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Autore: verdeparigi    05/02/2014    1 recensioni
"Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Yours sincerely.

Yours sincerely.
Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
È bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla all'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
in cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

Wislawa Szymborska, Amore a prima vista

Prologo.



“Harry, scrivi per favore.”
Harry prese carta e penna. Il blocco rigorosamente a righe, con la copertina rigida azzurra, sistemato meticolosamente accanto al suo materiale da disegno, accanto alla sua piccola fetta di mondo. La penna a sfera mordicchiata nervosamente, ottenuta dopo vari compromessi a sostituire il calamaio e la penna, quella vera, da intingere e da maneggiare con cautela. Nessun computer portatile, non se ne parlava. Quella era la stanza dell’arte, la stanza dei pensieri e la stanza dei segreti, e tutto quello che era fatto alla vecchia maniera era fatto bene, la stanza che profumava di fiori secchi e fiori freschi insieme, la stanza dall’arredamento più disparato, la stanza che a vederla nessuno l’avrebbe collocata in quella casa abitata da un solitario e schivo venticinquenne.
Il ragazzo minuto dai capelli scompigliati prese a camminare su e giù per la stanza, si schiarì la voce e iniziò a parlare lentamente.
-Concidenza. La coincidenza è probabilmente l’unica certezza che abbiamo al mondo. Sappiamo per certo che le coincidenze esistono, che il caso esiste, molti si chiedono che differenza vi sia tra caso e destino e io dico che non ce n’è. Il destino è qualcosa che segna irrevocabilmente un avvenimento piccolo o grande della nostra vita, ma il destino potrebbe esistere senza coincidenze? Io credo di no. Credo anche che il destino non sia nulla di certo e definitivo, ma sia variabile mentre le coincidenze sono le sue costanti. Una coincidenza può salvarci la vita, può rovinarcela, può farci sorridere e piangere, una coincidenza è una cicatrice bella, brutta, profonda, strana, marcata o quel che si voglia, ma c’è, e tutti nella vita ci procuriamo una cicatrice, inutile dire di no, nessun bambino obbedirà a tutti gli ordini della mamma di star fermo lì, ché è pericoloso, e nessun bambino cresciuto obbedirà all’istinto di non rischiare tutto pur di riuscire a far qualcosa. Una coincidenza è voluta dalla vita, è voluta dal destino, composto da coincidenze, composte da quel terno al lotto e da quel vecchio amico che ti saluta in un bar una domenica mattina, la tua amica che ha il tuo stesso vestito e un bel ragazzo che ti fa cadere i libri per strada e te li porge scrutandoti negli occhi…- la sua voce si abbassò quando avvertì che Harry tirava su col naso, quasi impercettibilmente. Nonostante la commozione, però, le sue mani grandi e tremolanti continuavano febbrilmente a riportare ogni singola parola. Si accorse che Louis aveva smesso di dettare e alzo quelle iridi verdi e scurite dalle lacrime verso di lui. Rigido, quasi impassibile, statico a guardarlo senza un minimo di compassione nel suo corpo, ma con i muri che crollavano nei suoi occhi.
-Posso scrivere anche da solo, la prossima volta.- fu tutto ciò che riuscì a dire spostando lo sguardo altrove –Nonostante sia stato tu a volerti sottomettere a questa cosa. E non è la prima volta che succede questo, e sono stanco.- continuò seccato. Anche i suoi occhi iniziavano a velarsi di lacrime lucide.
Harry fece appena in tempo a schiudere le labbra e a prendere un sospiro, che Louis continuò. –Stanco di vederti così, stanco di vederti cadere a pezzi. Stanco di vederti mentre mi ascolti scrivere cose che mi vengono in mente mentre ti guardo e ti vedo cadere e non faccio nulla per salvarti, e tu non dici niente, e tu te ne stai lì, ad aspettare un mio sguardo di sufficienza, ad aspettare che io finisca di parlare per poi uscire dalla stanza e lasciarti solo a fare chissà cosa.
Gli sembrava quasi incredibile, il ragazzo stava prendendo appunti anche per quello che aveva detto fin’ora.
-Ascoltami! Io so che sei bravo ad ascoltare più di quanto tu non lo sia a sentire. Parlami. Ne ho bisogno.
Un’altra cosa era quasi inverosimile in quella situazione. Lui, irremovibile, misterioso e sicuro, era quasi in lacrime, confuso e implorante inginocchiato davanti a Harry, che aveva fatto cadere il blocco e la penna per coprirsi gli occhi con le mani e continuare a tremolare dai singhiozzi che tratteneva a stento. Louis pendeva dalle sue labbra, e, quando l’altro parlò, cadde miseramente.
-E io, Louis? Io sono una coincidenza?


 



Salve a tutti! Questa è la mia fanfic Larry, ispirata a un'idea romantico/triste che mi è venuta in mente non so quando. Probabilmente è una delle poche storie che avrà un senso di tutte quelle che scriverò mai ahahahah quindi non perdetevela! Spero piaccia anche a chi non crede in questo amore e che tutti teniate civilmente conto che la mia è una passione e non un lavaggio del cervello, se non vi piace il pairing chiudete e basta, se invece siete abbastanza maturi da arrivare fino in fondo lasciatemi un parere, anche critico ovviamente!
Spero che il prologo vi abbia incuriosito e, per quanto possa essere corto, vi sia anche piaciuto. L'unica cosa che posso dirvi è che presto capirete perchè ho fermato il monologo di Louis in quel punto. Spero di pubblicare il primo capitolo al più presto, grazie per essere arrivati fino a qui! xx
  
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