Ren e Kyosuke Ichizuka, gemelli omozigoti totalmente differenti l'uno dall'altro: Ren è il perfetto studente modello capace nello studio e nello sport, pieno di successo nelle relazioni interpersonali. Possiede una fidanzata e lavora dopo lo studio come cameriere par-time, Kyosuke invece è il totale opposto, salta le lezioni, è rissoso, malvoluto da tutti, la vergogna dei genitori, un totale scapestrato, eppure loro due si vogliono bene, non si odiano né si invidiano, finché...

-Ren! Ren vieni qui! Guarda che figo 'sto ragno!- urlava Kyosuke dall'altra parte della casa, mentre il fratello stava portando gli ultimi enormi cartoni dei traslochi in soggiorno.

-Un ragno? No per carità, non voglio nemmeno sapere che albergano degli esseri a otto zampe che camminano sui muri di notte e ti possono entrare nel naso e nella bocca se per sbaglio dovessi sbadigliAAAAAAAAAAAARGH!- Ren fece un enorme salto per lo spavento tremando leggermente quando, dopo essersi voltato per controllare i pacchi sul tavolo, si ritrovò la mano del fratello aperta sotto al proprio naso e su d'essa era adagiato un ragno dalle zampe sottili e il corpo minuto. Kyosuke rise per la reazione e iniziò a rincorrerlo per tutta casa ridendo col ragnetto nella mano. Era divertente vedere le reazioni del gemello in preda al panico, diventava rosso e gli tremavano le mani e da uno come Kyosuke avrebbe dovuto aspettarsi un qualche scherzo simile. Dopo aver lasciato andare l'animaletto fuori dalla finestra, i due fratelli misero le proprie cose in ordine nei rispettivi luoghi. Kyosuke ovviamente non ci mise molto a stancarsi e a buttare in un angolo gli oggetti che già si era stancato di sistemare.

-Sai solo poltrire, caro Kyo.- lo rimproverò Ren che, dopo aver sistemato le proprie cose, si apprestò a riordinare quelle del fratello andatosi a stravaccare sul divano per guardare qualche programma in TV.

-Non ho voglia di sistemare qualcosa che tanto fra dieci minuti sarà nuovamente in disordine. Grazie. Ehi, mica voglio faticare per nulla sai?-

-Il problema che tu non vuoi faticare mai per qualcosa.-

-Ah, la pensi così?!- al ché, Kyosuke si alzò dalla propria postazione per balzare addosso a Ren iniziando una qualche lotta tra fratelli. Una piccola rissa scherzosa che Kyo era solito aprire dopo una qualche risposta del gemello che egli percepiva come sfida. Tra risate e botte, Kyosuke sbatté Ren contro il vaso antico della madre che cadde, rompendosi.

-Oh cazzo. Siamo fottuti. Come facciamo?!-

-Credo che è meglio andarlo a ricomprare con la TUA paga.- borbottò Ren mentre raccoglieva i cocci. Kyo non gradì affatto la proposta data dal fratello, ma non aveva alternative, così indossò il lungo cappotto in pelle.

-Vieni anche te, io non mi ricordo come era quell'affare.- e nemmeno gli diede il tempo di controbattere, che si ritrovarono entrambi in strada.

-Certo che ora dobbiamo pagarlo entrambi quel coso... che palle!-

-C...cosa?! Io non pago nulla!- controbatté Ren mentre guardava il fratello il quale fingeva di mantenere quella sua solita espressione che faceva venire l'istinto di prendergli a schiaffi quel bel volto.

-Oh no caro mio, te hai sbattuto contro quell'aggeggio e te lo paghi assieme a me.-

-COSA?! TU MI HAI SPINTO CONTRO IL VASO!-

-Non fare il bambino!- lo schernì Kyo trattenendo una risatina maligna, mentre Ren sospirò esasperato. Giunti al negozio situato in centro città, cercarono per qualche ora tra i vari pezzi in ceramica decorata che aveva da offrire il negoziante, trovando il vaso più simile a quello rotto. Una volta pagato Ren raggiunse il gemello che lo stava aspettando dall'altra parte della strada. Si era fatto tardi, per questo motivo Ren corse sulle strisce pedonali senza guardare se arrivassero o meno delle macchine, un errore che gli costò la vita. L'auto non andava di certo ad un'andatura lenta, l'autista non riuscì a fermar il veicolo in tempo e travolse in pieno il povero ragazzo sotto gli occhi del gemello che, rimasto pietrificato, vide tutta la scena. Neppure Kyosuke si era accorto dell'auto passare e quando accadde non ebbe il tempo d'avvertire Ren.

Chiamarono l'ambulanza, Kyosuke era corso in soccorso del gemello, sperando per un solo attimo che potesse esser svenuto e che non era nulla di grave. Nel frattempo, in attesa dei medici, attorno al cadavere si era formata una calca di gente ficcanaso che creava solo altro scompiglio, erano tutti lì, immobili, chi borbottava qualcosa e chi si fingeva disperato per il fatto, ma Kyo non aveva né la forza né l'intenzione di guardarli.

-REN! REN SVEGLIATI! TI PREGO... fratello ti...prego...- scoppiò a piangere disperato, aveva assistito alla morte di Ren senza esser potuto intervenire.

… mi... dispiace... Ren...