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Autore: Laana Headwalker    05/02/2014    2 recensioni
Allora vieni con me, dobbiamo parlare.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lotta per il mondo: La guerriera prescelta'
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Capitolo 2

 
Guardo la pioggia cadere fuori dalla finestra, noto  il suo ritmo frenetico. Sembra surreale perché è veloce, molto veloce, però mi rilassa. Il suo ritmo sembra quasi magico, è veloce ma poi rallenta avvolgendomi nella tranquillità.
Sono in soffitta, questo è il mio rifugio durante il giorno, è il luogo più silenzioso della casa e lo prediligo per questo. Questo posto è il mio pensatoio, penso e ripenso qui. Cosa è successo ieri notte? Molto probabilmente ho sognato tutto, ma se così non fosse? No, sto impazzendo, è impossibile che fosse tutto vero. Era solo un sogno ed io me ne devo fare una ragione.
Guardo l’orologio e mi ricordo che devo incontrare Jasmine, stamattina  mi ha inviato un messaggio di scuse e vuole vedermi. Quindi non ho tempo da perdere. Scendo le scale di corsa. Corro così veloce che vado a sbattere contro Andrew, lui mi afferra con un movimento rapido del braccio e mi trattiene così da non farmi cadere.
  • Dove vai così di corsa? Potresti fare male a qualcuno sai?
Gli sorrido ma non rispondo, così lui mi abbraccia forte e mi dice:
  • Fa attenzione. Ti voglio bene. – mi da un bacio sulla fronte e ci guardiamo negli occhi.
Amo mio fratello, lui mi capisce più a fondo di tutti. Siamo così affezionati che il fatto di essere gemelli ci unisce ancora di più.
  • Due corpi… − dico aspettando che continui.
  • Una sola anima. – termina lui.
Questo è il nostro modo di dire, perché, essendo nati insieme e considerato che ci capiamo senza neanche parlare, è come se fossimo una sola persona in due corpi.
Ricambio l’abbraccio e corro via di nuovo per la mia meta.
Incontro Jasmine vicino casa e dopo uno scambio di scuse reciproche le racconto cosa è successo ieri notte. Conferma che si è trattato solo di un brutto sogno anche se tutta questa storia non mi convince. Decidiamo di andare in biblioteca per fare qualche ricerca.
Appena arriviamo non troviamo nessuno a cui chiedere informazioni.
  • Ok, dobbiamo cercare per conto nostro – dico.
  • Va bene, tu incomincia dagli scaffali che stanno in fondo alla sala, io vado a cercare in quelli – dice indicando.
Passano delle ore, cerchiamo e cerchiamo ma non troviamo nulla.
  • Io devo andare, chiamami quando torni a casa.
La saluto e lei se ne va sorridendomi.
Sono stanca ma non mi do per vinta, noto un ragazzo che legge nel reparto fantasy. Chi più di un lettore fantasy può essermi d’aiuto?
Mi dirigo verso di lui con passo felpato e appena sono davanti a lui gli dico:
  • Scusami, potresti aiutarmi?
Lui alza lo sguardo dal suo libro e dice:
  • Certamente, di cosa hai bisogno? – mi fa un sorriso.
  • Sto cercando un libro sui mostri, ne sto cercando uno che spieghi specialmente il mostro che sto cercando. Cerco un mostro con le sembianze di un cane con il pelo nero, gli occhi rossi e le dimensioni soprannaturali. Ne hai mai sentito parlare? – dico leggermente imbarazzata.
  • Si, ho adesso in mano il libro che cerchi ed ho giusto letto qualche pagina fa del mostro di cui parli. Prego siediti accanto a me – fa spazio sul divano ed io mi siedo accanto a lui.
Gira le pagine velocemente e poi quando trova finalmente quella desiderata mi passa il libro e mi fa leggere ciò che c’è scritto:
“Il Cane nero è una creatura notturna ricorrente nel folclore della Gran Bretagna. Le storie relative a questi fantasmi mostruosi sono diffuse in tutto il territorio, dalla Scozia al Galles, dall'Inghilterra alle Isole.
I Cani Neri sono descritti come esseri soprannaturali dalla forma di grossi cani, con occhi fiammeggianti e pelo irsuto, dal colore nero o verde fosforescente.
Sono fantasmi ritenuti messaggeri dell'oltretomba, quindi di cattivo augurio.
Secondo le descrizioni, si muovono compiendo lunghi balzi sui sentieri di campagna, durante la notte. Gli occhi, che rosseggiano nel buio, indicano la ferocia della bestia.
Chi incontra questa creatura, anche solo di sfuggita, o sente l'odioso scalpiccio delle sue zampe, sa che la sua fine è vicina.
L'idea di questi cani mostruosi deriva dalla demonologia medievale, che aveva spesso visto nei gatti, nei cani e nei caproni neri i famigliari delle streghe, nonché le forme tipiche in cui spesso si rappresentava il Demonio.
La superstizione riguardo a queste creature notturne è diffusa in molte zone rurali della Gran Bretagna.”
−È spaventoso… − dico.
Quindi sto per morire? Ha detto di volermi uccidere e adesso sono sicura che lo farà… 
Inizio a tremare, ho la nausea ed ho paura che scenda la notte. Sento un calore sulla spalla, ritorno al mondo reale e vedo che il ragazzo ha messo il suo braccio intorno alle mia spalle.
−Che hai? Non ti senti bene? Perché stai tremando? – dice preoccupato.
Mi alzo di scatto.
−Grazie per l’aiuto.
−Di niente, comunque io sono Jason, Jason Bloostone, tu come ti chiami?
−Susan, Susan Wilson.
−Piacere di conoscerti Susan, perché ti stai agitando?
−No mi crederesti se te lo dicessi. Mi daresti della pazza.
−Non credo, ma tu dimmelo comunque – sorride.
Ora che so queste cose posso davvero fidarmi di lui? E se fosse quel mostro con sembianze umane? Adesso che ci penso lo conosco solo di vista, va nella classe accanto alla mia. Mi faccio coraggio:
−Ieri notte quella cosa mi ha aggredita.
Si alza in piedi e mi guarda negli occhi con aria poco sorpresa.
−Sei sicura che non si è trattato di un sogno?
−Si, sono sicura che era tutto fin troppo reale.
−Allora vieni con me, dobbiamo parlare.

  
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