one Adult can Help you.
Lei lo guardò.
Era tranquilla e beata, (come al solito).
Lui era serio e freddo (come al solito).
[ -abbiamo bisogno di un adulto. –
Sbottò la ragazza, osservandolo attraverso i buchi della maschera da
ANBU.
- no.-
- ragiona. Guarda riesco a farlo anch’io, quindi non è poi così
difficile, no?-.
- no. –
- dai!-
Lei si portò le mani tra i
capelli, arruffandoseli in segno di scoraggiamento.
- siamo DUE porca puttana, d-u-e!
–
Disse, mostrandogli due dita.]
Lei sorride (dolce, maledettamente sarcastica).
Lui la guarda (freddo, dannatamente lontano).
E il vento portò le foglie.
[ - No. Faremo da soli. –
- ceeeeeerto, ma solo nel tuo mondo immaginario, due dodicenni,
Anche dotati d’abilità
innate strameravigliose e d’intelligenza stragigantesca,
riescono ad entrare nella base nemica,
SBARAGLIARE tutti i nemici e non venir legati, imbavagliati e torturati
fino alla morte,
caro. –
-…-
- e non fare quella faccia. –
- la vedi da sotto la maschera?-
-...alle volte penso che l’abuso dello Sharingan faccia male al
cervello, sai?-
- spiritosa. –]
Lei si passò una mano sul volto, poi la lasciò scivolare sui capelli.
Lui rimase immobile.
Lei aprì la bocca.
La richiuse.
( e lui era lì, fermo.)
[ - caVissimo amico mio, siamo nella merda fino al collo, te ne rendi
conto?-
- me ne rendo conto. E vorrei che tu moderassi le parole.-
- col cazzo. –
- …!-
- non guardarmi con quella faccia. –
- utilizzare le innate per spiare i compagni è scorretto. –
- ti rigiro la frase tesoro. Quei tuoi giochetti mentre giocavano a Mah
Jonhg non li ho mai digeriti, sai?-.
- …!-
- ti regalerò un libretto con le istruzioni del Byakugan, a natale,
cos’ì smetterai che guardarmi con aria beota. –
- non ti sto guardando con aria beota. –
- se, certo. ]
- hai ancora quella faccia da beota. –
- tsk. –
- è vero. Sembri un totem. –
- c’è differenza tra una faccia da totem e una faccia da beota. –
- lo so, ma volevo sentirti formulare una frase intera, caVo.-
[ - Itachi, ora io mando un messaggio a Konoha e mi faccio mandare una
squadra. E né tu né il diluvio universale potrete fermarmi. –
- la vedo scura. –
- e perché?-
- perché sotto quest’albero ci sono tutti i ninja della base. –
Lei lo guardò.
Sorrise, conscia che lui non potesse vederla.
E poi…
- E ADESSO ME LO DICI, BRUTTA MARMOTTA
RITARDATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?!-]
Il problema, è che gli anni passano.
Non hanno più le mani pulite, e lei è sicura che lui ha qualche cicatrice.
Lui sa che lei non ne ha.
Hanno addosso un odore vago di sangue, sudore, fango.
Un odore che neanche tutte le docce e i profumi del mondo cancelleranno.
Perché era nella loro mente, ormai, inciso nel cervello.
[ alla fine, erano arrivati gli adulti.
Yuri borbottava parole di ringraziamento, mentre un medico le fasciava
il braccio.
Poi, guardò Itachi, anche lui mal messo.
- che palle. –
- cosa?-
- essere piccoli. –
- non capisco. –
- ci dobbiamo sempre far aiutare. Uffa. –
- guarda che potevamo fare da soli. –
Lei lo guardò come si guarda uno che dice d’essere Napoleone.
- Itachi…-
- si?-
- diventiamo adulti. In fretta. –
- va bene. -]
- bene. Rimarrei volentieri a fare quattro chiacchiere con un ninja traditore di livello S, ma ho priorità che mi chiamano. –
Si volta.
Se ne và.
- lo siamo diventati?-
Domanda lui.
Lei non si volta.
- siamo diventati adulti?-
- no. –
Sorride (lontana, un po’ triste. Lo sguardo al cielo. Gli dà le spalle.)
- e non lo saremo mai. –
A. Corner______
Avevo quest’idea che mi ballettava nel cervello da un secolo.
Yuri che guarda Itachi e gli dice: “non saremo mai adulti noi” , bhe, è stata cambiata perché suonava meglio (*__*;;;) mi piaceva l’idea che Itachi volesse diventare adulto, così, ho inserito quella specie di patto tra i bambini.
Ora come ora, mi sfugge se Itachi è diventato ANBU prima o dopo dei dodici anni.
Ma se a tredici anni ha sterminato la famiglia, e sei mesi prima era entrato nella squadra speciale, ho pensato che fosse entrato negli ANBU a dodici (ù__ù)
Nota: Yuri è il solito Pg original, perennemente onnipresente *_*