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Autore: robyna    13/06/2008    3 recensioni
Storia che vede come protagonisti la coppia Elena/Daniele,non mancheranno fraintendimenti,litigi e vari triangoli amorosi...Buona Lettura.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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"E se fosse soltanto un'incubo?"
Era questo quello che si chiedeva da due giorni Elena Cicerino,che aveva soffocato le sue sofferenze e i suoi pianti stretta al cuscino.
Le lacrime cadevano una dopo l'altra sul suo letto,come se un'incessante pioggia si fosse abbattuta in camera sua.
Una tempesta prepotente;che non voleva lasciare posto ad un coloratissimo arcobaleno.
Era buffo come quelle goccioline al contatto con le lenzuola si assorbivano subito, e a volte Elena voleva proprio questo:
che la brutta situazione che stava passando si assorbisse subito senza lasciare traccia,ma purtroppo altri pianti ci sarebbero stati e altre gocce sarebbero cadute sul suo letto.
Aveva cercato in ogni modo di distrarsi ma era inevitabile,il suo pensiero fisso era sempre lui: Daniele.
Come poteva averle spezzato il cuore? Lui,il ragazzo dolce. Lui,a cui bastava vederla dormire per essere felice.
Lui,che l'amava.
Queste erano le domande che accompagnavano la giornata di Elena,domande a cui però non aveva ancora dato risposta,a cui non voleva dare risposta.
Soltanto la notte la riparava da quei turbolenti pensieri,tuttavia quella notte qualcosa sarebbe cambiato.
Così,non appena ebbe salutato papà Antonio,la giovane Cicerino andò a dormire,pensando di scacciare tutto lo stress di quella giornata.


FLASHBACK

4 Settembre
Nonostante fosse una fresca giornata di fine estate,quel giorno il sole non voleva sorgere;anzi,dal colorito che presentava il cielo probabilmente sarebbe caduta solo tanta pioggia.
Ma anche se cupo,il tempo non mette di cattivo umore una coppia innamorata.

"Come sei bello quando dormì" sussurrò Elena scostando un ricciolo ribelle dal volto di Daniele.
Benchè fossero passati tre mesi dal loro primo bacio,la ragazza ancora non si capacitava del fatto che stava con lui,il ragazzo dei suoi sogni. Non era stato facile arrivare a quel momento,in cui un bacio cancella improvvisamente tutti i ricordi passati.
Perchè la storia fra Elena e Daniele,nonostante fosse partita molto bene,aveva trovato degli ostacoli più grandi di lei,a partire da quel giorno,in cui una "palpatina" di troppo da parte di Dani avrebbe complicato la situazione.
E' vero,era sotto effetto dell'alcool,ma si vedeva dall'espressione del suo viso che provava gusto a toccarle il fondoschiena.
Ma ormai questa era acqua passata,e lo si poteva intuire da come i due giovani si stringevano forte nel lettone in casa di lui. La sera prima infatti,la signora Cook aveva fatto le valigie ed era partita,senza meta. Aveva detto "Vado alla ricerca dell'amore."
Probabilmente Daniele,se l'avesse sentita solo 4 mesi prima l'avrebbe fermata,un po' per esperienza personale,un po' perchè sapeva che la madre non era un tipo affidabile. Ma ora che anche lui aveva conosciuto l'amore,sapeva l'effetto che dava e non voleva impedire alla madre di scoprirlo nuovamente.
Così i due giovani,avendo casa libera fecero l'amore tutta la notte. Il loro non era sesso,era un legame ancora più profondo che non li univa solo fisicamente ma anche spiritualmente. Elena aveva detto al padre che andava a dormire da Laura e Stefania,e questo non era dovuto al fatto che Cicerino non vedesse di buon occhio Daniele,anzi lo trovava adatto per la sua "Elenina" bensì perchè,trovando ancora in sua figlia una bambina,pensava che i due non si spingessero oltre i baci. Ma quando avrebbe capito che ormai Elena era un fiore sbocciato?
Così,non appena sveglia,la ragazza si alzò un po' di malavoglia da quel morbido lettone;stava così bene sdraiata lì a non far nulla: si sentiva come una principessa,protagonista della favola d'amore più bella. Ma ormai era tradizione che,al suono della sveglia,uno dei due preparasse la colazione all'altro;l'ultima volta era stato il turno di Daniele,quindi di conseguenza oggi toccava a lei. Nel momento in cui cominciò a bollire il latte,Elena prese dallo scaffale della cucina il Nesquik,Dani infatti da certi punti di vista era proprio un bambinone e senza il suo cacao proprio non riusciva a digerire la colazione.

"A tavola" urlò Elena,aveva una voce così pimpante che era molto difficile che il condominio non l'avesse sentita.
"Uhm...5 minuti..." si lagnò Daniele stiracchiandosi ancora un po'.
Elena sbuffò,è vero che non avevano chiuso occhio tutta la notte per ovvie ragioni,ma erano le 12:00 passate.Quanto doveva aspettare ancora?
Dopo che furono passati 5 minuti dall'ultimo richiamo la ragazza passò alle maniere forti: aprì le tende facendo filtrare la luce del sole e si buttò a peso morto vicino a Daniele che di alzarsi,proprio non aveva voglia.
"Dai amore che il latte si raffredda..." sussurrò Elena cominciando a mordicchiare l'orecchio del suo amato. "Scusa Mary ma avrò dormito due ore al massimo." disse ancora con gli occhi chiusi.
"Mary??" pensò Elena al quanto scettica. Forse Dani era solo un po' frastornato,d'altronde capita a tutti di fare confusione la mattina,tarda mattina.
Senza fare domande i due si avviarono verso la cucina dove una tazza fumante,o meglio ex fumante,di latte li attendenva.
"Mi hai interrotto sul più bello di un sogno!" esclamò Daniele dopo aver addentato una fetta biscottata con burro e marmellata. "Ah sì?" domandò Elena incuriosita
"E per caso in questo sogno fantastico c'era una certa Mary?" a questo punto la ragazza si morse un labbro,non doveva far la paranoica per uno scambio di nomi!
"E tu come lo sai? Ti avevo parlato di Mary?"
Ora il ragazzo era più interessato,anzi,lo erano entrambi.
"Bè prima mentre ti cercavo di svegliare ti sei rivolto a me come se fossi lei." Il sorriso che,fino a poco prima,era disegnato sulla Cicerino tutto ad un tratto scomparve.
"Ahahahah" Daniele emise una grossa risata,forse per sdrammatizzare l'imbarazzante situazione.
"Ma che te ridi?!" la ragazza non mancò di lanciargli uno sguardo truce
"No,niente amore. Vedi,Mary è stata la mia prima ragazza.Quando ero ancora a Milano,ovvio!"
"Ah,tutto chiaro adesso!" esclamò la giovane inzuppando nervosamente un biscotto sul suo latte ormai freddo.
"E che sogno stavi facendo? Sai visto che era così bello,vorrei esserne partecipe!"
"Il nostro addio.Il nostro addio che nella realtà non c'è mai stato." Daniele si irrigidì all'improvviso.
"Sua madre è inglese e visto che aveva perso lavoro qui in Italia,dove il problema della disoccupazione si fa sempre più grande,l'unica soluzione era tornare in Gran Bretagna.E così fece.Tuttavia fra una cosa e un'altra non ci siamo più salutati."
"E immagino che nel sogno ti sei rifatto alla grande!" Elena si alzò da tavola facendo cadere la sedia.
"Elena ma che fai?" esclamò il giovane prendendola per un braccio.
"E non toccarmi!" la ragazza gli tolse violentemente la mano dal suo polso
"Aho,statte carma!" le urla di Daniele rimbombarono per tutta la stanza "Cos'ho fatto di male?"
"Ah e me lo chiedi pure.Ma lo sai che sei proprio forte? Mi hai parlato con aria sognante della tua ex,ma ti sembra una cosa normale?"

"Amore,ma è successo prima di te...Molto prima! E poi scusa,io ti rendo partecipe e tu ricambi così?"
Elena si calmò per un istante.Ma poi qualcosa dentrò di lei scatto come una molla.
Proprio quando due secondi dopo Daniele bisbigliò fra sè e sè "Era meglio che non ci mettevamo insieme" La giovane lo guardò,senza parlare.Come se avesse un blocco che le impedisse di farlo.
"C-Cosa hai detto?" disse calma,mentre gli occhi le si facevano sempre più lucidi.
"No,amore non pens..." ma le scuse di Daniele furono subito bloccate
"COSA HAI DETTO??" urlò Elena dandogli una spinta.
"Piccolina,ero arrabbiato...E adesso lo sono ancora di più perchè è nato tutto da una sciocchezza." il giovane si avvicinò alla ragazza come per abbracciarla.
"Una sciocchezza che è servita a farmi capire quello che provi veramente per me."
Elena respinse l'abbraccio e si avviò verso il salone;Daniele non la seguì,ricevere l'ennesima spinta era inutile.
Aspettò 5 minuti prima di andare in salone,per vedere se le acque si erano calmate.Ma purtroppo non ci ritrovò nessuno.
Elena se ne era andata,e forse per sempre.

  
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