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Autore: unforgettable_mhpj    05/02/2014    2 recensioni
Questa storia ha come protagonista Mika, avevo un'idea e ho cercato di farne una storia, spero davvero che vi piaccia :).
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg, Tematiche delicate
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'Michael devi andare a casa!' si sentì urlare da sotto le scale.

Poi dei passi che si avvicinavano sempre di più alla camera.

Ma Mika e Mat erano nei loro sogni, immersi nel dolce sapore delle labbra, e non sentivano il rumore del padre che stava per entrare.

Il papà di Matthew era davanti alla porta. Prese la maniglia in mano. Stava per compiere quello che avrebbe veramente cambiato tutto.

Ma qualcosa lo fermò. O meglio, qualcuno.

'Luke! Aspetta, devo chiederti una cosa prima..'

Intanto tossì pesantemente, quasi per farsi sentire dai ragazzi.

Infatti nel giro di qualche secondo erano tutti e due alzati in piedi, con il cuore che batteva a mille.

'Non è importante, ora vado a chiamare Michael.' aggiunse poi Andrew.

Li aveva salvati; sapeva quanto ci tenevano l'uno all'altro e non voleva che nessuno glielo rovinasse, era troppo speciale.

Il padre entrò nella camera, 'Allora Mika, andiamo a casa?' gli disse facendo l'occhiolino.

'Certo papà.'

Salvi per un pelo, meno male! Andrew aveva tolto i due innamorati da quello che poteva essere il guaio più grande della vita.

Michael scese di sotto, salutò Mat e i suoi genitori, e salì in macchina.

'Noi dobbiamo andare in quel nuovo centro commerciale, vuoi venire anche tu?'

Non avevano mai fatto qualcosa insieme, lui e suo padre e sua madre, perché no?

'Certo, vengo volentieri.'

'Bene.' disse il papà, guardandolo dallo specchietto.

La giornata fu imprevedibile: Mika si divertì moltissimo insieme a loro, e anche se era arrabbiato con sua madre per quello che aveva fatto, stare con suo padre era il massimo, avevano scherzato, riso e anche parlato. Mika aveva pure comprato un nuovo paio di pantaloni. Rosa pesca. Erano stupendi, e stavano benissimo con le sue Vans rosa!

Tornati a casa, erano già le 20:00 e dovevano ancora mangiare cena.

Andrew pensò di fare una cosa per il figlio; non aveva mai fatto niente, non ci aveva mai provato, non era mai stato accanto a Mika, soprattutto nei momenti in cui lui ne avrebbe avuto più bisogno, eppure adesso sentiva che era il momento giusto per ''entrare in azione'' e iniziare ad aprirsi con lui, e a diventare un suo amico.

'Michael, che ne dici se invitiamo Mat qui sta sera? So che siamo stati tutto il giorno là, ma il fatto è che sei già andato a dormire da lui, e lui non è mai venuto qui.'

'Beh, per me va benissimo, non devi neanche farmi domande del genere!'

'Bene, ora chiamo Luke'.

 

Luke's P.O.V.

'Pronto? Chi parla?'

'Hey, sono Andrew! Senti, volevo chiederti una cosa..' spiegò così la situazione al cugino.

'Certo, per me e mia moglie va benissimo, e penso che per Mat non ci siano problemi!'

'Perfetto, puoi venire qui tra un'ora, così mio figlio sistema un po' la camera.'

“Ok, sta sera Mat non c'è e quindi siamo soli..” pensava Luke “Forse dovrei raccontarle tutto, io voglio davvero passare il resto della mia vita con lei, la amo, mia moglie è il passato e non riesco nemmeno più a guardarla negli occhi'.

Quel lurido verme aveva davvero paura della verità, di dover parlare e ammettere di averla tradita.

'Mat, i genitori di Mika ti hanno invitato a casa loro sta sera e dormirai lì. Noi ci sentiamo domani mattina.'

'Va bene, preparo le mie cose e partiamo subito.'

In due minuti Matthew aveva già preparato lo zaino con i vestiti e tutto il necessario, dopo di ché partirono.

'Senti ragazzo, sta sera visto che io e la mamma siamo da soli, avevo intenzione di parlarle. Voglio essere sincero con lei e spiegarle il perché di quello che ho fatto, me ne pento perché non era il modo di giusto di far le cose, ma io amo la mamma di Mika. Mi dispiace tanto.'

'Sai a me cosa dispiace, invece? Mi spiace per tutti questi anni, nei quali hai illuso la mia mamma, la donna a cui io tengo di più in assoluto, la donna che mi ha messo al mondo e che amerò per sempre. Sono stufo di bugie, sono stufo della nostra situazione; un giorno arrivi a casa felice, e il giorno dopo incazzato con il mondo. Ma noi che ti abbiamo fatto? Hai rovinato tutto tu, lo sai questo, vero? A me dispiace di avere un padre come te. Vorrei non averti mai conosciuto, ti detesto.'

'Ma Mat, io ti voglio bene, sei mio figlio!'

'Beh, come si dice, se ami una persona lasciala andare.' disse e scese dall'auto.

Poi mentre stava chiudendo la porta aggiunse 'e comunque, io non sono tuo figlio. Ciao Luke.'

Il ''padre'' di Matthew piangeva disperatamente nel vedere quella scena: suo figlio che camminava sotto la pioggia, illuminato dalla sola luce di un lampione.

Aveva commesso lui quell'errore e ora gli toccava pagarlo.

“Ma cosa ho fatto. Perché. Non potevo amare mia moglie e basta? No! Sono andato a cercarmene un'altra. Beh, ormai quel che è fatto, è fatto. Mi prendo la responsabilità dell'accaduto.” pensava Luke, con i pantaloni macchiati di lacrime.

Torno a casa, ma c'era la porta mezza aperta.

'Cazzo, cos'altro deve capitare?'

  
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