Sakura non
temeva la
morte.
Era un dato
di fatto.
Era pura verità. Tuttavia, da quando Itachi Uchiha
l’aveva rapita, qualcosa era
cambiato dentro di lei.
Numerose
volte si era
approfittato di lei, e lei non poteva ribellarsi. Poteva solo piangere.
Odiava
sentire sulla
sua bocca le labbra di lui, fredde e sicure, senza sentimento.
Sakura non
temeva la
morte.
Era un dato
di fatto.
Era pura verità.
Sakura
temeva la
pazzia.
Perché
in quei tra
anni passati al covo dell’akatsuki, si era riscoperta bambina.
Si sentiva
continuamente nell’orlo di un precipizio.
Aveva
cominciato a
parlare da sola, a ridere di se stessa e della sua mancanza di
iniziativa.
E ogni sera
temeva e
aspettava, aspettava e temeva. Ma la luna non la voleva mai aiutare.
La porta
cigolò ringhiando
di ruggine.
La rosa
sobbalzò:
eccolo di nuovo.
Itachi
entrò nella
stanza lentamente, il visi nascosto dal collo alto della tunica.
Sakura si
era gia
coricata nel letto, in attesa che lui si approfittasse di lei come
sempre.
Invece si
limitò a
togliersi la tunica nera e a posizionarsi accanto a lei, nascondendo la
faccia
nel cuscino.
- Vattene
…sei
libera.- disse Itachi con voce spezzata.
Sakura era
stordita e
confusa. Le aveva detto di andarsene?
Andarsene
…che brutta
parola, amara, senza significato.
Ma Sakura
aveva
sofferto davvero troppo .
Si
alzò dal letto e
raccolse le poche cose che aveva. Poi le tornò in mente una
cosa.
- Itachi
…i risultati
delle analisi?- Chiese timorosa. Il ragazzo affondò ancora
di più la testa nel
cuscino.
- Io
…ho un tumore.-
Disse soave.
Sakura si
sentì
immensamente triste. Sapeva che non era stato bene, non si era fatto
vivo per
diverso nottate di fila.
Eppure
quell’Itachi
Uchiha …Itachi il grande, colui che ha terminato
l’accademia a sette anni, a
dieci è stato promosso chunin, a tredici è
entrato nella squadra speciale e ha
sterminato il suo clan e in seguito aveva ucciso suo fratello per
…testare le
sue capacità, sembrava …indifeso?
La rosa
sapeva di
dover fare qualcosa. Era un criminale, un assassino, ma restava pur
sempre un
essere umano.
Si sedette
accanto a
lui e gli carezzò i capelli. L’Uchiha none ebbe
nessuna reazione, ma si vedeva
che soffriva.
- Non
preoccuparti …-
tentò di consolarlo Sakura.
- Ho un
tumore
nell’emisfero destro del cervello… come faccio a
non preoccuparmi?- Sbottò
Itachi.
- Io lo so
perché …-
continuò poi il moro – è questo quello
che mi merito … forse me lo merito
davvero.-
Poi
sobbalzò e si
voltò verso Sakura. La rosa notò che non
piangeva, ma nei suoi occhi così
distaccati e magnetici era impressa un profonda tristezza.
-
Perché sei ancora qui?
Non dovevi andartene?-
- Ecco
…Io non voglio
abbandonarti…non è giusto. Io sono un ninja
medico, lo sai? Posso curarti …-
- Sakura
…-. La
interruppe lui: - è un tumore al quarto stadio. È
terminale, capisci? –
Sakura
iniziò a
piangere
- Ma posso
farti
guadagnare tempo …qualche mese! Ti prego …-
Iniziò a piangere a dirotto.
Itachi
l’attirò a se
e la strinse forte.
Si era
accorto in
quel momento che quella ragazza non era stata solo uno sfogo per lui.
Si era
accorto di amarla.
E lei si era
offerta
di curarlo, nonostante lui avesse ucciso colui che lei amava.
Nella notte
ombrosa
poterono finalmente amarsi, non come un criminale e la sua sgualdrina,
ma come
due persone che realmente si amano.
Quella
notte, per la
prima ed ultima volta.
I giorni
volavano.
E la vita di
Itachi
si accorciava.
Il tumore lo
costringeva a letto, e Sakura gli stava accanto.
Una notte Itachi tossì. Sakura, allarmata scattò in piedi.
Gli strinse forte la mano. Si accorse che qualcosa era cambiato nel suo sguardo. Infatti lo Sharingan si era dissolto, e ora Sakura scorageva negli occhi neri del nìmukenin la stessa sconvolgente bellezza che aveva visto in quelli di Sasuke.
- Sakura ...Io ...- Muoveva a fatica le labbra.
- Shh. Non parlare, ci sono io con te.-
- Non mi lasciare da solo ...-
- Non ti lascio, sarò semrpe qui Itachi.-
- Mi ...dispiace...Sakura.- Disse il moro chiudendo gli occhi.
Lei singhiozzò tra le lacrime e si accasciò nel petto di lui, dove batteva sempre più piano un cuore che, al contrario di quello che pensavano tutti, era in grado di amare.
- Itachi ...Ti amo.- Disse Sakura.
Ma lui non la poteva più sentire, ormai.
Qualche tempo dopo Sakura passeggiava per le vie di Konoha. Era felice di essere di nuovo a casa sua, al villaggio della foglia. Tutti erano stati felici e sollevati di rivederla, ma lei non aveva confidato a nessuno le sue esperienze durante la prigionia. Certo, la notizia della morte dell'ultimo membro del clan Uchiha si era diffusa piuttosto in fretta, e aveva lasciato un grande vuoto nel villaggio.
Una mattina Sakura e Naruto Uzumaki uscirono a prendere un ramen. Si sedettero e parlarono del più e del meno. Ad un tratto lo sguardo di Naruto si fece serio.
- Allora il clan Uchiha si è estinto definitivamente, vero?-
Sakura lo fissò con i suoi occho di smeraldo
- Io non ne sarei così sicura, se fossi in te.-
Sorrise e si accarezzò il ventre.
Sakura Haruno aveva smesso definivamente di pensare alla morte, semplicemente vivendo. Era un dato di fatto. Era la pura verità.
THE END
è da un pò che macchino questa fanfiction, e alla fine ho finito di scriverla. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi!
Baci Princess of Destiny