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Autore: Red_Roses    05/02/2014    2 recensioni
Questa storia è stata completamente scritta da me, non prometto aggiornamenti costanti, vi mentirei, però vi prometto di finirla.
Questa è una storia che parla di un amore materno e di sacrifici. Non sarà una storia felice. Non aspettatevi questo, ma non sarà neanche una storia triste, o almeno, non troppo.
Spero che la leggerete numerosi e che la recensirete in molti. Non mi aspetto commenti positivi, solo commenti.
Non vi lascio spoiler perchè è più bello leggerla da soli.
Ok, ora sto sproloquiando,
baci baci,
S
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO - SE SI PUO' CHIAMARE COSI'

Era una giornata noiosa come le altre, terribile come le altre, triste come le altre.

Insomma era una di quelle giornate da prendere e buttare via, così, giusto perchè era come le altre, o forse questo l'ho già detto? Effettivamente è un po' ripetitiva la cosa? No?

Ma d'altronde cosa ci posso fare? La mia vita è piena di giornate come le altre, la mia vita è FATTA di giornate come le altre, una giornata noiosa dopo l'altra, una giornata terribile dopo l'altra. D'altronde l'unica cosa che non poteva essere come le altre secondo voi cos'è? Cosa? Non vi sento!

Ma un momento io non posso sentirvi, siamo dentro un libro e a meno che voi non abbiate la telepatia, o la super voce non posso sentirvi. Sarebbe veramente bello avere la super voce, potresti parlare con chiunque, in qualunque momento, in qualunque posto. Ma, in verità, ora che ci penso deve essere uno strazio per chi ti è vicino, insomma, è pur sempre una SUPER voce con tutti i suoi pro e i contro, tra i quali c'è appunto parlare ad alta voce con quelli che ti sono vicino... insomma, avete capito no? Un momento, abbiamo appena detto che non avete la super voce o comunque non la potete usare! Quindi non potete rispondermi! Che stupida! Comunque rimane sempre la telepatia. Ah la telepatia, salta sempre fuori nei momenti meno oppurtuni!

In ogni caso, di cosa stavamo parlando prima di tutto questo sproloquio? Ah sì giusto, di che cosa rendeva la mia vita fuori dal comune, beh dovete sapere che...

Non ve lo posso dire così, ci vuole un minimo di introduzione, decisamente! Allora, magari potrei iniziare a dirvi chi sono, oppure chi sono i miei antenati, o i miei progenitori, beh effettivamente quelli non so nemmeno io chi siano ma per raccontare una storia dite che si dovrebbe sapere per forza il nome dei propri progenitori? O per lo meno chi siano? No?

Allora, devo decisamente smetterla di sproloquiare, devo riuscire a concentrarmi su qualcosa, sulla mia storia, d'altronde se non sapete le mie origini come farete a comprendere appieno la mia storia? Eh? Ve la do io la risposta, non potete.

Allora è deciso, inizierò col raccontarvi una leggenda...

   
 
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