Storia romantica di una bacchetta rubata

È una tiepida sera estiva e io sono comodamete seduta sotto un albero a gustarmi un bel libro mentre tu e George siete in giro a fare scherzi a chiunque vi capiti a tiro. Ad un certo punto venite da me e, per divertirvi un po' facendomi arrabbiare, mi predete la bacchetta appoggiata sull'erba accanto a me. Io mi alzo con l'obbiettivo di riprendermela ma non ho tenuto in considerazione che siete molto più alti di me... Alla fine dopo svariati tentativi -falliti- mi avete proposto un patto: se io fossi restata sola con uno dei due senza tentare di ucciderlo avrei riavuto la mia bacchetta. Così ci siamo allontanati mentre George ridacchiava. Siamo stati in silenzio, imbarazzati, per un bel po' ma poi hai rotto quel silenzio teso: «Se mi baci ti ridò la bacchetta».

Semplice, diretto, ma comunque mi hai sconvolta. Ti fisso boccheggiante bofonchiando un «Che cosa?!» e tu semplicemente sorridi.

«Ho la sensazione di averti sconvolta, sai...»

«È così, infatti» mormoro

«Dai, un bacetto, che sarà mai! Se fossi Ron potrei anche capire il tuo rifiuto, ma Merlino, sono un figo da paura!» esclami. Ti tiro un pugno sul braccio.

«Però dopo dammi la bacchetta» sospiro. Tu scoppi a ridere esclamando: «Ehy, Granger, Io ti ho chiesto solo un bacio! Ma se vuoi approfondire sono disponiblie!b»

Alzo gli occhi al cielo e preciso: «La bacchetta di legno, idiota!»

«Peccato...» ribatti sorridendo. In risposta ti tiro un altro pugno leggero sul braccio.

Mi prendi per il braccio con cui ti ho appena tirato un pugno e mi attiri a te, così vicina che posso inspirare il tuo profumo.

«Se vuoi che mi fermi dillo ora» dici mentre i tuoi occhi si fanno sempre più vicini e io posso distinguere tutte le sfumature di colore delle tue iridi. Non rispondo, mi limito ad avvampare mentre il cuore accelera i battiti. La tua mano poggiata sulla schiena che mi tiene stretta a te. Poi le tue labbra si posano dolcemente sulle mie. Rispondo al bacio mentre la mia mente si svuota e improvvisamente esistiamo solo io e te. Precisamente non so se sto baciando Fred e Geroge, ma il mio cuore suggerisce da subito te.

Il bacio per me si conculute troppo in fretta, ma non ho il coraggio di baciarti di nuovo.

Tu sorridi e sarei tentata di tirarti uno schiaffo, ma reprimo il mio deiderio, e sorrido a mia volta.

«Fred...» sussurro

«Come fai a sapere che sono Fred?»

«Lo so e basta... perchè volevi baciarmi?»

«Beh, sei solo perfetta»

Con uno slancio riposo le labbra sulle tue ancora increspate in un sorriso. Ridi sulle mie labbra mentre mi circondi con le braccia.

«Ah, la tua bacchetta ce l'ha George...»