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Autore: Spina di pesce    04/02/2014    6 recensioni
Eleanor, una ragazza omosessuale con una grande passione per la batteria e la musica rock. Mika, cantante pop emergente in cerca di un sostituto batterista per il suo prossimo tour. Come due personalità e due generi musicali così diversi riusciranno a convivere fino a non poter più far l’uno a meno dell’altra? Riuscirà la crisi di identità di lei a prendere il sopravvento anche su di lui?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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POSSO DIRTI UN SEGRETO?

“Mika! Che cosa  ti è successo!?”
Il mio amico è rannicchiato ai piedi del letto immerso in un bagno di lacrime …e visto da questa prospettiva sembra più piccolo del solito! La sua faccia è totalmente nascosta dai capelli e dalle braccia.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi avvicino lentamente sedendomi accanto a lui ai piedi del letto.
 “Michael…. cosa è successo?”
La sua risposta è un forte lamento, ancora non vuole mostrare il suo viso. Nell’istante in cui sfioro la sua pelle lui si ritrae quasi come se avesse paura di me.
“No, ti prego… non fare così. Sono Eleanor”
“E..leanor…” singhiozza. “Stammi lontano…. Io, io faccio schifo… so.. sono una persona bruttissima”
mi dice tra le lacrime.
“Ehi… no, non dire così. Non è affatto vero, anzi tu sei una bellissima persona!”
“no.. non è vero…. Faccio schifo…”
E’ ancora sotto l’effetto dell’alcol, e questa è la cosa peggiore, perché non so come potrebbe reagire ad ogni mia azione. Ma decido ugualmente di stargli vicina e provare a consolarlo. Mi fa davvero troppo male vederlo così.
“Michael… perché dici questo? A me puoi dire tutto, non c’è nessuno oltre me qui.”
“Eleanor… io… lo vuoi capire che faccio schifo!? Sono uno schifo! Ho fatto scappare il ragazzo che mi piace ti rendi conto? Sono una frana… sono una frana, faccio davvero schifo!” se prima piangeva un fiume di lacrime, ora è diventato un torrente!
“C.. come sarebbe… il ragazzo che ti piace!??”
“Sono una merda… è fuggito… sono bravo solo a spaventare la gente io! Ma perché proprio lui doveva piacermi così tanto…l’ho…fatto…scappare…” tira un lungo sospiro, ora ha finalmente alzato il viso, tutto rosso e umido per il pianto.
“Ma… chi?”
Oddio… oddio, no! Ditemi che ho capito male…ditemi che non è..
“Tyler…. Si chiama così giusto? L’ho fatto scappare via… l’ho baciato, credevo di piacergli ma…. Ma lui mi ha dato una spinta…e…ed è scappato via!!!” Continua a piangere come un vitellino e sinceramente, ora viene da piangere anche a me!
Tyler…. Tyler… Tyler!!!??? Ma perché questa notizia mi fa così male!? Perché ora vorrei unirmi al suo pianto? E’ come se una freccia mi avesse trafitto in un istante. Odio? No, gelosia.

“Sai Eleanor… io … lo so che ha un carattere così brutto ma.. io.. ne sono rimasto affascinato sin dal primo istante…io… è così attraente… non ci posso fare niente” si butta tra le mie braccia e io non posso fare altro che stringerlo forte a me. Piange, diluvia, mentre io gli accarezzo i riccioli tutti scompigliati.
E’ stata quella frase, quel “ho fatto fuggire il ragazzo che mi piace”, la freccia che mi ha trafitto il cuore.
Sento un nodo in gola, quel nodo che si forma quando il tuo corpo ti sta notificando che hai bisogno di piangere anche se stai facendo di tutto per impedirlo..
“Eleanor… a..iutami… ti prego.. sto troppo male.” si sforza di dire tra i singhiozzi.
“Stiamo tutti male qualche volta Mika. Ci sforziamo di apparire felici.. ma non lo siamo”
Il mio sguardo è fisso verso il vuoto. Ora capisco esattamente come si sente Michael in questo istante.
“Eleanor… Posso dirti un segreto?”
“…dimmi…”
“ti voglio bene”
“Anche io… ma questo non dovresti dirmelo da ubriaco..”
Ora c’è silenzio.. sento solo i suoi singhiozzi..
Purtroppo le cose non vanno come credevo.
Ed ecco nuovamente quel pensiero che si insinua nella mia testa. Quella domanda esistenziale a cui credevo di aver già dato una risposta. Sono davvero omosessuale? O meglio… quanto sono omosessuale? Ora come non mai vorrei poter correre dalla prima ragazza che mi capita, anche Katia, ma l’unico problema è che non  mi va minimamente di farlo. Mentre lo stringo tra le mie braccia e sento il suo respiro sul mio petto, le sue lacrime che rimbombano nel mio cuore e il suo profumo sempre intatto nonostante tutto l’alcol che ha bevuto, mi rendo conto che non desidero nient’altro che lui.
Ma questa sera la vita mi ha dato l’ennesima conferma che non si può vincere su tutto. Io ho avuto il ruolo da batterista, Tyler ha avuto l’attenzione di Mika, anche se non può apprezzarla.

Il ragazzo è sempre immobile con il viso poggiato sul mio petto e continua a singhiozzare di tanto in tanto.
Io lo accarezzo dolcemente, mi sembra un bambino. Ma la tristezza mi assale sempre più, un’angoscia esistenziale mi tormenta.
Mi stringe la mano, questo è il primo segno da parte sua. Finalmente solleva il capo, sembra che si sia calmato adesso, e mi guarda in viso.
Mi guarda negli occhi, li scruta, come se da loro cercasse una risposta ai suoi problemi. Anche io lo guardo, anche io cerco una risposta nei suoi occhi, ma so che non la troverò.
Distolgo lo sguardo. Tutto questo non ha senso, la mia presenza qui non ha senso. Vorrei alzarmi e andare via, siamo in due a soffrire, e se lo guardo il mio dolore aumenta.
Ma lui continua a fissarmi, sento i suoi occhi su di me. E così si avvicina,  poggiando delicatamente le sue labbra sulla mia guancia e lasciandomi un bacio umido e triste. Ora basta, non ne posso più. Non sono in vena di dimostrazioni di affetto. Non adesso che lui è ubriaco, non adesso che sto così male! Ma resto ferma… con occhi chiusi e sofferenti. Li stringo forte, trattengo le lacrime, mentre il suo lungo bacio d’affetto inizia a scendere verso il mio collo.
Non reggo più, le lascio scorrere.
Mentre le lacrime scivolano giù sul mio viso, i suoi piccoli baci risalgono lungo il mio collo, fin dietro l’orecchio. Sento le sue braccia stringermi a sé con determinazione e il suo petto nudo aderire al mio.
Io non so cosa sta succedendo, non lo capisco, non posso capirlo, non voglio saperlo. Così cedo, inconsapevole, alla disperata ricerca di un attimo di felicità. Mi lascio andare  a quello che il mio corpo e la mia mente vogliono ormai più di ogni altra cosa.
In questo istante tutto è lecito, sembra irreale, ma è vero. Adesso possiamo essere chi siamo davvero, anime libere ed impulsive. La ragione non è ammessa, la coerenza nemmeno. Siamo due persone tristi e sole… circondate da tante persone, ma fondamentalmente sole. Io ho bisogno di lui, lui ha bisogno di me.
Mi bacia. Le sue labbra non più sul mio collo, ma sul mio viso. La mia bocca è totalmente in suo possesso.
Ma non è un bacio dolce, delicato. E’ forte, alcolico, tagliente. Le sue mani cercano qualche spazio sul mio corpo dove ci sia contatto con la pelle nuda. La mia schiena è scoperta, le sue dita la percorrono fino infondo. Mi spinge a terra e io lo lascio fare. Non voglio pensare.
La mia testa è sgombra da ogni pensiero e il mio corpo domina su  di essa. Le sue mani percorrono il mio corpo, sembrano indecise se sbottonarmi il vestito che lui stesso  mi ha regalato, finché non trovano lo spacco dell’abito. Il suo bacio è infinito, insistente, ma necessario. Con la mano mi prende la coscia, mentre il suo ventre aderisce al mio e capisco che ha intenzione di andare fino infondo. Non lo voglio fermare,  anche se dovrei farlo. Continuo a godere questo istante in cui i nostri corpi combaciano perfettamente, sento la sua essenza su di me, niente può distogliermi da lui. Il casino della festa non esiste più, non sento più niente, solo i nostri respiri… finché la porta non si apre di scatto.

“OH MIO DIO! MIKA! ELEANOR!!!”
Katia scappa via sconvolta. Michael si alza di scatto, io faccio lo stesso.
Lo guardo ancora confusa, il suo volto non sembra turbato.
Ma io lo sono parecchio.  Esco di corsa fuori dalla stanza, prendo il mio cappotto e vado via da quella casa devastata…




Note dell'autrice:

Dite la verità... non vi aspettavate un capitolo così! Chiunque avrebbe scommesso che Tyler avesse picchiato Mika o che avesse combinato qualche  altro casino... (poverello Mika, non avrei mai permesso che fosse picchiato!>.<) Una cosa sola è certa, ora apriremo un blog intitolato ODIO PROFONDO NEI CONFRONTI DI TYLER. Ahahahaha come ho potuto concepire un personaggio così odioso? Persino Mark è meglio... infondo è un pappamolle!
In ogni caso... VAI MIKA, DACCI DENTRO! Siccome ho notato che il nostro "Chooser" si ubriaca spesso (da solo, in camera sua... in "lacande", ok non dilaghiamo) ho pensato che farlo sembrare un po' alcolizzato l'avrebbe reso ancora più simpatico :3( un "lonely alcoholic" che dite?)
...bene bene, ditemi che ne pensate! Io sono del parere che si poteva fare di più per questo capitolo, ma non mi è venuta l'ispirazione giusta... ma tranquilli tutti, siamo solo all'inizio della storia ;) ho in mente piani succulenti per i due piccioncini/friends/omosessuali(?).
Commenti!!! non lasciatemi sola soletta come nello scorso capitolo.
Un grazie speciale a Char ( ci sei sempre! <3)

Baci a tutti <3


Spina di pesce

 
  
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