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Autore: CrisNialler    05/02/2014    3 recensioni
Sharon Evelett, vampira nel mondo dei licantropi di Beacon Hills
Come sarà questa convivenza?
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La risposta al messaggio di Scott arrivò alle 9 di mattina e diceva: esistono i licantropi, druidi e kanima.. perché non dovrei credere nei vampiri? 
Scott si svegliò grazie all' arrivò del messaggio, si organizzò con Stiles e si incontrarono fuori casa sua, approfittando di questi ultimi giorni di vacanza.
"Il suo odore.. era così.. morto."
"Morto, certo. I vampiri sono morti, no?" Rispose l'amico.
"Non morto in quel senso.. era freddo come quando nevica.."
"Non ti seguo.." 
"Non so spiegarlo." Si arrese il licantropo.
"Hai visto il suo viso?" 
"Poco, ma non l'ho mai vista, non è di qui.."
"Età approssimativa?"
"Diciassette, diciotto.. non lo so Stiles!" Sbottò.
I due amici si guardarono.
"Scusa." Mormorò Scott. Ho dormito poco e male."
L'altro non rispose, non ce n'era bisogno.

"Amore, sveglia!"
Sharon sobbalzò, spaventata.
È stato solo un sogno? No.
Scese e la colazione era pronta, ma ovviamente non per lei.
Sì, mangiava cose normali, ma non la saziavano, e quando poteva evitava. Le piaceva mangiare i pasti a mensa, giusto per sentirsi normale con i suoi compagni di scuola.
"Sei tornata presto ieri sera, sono brutte le foreste qui?" 
Decise in quell' istante di non raccontare nulla a sua madre.
"No, tutt'altro! Era da tanto che non assaggiavo un daino!"
La madre si bloccò.
Sharon la anticipò.
"Non l'ho ucciso, niente corpo, l'ho guarito."
La madre respirò rilassata.
Infondo la donna aveva ragione: se un grande animale viene trovato morto con uno squarcio canino sul collo desta sospetti.

Tre giorni dopo. Primo giorno di scuola.
"Tranquilla mamma non mi serve un passaggio!" 
"Insisto."
"Ok, basta che smetti di seguirmi con l'auto!" Sbuffò Sharon.
Per il suo primo giorno di scuola aveva indossato un semplice jeans, scarpe scure, maglia grigia e felpa nera.
"Potevi vestirti un po' più colorata, non stai andando in guerra.." borbottò la madre con le mani strette al volante.
"Sto andando a scuola, peggio!" 

".... pensi di riconoscerla?" 
"Sì."
"Riconoscere chi?" Si intromise Lydia in un vestito azzurro, troppo acceso e felice per il primo giorno di scuola.
"Nessuno." Risposero insieme i due amici.
Lydia li fulminò, ma aspettò con i due l'arrivo di Allison e Isaac.
"Ehi Isaac non trovi sia caldo per la sciarpa?" Ironizzò Stiles stanco della presenza del biondino.
Isaac non rispose, semplicemente ammiccò, sistemandosi l'accessorio intorno al corpo in maniera sensuale, facendo irrigidire Allison.
"I due qui presenti ci nascondono qualcosa, e so per certo che non si tratta di una possibile cotta di Stiles." 
I diretti interessati sgranarono gli occhi cercando di fermare la ragazza, rimanendo paralizzati davanti agli sguardi degli altri due.
"Emh.." cominciò l'umano ".. Scott?"
"L'altra sera ero nel bosco e ho incontrato un vampi- una vampira.. sì femmina."
"Cosa?!" Sbottò Allison.
"Vamp- ragazzi davvero?! Non esis-"
"Banshee." La fermò Stiles facendole ricordare la sua natura e di conseguenze quella degli amici. Lydia tacque.
"Improbabile, non qui a Beacon Hill." Constò Allison ragionevole.
"Perché?" Nessuna risposta arrivò a Scott. "Andiamo, è ora." 
Prima di varcare il portone della scuola Scott si girò guidato da un odore. Da quell'odore freddo.
"È qui!" Urlò all'amico, che però non trovò al suo fianco.

"Anche loro?!" Borbottò Scott guardando i gemelli Aiden e Ethan.
Si fece piccolo sotto il banco, mani in tasca.
Entrò il professore di Inglese, e cominciò a parlare del programma del quarto anno, che autori e tematiche si dovranno affrontare.
"Bene.." concluse "Il livello di attenzione é pari a zero, quindi.."
Prese il grande smartphone dalla giacca e cominciò ad armeggiare. Era il chiaro messaggio "Fate ciò che volete per oggi." 
Pochi minuti dopo bussarono. 
"A-avanti." Il professore si ricompose e anche la classe fece lo stesso.
Entrò una ragazza sul metro e settanta, capelli castani, abiti prevalentemente scuri, carnagione bianca.
Scott alzò gli occhi, l'odore era quello, la ragazza era lei. Divenne un pezzo di ghiaccio. Si girò verso Stiles due file dietro la sua destra. Lo fissò chiamandolo a bassa voce, ma l'amico era intento a sbavare dietro la ragazza appena entrata. 
Allora cercò gli altri due lupi mannari con lo sguardo. Fissò Aiden cercando di comunicare con lo sguardo ciò che provava, facendo spostare lo sguardo da lui alla ragazza vicino il professore.
Aiden la guardò, soffermandosi sul lato b della castana, ammiccando schifosamente.
Scott guardò davanti a se lasciando ogni speranza, mentre gli artigli rischiavano di uscire.
"Ancora, io sono la mia stessa ancora." 

Si fece coraggio e bussò.
La prima cosa che notò appena varcata la soglia dell'aula d'inglese fu l'odore. Quell'odore.
Scambiò poche parole con il professore, che sembrava simpatico.
I muscoli tesi, i canini doloranti dentro le gengive.
"Ragazzi, ehi! Per favore, un po' di silenzio!" Richiamò la classe.
"Vorrei presentarvi Sharon Evelett, si è trasferita qui da Denver." 
La ragazza salutò con la mano, timidamente.
"Puoi accomodarti."
Primo posto.
Cacciò un foglio e cominciò a trascrivere le classi che avrebbe dovuto trovare, ma riusciva solo a concentrarsi sull'odore che sentiva. Era diverso dalla prima volta, erano.. due, due diversi.
Uno più forte, l'altro meno.
Tre, c'erano tre creature in quella classe, due uguali una diversa.
Non aveva il coraggio di girarsi per controllare chi fossero questi tre esseri, soltanto non vedeva l'ora di andare via.

Ultima ora passata, niente incontri spiacevoli, solo tanta fame. Non ne aveva mai avuta così tanta, era quasi dolorosa, la paura di incontrare l'essere dell'altra sera le toglieva le energie. 
Niente autobus per oggi.
Svoltò il primo angolo e sparì.
 
"Eccola.. seguiamola." Scott mise il casco e accesa la moto si avviò verso l'uscita del parcheggio della scuola seguito da Stiles e il suo pick-up.
La videro svoltare l'angolo. Pochi secondi dopo anche loro girarono su quello stesso angolo, solo per accorgersi di seguire il nulla.
"Sparita." Borbottò Scott quando Stiles gli fu accanto.
Si salutarono con un "ci vediamo dopo."

Stiles parcheggiò fuori casa sua entrando nell'abitazione vuota.
Andò su internet per le sue ricerche di routine sulle creature che possedevano la sua città.
Digitò "vampiro". Cercò informazioni valide.
 Creature che si nutrono di sangue umano. Ok, facile.
Si preparò un toast.
Digitò "come si uccidono".
 Aglio, pugnali di legno, croci, luce del sole
Mi sembra che camminava al sole senza problemi! Quindi niente sole.
Finì il toast, e spense il computer. Ne avrebbe parlato con Scott.




NON VA TANTO 'STA STORIA MA IO CONTINUO, MI PIACE E SPERO PIACCIA ANCHE A VOI LETTORI NELL'OMBRA <3

 
  
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