Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: dalaric    04/02/2014    1 recensioni
*Dal capitolo 4*
-----------------------------------------
“Non intendevo prenderti in giro” dissi cercando il suo sguardo “cercavo solo di non ferirti!”
Mi guardò con disprezzo: “Troppo tardi” disse alzandosi e andando via, senza voltarsi, lasciandomi lì con i sensi di colpa che mi avevano invasa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Per tutto il weekend non vidi né sentii Matt, perché lui andò in montagna con i suoi amici, mentre io rimasi a casa.

Lunedì mattina, mentre ero insieme ai miei compagni di classe, a chiacchierare, in attesa che suonasse la campanella, lo vidi arrivare da lontano. Salutò i suoi compagni e venne verso di me.
“Posso parlarti, Candice?” mi chiese con un tono piuttosto serio.
“Certo” dissi avvicinandomi, un po’ perplessa.
“Scusateci” disse rivolgendosi alle persone con cui stavo parlando.
Ci allontanammo e ci sedemmo su dei gradini, vicino alla porta della palestra.
Ero nervosa. Non sapevo cosa avrebbe voluto dirmi. Lui era strano e i suoi occhi sembravano tristi e arrabbiati allo stesso tempo. Non l’avevo mai visto in quel modo.
Anche lui era nervoso. Potevo capirlo dal tremare della sua gamba. Teneva lo sguardo basso.
Quel silenzio era fottutamente assordante. Aveva detto di volermi parlare, ma non diceva nulla e io morivo dentro per l’ansia. Non ce la feci più e fui io a chiedergli cosa volesse dirmi.
“No, la domanda giusta e quella che ti porrò io: c’è qualcosa che dovresti dirmi?” sbottò, alzando lo sguardo e fissandomi.
Rimasi spiazzata.
“In che senso? Non capisco.” Chiesi. Magari aveva capito qualcosa dal mio comportamento, ma volevo che fosse lui a confermarlo.
“Andiamo Candice, non fare finta di non capire. Se hai qualcosa da dirmi perché non lo fai?” disse.
“Ok, cos’è che sai e che non ti ho detto?” non esisteva una domanda più stupida.
“Che cosa avrei dovuto sapere da te e invece ho saputo da qualcun altro, vorrai dire.” disse con la rabbia negli occhi “Se hai qualcosa da dirmi, che aspetti a farlo? Perché ne parli con gli altri anziché parlarne con me?”
“Tyler…” sussurrai.
“Lasciamo stare Tyler per un momento” disse “è una questione fra noi due. Lui pensava che io e te avessimo già parlato. Immagina che figura di merda ci ho fatto!”
“Ascolta Matt” dissi prendendogli il polso, cercando di calmarlo “io te ne avrei parlato appena si fosse presentata l’occasione adatta..”
“Certo” disse scostandosi “chissà per quanto ancora avresti continuato a prendermi in giro.” Disse.
Sentii una fitta allo stomaco. Mi sentivo una merda.
“Non intendevo prenderti in giro” dissi cercando il suo sguardo “cercavo solo di non ferirti!”
Mi guardò con disprezzo: “Troppo tardi” disse alzandosi e andando via, senza voltarsi, lasciandomi lì con i sensi di colpa che mi avevano invasa.
Mi alzai anch’io e lo guardai andare via. Una nuvola di tristezza mi avvolse e mi accompagnò fino in classe.

Arrivata in classe trovai Tyler già seduto al suo posto. Appena mi vide, mi guardò quasi con timore.
“Candice io” balbettò.
“Sta zitto per piacere!” dissi arrabbiata “Hai già parlato troppo”. Mi sedetti senza neppure guardarlo.
“Aspetta un attimo. Lasciami spiegare” cercò di farmi voltare verso di sé “Io credevo che tu e Matt aveste già parlato”.
“Avresti dovuto farti gli affari tuoi comunque!” gli dissi seccata, voltandomi verso di lui.
“Sono il suo migliore amico, cercavo un modo per consolarlo!” spiegò.
“E perché non hai aspettato che fosse lui a sfogarsi con te?”
“Perché lo sai com’è riservato. Vuole l’impulso anche per esprimere come sta.” Disse.
Mi voltai in avanti, smettendo di guardarlo.
Mi prese il polso: “Candice, non volevo fare niente di male!” disse.
“Lo so.” sospirai “non è colpa tua Ty. E’ solo colpa mia. Avrei dovuto parlargli subito. Aveva ragione Emily: più tempo sarebbe passato, più ci sarebbe rimasto male. Quello che non avrei voluto succedesse, è successo. Ora lui sta male a causa mia.”
Tyler mi abbracciò per consolarmi e nel frattempo arrivò la prof di spagnolo.
Accidenti! Avevo il test di spagnolo! L’avevo completamente dimenticato. Con tutti i miei pensieri avevo dimenticato di studiare per quel test. La mia vita era finita.
I miei amici videro la preoccupazione sul mio viso e capirono la mia situazione.
Cercarono in tutti i modi di aiutarmi a raggiungere almeno la sufficienza. Mi fecero copiare gran parte delle risposte e speravo proprio che fossimo riusciti nel nostro intento.








Lo so, lo so, sono in ritardo. ma comprendetemi: faccio il liceo classico e inoltre sto scrivendo un'altra storia. Devo ammettere che mi è anche mancata l'ispirazione ultimamente, ma ora eccomi qua con un nuovo capitolo tutto per voi! Spero vi piaccia e ci tengo che mi facciate sapere cosa ne pensate con una recensione. Baci baci :*
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: dalaric