i due chiusero i libri, entrambi d’accordo sul fatto che avevano studiato abbastanza. In cucina si prepararono uno spuntino molto zuccheroso.
“Basta! Mi vuoi far ingrassare di nuovo?” chiese Nora ridendo, guardando scandalizzata la quantità di nutella che Michele aveva spalmato sul suo panino.
“Non sarebbe male. Sei troppo magra.” Rispose lui seriamente.
Nora si limitò a guardarlo severamente prima di prendere il coltello dalle mani del ragazzo e togliendo un po’ di cioccolata per spalmarla sul panino di lui.
Michele non aveva smesso un attimo di guardarla, fissandola per tutto il tempo di quell’operazione senza neanche accorgersene. Quando lei gli chiese cosa avesse lui sembrò riprendersi. Avvicinandosi lentamente a lei, le sussurrò a un centimetro dalle labbra, così piano che fece fatica lui stesso a sentirsi: “Sei bellissima.” Poi, la baciò, semplicemente e lentamente. Nora rimase un attimo interdetta dalla dolcezza del bacio, poi si lasciò andare chiudendo gli occhi.
 
Dopo un po’, entrambi alla ricerca di fiato, si guardarono e si sorrisero. Presero il pane e lo mangiarono in silenzio, tornando a scherzare. Per fargli un dispetto, Nora decise di fare la cattiva: prese il pane che lui stava mangiando e glielo premette sulla faccia, dalla parte della cioccolata. Michele lasciò cadere la fetta di pane e, dopo un momento di pausa, iniziò a correre, cercando di raggiungere Nora. Molto in fretta la riacciuffò e la portò sul divano per farle il solletico. Il suo piano sembrava buono ma, appena l’ebbe bloccata, si dimenticò di tutto, anche di pensare. La baciò con passione, subito seguito da lei. Fece scivolare una mano sotto la sua maglia, mettendola sulla pelle fresca del fianco. Anche la ragazza gli mise le mani dietro la schiena, avvicinandolo. Si staccarono solo per riprendere fiato e lui le baciò il collo, scostandole i capelli. Non pensavano a niente, solo a baciarsi.
 
 
 
Lentamente lui cercò di spostare la mano dal fianco della ragazza, facendole salire la maglia ma lei lo fermò, guardandolo con uno sguardo leggermente preoccupato.
 
 
Michele chiuse gli occhi e, una volta aperti nuovamente, il suo sguardo esprimeva senso di colpa.
“Non volevo…”
“Lo so. È solo che…”
Nessuno dei due terminò la frase e si risistemarono imbarazzati.
 
“Non mi sento ancora pronta.” Disse Nora improvvisamente, attirando l’attenzione del ragazzo.
“Lo immaginavo. Non è un problema, non ti preoccupare. Mi sono solo… lasciato prendere la mano.”
“Menomale che non hai preso qualcos’altro.” Disse lei, scoppiando a ridere un secondo dopo per la faccia sconvolta di lui.
“Hai forse fatto una battuta… un doppio senso?” si corresse, con un ghigno in faccia.
“Credo proprio di sì. La tua vicinanza mi fa male.” Disse lei, punzecchiandolo.
“Io non ho mai fatto quel genere di battute. Almeno non con te.” Disse lui ridendo.
“Perché se non c’ero io la battuta l’avresti fatta tu?” chiese ridendo anche lei.
“Ovviamente!” rispose lui, mettendosi una mano sul cuore come se fosse stato ferito.
Lei rise e si sporse per dargli un bacio sulla guancia.
“Non pensavo di avere una ragazza sporcacciona.” La prese in giro lui quando gli si avvicinò.
“Forse ancora non hai visto niente.” gli rispose, continuando a prenderlo in giro.
“Sì, ti ho decisamente rovinata.”
 
 
Continuarono a ridere e a fare battute stupide fino a quando non tornarono i suoi genitori. La invitarono a cenare con loro ma a casa Afrodite la aspettava e, poiché le aveva detto che le avrebbe dovuto dire una cosa importante e non sapeva più aspettare, si congedò ringraziando diverse volte.
 
 
Una volta entrata nella propria casa, Nora andò alla ricerca della sua migliore amica. Tutto si sarebbe aspettata, ma non di trovarla sul letto.
Del fratello.
Abbracciata a lui.
Baciandolo.
 
 
“Oh, mio Dio!” disse lei, leggermente sorpresa una volta che Afrodite le ebbe raccontato tutto. “e tu mi hai tenuto tutto questo nascosto?”
“Avrei dovuto dirtelo prima, lo so. È solo che avevo paura di come l’avresti presa.” Disse l’amica, preoccupata dalla reazione della ragazza.
“Io ti adoro, lo sai, quindi non ti dovresti preoccupare, anzi. Averti come cognata sarebbe fantastico! Potremmo torturare Filippo il doppio ora!” disse Nora saltando sul letto di Filippo. La abbracciò, saltando con lei sotto lo sguardo spaventato di Filippo che, in silenzio, era rimasto lì, pronto a salvare la sua ragazza dalle grinfie della sorella se la situazione si fosse messa male.
 
 
“Vi lascio soli che devo chiamare Michele. Sarà felicissimo anche lui!” disse la ragazza uscendo dalla stanza.
Afrodite e Filippo stavano ridendo per la scena assurda che si era appena svolta quando Nora tornò indietro e disse: “Però magari non fatemi diventare zia troppo presto, mi raccomando.” E uscì di nuovo ridendo.





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Sono tornata! Questo capitolo è stato scritto in due giorni diversi, in due settimane diverse e non so davvero come sia uscito. A me piace e mi fa anche ridere però voi cosa ne pensate? Sbizzarritevi con le recensioni, mi fanno felice!


Nora diventa pazza: prima fa battute sconce, poi fa la scema. Michele la sta facendo uscire di testa. Ma non ci si può fare niente, è il potere dell'amore!


E' un po' strano detto da me, lo so. 


Il prossimo capitolo è un capitolo importante e visto che ho scoperto che il primo capitolo è arrivato a più di mille visite e visto che ho ricevuto 40 recensioni tonde tonde vi premio con un piccolo spoiler:


Nel prossimo capitolo ci sarà un discorso davvero importante tra Nora e sua madre.


Vi ho incuriosito? Lo spero.


A presto, wayò!


 (Il mio lato dialettale è uscito, mi dispiace, ma farò di tutto per farlo tornare in gabbia!)


 
   
 
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