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Autore: Eleo_Schrei94    04/02/2014    2 recensioni
Michelle Muller è una giovane ragazza che abita in Germania durante il periodo della seconda guerra mondiale. In un periodo di difficoltà economiche e la possibilità di essere uccisa da un momento all'altro, Michelle incontra un ragazzo con il quale condivide delle esperienze che li faranno avvicinare sempre di più, fino a quando...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Si avvicinò alla porta molto cauto, la molto lentamente quando fu aperta del tutto rimasi immobile davanti alla cosa più maestosa che avessi mai visto. Andai vicino a lui e vidi un carro armato enorme, verde militare alto più di 4 metri, era la cosa più grande che avessi mai visto Come era finito qui un carro armato? E se dentro c'era qualcuno? Era meglio tornare dentro e non fiatare. Tom mi portò via da li e ci nascondemmo dentro a delle scatole che contenevano delle coperte. Sentimmo entrare qualcuno, guardai dalla fessura del legno vidi delle gambe e un uniforme. Erano dei tedeschi, se ci avessero trovato ci avrebbero ucciso senza pensarci. Era la fine, mi strinsi a Tom pregando che non ci trovassero. Poi sentimmo dei passi, prese delle armi, delle provviste e anche della polvere da sparo. Rimanemmo in silenzio. Poi se ne andarono, rimise in moto quel veicolo mortale, cominciò a partire. Un rumore assordante vagava per tutto l'edificio e un tremolio assurdo faceva vibrare il terreno. Poi finalmente il silenzio. Tom mi teneva stretta, talmente stretta da farmi male.
Michelle: tom mi fai male lasciami!
Tom: scusa, ma mi sono promesso che non ti sarebbe mai successo niente dall'ultima volta.
Michelle: ma sto bene. Dai vieni qui.
Lo presi e ci demmo un bacio, adoravo sentire il suo adoro addosso a me, sentire il suo respiro che a volte a fatica si tratteneva su di me, sentire il suo sapore, sentire lui. Finalmente era con me e mai e poi mai l'avrei mai abbandonato, questa volta saremmo sopravvissuti insieme e nessuno ci avrebbe diviso. Volevo lui fin dall'inizio e ci sono riuscita. Tom mi teneva stretta a lui, finito quel bacio meraviglioso, mi baciò la testa e mi raggomitolai vicino a lui. Sentivo il suo cuore che batteva forte, sentivo il suo respiro su di me. Finalmente era con me. Uscimmo da quella scatola, ci mettemmo nel nostro punto dove eravamo prima e rimanemmo li. Il tempo era tranquillo, stavamo bene eravamo noi due soli in quel luogo. Finalmente la pace era cominciata a vivere.

1 mese dopo....

E' passato un mese i soldati sono tornati due volte per prendere delle merci, in questo periodo vengono sempre più spesso e la cosa mi preoccupa perchè questo vuol dire pericolo di vita per noi due. Verso metà mese io e Tom abbiamo avuto il nostro primo rapporto. Diciamo che non so nemmeno come raccontarvelo perchè è stata una cosa talmente bella che non ho parole, Tom è la persona più dolce del mondo ed essendo stata la prima volta per me è stato davvero bellissimo. Amo questo ragazzo così tanto che non so descriverlo a parole, so solo che per me è tutto.
Tom: amore abbiamo un problema
Michelle: oddio cosa?
Tom: abbiamo finito il cibo
Michelle: cosa? Oddio e adesso Klaus torna fra un mese come faremo a mangiare? Non c'è niente niente?
Tom: solo cetrioli sottaceto, due bottiglie di acqua e una melanzana
Michelle: siamo rovinati
Tom: dai ce la faremo abbiamo patito la fame per non so neanche più quanto, queste cose a confronto non sono nulla
Michelle: si hai ragione!
Tom: vieni qui? Stai bene?
Michelle: sisi ma non vedo l'ora di andarmene da qui e di riabbracciare Anja, Karen, Bill e tutti gli altri.
Tom: anche io. Bill mi manca tantissimo spero stia bene
Michelle: Bill starà bene vedrai. Sssh arriva qualcuno
Tom: nasconditi lì presto...
Michelle: e tu dove vai?
Tom: troverò un posto.
Mi misi dentro una scatola porta fucili, sentivo i tedeschi parlare di un bombardamento che sarebbe avvenuto qui vicino questo mese, e che c'era bisogno di uomini al fronte.. presero il carro armato. Tremava tutto tanto che mi cadde un asse addosso, cominciava a mancarmi l'aria, non sentivo più niente, solo un cumolo di polvere nella mia gola, la vista annebbiata dal fumo e il silenzio che mi rimbombava nelle orecchie. Sentii tom che mi chiamava.
Tom: micheeeelle adesso ti tiro fuori... mi senti?
Risposi con un si flebile, cominciò a cavare la trave ma era troppo pesante, allora prese un fucile e lo usò come leva. Partì un colpo rimasi li ferma, saltai fuori vidi Tom steso a terra. In quel momento pensai al peggio, poi lo vidi alzarsi e tenersi stretto il ginocchio e mi abbracciò.
Michelle: ma sei pazzo? Potevi morire
Tom: per te questo e altro
Michelle: fammi vedere... mmh non è grave ti ha preso di striscio per fortuna. Tom cerca di stare più attento la prossima volta, non voglio che ti fai male per colpa mia
Tom: scusa ma volevo aiutarti
Michelle: lo so e lo apprezzo, grazie
Tom: stai bene?
Michelle: si adesso si, mi mancava l'aria ma adesso sto bene.

Fine mese...

Eravamo in quel capannone da non so più quanto ormai, l'unica fonte di vita era la metà di un cetriolo ammuffito. Tom stava dormendo, mi alzai poi senti dei passi avvicinarsi al capannone svegliai Tom. Ci mettemmo dietro a delle casse entrò Klaus urlai il suo nome, mi sorrise. Rimasi normale, non l'avevo ancora perdonato del tutto.
Klaus: ci sono buone notizie il furgone è pronto. Partirete stasera
Michelle: Davvero?
Klaus: si dovrete farvi trovare al torrente io verrò li.
Michelle: ok grazie
Tom: hey amico grazie
Klaus: si si! A stasera

la sera stessa....

Finalmente me ne sarei andata, avrei lasciato quell'inferno quello schifo, quel posto orribile, pieno di dolore, di sofferenza, pieno di troppe cose... erano le 21 io e Tom cominciammo a prendere le nostre poche cose compreso il cetriolo ammuffito. Andammo al torrente, vidi Klaus col furgone.
Klaus: salite presto
Salimmo sul furgone, partì io e Tom ci stringevamo pregando che quel folle piano funzionasse, lo speravo così tanto da sentirlo. La luce della luna illuminava la strada Klaus era agitato, qualcosa mi spaventava. Andai vicino a Klaus mi disse di andare dietro e al prossimo blocco di nascondere me e Tom perchè ci sarebbero state delle sentinelle. Il mio cuore si fermò, adesso avevo paura. Arrivare così vicino alla libertà per poi morire. Ma volevo crederci fino in fondo riferii a Tom ciò che aveva detto. Ci nascondemmo sotto a delle casse che contenevano dell'esplosivo. Giunti al blocco i soldati ci fermarono, Klaus mostrò il distintivo, i soldati guardarono la merce, Tom stava per starnutire cercò di trattenersi.
  
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